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19/5/2024 Diocesi di Gorizia - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Floriano Martire <San Floriano del Collio>
Data ultima modifica: 12/02/2016, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Floriano Martire


Altre denominazioni  Cerkev sv. Florijana;S. Floriano Martire


Ambito culturale (ruolo)  maestranze goriziane (costruzione edificio)



Notizie storiche  XVII - 1916 (preesistenze intero bene)
Esistenza di una chiesa sul medesimo sito dell’attuale, quasi totalmente distrutta dalle artiglierie austriache in ritirata durante la prima guerra mondiale.
1922 - 1926 (ricostruzione ex novo intero bene)
Ricostruzione dell’edificio sacro sul medesimo sito della precedente chiesa distrutta durante la prima guerra mondiale. Il progetto della chiesa, inserito nel piano di recupero di San Floriano dell’11 gennaio 1922 (Regolazione di San Floriano) redatto nel 1922 dall’Ufficio Ricostruzioni di Gorizia diretto da Max Fabiani, prevedeva la ricostruzione ex novo della parrocchiale - in quanto la situazione statica del precedente edificio risultava troppo compromessa per consentirne il recupero - isolando il complesso ecclesiale mediante l’esproprio di alcuni terreni. Accanto alla nuova chiesa vi era annessa la canonica che in realtà fu costruita su un altro terreno espropriato nel 1926; inoltre era stata prevista la sistemazione della piazza antistante con la formazione di un belvedere verso Nord Ovest. I lavori terminarono nel dicembre del 1926, quando vennero issate le campane sul nuovo campanile, con solenne cerimonia di benedizione da parte dell’arcivescovo Sedej.
1926 - 1926 (decorazione interno della chiesa)
Esecuzione delle pitture e delle decorazioni che arricchiscono la volta dell’abside e la navata della chiesa, ad opera del pittore Leopoldo Perco.
1926 - 1926 (consacrazione intero bene)
Consacrazione della chiesa impartita dall’arcivescovo di Gorizia, mons. Francesco Borgia Sedej, il 4 maggio 1926 - si veda la lapide murata nella navata sinistra verso l’ingresso.
2012 - 2012 (manutenzione straordinaria intero bene )
Lavori di manutenzione dell’edificio, che compresero la ripitturazione sia dell’interno che dell’esterno e la sistemazione della copertura.



Descrizione  La chiesa di San Floriano fu costruita ex novo nel primo dopoguerra, sul medesimo sito della precedente, andata distrutta durante gli eventi bellici. L’edificio, connotato da un impianto basilicale a tre navate e di un presbiterio absidato, dal punto di vista stilistico, come molti edifici cultuali ricostruiti in quegli anni, si rifà ad un orientamento storicista, anche se i riferimenti non sono propriamente italiani - romani riconosciuti come adatti e da impiegare nel processo di italianizzazione di queste zone appartenute fino al 1918 all’Impero asburgico, ma piuttosto romanici e gotici. Aspetti riconducibili a questi stili si riconoscono ad esempio nelle murature spesse e robuste, tipiche del romanico, come anche l’impiego di pilastri composti a formare il colonnato interno - formati da un pilastro a cui sono addossate su ciascun lato delle lesene; anche l’annessione del nartece che precede la facciata, ad archi al piano terra e perforato da una pentafora nella parte superiore può rientrare nello stile romanico, assieme al rosone centrale che spicca nella facciata. Di gusto gotico invece sono le strombature con ghiere dei portali d’ingresso, riutilizzate anche nell’arco santo interno. Si avvicina maggiormente all’architettura religiosa dell’area del bacino dell’Alto Adriatico la posizione del campanile a precedere la chiesa. Nel corso del secolo la chiesa non subì interventi tali da modificarne l’aspetto, ad eccezione della chiusura della navata destra, adibendola a cappella feriale separata dal resto della chiesa, che ha tuttavia deturpato l’organizzazione spaziale interna basata su rapporti simmetrici e risulta priva di un’adeguata scelta dei materiali e della loro posa rendendola non integrata nell’ambiente originario.

Preesistenze
Non vi sono tracce né si è conservata qualche opera d’arte - come il pregevole altare ospitato all’interno - della precedente chiesa che sorgeva sul medesimo sito dell’attuale, andata completamente distrutta durante la prima guerra mondiale. Non sono state rinvenute fonti a supporto dell’origine e dello sviluppo storico della chiesa di San Floriano. L’edificio prebellico risaliva almeno al Seicento ed era composto da una navata longitudinale e da un presbiterio a pianta rettangolare più stretto della navata; la facciata, a capanna, al centro presentava un piccolo pronao in aggetto, con copertura a tre spioventi, dove era incluso il portale inquadrato in pietra; sopra vi si apriva una mezzaluna, affiancata lateralmente da due finestre centinate alte e strette, mentre nel pronao vi era un occhio bilobato. Il campanile sorgeva nella stessa posizione dell’attuale, a destra della navata: era connotato da stilemi tipicamente asburgici come l’apertura a monofora su ciascun lato della cella e la copertura a cipolla.
Impianto planimetrico
La chiesa si affaccia sul piazzale del paese, preceduta sul fronte da un sagrato pavimentato in lastre rettangolari di pietra grigia a correre, rialzato dalla strada di un gradino, sul lato sinistro è costeggiata dalla strada, mentre sul retro e sul fianco destro è circondata da uno spazio erboso di pertinenza della chiesa delimitato da un muretto e chiuso da due cancelli. L’edificio, orientato a Nord Est, presenta una configurazione planimetrica ad impianto basilicale composta da un’aula longitudinale divisa in tre navate - di cui le laterali ribassate di un gradino - separate da due file di tre arcate, e di un presbiterio anch’esso a pianta rettangolare, più stretto della navata, concluso sul fondo da un’abside semicircolare; entrambe le navate laterali, in posizione centrale, presentano una nicchia rettangolare. La navata destra attualmente funge da cappella feriale, separata dalla chiesa vera e propria con un tamponamento in muratura della prima arcata verso la facciata e da infissi vetrati a tutta altezza con porte le altre due. Su entrambi i fianchi del presbiterio sono annessi due vani a pianta rettangolare simmetrici in linea con le navate laterali: a destra trova posto la sacrestia, con accesso sia dal presbiterio sia dalla navata laterale, quello di sinistra, accessibile solo dalla navata laterale è adibito a magazzino. La facciata principale, in corrispondenza della navata centrale, è preceduta da un nartece a pianta rettangolare, rialzato dal sagrato di un gradino: il piano terra, porticato, definito da tre arcate sul fronte e da una sul lato sinistro, funge da pronao; il primo piano, invece, è chiuso ed all’interno trova posto la cantoria; a destra del pronao, in corrispondenza della navata laterale, si erge la torre campanaria che chiude su quel lato il pronao. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 22,93 ml; larghezza 15,40; altezza navata - catena di capriata 10,07 ml; altezza navata - colmo sottotrave 12,02 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame, intonacate ed esternamente tinteggiate di color crema chiaro, a cui contrasta il grigio della pietra: dei conci di pietra tipo di Muggia, grigia scura, sono inseriti nel paramento murario in maniera casuale e a valorizzare gli spigoli della struttura ed il basamento più spesso per un’altezza di circa 80 cm; per le modanature invece è impiegata della pietra grigia (tipo Aurisina) più chiara. La facciata principale, a salienti, è nascosta per circa due terzi d’altezza da un corpo in aggetto a due livelli - che contiene al piano terra il pronao, al primo piano la cantoria - in corrispondenza della navata centrale e dalla torre campanaria, piuttosto alta, in linea con la navata destra. Da una vista frontale la facciata, assieme al pronao, presenta una scansione orizzontale in tre ordini; il registro inferiore è occupato dal pronao, aperto su due lati e definito da tre arcate a tutto sesto sul fronte principale ed una singola sul lato sinistro, impostate su pilastri in pietra a vista - di cui i due centrali sul fronte più stretti - con una sottile cornice modanata che segna la linea d’imposta dell’arco, quest’ultimo valorizzato da un profilo in pietra bugnata; una cornice marcapiano in pietra modanata separa l’ordine mediano occupato da una pentafora centinata separata da colonnine con capitello a paniere e l’arco valorizzato anch’esso da un profilo in pietra bugnata; lo spiovente con copertura in coppi e travi lignei a vista a copertura del corpo in aggetto definisce l’ordine superiore dominato al centro da un rosone circolare con profilo in bugnato. Al centro della facciata si apre un portale ad arco a tutto sesto strombato percorso da colonnine e protetto esternamente da un cancello in ferro battuto; ai suoi lati due finestre centinate anch’esse strombate e protette da una grata in ferro; la stessa tipologia di aperture è riproposta in proporzioni minori in corrispondenza della navata sinistra, con un portale strombato sormontato da un rosone. Le facciate laterali, al centro delle navate laterali, presentano delle sporgenze a tutt’altezza dettate dalle nicchie interne, concluse sul lato esterno a capanna; ai loro lati vi è una finestra centinata per parte e due piccole finestrelle si aprono nei fianchi della nicchia; un’altra serie di finestre centinate - tre nel fianco sinistro, due nel destro - perfora i fianchi della navata centrale; il presbiterio invece riceve luce da tre finestre centinate, piuttosto alte e strette che si aprono nell’abside.
Coperture
La copertura della chiesa è a spiovente - due falde nella navata centrale e nel presbiterio, falda singola nel corpo con il pronao e la cantoria e nelle navate laterali a cui si interseca una doppia falda in corrispondenza delle nicchie laterali, un’unica falda concentrica in corrispondenza dell’abside - con manto in coppi. All’interno la navata mostra la struttura a vista - a capriate lignee costituenti tre campate, travetti e listelli lignei nella navata centrale, solo travetti trasversali e listelli nelle laterali, con sottomanto in mattonelle dipinte di bianco e rosso alternate - mentre il presbiterio è sormontato da una volta a botte a cui si interseca la volta absidale a semicatino.
Campanile
Il campanile si erge davanti alla chiesa, in aggetto rispetto alla facciata, in linea con la navata destra. È costituito da una torre campanaria in pietra, a base quadrata. Esternamente, sopra un alto basamento in pietra tipo di Muggia ingrossato nella parte inferiore, con una finestra centinata che si apre sul fronte, si eleva il fusto intonacato e tinteggiato di color panna con conci di pietra a vista inseriti nella muratura in maniera casuale: gli spigoli sono valorizzati a tutt’altezza da lesene lineari ottenute da una fascia di intonaco in lieve sporgenza, differenziata con una tinta leggermente più scura rispetto al paramento murario, e due cornici marcapiano in lieve aggetto lo scandiscono orizzontalmente ad intervalli irregolari; l’ingresso ad arco è posizionato sul lato sinistro ed avviene dal pronao; all’interno la torre è percorsa da rampe di scale lignee - ad eccezione delle prime due che portano alla cantoria che sono in pietra - intramezzate da pianerottoli anch’essi lignei che ne consentono la risalita. La cella campanaria è racchiusa inferiormente e seriormente da due cornici modanate di cui la superiore protetta da un breve spiovente e su ciascun lato presenta una bifora centinata separata da una colonnina con capitello a paniere e con il profilo dell’arco rifinito in pietra bugnata: all’interno ospita tre campane sostenute da un castello metallico. A conclusione una piramide a pianta quadrata con rivestimento esterno in lamiera. Sotto la cella su tutti i lati sono collocati i quadranti dell’orologio pubblico. Le tre campane nuove furono realizzate con bronzi tratti dai cannoni austriaci, bottino di guerra donato alla chiesa dal governo italiano, fusi dalla ditta Broili di Udine.
Apparato decorativo
L’interno della chiesa ha un aspetto piuttosto sobrio conferito anche dai colori tenui impiegati per la tinteggiatura delle pareti, sui toni del crema chiaro con le modanature differenziate di grigio chiaro, su cui spicca la copertura delle navate a travatura scoperta, con le tavelle dipinte di rosso e bianco, nella navata centrale valorizzata da una cornice a motivo floreale a cuori contrapposti sui toni dell’ocra e del bordeaux che corre lungo l’attacco della copertura. La pavimentazione della navata è realizzata in piastrelle quadrate beige e rosse - divise in diagonale - a formare dei quadrati più grandi posti in diagonale, mentre nel presbiterio è in piastrelle quadrate rosse e beige poste in opera in diagonale. L’ambiente è diviso in tre navate - di cui quella centrale sopraelevata di un gradino - separate da due file di tre arcate a tutto sesto impostate su robuste paraste arricchite su ciascun lato da una lesena tuscanica con il fusto lavorato a simulare un bugnato. Nell'impaginato, sopra l’ingresso principale si apre una sorta di loggia dove trova posto l’organo e lo spazio per i cantori: è separata dalla navata vera e propria da tre arcate a tutto sesto - di cui la centrale più ampia - che occupano quasi tutta la larghezza della navata, impostate su una mensola modanata e protette inferiormente da un parapetto in muratura. Di fronte, l’arco santo a tutto sesto, il cui profilo è valorizzato da una serie di colonnine in pietra a vista che creano una sorta di strombatura, introducono allo spazio presbiterale sopraelevato dalla navata di tre gradini in marmo nero; lateralmente vi sono due aperture ad arco strombato, di cui quella di sinistra crea una sorta di nicchia dove è ospitata la sede, quella di destra inquadra la porta che conduce alla sacrestia; a concludere il presbiterio sul fondo vi è una bella abside, perforata da tre finestre centinate che riprendono il motivo della strombatura dell’arco santo, dove trova posto l’altare maggiore marmoreo. Le navate minori sono completate da due cappelle laterali che si aprono lateralmente in posizione centrale, introdotte da un arco a tutto sesto: entrambe ospitano un altare; sul fondo verso il presbiterio, sono concluse da una porta ad arco inquadrata da un profilo strombato, che portano rispettivamente alla sacrestia quella di destra ad un magazzino quella di sinistra; nella navata destra nel muro di fondo verso l’ingresso è ricavata una nicchia absidata e centinata che ospitava il fonte battesimale, mentre attualmente è vuota. La chiesa non presenta nessun apparato pittorico, ad eccezione di tre tondi a fondo bordeaux che si inseriscono nello spazio sopra l’arco santo dove in quello centrale, circondato da raggi di sole, è raffigurato Gesù in croce sui toni del beige, in quelli ai lati due angeli che offrono il pane ed il vino; nel presbiterio invece una cornice sui toni del dorato con il motivo a palmette racchiude la volta al cui centro spicca la colomba dello Spirito Santo entro un tondo celeste circondato da raggi luminosi.
Apparato liturgico
Lo spazio presbiterale è occupato nella parte absidale dall’altare maggiore, dedicato a San Floriano, di cui è presente una statua marmorea innalzata sul piedritto a sinistra dell’altare, mentre a destra vi è la statua di un santo vescovo. Realizzato in occasione della ricostruzione novecentesca della chiesa, si caratterizza per la linearità ed essenzialità delle parti che lo compongono, valorizzate dal contrasto cromatico dei marmi - grigio chiaro per la struttura e marrone scuro per gli elementi da risaltare. Preceduto da un basamento di tre gradini, è costituito da una mensa marmorea sostenuta da quattro colonnine, su cui poggia il tabernacolo inserito in una struttura in pietra chiara a gradoni, arricchita da inserti mosaicati con sfondo dorato, come il monogramma di Cristo tra l’alfa e l’omega inserite nel tondo sopra la porticina; alle sue spalle un semplice gradino d’altare, innalzato su una mensola grecata, costituisce l’alzata dell’altare; sul fronte è percorso da archetti ciechi su uno sfondo marrone, sormontati da una trabeazione dentellata: al centro si eleva una sorta di protiro in miniatura, con profilo a capanna, sorretto da colonnine con capitello a paniere traforato ed ornato da un profilo musivo, a valorizzare il tabernacolo sottostante. In linea con l’altare nei fianchi del presbiterio sono ricavate due nicchie rettangolari con profilo marmoreo per la custodia degli olii santi e delle sacre reliquie. Ai piedi del presbiterio, ai lati dell’arco santo, trovano posto un pulpito marmoreo ed il fonte battesimale, rispettivamente a sinistra e a destra. Il primo è un elegante manufatto in marmo bianco con specchiature a contrasto rosa, sostenuto da una colonnina nera con capitello lavorato con il motivo a palmette; è preceduto da una serie di gradini e nella parte centrale del parapetto è ornato con i simboli dei quattro evangelisti in bassorilievo, incastonati ai lati di una croce, mentre seriormente è lavorato a traforo a formare una cornice a palmette. Il fonte battesimale in marmo grigio si compone di un catino circolare, valorizzato da una cornice a volutine, sostenuto da un semplice pilastrino; è completato con una scultura lignea a tutto tondo raffigurante il battesimo di Gesù, innalzata su una mensola fissata nel muro a lato dell’arco santo alle sue spalle. Nelle navate laterali vi sono altri due altari ospitati nelle rispettive nicchie, dedicati alla Madonna di Lourdes quello di sinistra, al Sacro Cuore di Gesù quello di destra; entrambi sono realizzati in pietra e marmi e presentano la medesima struttura costituita anche in questo caso da una mensa rialzata su un basamento di due gradini, sorretta sul fronte da due colonnine; sopra la mensa una sorta di gradino d’altare in cui al centro è incluso un tabernacolo nell’altare del Sacro Cuore ed una base lapidea con il monogramma di Maria nell’altro, entrambi con funzione di piedistallo per le rispettive statue che si ergono sopra inquadrate da due nicchie centinate ricavate nel muro, ornate con un profilo grecato.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo
È stato aggiunto un altare ligneo rivolto verso il popolo e sulla sinistra è stato posizionato in leggio ligneo mobile. È stata mantenuta invece la sede con trono centrale inserita nella nicchia nel fianco sinistro.
navata
Il fonte battesimale, originariamente collocato nella nicchia centinata ed absidata posta nel muro di fondo della navata destra, è stato spostato ai piedi del presbiterio, a destra dell’arco santo.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Gorizia
Decanato di Sant'Andrea di Gorizia
Parrocchia di San Floriano e Maria Ausiliatrice

Piazza Libertà - San Floriano del Collio (GO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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