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19/5/2024 Diocesi di Gorizia - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Martino Vescovo <Tapogliano, Campolongo - Tapogliano>
Data ultima modifica: 29/01/2015, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Martino Vescovo


Altre denominazioni Glesia di San Martin;S. Martino Vescovo


Ambito culturale (ruolo)  maestranze friulane (costruzione edificio)



Notizie storiche  XIII - XV (preesistenza intero bene)
Costruzione della chiesa, della quale sopravvive il presbiterio affrescato, ora adibito a sagrestia.
fine XV - fine XV (preesistenza intero bene)
Esecuzione del ciclo di affreschi che decora le pareti della vecchia chiesa.
1564 - 1564 (preesistenza intero bene)
Collocazione del fonte battesimale e benedizione del camposanto che circondava la chiesa - prima di questa data i morti venivano sepolti presso la pieve di Romans.
1570 - 1570 (preesistenza intero bene)
Descrizione della chiesa da parte del visitatore apostolico Bartolomeo da Porcia: la chiesa era dotata di tre altari, di cui quello maggiore, con tabernacolo dorato e sei statue lignee, era dedicato a San Martino, quello sulla parete sinistra a San Lorenzo, quello a destra a San Francesco.
1588 - 1588 (costruzione esterno della chiesa)
Erezione del campanile.
1682 - 1690 (Costruzione intero bene)
Edificazione della nuova chiesa, a fianco alla chiesa precedente della quale si demolì la navata gotica.
1690 - 1690 (benedizione intero bene)
La chiesa fu benedetta dal curato Pietro Tommasini il 10 novembre 1690; in questo periodo la nuova chiesa è quasi completata.
1692 - 1692 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione dell'altare laterale destro, attribuito a Leonardo Zuliani.
1695 - 1695 (consacrazione intero bene)
La chiesa fu consacrata il 21 novembre 1695 da Giovanni Francesco Mille, vescovo e conte di Trieste (si veda l'epigrafe murata sopra l'accesso alla sagrestia).
1700 - 1700 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione dell'altare laterale sinistro dei Santi Giovanni Battista, Lorenzo e Pietro, attribuito a Leonardo Zuliani.
1709 - 1716 (completamento interno della chiesa)
Erezione dell'altare maggiore, realizzato in più fasi e attribuito a Leonardo Zuliani; realizzazione del pulpito.
1790 - 1790 (restauro esterno della chiesa)
Intervento di restauro del campanile.
1858 - 1858 (demolizione esterno della chiesa)
Demolizione del cimitero che si estendeva attorno alla chiesa, trasferito all'estremità meridionale del paese.
1875 - 1875 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione dell'attuale pavimentazione, con riquadri di pietra bianchi e neri, ad opera degli scalpellini Giovanni Battista e Costantino Novello, posta in opera sopra la pavimentazione originale in mattonelle di cotto; realizzazione della balaustra in pietra bianca d'Aurisina che separa il presbiterio dalla navata.
1876 - 1876 (decorazione interno della chiesa)
Esecuzione dell'affresco nella nicchia del fonte battesimale, attualmente adibita a confessionale, ad opera di Lorenzo Bianchini.
1878 - 1878 (completamento interno della chiesa)
Realizzazione del nuovo pulpito ligneo, realizzato dall'artigiano Giacomo Calligaris di Romans.
1906 - 1906 (rifacimento esterno della chiesa)
Il campanile fu restaurato e rifatto nel suo aspetto attuale, sostituendo la precedente copertura con quella attuale a cipolla.
1908 - 1908 (decorazione interno della chiesa)
Esecuzione dei tre affreschi sul soffitto della navata e delle decorazioni, ad opera del pittore Giulio Justolin.
1911 - 1914 (preesistenza intero bene)
Scoperta sotto uno strato di calce degli affreschi cinquecenteschi che decorano il vecchio presbiterio; la Commissione Centrale per la Cura dei Monumenti di Vienna, incarica lo studioso Hans Viertelberger di effettuare una ricognizione nel 1911 e in seguito di restaurare l'intero ciclo.
1914 - 1914 (ampliamento intero bene)
Ampliamento della sagrestia, costruendo il corpo annesso al vecchio presbiterio, preceduto da un pronao, sull'area occupata dalla navata demolita della vecchia chiesa.
1937 - 1937 (restauro intero bene)
Restauro della facciata come testimonia l'ovale collocato sopra il portale d'ingresso; in conclusione a questo intervento furono benedette le tre statue collocate nelle nicchie.
1975 - 1977 (restauro interno della chiesa)
Restauro degli interni: le pareti interne furono ripulite dagli orpelli ornamentali e ritinteggiate con colori sobri.
anni'90 XX - anni'90 XX (completamento esterno della chiesa)
Realizzazione della pavimentazione del sagrato della chiesa, in lastre di pietra e porfido.



Descrizione  La chiesa di Tapogliano fu costruita ex novo a fianco alla chiesa medievale, risultata insufficiente a contenere l'aumentata popolazione. I lavori partirono nel 1682 e terminarono nel 1690, anno della sua benedizione, mentre la consacrazione avvenne nel 1695. All'inizio del Settecento la chiesa, con la collocazione degli altare maggiore, di quelli laterali e del pulpito, fu completata nell'aspetto che conserva tuttora. Nella seconda metà dell'Ottocento fu sostituita la pavimentazione e all'inizio del Novecento fu arricchita con l'apparato decorativo e gli affreschi e fu sostituita la copertura del campanile. L'aspetto attuale della facciata deriva dal restauro realizzato nel 1937, gli interni sono stati modificati da un intervento di restauro ed adeguamento liturgico a metà degli anni Settanta per cui è stato conferito un aspetto più sobrio. Recentemente è stato sistemato il sagrato e ad oggi è in progetto un intervento di restauro che interessa il campanile.

Preesistenze
L'attuale sagrestia è costituita dal presbiterio dell'antica chiesa di San Martino, di cui si è conservata solo questa parte. L'antica chiesa medioevale era orientata ad Oriente, aveva un'unica navata preceduta da un pronao, un campaniletto a vela al colmo del tetto ed era circondata da un cimitero chiuso da un muretto in sassi. Il pavimento si trova ad una quota di 75 cm inferiore rispetto al piano di calpestio dell'attuale navata e nel centro si è rivenuto il basamento dell'antico altare; è coperto da una volta a crociera costolonata, chiusa da una chiave stellata in pietra. I muri e le vele della volta sono interamente affrescati; gli affreschi, rivenuti nel 1911, sono stati restaurati tra il 1913-'14, nel 1925, 1968 e 1992; risalenti a fine Quattrocento - inizio Cinquecento, sono diversamente attribuiti all¿artista Antonio da Firenze, a Giovanni de Cramariis o ad un esperto miniaturista friulano. Gli affreschi sono divisi longitudinalmente in due ordini: in quello inferiore è rappresentata una teoria di apostoli, tra cui si distingue anche il profilo di un donatore colto nel gesto offertoriale, che potrebbe riferirsi a colui che ha finanziato l'esecuzione dell'opera; il secondo ordine costa di tre lunette definite dall'arco d'imposta della volta in cui in posizione centrale è raffigurata la Crocifissione, in quelle laterali scene e fatti della vita di San Martino; nelle vele della volta vi sono i quattro evangelisti, nell'arco santo, due scene dell'Annunciazione e, nella parte inferiore, a sinistra, Maria in trono con il Bambino, San Giovanni Battista e due oranti, a destra, Maria in trono col Bambino tra San Bernardino da Siena e San Tommaso d'Aquino, nell'intradosso personaggi dell'Antico Testamento. La costruzione della nuova chiesa partì nel 1682 e già dal 1690 la navata della chiesa medievale era stata demolita.
Impianto planimetrico
La chiesa è orientata a Sud Est. La configurazione planimetrica è molto semplice: l'edificio si compone di un'unica navata longitudinale con due nicchie laterali e di un presbiterio a base rettangolare conclusa sul fondo da un'abside poligonale. Sul lato destro del presbiterio vi è la sacrestia, costituita da un corpo rettangolare orientato ad Est, preceduto all'esterno da un pronao; sempre su questo lato si erge il campanile, con struttura isolata. La chiesa è preceduta da un ampio sagrato - in leggera pendenza dalla quota della strada - ed è sopraelevata da questo mediante tre gradini. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 28,42 ml; larghezza 8,64 ml e altezza navata 8,91 ml.
Strutture verticali
Tutte le murature sono in pietrame. La facciata principale a capanna è leggermente in aggetto rispetto al corpo della chiesa. Lateralmente è definita da due lesene di ordine tuscanico, impostate su un basamento in pietra e sormontate da un frontone con cornice aggettante, nel cui timpano si apre un occhio con il monogramma in ferro battuto IHS. Il portale d'ingresso, rialzato dal sagrato mediante tre gradini che recano i segni di una cancellata ormai rimossa, si colloca in asse con la navata: è inquadrato in pietra e sormontato da una struttura architravata con una fascia di marmo nero; al di sopra un timpano circolare spezzato al centro da uno specchio epigrafico - in cui è ricordato l'anno di inaugurazione della soglia (1691) - che regge un bassorilievo che rappresenta San Martino a cavallo, attribuito al tagliapietra gradiscano Leonardo Zuliani. Sopra e ai lati del portale sono ricavate tre nicchie contenenti le statue di San Giovanni Bosco, del Sacro Cuore e di San Pellegrino. I muri laterali presentano alcune sporgenze a pianta rettangolare dettate dalle nicchie interne in cui trovano collocazione gli altari laterali e il confessionale; in alto si aprono due finestre rettangolari per lato in corrispondenza della navata e due finestre rettangolari con sopra due mezzelune nel presbiterio; sul fianco destro vi è una porta secondaria collocata in posizione centrale. Esternamente l'edificio è interamente intonacato e tinteggiato color crema; presenta però molte macchie e muffe superficiale che coprono gran parte dell'apparato murario.
Coperture
La copertura della navata è a due falde con manto in coppi e all'intradosso presenta una volta a schifo lunettata; il presbiterio, coperto esternamente da una struttura a cinque falde con manto in coppi, è sormontato da una volta a botte a cui si interseca una volta a catino in copertura dell'abside. La parte della sacrestia, costituita dal presbiterio della vecchia chiesa, presenta una volta a crociera costolonata, impostata su archi acuti.
Campanile
Il campanile, collocato sul lato destro della chiesa, è isolato e presenta un accesso indipendente. Costruito nel 1588 e restaurato nel 1790, presentava la copertura a falde con manto in tegole ed era più bassa rispetto all'attuale; nel 1906 prese le sembianze attuali in seguito alla realizzazione del tamburo ottagonale con archetti ed occhi, in legno e muratura, sul quale sono collocate due cipolle, di cui quella superiore più piccola, ricoperte in rame. La torre, a base quadrata, è intonacata e sugli spigoli presenta pietre sbozzate che li mettono in evidenza; nella cella campanaria si apre una bifora su ogni lato e sono ospitate tre campane - due piccole del 1850 ed una grande del 1913. Sul lato verso il sagrato è collocato il quadrante dell'orologio pubblico, posto nel 1989 in sostituzione dell'originale costruito nel 1726.
Apparato decorativo
Gli interni sono modulati da lesene che sorreggono una doppia cornice, di cui quella superiore aggettante, che corre lungo tutta la navata e prosegue nel presbiterio. L'aspetto attuale deriva dall'intervento di restauro degli anni '70, durante il quale le pareti furono dipinte con colori piuttosto sobri, come il crema ed il grigio, fu conferito un aspetto dimesso eliminando gli ornamenti, il piano presbiteriale fu allungato oltre l'arco santo per accogliere il nuovo ambone e la mensa rivolta al popolo. La pavimentazione è realizzata in riquadri di pietra bianca e nera, opera degli scalpellini Giovanni Battista e Costantino Novello del 1875. Nell'impaginato trovano collocazione le cappellette, inquadrate da un arco a tutto sesto, che ospitano gli altari laterali e il confessionale (in fondo a sinistra, dove in origine vi era il fonte battesimale).Il soffitto della navata è arricchito da tre affreschi a tempera eseguiti nel 1908 dal pittore Giulio Justolin di Cavenzano: al centro è raffigurato San Martino in gloria, nei due tondi laterali l'Agnus Dei e L'Arca dell'Alleanza; la parete di fondo della cappella della Confessioni è affrescata con la scena del Battesimo di Cristo, opera di Bianchini del 1876.
Apparato liturgico
Tutti gli altari della chiesa sono attribuiti allo stesso artista, Leonardo Zuliani di Gradisca. L'altare maggiore, con mensa a trapezio rovesciato, in marmi policromi rossi, bianchi, gialli, profilato in marmo nero, presenta sui piedritti laterali le statue di San Pietro che impugna le chiavi, a sinistra, San Floriano, a destra; sulla parete di fondo dell'abside è stata dipinta una finta architettura con colonne e marmi in cui è collocata la pala dell'altare. Gli altari laterali sono collocati nelle cappellette inquadrate da arco a tutto sesto: sul fianco sinistro troviamo l'altare dedicato a San Giovanni Battista, San Lorenzo e San Pietro; sul fianco destro quello della Madonna del Rosario e Sant'Antonio da Padova; entrambi con struttura a mensa, con il dossale arricchito da tre fioroni romboidali decorati con specchiature di marmo rosso, nero, bianco e giallo, sono composti da due colonne, nel primo in marmo rosso, nel secondo marmo nero, che sorreggono un timpano semicircolare spezzato. Il fonte battesimale in pietra, proveniente dalla vecchia chiesa, è collocato ai piedi del presbiterio. Sopra all'ingresso è presente la cantoria lignea - accessibile da una scala in fondo alla chiesa a destra - dove trova collocazione l'organo (1912); sotto è stata creata una bussola d'ingresso.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1972/1975-1977)
La balaustra in pietra bianca d'Aurisina, realizzata nel 1875 ad opera dei fratelli Novello, fu rimossa. Durante i lavori di restauro del 1975-1977 il piano presbiteriale fu ampliato oltre all'arco santo per permettere l'inserimento dell'altare marmoreo rivolto al popolo e dell'ambone marmoreo collocato sulla destra del presbiterio; in aggiunta dell'antica sede costituita da scranni lignei disposti sulla parete sinistra, sono state disposte tre sedute mobili tre sedute mobili tra l'altare maggiore e l'altare verso il popolo.
navata - intervento strutturale (anni '70 XX)
Fu smontato il pulpito ligneo ottocentesco (1878) che si trovava a destra ai piedi del presbiterio (1972). Il fonte battesimale fu spostato dalla propria sede originale, la nicchia a sinistra dell'ingresso, per essere collocato in cima alla navata, a sinistra del presbiterio. Nella nicchia del fonte battesimale oggi trova spazio la Cappelletta delle Confessioni. Le pareti interne furono ripulite da ogni eccessivo orpello ornamentale e ritinteggiate con colori sobri.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Gorizia
Decanato di Visco
Parrocchia di San Martino Vescovo

Piazza Libertà - Tapogliano, Campolongo al Torre (UD)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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