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19/5/2024 Diocesi di Brescia - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo <Temù>
Data ultima modifica: 27/06/2018, Data creazione: 20/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Bartolomeo Apostolo


Altre denominazioni S. Bartolomeo apostolo


Ambito culturale (ruolo)  maestranze lombarde (costruzione chiesa)



Notizie storiche  XVI - XVI (preesistenze cappella - ospizio)
Il sito ospitava una cappella, legata forse a un ospizio per viandanti, di cui fanno cenno il vescovo Bollani nella visita pastorale del 1567 e il Pilati nel 1573: la chiesa dipende da San Martino di Villa Dalegno e vi si celebra settimanalmente.
XVII - XVII (rifacimento campanile)
Il campanile viene innalzato attorno agli anni 1683-1685 al posto del precedente del XVI secolo.
XVII - XVII (completamento area presbiteriale)
L'altare maggiore è allestito alla fine del XVII secolo: è in legno, di artista ancora ignoto (i nomi più ricorrenti sono Giovanni Domenico Ramus e Giovanni Battista Zotti), arricchito da composizioni scultoree, tra cui l'Ultima Cena.
XVII - XVII (decorazione portale)
Il portale maggiore in marmo di Vezza viene messo in opera alla fine del XVII secolo.
XVII - XVII (decorazione interno)
alla fine del XVII secolo è decorato a fresco l'interno: sono raffigurate scene dalla vita di San Bartolomeo, la SS. Trinità e i quattro evangelisti; l'autore è ancora ignoto.
1685 - 1685 (costruzione intero bene)
La chiesa è interamente ricostruita sulle vestigia della preesistente nel 1685
XVIII - XVIII (ristrutturazione lato sinistro)
Attorno alla metà del XVIII secolo la chiesa viene ristrutturata e viene aggiunto un nuovo corpo di fabbrica nel lato sinistro da adibire a sacrestia.
1764 - 1764 (decorazione sacrestia )
nel 1764 Paolo Corbellini, con l'aiuto del figlio, affresca il soffitto della sacrestia con l'Ultima Cena nel medaglione centrale e nei pennacchi le Virtù.
XIX - XIX (ristrutturazione interno)
Tra gli anni 1847 e 1851 viene rifatto il pavimento
1847 - 1847 (decorazione navata)
Nel 1847 lo scultore Martino Balzarini di Canè realizza i cornicioni degli altari laterali e un nuovo pulpito.
1864 - 1864 (consacrazione carattere generale)
A quasi duecento anni dalla costruzione, la chiesa viene consacrata il 24 agosto 1864 da Mons, Verzeri.
1884 - 1884 (costruzione organo)
Nel 1884 è completato e messo in opera l'organo, opera di Carlo Bossi.
1927 - 1927 (restauro facciata)
Nel 1927 vengono avviati lavori di ristrutturazione alla chiesa e in particolar modo alla facciata che viene decorata da Mario Zappetti.
1927 - 1927 (restauro intero bene)
Nel 1927 vengono avviati lavori di restauro alla chiesa e in particolar modo alla facciata che viene decorata da Mario Zappetti.
1947 - 1947 (restauro intero bene)
Nel 1947 la chiesa viene interamente restaurata, i lavori sono affidati a Virgilio Toloni.
1947 - 1947 (restauro intero bene)
Nel 1947 la chiesa viene interamente restaurata, i lavori sono affidati a Virgilio Toloni.
1950 - 1950 (decorazione fineste)
Le finestre decorate sono realizzate e poste in opera dai fratelli Marengoni di Brescia nel 1950
1968 - 1968 (ristrutturazione interno)
nel 1968 viene rifatto il pavimento in marmo rosso
1978 - 1978 (decorazione facciata)
Mino Trombini realizza nel 1978 i mosaici in facciata, a sostituzione dei dipinti realizzati nel 1927 da Mario Zappetti.



Descrizione  La chiesa, di dimensioni significative, si trova nella parte inferiore dell'abitato storico, orientata con presbiterio ad Est. Sovrasta un vasto piazzale, ma non vi è un sagrato sviluppato: la facciata risulta su una via interna. Il volume complessivo è articolato: la navata ad aula unica coperta a botte unghiata, con quattro cappelle laterali poco profonde costituisce il nucleo principale su cui si innesta il presbiterio rettangolare coperto a botte unghiata. Verso valle, addossato al presbiterio vi è il volume basso della sagrestia, ancorato alla navata vi è un volume di locali di servizio, posto su un portico con colonne in tonalite. La facciata è decorata con lesene e affreschi e presenta un portale scolpito in marmo di Vezza. L'interno è decorato ed affrescato con notevoli opere lignee. Le coperture sono in lamiera, la struttra è in muratura di pietra intonacata, il campanile in muratura di tonalite faccia a vista, merlato, con cella campanaria a bifore.

Preesistenze
Il sito ospitava una cappella, legata forse a un ospizio per viandanti, di cui fanno cenno il vescovo Bollani nella visita pastorale del 1567 e il Pilati nel 1573: la chiesa dipende da San Martino di Villa Dalegno e vi si celebra settimanalmente.
Impianto strutturale
edificio ad aula unica in muratura continua di pietra e malta di calce aerea, con volte di forma articolata, copertura a falde.
Campanile
il campanile è in muratura di tonalite faccia a vista, merlato, con cella campanaria a bifore.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1970)
La mensa rivolta all'assemblea riutilizza due angeli intagliati in legno, dipinti e dorati come sostegno.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Brescia
Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo

via Adamello 12 - Temù (BS)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

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