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19/4/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Toscana <Verona>
Data ultima modifica: 17/02/2016, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa rettoria


Denominazione Chiesa di Santa Toscana


Altre denominazioni S. Toscana


Autore(Ruolo)  Zancolli, Giuseppe (interno, decorazione pittorica)



Ambito culturale (ruolo)  architettura romanica (origini e costruzione)
architettura gotica (ampliamento)
architettura gotica (cappella di S. Toscana, costruzione)
arte contemporanea (interno, decorazione pittorica)
architettura contemporanea (cappella S. Toscana, rinnovamento)
architettura contemporanea (altare laterale sinistro, restauro)



Notizie storiche  XI sec. - XI sec. (origine e costruzione intero bene )
Presso la porta del S. Sepolcro esisteva un ospedale gestito da un gruppo di Conversi e Converse dell'ordine degli Ospitalieri di S. Giovanni di Gerusalemme. Verso la metà dell'XI sec., all’ospedale fu affiancata una piccola chiesa, anch'essa dedicata al S. Sepolcro, che funzionò quale cimitero privato del convento dei monaci benedettini del vicino monastero di S. Nazaro.
1178 - 1178 (locazione perpetua ai Cavalieri di S. Giovanni carattere generale )
Nel 1178 l'abate di San Nazaro concesse la chiesa del S. Sepolcro in locazione perpetua ai Cavalieri di S. Giovanni Gerosolimitano. Da allora, fino alle soppressioni napoleoniche, la chiesa fu amministrata dalla Commenda veronese del Sovrano Militare Ordine di Malta.
XIV sec. - XV sec. (ampliamento intero bene )
Tra gli ultimi anni del XIV sec. e l'inizio del XV sec. la chiesa del S. Sepolcro fu ampliata nelle forme attuali con la costruzione, sul fianco nord, di una navatella laterale.
1344/07/14 - 1344/09/29 (traslazione spoglie di S. Toscana carattere generale )
S. Toscana da Zevio aveva trascorso molti anni presso l'ospedale del S. Sepolcro, gestito dagli Ospitalieri. Alla sua morte, avvenuta il 14 luglio del 1344, per suo volere fu sepolta davanti all'ospedale ("ipso in itinere"). Il 29 settembre dello stesso anno il corpo fu traslato all'interno della chiesa, che della Santa assunse il titolo nel XVI sec., e collocato all'interno di un'arca in marmo rosso.
XV sec. - XV sec. (costruzione cappella di S. Toscana)
Risale alla seconda metà del XV sec. la costruzione della cappella di S. Toscana (nel 1474 definita "noviter constructa"), commissionata da tale "Antonio Radarolo".
1489/11/29 - 1489/11/29 (consacrazione carattere generale)
L'edificio fu consacrato nel 1489. L'evento è ricordato da un'epigrafe, il cui testo recita: "SVB SANCTISSIMO INNOCENTIO PAPA QVARTO [ma OCTAVO], AVGVSTINO BARBADICO VENETIARVM PRINCIPE INCLYTISSIMO, NEC NON ANDREA DE MARTINIS SANCTI VITALLIS ET SEPVLCHRI PRECEPTORE REVERENDO, PRIORATVSQVE VENETIARUM RECEPTORE BENEMERITO, SACELLVUM HOC INSTAVRATVM, CONSERVATVMQVE EST ANNO HVMANITATIS 1489, 29 MENSIS NOVEMBRIS".
1524 - 1524 (cambio dedicazione carattere generale )
Nella visita pastorale del 1524 è attestato per la prima volta il cambio di dedicazione dell'edificio da S. Sepolcro a S. Toscana.
1713/06/13 - 1713/06/13 (consacrazione carattere generale)
Il 17 giugno del 1713 la chiesa fu riconsacrata dal vescovo di Verona Giovanni Francesco Barbarigo (1697-1714) dopo essere stata violata, con spargimento di sangue, da alcuni soldati. A ricordo dell'evento fu posta una lapide commemorativa sulla base dell'arco del presbiterio, il cui testo recita: "QVAM VIOLENTA SANGVINIS EFFVSIO / POLVERAT / SVB S.S.P.P.N.N. CLEMENTE XI / IOANNE CORNELIO VENETORUM PRINCIPE / NEC NON COMITE ALEXANDRO BVRIO AEQVITE / HIEROSOLYMITANO / IOANNIS ISNARDI A CARALIO / SANCTI VITALIS, ET SEPVLCHRI /COMMENDATARII, PROCVRATORE, ECCLESIAM HANC / IOANNES BARBADICVS / EPISCOPVS VERONENSIS RECONCILIAVIT / ANNO MDCCXIII / XV KALENDAS IVLI."
1806/04/25 - 1806/12/06 (soppressione ed erezione in Rettoria carattere generale)
il 25 aprile del 1806, su decreto napoleonico, fu soppressa la Commenda veronese di S. Vitale e del S. Sepolcro (e con essa la chiesa di S. Toscana). Il 6 dicembre dello stesso anno la chiesa fu riaperta al culto e dichiarata Rettoria soggetta alla Parrocchia dei SS. Nazaro e Celso. Da allora sarà officiata da clero diocesano.
1932 - 1932 (decorazione pittorica interno )
Nel 1932 l'interno fu impreziosito da alcune decorazioni pittoriche, opera di Giuseppe Zancolli ("Orazione di Gesù nell'orto", lunetta sinistra dell'altare maggiore, "Risurrezione di Cristo" e "Tre Marie al Sepolcro", lato destro dell'altar maggiore).
1964 - 1964 (rinnovamento cappella di S. Toscana)
Nel 1964 il Sovrano Militare Ordine di Malta fece rinnovare la cappella di S. Toscana con lo spostamento dell'urna al centro della stessa (precedentemente era collocata sotto l'altare della Madonna di Lourdes). A ricordo dei lavori fu posta una lapide il cui testo recita: "HANC AEDEM / MELITENSES EQVITES VERONAE / RENOVANDAM CVRAVERVUNT".
2001 - 2001 (restauro altare latarale sinistro )
Risale al 2001 l'intervento di restauro dell'altare laterale di sinistra con relative sculture policrome ed affreschi.



Descrizione  Presso la porta del S. Sepolcro esisteva un ospedale gestito degli Ospitalieri di S. Giovanni di Gerusalemme. Verso la metà dell'XI sec. all’ospedale fu affiancata una piccola chiesa, anch'essa dedicata al S. Sepolcro, che funzionò quale cimitero privato del convento dei monaci benedettini del monastero di S. Nazaro. Nel 1178 l'abate di S. Nazaro concesse la chiesa del S. Sepolcro in locazione perpetua ai Cavalieri di S. Giovanni Gerosolimitano. Tra gli ultimi anni del XIV sec. e l'inizio del XV sec. la chiesa fu ampliata nelle forme attuali. Il 29 settembre del 1344 il corpo di S. Toscana fu traslato all'interno della chiesa (che della Santa assunse il titolo nel XVI sec.) e collocato all'interno di un'arca in marmo rosso. L'edificio fu consacrato nel 1489 e riconsacrato nel 1713 dopo essere stata violata, con spargimento di sangue, da alcuni soldati. Esternamente l'edificio si presenta con facciata rivolta a occidente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale del presbiterio. Impianto planimetrico ad aula maggiore rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di un gradino e protetto da balaustra; lungo il fianco sinistro dell’aula si svolge una navata minore, conclusa con la cappella del Crocifisso, a cui si contrappone, sul lato opposto, la cappella di S. Toscana; lungo la navata sinistra si apre la cappella del S. Sepolcro, ospitante il gruppo scultoreo cinquecentesco del “Compianto sul Cristo morto”. L’interno della chiesa presenta l’aula centrale scandita da tre arcate a sesto ribassato lungo entrambi i fianchi, dipinte sulle ghiere e all’intradosso; l’arco trionfale del presbiterio è decorato con un affresco raffigurante l’”Annunciazione” ed il “Padre eterno”, opera del pittore Giuseppe Zancolli (1932); la parete di fondo è ornata da una “Crocifissione” a fresco dei primi decenni del Cinquecento; nella parete di fondo della navata sinistra è affrescata una “Crocifissione con la Vergine e la Maddalena” (sec. XVI); l’urna di S. Toscana, posta nella cappella a destra del presbiterio, è sovrastata da un trittico realizzato da Liberale da Verona agli inizi del Cinquecento, raffigurante “S. Toscana tra S. Giovanni Battista e S. Pietro”; la cappella del Crocifisso è ornata con un pregevole polittico ligneo del XV secolo. La navata è coperta dalla sovrapposta struttura lignea di copertura a due falde con capriate e travature a vista; il presbiterio e le cappelle minori sono sovrastate da volte a crociera in muratura con decorazioni quattrocentesche a fresco; manto di copertura in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e pietra bianca posate a corsi diagonali; la corsia centrale dell’aula è percorsa da una fascia in marmo rosso Verona.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad aula maggiore rettangolare con asse maggiore longitudinale, con presbiterio quadrangolare emergente rialzato di un gradino e protetto da balaustra, di ampiezza ridotta e concluso con abside a fondale piatto. Lungo il fianco sinistro dell’aula si svolge una navata minore da cui risulta separata da tre ampie archeggiature impostate su pilastri a sezione quadrata; a conclusione della navata minore è posta la cappella del Crocifisso; ad essa si contrappone, sul lato opposto della navata maggiore, la cappella dedicata a S. Toscana; lungo la parete della navata sinistra, in posizione centrale, si apre la cappella del S. Sepolcro. L’ingresso principale, con bussola interna, si apre al centro della parete di facciata (navata maggiore); sul fronte principale è presente un ulteriore ingresso in corrispondenza della navata sinistra. Sul lato settentrionale del presbiterio si collocano la sacrestia e la torre campanaria.
Facciata
Facciata rivolta ad occidente. Al centro si apre il portale d'ingresso a tutto sesto inquadrato da due lesene reggenti una trabeazione. Più in alto un oculo illumina l'interno dell'edificio. Nell'ala laterale è aperto un portale identico a quello principale. Tra i due portali è collocata un'edicola a doppio spiovente decorata all'interno con un affresco raffigurante la Santa patrona.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, composto presumibilmente da conci sbozzati di tufo, pietra calcarea, ciottoli e mattoni pieni in cotto. I paramenti murari esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata centrale è coperta dalla sovrapposta struttura lignea di copertura con capriate e travature a vista; la cappella di S. Toscana è sovrastata da una volta a crociera con decorazione quattrocentesca affrescata a fiorami e con quattro medaglioni in cui sono raffigurati S. Toscana, S. Bernardino da Siena, S. Giovanni Battista ed il beato Enrico eremita; la cappella ad essa contrapposta presenta una volta a crociera affrescata con cornici policrome a motivi vegetali con rosette, e quattro tondi entro cui sono dipinti Mosè, Isaia, Geremia e la Sibilla Cumana (sec. XV). Il vano del presbiterio è sovrastato da una volta a crociera con pronunciati costoloni, caratterizzata da un’intensa decorazione quattrocentesca ad affresco con fiorami che si sviluppano intorno a quattro medaglioni con la raffigurazione simbolica degli Evangelisti.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita, lungo la navata centrale, da sette capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale; la falda settentrionale si prolunga a chiusura della navata sinistra, sostenuta da falsi puntoni in pendenza; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle di cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula e del presbiterio è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e pietra bianca posate a corsi diagonali; la corsia centrale della navata maggiore è percorsa da una fascia pavimentata con lastre di marmo rosso Verona e con bordatura in pietra bianca.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, di dimensioni contenute, presenta un impianto spaziale equilibrato e ben proporzionato, scandito dal passo ritmico di tre arcate a sesto ribassato lungo entrambi i fianchi dell’aula, dipinte sulle ghiere e all’intradosso, poggianti su pilastri squadrati in muratura; l’aula si dilata sul fianco settentrionale con una navatella laterale, arricchita con una piccola cella ospitante un gruppo scultoreo cinquecentesco costituito da otto statue lignee policrome raffiguranti il “Compianto sul Cristo morto”, e da un polittico ligneo del XV secolo; l’arco trionfale del presbiterio è decorato con un affresco raffigurante l’”Annunciazione” ed il “Padre eterno”, opera del pittore Giuseppe Zancolli (1932); lo stesso realizzò i due affreschi nelle lunette del presbiterio, di cui oggi si conserva solamente quello sul lato destro, raffigurante la “Resurrezione di Cristo con le tre Marie al sepolcro”; la parete di fondo è ornata da una “Crocifissione” a fresco dei primi decenni del Cinquecento, a lato della quale si aprono due finestre con vetrate figurate; nella parete di fondo della navata sinistra è affrescata una “Crocifissione con la Vergine e la Maddalena” (sec. XVI); l’urna di S. Toscana, posta nella cappella a destra del presbiterio, è sovrastata da un trittico realizzato da Liberale da Verona agli inizi del Cinquecento, raffigurante “S. Toscana tra S. Giovanni Battista e S. Pietro”.
Prospetti esterni
La chiesa, inglobata nel tessuto edilizio circostante, presenta a vista unicamente la parete di facciata.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco settentrionale del presbiterio. Pianta quadrangolare. Fusto tozzo. Cella campanaria ad edicola. Copertura a cupolino poggiante su un tamburo a pianta ottagonale.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1980-1985)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione del nuovo altare mobile in legno intarsiato rivolto verso l’assemblea. Si conservano l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo e le balaustre.
altare - aggiunta arredo (2000-2005)
Il nuovo altare è stato avanzato sul piano dell’aula ai piedi dei gradini del presbiterio; a lato dell’altare è posto un ambone ligneo anch’esso intarsiato.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Verona Centro
Parrocchia dei Santi Nazaro e Celso Martiri

Piazza XVI Ottobre - Verona (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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