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3/5/2024 Diocesi di Belluno - Feltre - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santo Stefano Primo Martire <Santo Stefano di Cadore>
Data ultima modifica: 28/06/2017, Data creazione: 20/5/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santo Stefano Primo Martire


Altre denominazioni S. Stefano Primo Martire


Ambito culturale (ruolo)  maestranze venete (costruzione chiesa)



Notizie storiche  1475 - 1478 (ampliamento interno)
ampliamento dello spazio liturgico mediante realizzazione dell'abside
1665 - 1665 (ampliamento interno)
realizzazione delle navate laterali de della sacrestia
1671 - 1671 (altare interno)
Altare della Passione di Cristo in legno di cirmolo a forma di tempio classico di Bartolomeo D’Ambros scultore di Campolongo. La colorazione marmorizzata è opera di Giovanni Battista Ghirlanduzzi da Ceneda, del fratello Andrea, del figlio Francesco e del nipote Paolo che insieme realizzarono inoltre le statue lignee raffiguranti i 5 Misteri della Passione
1672 - 1672 (altari interno)
Altare ligneo di Sant’Antonio dove si trova la pala, olio su tela, del pittore Tommaso Da Rin di Vigo di Cadore eseguita nel 1884 Altare ligneo di San Giuseppe di autore ignoto; Altare ligneo di San Odorico di autore ignoto dove si trova la pala raffigurante il Santo Vescovo attribuibile al pittore Francesco Frigimelica (1570-1649) o al di lui figlio Pompeo (1601-1669); Altare ligneo di San Giovanni Battista in cui si trova la pala raffigurante il Battesimo di Gesù ad opera di Gregorio Lazzarini (Venezia 1655- Villabona 1630)
1674 - 1674 (ristrutturazione copertura)
completamento dei lavori iniziati nel 1665 con realizzazione del nuovo tetto
1676 - 1676 (costruzione campanile)
realizzazione nuovo campanile con unica cella campanaria con monofore a sesto acuto ribassato
1817 - 1818 (ampliamento facciata ovest)
realizzazione portico con colonnato sormontato da frontone e timpano decorato con dipinto murale di autore ignoto raffigurante il Martirio di Santo Stefano
1850 - 1852 (ristrutturazione interno)
abbassamento della volta del coro e realizzazione del palco dell’organo sopra l’ingresso principale
1850 - 1852 (inserimento organo interno)
realizzazione dell’organo a cura della ditta Giacomo Bazzani di Venezia allievo di Callido
1923 - 1926 (ampliamento e restauro campanile)
innalzamento e rifacimento del campanile a seguito dei danni provocati da un fulmine. Realizzazione di un doppio ordine di celle campanarie di cui la prima con bifora e la seconda con trifora entrambe con archi a tutto sesto semicircolari
1939 - 1941 (ampliamento esterno prospetto est)
realizzazione di corpo aggiunto poligonale addossato all’abside, lato est, adibito a nuova sacrestia
1948 - 1949 (rifacimento campanile)
innalzamento della guglia sommitale del campanile con inserimento di quattro finti abbaini a “lucarne” e inserimento sulla sua sommità di un “finiale a sfera”
1959 - 1959 (ristrutturazione campanile)
elettrificazione delle campane
1973 - 1974 (restauro esterno prospetto ovest)
sostituzione integrale del dipinto originario presente nel timpano con un nuovo dipinto ad affresco ad opera di Glauco Benito Tiozzo che ricorda quello preesistente
1982 - 1982 (ristrutturazione esterno prospetto est)
trasformazione della sacrestia in cappella invernale dedicata a Don Alfonso
2015 - 2016 (restauro esterno)
restauro delle facciate esterne mediante recupero, ove possibile, e rifacimento degli intonaci; restauro dei portali e delle cornici in pietra, del portico, delle parti in ferro della Chiesa e del campanile. Trattamento dell’umidità di risalita delle pareti perimetrali del manufatto mediante realizzazione di barriera chimica



Descrizione  La prima data certa di lavori eseguiti per la Chiesa parrocchiale di Santo Stefano risale al 1478 e al 1486 anni in cui vennero inoltrate richieste al Consiglio della Comunità di Pieve di Cadore per eseguire opere esterne pertinenti alla Chiesa. Nel 1665, su progetto di Fra Tommaso Simonetti da Ancona, furono eseguiti importanti lavori di ristrutturazione con ampliamento della vecchia Chiesa. Costruita la nuova Chiesa si pensò ad un nuovo campanile che venne eretto nel 1676. Successivamente, per varie vicissitudini, si riuscì a realizzare una ristrutturazione del campanile solo nel 1923 anno in cui si intervenne per riparare i danni causati nella parte alta, a livello della cella campanaria, da un fulmine che danneggiò anche l’altare maggiore. Le originarie monofore a sesto acuto ribassato della cella campanaria vennero sostituite da due bifore con arco a tutto sesto semicircolare che vennero estese a tutti e quattro i lati del campanile. Inoltre nel 1948 ulteriori interventi edilizi innalzarono la guglia sommitale piramidale che venne dotata di un finiale a sfera e furono inseriti i quattro finti abbaini a lucarne, uno per lato, che modificarono il campanile così come oggi possiamo vederlo. Altre opere in epoca contemporanea e precisamente nel 1939, modificarono l’aspetto esterno del prospetto est con l’edificazione della sagrestia nuova che fu concepita come un corpo aggiunto poligonale addossato all’abside per un’altezza limitata ad un piano. Attualmente questo spazio semicircolare, a seguito di alcuni lavori eseguiti nel 1982, è adibito a cappella invernale dedicata a Don Alfonso.

Facciata ovest
sul prospetto ovest si trovano l’ingresso principale alla chiesa e due ingressi minori laterali sormontati da due finestre rettangolari, con proporzioni e decorazioni di tipo classico. Un portico, con colonne binate sormontato da una trabeazione e un timpano realizzati secondo i canoni classici, forma lo spazio antistante l’ingresso principale. Il timpano è decorato con un affresco ad opera di Glauco Tiozzo raffigurante il Martirio di Santo Stefano. La facciata ha una struttura in pietra intonacata come pure le colonne e il soffitto del portico
Facciata est
il prospetto est è composto da: campanile addossato alla navata laterale nord con due celle campanarie, orologio quadrato in pietra con numeri romani su tre lati e cuspide triangolare, abside poligonale con due monofore a sesto acuto e finestra circolare (oculo), nuova sacrestia (attualmente Cappella invernale dedicata a Don Alfonso) che interessa il corpo di fabbrica della chiesa esclusivamente per un piano di altezza ed è addossata al campanile, all’abside e alla navata laterale sud con tre finestre e due porte. Il suo tetto è poligonale a falda unica. La facciata ha una struttura in pietra intonacata e il campanile presenta degli angolari marcapiano sui quattro spigoli
Facciata nord
l prospetto nord è composto dalla facciata laterale del corpo di fabbrica principale che presenta un ingresso laterale con scalini (attualmente inutilizzato) con cornice in pietra ed arco poligonale sommitale e tre finestre rettangolari, con proporzioni e decorazioni di tipo classico. La facciata ha una struttura in pietra intonacata che è stata oggetto di un recupero degli intonaci avvenuto con i lavori realizzati nel 2015-2016 che hanno riportato alla luce l’intonaco originario probabilmente relativo alla fine del XVII° secolo. La facciata del campanile presenta una porta di accesso con scalini ad arco a tutto sesto semicircolare con cornice in pietra e portoncino in legno. La sua struttura è costituita da pietra intonacata con l’inserimento di angolari marcapiano
Facciata sud
il prospetto sud è composto dalla facciata laterale del corpo di fabbrica principale che presenta un ingresso laterale con scalini (attualmente inutilizzato) con cornice in pietra ed arco poligonale sommitale e tre finestre rettangolari, con proporzioni e decorazioni di tipo classico e due finestre di dimensioni minori corrispondenti all’attuale sacrestia. L’attuale sacrestia è quella individuata con le opere realizzate nel 1665 da Frà Tommaso Simonetti situata all’estremo della navata laterale sud con accesso dal Presbiterio. La facciata ha una struttura in pietra intonacata che è stata oggetto di un recupero degli intonaci avvenuto con i lavori realizzati nel 2015-2016 che hanno riportato alla luce l’intonaco originario probabilmente relativo alla fine del XVII° secolo
Coperture
il tetto del corpo principale è a due falde, molto ripide, struttura interamente in legno con manto di copertura in rame con due piccole falde sulla facciata ovest realizzate al fine di rendere proporzionato il timpano con le colonne sottostanti. Il tetto dell’abside è di forma poligonale con falde corrispondenti ai lati perimetrali, struttura interamente in legno e manto di copertura in rame, cuspide triangolare del campanile con struttura interamente in legno e manto di copertura in rame
Impianto strutturale
edificio in pietra con pareti perimetrali portanti, a tre navate con abside poligonale, campanile, sacrestia e cappella. La navata principale, con otto colonne circolari in pietra sormontate da capitelli decorati e intervallate da archi a tutto sesto, è costituita da quattro volte a crociera con archi a sesto acuto evidenziati da nervature e costoloni di diverso colore. Le navate laterali sono costituite da cinque volte a crociera con archi a tutto sesto nervati, l’abside si presenta anch’esso voltato con nervature che scendono fino a terra. Sopra la volta della navata laterale, nel sottotetto, è ancora possibile vedere la congiunzione tra il muro nord dell’antica Chiesa (ante 1665) e il campanile
Interni
la chiesa è riccamente decorata al suo interno, con sei altari oltre all’altare maggiore, quadri, affreschi, stucchi e vetrate policrome. La fonte battesimale è situata nella navata nord in prossimità dell’ingresso dove si trova anche l’organo. Ragguardevole raccolta di paramenti, arredi e corredi liturgici non più in uso alcuni dei quali risalgono probabilmente al XVI-XVII secolo, mentre altri, databili al XVIII secolo, sono attribuibili sia all’ambito francese che a quello italiano



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1973)
si è provveduto ad inserire un nuovo altare posto in direzione dell’Assemblea, l’ambone e il fonte battesimale






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Belluno - Feltre
Parrocchia di S. Stefano

Piazza Roma - Santo Stefano di Cadore (BL)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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