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19/5/2024 Diocesi di Torino - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Maria della Scala e Sant'Egidio <Moncalieri>
Data ultima modifica: 02/05/2019, Data creazione: 23/5/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Maria della Scala e Sant'Egidio


Altre denominazioni S. Maria della Scala e S. Egidio


Ambito culturale (ruolo)  barocco (ampliamenti)
neogotico (rifacimenti)
gotico (costruzione)



Notizie storiche  XIII - XIII (inizio lavori intero bene)
Le origini della chiesa risalgono alla seconda metà del XIII secolo, edificata in sostituzione di una cappella preesistente dedicata a Santa Maria, che risulta già esistente all'atto della fondazione del borgo di Moncalieri come nuova sede del villaggio di Testona, sorto come trasferimento della popolazione del villaggio di Testona lungo le sponde del Po, in corrispondenza di un attraversamento.
XIV - XIV (costruzione intero bene)
Per mancanza di fondi il cantiere si protrasse fino al 1318 quando il vescovo di Torino Tedisio intervenne in modo decisivo con un importante sostegno economico, permettendo così di portare a termine i lavori.
XV - XV (ampliamento interno e campanile )
Nel XV secolo venne aggiunta una quarta navata per far spazio alle cappelle sepolcrali e costruito un campanile.
1749 - 1760 (rifacimento abside)
Nel 1749 venne distrutto l’abside che oggi ospita il grande organo ligneo e abbattuto l’abside sinistro per far spazio alla cappella della famiglia dei Lingotti.
1844 - 1844 (rifacimenti interno)
Nel 1844 venne costruita la cappella dedicata al S.S. Sacramento dando l’attuale forma agli interni della chiesa.
1960 - 1970 (restauro intero bene)
Intervento generale di de-restauro della chiesa con l'eliminazione di alcuni interventi ottocenteschi.



Descrizione  La chiesa di S. Maria della Scala e S. Egidio è oggi il risultato di una complessa stratificazione di interventi. All'interno è ben visibile l'originario impianto a tre navate risalente alla prima metà del XIV secolo, poi trasformato nel XV secolo con l'aggiunta una quarta navata laterale sinistra, e ancora modificata nei secoli successivi con l'aggiunta di cappelle laterali e la realizzazione del nuovo presbiterio nel XVIII secolo. Seppur rimaneggiata - sia negli interni che negli esterni - in stile neogotico nel corso del XIX secolo, subì importanti interventi alla metà del XX secolo spinti dalla volontà di un recupero delle "forme originarie"

facciata principale
La facciata principale, realizzata in mattoni, è scandita verticalmente da quattro paraste, sormontate da pinnacoli, che suddiviso il fronte in tre parti corrispondenti alle tre navate interne. Il corpo centrale, di altezza maggiore, è caratterizzato dal portale d'ingresso rifatto in epoca barocca in sostituzione di un precedente con ghimberga, a cui si accede tramite una scalinata neogotica ottocentesca suddivisa in due rampe, l'una parallela al fronte, la seconda perpendicolare. Al centro si apre un grande rosone realizzato nel XIX secolo in sostituzione di una trifora. Un fregio ad archetti pensili laterizi modulari corona la sommità sia del corpo centrale, cuspidato, che delle navate laterali a spiovente. Alla sinistra, leggermente rientrante, si erge il fronte delle quarta navata aggiunta nel corso del XV secolo, anch'esso in mattoni facciavista, caratterizzato dalla presenza di una grande monofora a sesto acuto.
interni
La pianta conserva l'originario assetto a tre navate scandite da pilasti polilobati reggenti volte a sesto acuto nervate, a cui venne aggiunta nel corso del XV secolo un'ulteriore navata laterale a sinistra su cui si aprivano cappelle (poi demolite nel corso del XIX secolo). In testa alle quattro navate si apre, al centro, il grande presbiterio rifatto nel corso del XVIII secolo, affiancato da tre cappelle, due delle quali conservano traccia delle decorazioni originarie, mentre in capo alla quarta navata si apre una cappella seicentesca che conserva decorazioni plastiche attribuibili a maestrante luganesi. Sul fianco sinistro, in corrispondenza del transetto, si apre un'ampia cappella che conserva un altare barocco e decorazioni neogotiche ottocentesche. Alla destra dell'ingresso principale, alla base del campanile, si conserva un ambiente voltato a crociera, sulle cui pareti son alcora presenti lacerti di antichi affreschi medioevali, entro il quale e collocato in fonte battesimale marmoreo. Lungo le pareti delle navate laterali si trovano confessionali lignei ottocenteschi.
presbiterio
Il presbiterio venne rifatto intorno al 1745. E' ornato da paraste corinzie sorreggenti elementi plastici a foggia di architrave da cui si erge una volta a botte lunettata, scandita da sott'archi, che si conclude nel catino absidato. Tutte le superfici sono decorate con un ricco apparato plastico incorniciante dipinti su tela. Nella zona absidale si trova il ricco coro in legno scolpito ed intagliato opera di Giuseppe Antonio Riva sormontato dalla pala d'altare d'ambito beaumontiano. Al centro della zona presbiteriale si ergeva un ricco altare in marmi policromi, poi spostato nella navata laterale destra nel corso dei lavori di restauro eseguiti nel terzo quarto del XX secolo.
Campanile
Sulla navata laterale destra, in corrispondenza della facciata principale, si erge l'alto campanile realizzato in mattoni facciavista. Venne compiuto successivamente all'edificazione delle chiesa, probabilmente con uso anche di torre civica. E' caratterizzato da una cella campanaria che presenta aperture diverse sui vari fronti, quali una monofora a tutto sesto sul fronte principale mentre è presente una bifora a tutto sesto sul fonte laterale destro. Presenta una copertura tradizionale in coppi, forse nata come provvisoria in vista di una completamento successivo della struttura, in realtà non più eseguito



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1963 - 1968)
L'area presbiteriale è stata fortemete trasformata durante gli interventi effettati tra il 1963 ed il 1968. E' stato smontato e spostato nella navata laterale destra il grande altare maggiore in marmi policromi realizzato tra il 1760 ed il 1780 dai Farncesco Aprile e Secondo Caselle su progetto di Giovanni Battista Borra, entro il quale erano custodite le reliquie del Beato Bernardo di Baden. Durante tali interventi venne anche tolta la balaustra che era stata realizzata da Francesco Ladatte, oggi non più presente. Oggi l'area presbiteriale presenta, nel sito un tempo occupato dall'altare, tre scranni lapidei; frontalmente è stato ampliato il piano del presbiterio nella prima campata della navata centrale ove sono stati collocati un altare ed un ambone realizzati in materiale lapideo in forme contemporanee.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Piemonte
Diocesi di Torino
Parrocchia di Santa Maria della Scala e Sant'Egidio

Via Principessa M. Clotilde 1 - Moncalieri (TO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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