CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
28/3/2024 Diocesi di Bologna - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Giovanni Battista di Medola <Bologna>
Data ultima modifica: 07/03/2019, Data creazione: 28/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista di Medola


Altre denominazioni S. Giovanni Battista di Medola


Ambito culturale (ruolo)  maestranze emiliane (costruzione)



Notizie storiche  X - 1232 (origini intero bene)
La località di Olmetola è già documentata nel 973. La prima notizia certa dell’esistenza di un edificio parrocchiale risale però al 1232, quando viene nominata con la dedicazione ai Santi Giovanni Battista e Biagio e risulta assegnata ai Canonici Renani.
1367 - XVII (saccheggio e abbandono intero bene)
I bretoni saccheggiarono la chiesa nel 1367 e questo portò ad un lungo periodo di abbandono. Quando, nel 1573, il cardinale Paleotti visitò la chiesa ordinò al parroco di restaurare e ingrandire sia l’aula ecclesiastica che la canonica, ma i primi lavori si registrano solo alla fine del secolo successivo.
1726 - 1727 (ricostruzione intero bene)
Nel 1693 il parroco, don Angelo Berni, trovò il complesso in condizioni così compromesse da ordinare l’abbattimento della piccola chiesa posta all’epoca fra il cimitero a nord e la canonica a sud. Fra il 1726 e il 1727 fu edificata la nuova chiesa, preceduta nel 1724-25 dal campanile costruito dal capomastro Giuseppe Piedivilla. Non si conosce il nome dell’architetto della chiesa.
1754 - 1777 (restauro campanile)
Nel 1754 un fulmine colpì il campanile, nuovamente danneggiato due anni dopo. Nel 1777 il parroco, don Tommaso Fontana, in vista della visita pastorale del 1779 fece restaurare il campanile affidando i lavori al mastro muratore Bassini.
1825 - 1825 (ricostruzione cappella maggiore)
Dopo il periodo napoleonico, durante il quale la chiesa fu saccheggiata e spogliata delle suppellettili e degli arredi, il nuovo parroco che apparteneva al clero secolare, don Filippo Dal Fiume, nel 1825 fece ricostruire dalle fondamenta la cappella maggiore e fece ornare le cappelle laterali.
1834 - 1860 (restauro coperto)
Negli anni fra il 1834 e il 1844 il parroco, don Giuseppe Sartori, fece restaurare i tetti della chiesa e della canonica e in questo stato sono stati ripresi nella litografia di Enrico Corty. Sempre ad opera di don Sartori fu abbellita la facciata e in questa occasione furono posti i pilastrini in pietra che ancora oggi delimitano il sagrato. Nel 1860 una abbondante nevicata fece di nuovo crollare il coperto, poi restaurato.
1886 - 1886 (rifacimento facciata)
Nel 1886 il nuovo parroco, don Giuseppe Malaguti, fece rifare la facciata portandola all’aspetto attuale.
1933 - 1933 (completamento campanile)
Nel 1933 don Angelo Raule disegnò e fece eseguire dal capomastro Cesare Corsini la guglia posta sulla torre settecentesca del campanile.
1963 - 1967 (costruzione adiacenze)
Terminata la Guerra Mondiale, nella parrocchia la popolazione crebbe tanto in prossimità del corso del fiume Reno, che don Evaristo Stefanelli premette molto per l'erezione di una nuova chiesa con opere parrocchiali nell'area di Casteldebole. Così avvenne con il progetto e la realizzazione della Chiesa di San Giovanni Battista e Gemma Galgani, opera di Vittorio Martinuzzi. Questa nuova sede, riprendendo la denominazione dell'antica, nasceva con l'intenzione di sostituirla, presentandosi al centro delle case del nuovo quartiere risanato. Da questo momento in poi l'antica chiesa di Olmetola fu condannata ad un uso sempre più sporadico fino all'attuale affidamento alla Comunità Ortodossa Rumena di Bologna Ovest – Casalecchio.
2013 - 2013 (rifacimento coperto)
Il coperto dell’aula è stato rifatto nel 2013.



Descrizione  La chiesa di Medola sorge in aperta campagna, lungo la via Olmetola che innesta all’estremità dell’insediamento industriale di Casteldebole e prosegue verso ovest. Edificata e rimaneggiata più volte, è ancora oggi aggregata alla casa canonica, ad un altro edificio di abitazione civile e al campanile. La facciata sobria in mattone faccia a vista e i fianchi caratterizzati da ali sporgenti denunciano l’impianto della chiesa ad aula, con cappelle laterali, matronei e volta a botte. Il presbiterio, affiancato da cappelle laterali con cantorie, è quadrangolare e voltato a falsa cupola; l’abside ha parimenti pianta quadrangolare ed è coperta a botte. La chiesa è oggi affidata alla Comunità Ortodossa Rumena di Bologna Ovest – Casalecchio.

contesto
La chiesa di Medola è ancora oggi collocata in aperta campagna, benché visivamente siano percepibili le presenze dell’autostrada A14 che corre ad est e del viale De Gasperi, a nord. Sorge lungo un vialetto laterale rispetto alla via Olmetola, ad ovest rispetto ai quartieri periferici della città verso Modena e alla zona industriale di Casteldebole. Si situa fra le due direttrici che percorrono la pianura – la via Emilia – e la pedecollinare via Bazzanese. La chiesa è orientata.
impianto planivolumetrico
L’aula liturgica è parte di una aggregazione orizzontale di volumi che comprende un basso volume addossato all’ala nord entro il quale è situato il corridoio d’accesso alla sagrestia, il volume della sagrestia che include il campanile aggregato al lato nord del presbiterio, un edificio di abitazione aggregato al lato est e la casa canonica, con sviluppo a L, aggregata al lato sud dell’aula.
esterno
L’aula è preceduta da un sagrato acciottolato delimitato da fittoni lapidei. La facciata unisce l'aula principale e i volumi delle cappelle laterali mediante due salienti rampanti, che, unitamente ai pilastri angolari sormontati da cippo e coppa con pigna, sono gli unici decori della facciata, caratterizzata da un paramento murario uniforme. La facciata è conclusa da un timpano con cornice modanata e sagomata sormontato da un cippo lapideo a monticelli con croce in fil di ferro in sommità. Al centro si apre il portale sottolineato da una cornice modanata e affiancato da due finestre rettangolari incluse nelle ali, con cornice intonacata e grata di protezione. Un finestrone rettangolare si apre in asse con il portale. Il fianco sinistro dell’aula è caratterizzato dal volume in aggetto che contiene le cappelle laterali e da lesene che ritmano il cleristorio. Il volume del presbiterio è in leggero aggetto rispetto all’aula, ha pianta quadrangolare ed è coperto a capanna. Il fianco sinistro è caratterizzato da una finestra a lunetta che si apre in corrispondenza del campanile, poco discosto; la parete di fondo è quasi interamente celata dal volume della casa d’abitazione. Sul fianco destro si apre un’unica finestra rettangolare. Il fianco destro dell’aula, caratterizzato a sua volta dal volume sporgente che comprende le cappelle, si presenta parimenti privo di decorazioni o finestrature. Aula, presbiterio e abside sono coperti a capanna, le ali laterali a leggio.
pianta
Ad aula, con cappelle laterali, presbiterio quadrangolare.
interni
Si accede all’aula mediante una bussola lignea; in controfacciata si apre una finestra in asse. Il pavimento dell’aula è oggi interamente ricoperto di moquette rossa. I fianchi sono ritmati in quattro campate irregolari scandite da semplici profili in stucco sui quali si imposta una trabeazione modanata con dentelli; su di essa si imposta la volta a botte ribassata nella quale si distinguono profili di unghie oggi tamponate. Nelle prime due campate archi profilati da cornici in stucco introducono le due cappelle passanti voltate a botte; la prima cappella di ciascun lato è illuminata da una finestra rettangolare aperta in controfacciata. Ad esse fa seguito, solo sulla sinistra, una profonda nicchia di altezza inferiore, a sviluppo obliquo rispetto all'asse della chiesa, dedicata alla Madonna di Lourdes. Nella quarta campata si aprono sui lati due nicchie voltate a botte ribassata sormontate da balconate schermate a foggia di matroneo. Il presbiterio, rialzato di due gradini, ha pianta quadrata. L’area presbiteriale è scandita da pilastri angolari con capitelli barocchi sui quali si imposta una falsa cupola retta da pennacchi. Ai lati del presbiterio le cappelle laterali, passanti con le nicchie sottostanti i matronei, ospitano le cantorie e sono caratterizzate da aperture di geometria differente: a lunetta la finestra a sinistra, rettangolare la finestra opposta. L’abside ha pianta quadrangolare ed è voltata a botte.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio, orizzontamenti a travi lignee, manto in coppi.
apparati liturgici
L'aula ospita oggi gli apparati liturgici dedicati alla celebrazione di rito ortodosso. Non è prevista la collocazione di panche nell'aula; due file di sedie sono addossate lungo i fianchi. Il presbiterio, diviso dall'aula da una cancellata, ospita l'iconostasi che scherma la struttura dell'altare preconciliare. Sono ancora presenti in chiesa il fonte battesimale per il rito cattolico, fra la prima e la seconda cappella a sinistra, e due confessionali nelle nicchie sottostanti i due matronei della quarta campata.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (2013)
Il presbiterio è stato arredato, come l'aula, per la celebrazione del rito ortodosso.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Bologna
Patriarcato di Romania - Diocesi Ortodossa Romena
Parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Gemma Galgani

Via Olmetola 7 - Bologna (BO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.