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19/5/2024 Diocesi di Forlì - Bertinoro - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Reparata <Terra del Sole, Castrocaro Terme e Terra del Sole>
Data ultima modifica: 29/09/2017, Data creazione: 20/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Reparata


Altre denominazioni S. Reparata in Terra del Sole


Ambito culturale (ruolo)  maestranze romagnole (costruzione)



Notizie storiche  1587 - 1594 (costruzione intero bene)
Nel 1587 iniziavano i lavori della chiesa. L'edificio è costruito all’interno delle mura della città-fortezza di Terra del Sole e risale al Rinascimento; la prima pietra fu posta il 20 novembre 1594. L’intitolazione fu presa dal precedente luogo di culto di epoca bizantina noto come "pieve di Santa Reparata", oggi chiesa sussidiaria della parrocchia di Santa Reparata in Terra del Sole.
1609 - 1609 (notizia giurico-istituzionale intero bene)
La nuova chiesa fu consacrata
1726 - 1726 (notizia giuridico-istituzionale intero bene)
Si svolse la cerimonia ufficiale, tenuta dal vescovo di Forlì, mons. Tommaso Torelli; l’intitolazione fu presa dal precedente luogo di culto di epoca bizantina
1823 - 1825 (ricostruzione campanile)
Venne abbattuto il campanile a vela e costruita la torre campanaria; parte dei materiali utilizzati provenivano dalla pieve più antica
1927 - 1927 (ristrutturazione intero bene)
Furono effettuati ulteriori lavori



Descrizione  L’idea di avere una chiesa al centro della nascente città ideale di Eliopoli (Terra del Sole), di fronte al Palazzo dei Commissari sulla Piazza d’Armi, era già compresa nell’originario progetto della fortezza voluta da Cosimo I dei Medici. Il progetto architettonico della chiesa fu elaborato da mastro Raffaello di Zanobi di Pagno (Fiesole). La fabbrica fu portata avanti fra il 1594 e il 1605 e assunse il nome di Santa Reparata da quello della vicina pieve di rito bizantino, risalente probabilmente al secolo VI e uno dei primi edifici di culto della vallata dell’Acquacheta. La prima pietra della nuova Santa Reparata in Terra del Sole fu posta nel 1594, la prima sepoltura fu effettuata nel 1605, mentre la consacrazione avvenne nel 1609. I lavori si conclusero definitivamente con la costruzione del campanile, innalzato fra il 1823 e il 1825. Cosimo dei Medici avrebbe voluto vedere la chiesa di Terra del Sole elevata al rango di cattedrale: oggi questo insigne monumento ha invece funzioni di parrocchia nell’ambito della diocesi di Forlì-Bertinoro. La chiesa presenta una pianta a croce latina con navata unica e asse principale diretto da nord-est (ingresso) a sud-ovest (altare). La struttura di elevazione verticale è costituita da murature portanti in mattoni. La facciata, tipicamente rinascimentale, simula una sezione a salienti. L'interno della chiesa è caratterizzato dal gioco cromatico fra l’intonaco bianco delle pareti e il grigio delle modanature. All’edificio di culto sono annessi il campanile, collocato nell’angolo meridionale della chiesa, il sottostante battistero e la sacrestia a due piani posta nell’angolo nord.

Pianta
La chiesa presenta una pianta a croce latina con navata unica e abside a cinque lati. L’asse principale è diretto da nord-est (ingresso) a sud-ovest (altare). La chiesa è situata in asse al Palazzo Pretorio, che sorge dalla parte opposta della piazza principale della fortezza. All’edificio di culto sono annessi il campanile, il sottostante battistero nell’angolo sud e la sacrestia a due piani nell’angolo nord.
Struttura
La struttura di elevazione verticale è costituita da murature portanti in mattoni, che poggiano su una base in pietra. Le modanature sono realizzate in arenaria. Il battistero e la sacrestia presentano invece murature miste in pietra informe e inserti laterizi, con pilastri d’angolo realizzati esclusivamente in mattoni. Gli scassi realizzati per alzare il ponte ligneo in fase di costruzione sono tutti visibili. In alcuni punti si notano aperture ormai murate e archi annegati nella muratura. Leggibili molti interventi di restauro a cuci-e-scuci. Il campanile ha una struttura simile nel suo primo tronco, conglobato alla fabbrica della chiesa, mentre la parte superiore, intonacata, non fornisce informazioni a carattere strutturale. È palese l’estraneità fra basamento e torre campanaria vera e propria. La copertura della nave, a due falde, è sorretta da un’armatura di otto capriate alla palladiana, poggiate su mensole lignee sporgenti dai muri d’ambito. Su queste si allineano sei arcarecci per parte più uno di colmo. Le due cappelle laterali sono innestate sulla capanna principale mediante tetti a teste di padiglione, la cui struttura non è visibile, essendo occultata dalle volte a botte sottostanti. L’abside è coperta con un tetto a due falde più basse di quelle della navata, concluso da cinque spicchi. All’interno è completata con una volta a botte in continuità con una volta a semicatino e pertanto la struttura di sostegno non è visibile. La sacrestia, nota per il locale inferiore con volta ad ombrello, è coperta con un’unica falda, inclinata nel senso trasversale alla navata e sostenuta da travi di legno le cui teste sono visibili, poiché sporgenti dalla muratura sud-orientale. Il volume analogo dall’altra parte dell’abside è coperto con un tetto a due falde con linea di displuvio diagonale.
Coperture
La copertura della navata, a due falde, è sorretta da un’armatura di otto capriate alla palladiana, poggianti su mensole lignee sporgenti dai muri d’ambito. Su queste si allineano sei arcarecci per parte più uno di colmo, a sostegno del tavolato. Le due cappelle laterali s’innestano sulla capanna con tetti a teste di padiglione, la cui struttura non è visibile, essendo occultata dalle volte a botte sottostanti. L’abside è coperta con un tetto a due falde più basse di quelle della navata, concluso da cinque spicchi. All’interno la volta a botte, in continuità con una volta a semicatino, rende la struttura di sostegno non visibile. Il manto di copertura esterno è interamente realizzato in coppi, ivi compreso quello delle due falde a riparo del muro della facciata, sopraelevato rispetto al tetto della navata. Le gronde e i pluviali sono in rame, tutti relativamente recenti ed in buone condizioni.
Facciata
La facciata, tipicamente rinascimentale, simula una sezione a salienti che in realtà non trova riscontro all’interno: quattro lesene scandiscono tre campate, una centrale, conclusa dal timpano, e due laterali, concluse da volute di raccordo. In senso verticale è divisa in due ordini da un’alta cornice dorica, con modanature orizzontali, metope e triglifi di pietra arenaria. Nell’ordine inferiore, il settore centrale si apre nel portale rettangolare, sopraelevato rispetto alla piazza mediante una scala monumentale di quattro gradini. Il portale è incorniciato da un motivo di dentelli in laterizio, che seguono sullo stipite orizzontale superiore l’andamento di una piattabanda, sormontata da una cornice a più salienti, anch’essa realizzata in mattoni. Sopra la cornice, un arco di scarico crea il motivo di una lunetta incassata, con fondo intonacato in ocra. Sulle due partiture laterali compaiono due nicchie impostate su un largo davanzale in pietra e sormontate da un elegante elemento a tabella con minuscola pensilina sorretta da mensole. Nell’ordine superiore centrale, un rettangolo aggettante concluso da teste di lesene tronche, funge da cornice per una finestra ovale. Le campiture laterali non mostrano decorazioni di sorta. Il timpano, racchiuso in una cornice triangolare, termina al vertice in un cippo sormontato da una semplice croce metallica.
Prospetti laterali
Il prospetto laterale sud-orientale presenta la successione di quattro diversi elementi. Il primo di questi corrisponde alla navata interna ed è caratterizzato da tre finestre alte, rettangolari ed incassate in una cornice a saliente, e da una porta in basso, murata. Il secondo elemento corrisponde alla retrostante cappella, ed è interamente privo di aperture, se si eccettua una finestra ovale nella parte alta, racchiusa in un profondo incavo rettangolare. In continuità segue il volume del campanile, dotato alla base di un portone su scalinata, che conduce all’artistico battistero rinascimentale. Segue il volume angolare, ove sono visibili le tracce di un altro portone, murato e sormontato da un arco annegato nella muratura. Il prospetto laterale nord-occidentale, a meno del campanile e del volume della sacrestia, è simmetrico all’altro. Il portone è rozzamente murato con pietra informe, il che dimostra palesemente che, in origine, esso doveva essere aperto e non costituire un semplice riempimento a carattere decorativo.
Prospetto posteriore
Il prospetto posteriore è dominato dal volume dell’abside pentagonale, con lesene angolari e tre archi poco incassati. Sotto i due archi laterali si aprono grandi finestre rettangolari, sotto quello centrale un incasso rettangolare simile a quello delle cappelle laterali, ma con l’ovale centrale completamente murato.
Campanile
Il campanile emerge dall’angolo meridionale della chiesa. Il tronco inferiore, coronato da una cornice, è in continuità con il volume della cappella laterale destra. Il fusto superiore comprende un dado con facce incorniciate da una piatta riquadratura a intonaco chiaro attorno a fondi color ocra, una cella campanaria incorniciata nello stesso modo, ma con quattro archetti dotati di eleganti balaustre, ed infine una piccola cupola a pianta quadrata con angoli smussati, sormontata da una lanterna bucata da oculi rotondi e coperta da lamina di rame. Sugli angoli si ergono quattro cippi sormontati da sfere di pietra, mentre il vertice della cupola è coronato da una sfera di maggiori dimensioni che funge da base al crocifisso con terminazioni trilobate.
interno
L'interno della chiesa è caratterizzato dal gioco cromatico fra l’intonaco bianco delle pareti e il grigio delle modanature. Queste configurano un ordine interno di stile ionico, con riferimento alla natura di vergine e martire di Santa Reparata. Lesene appaiate, svettanti da alti plinti, scandiscono il ritmo delle pareti laterali, caratterizzate da una successione di tre nicchie ad arco, non molto profonde, raccordate superiormente da una cornice a dentelli, cui seguono i maggiori archi delle cappelle laterali, impostati sopra la cornice stessa. L’arco del presbiterio ha la stessa dimensione e lo stesso trattamento di quello delle cappelle. Le finestre rettangolari, tre per parte, s’impostano sopra la cornice, in asse con le nicchie inferiori, mentre le cappelle laterali sono illuminate dalle finestre ovali già citate. La parete della controfacciata, in origine semplicissima, con il motivo a serliana di un grande arco commisurato a quelli del transetto e poggiato su due lesene distaccate per parte, è oggi dominata dalla presenza di un notevole intervento settecentesco, una controporta di gusto rococò sormontata da coro ligneo con decorazione di erme con volti infantili. Tale intervento era destinato ad ospitare il prezioso organo costruito nel 1734 da Feliciano Fedeli. L’organo, con preziosi sportelli dipinti, è stato restaurato nel 1973. Sulla parete a destra entrando, si trovano nell’ordine: una nicchia con altare privo di tabernacolo, realizzato in legno dipinto e presumibilmente coevo alla cantoria; una nicchia con i resti di un altare in legno dipinto e dorato, con colonnine composite ed effigie di culto racchiusa in una cornice barocca; una nicchia con altare ligneo dorato e colonne di ordine corinzio che fiancheggiano la pala della “Madonna del Rosario fra i Santi Domenico e Caterina”, contornata da riquadri che mostrano i Quindici Misteri; la cappella destra del transetto, con monumentale altare marmoreo fornito di tabernacolo dorato dedicato a San Giuseppe e volta a botte affrescata con disegni geometrici. Sulla parete a sinistra entrando, si trovano nell’ordine: una nicchia con altare privo di tabernacolo, simile a quello dell’antistante nicchia destra; una nicchia con i resti di un altare barocco racchiuso da volute a foglia di palma e coronato da figure di angeli; una nicchia con altare ligneo dorato e colonne di ordine corinzio, che fiancheggiano la pala della “Madonna del Carmine fra Santa Reparata e Santa Caterina”, opera di Pier Paolo Menzocchi, datata al 1575 e proveniente dall’antica pieve di Santa Reparata; la cappella sinistra del transetto, con monumentale altare marmoreo fornito di tabernacolo a tempietto e dedicato alla Vergine Maria, la cui effigie, rappresentata in una piccola icona, compare all’interno di un sole raggiato a bassorilievo su fondo blu. La volta a botte di questa cappella è stuccata con la quadratura di un cassettonato a rosette e con una colomba dello Spirito Santo al centro. Gli altari della prima e terza nicchia a destra e della prima e terza nicchia a sinistra presentano paliotti di legno dipinto e a scagliola. Il presbiterio, che è sopraelevato rispetto alla navata di un gradino, in continuità con le cappelle laterali, è dotato di due porte laterali con cornici mistilinee e coronamento a conchiglia, che conducono alla sacrestia e al battistero. L’arco trionfale è rinforzato da una catena in ferro. L’altar maggiore originario non è più esistente, essendo stato sostituito nel 1925 con un altare in marmo bianco con tarsie policrome. Negli anni Settanta del secolo XX tale nuovo altare è stato privato dei gradoni e del tabernacolo e rivolto verso l’assemblea dei fedeli. Lungo le pareti dell’abside sono visibili i preziosi stalli corali cinquecenteschi in noce massiccio, ornati da lesene scanalate e da architrave dentellata, che ripete il motivo del cornicione. Il crocefisso ligneo dietro l’altare è una scultura di scuola fiorentina del secolo XVI.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è realizzata in cotto.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (anni '70 del secolo XX)
L’adeguamento liturgico è stato realizzato negli anni Settanta del XX secolo con la modifica dell’altare originale, di cui è stato completato il retro e asportati l'ancona e il tabernacolo.
confessionale - aggiunta arredo (anni '70 del secolo XX)
I due confessionali sono stati sostituiti durante il periodo del Concilio Vaticano II e messi al posto di due altari laterali, precisamente nella seconda cappella a destra e nella seconda cappella a sinistra.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Forlì - Bertinoro
Vicariato Acquacheta
Parrocchia di Santa Reparata in Terra del Sole

Piazza Garibaldi, 8 - Terra del Sole, Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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