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17/5/2024 Diocesi di Casale Monferrato - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Giovanni Battista <Morano sul Po>
Data ultima modifica: 17/05/2017, Data creazione: 20/5/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista


Altre denominazioni S. Giovanni Battista


Autore(Ruolo)  Serra, Pietro Antonio (affresco volta sacrestia)
Bottinelli, Pietro (altare maggiore)
Bottinelli, Francesco (altare maggiore)
Saletta, Pietro (decorazioni Cappella del Rosario)
Saletta, Luigi (decorazioni Cappella del Rosario)
Ivaldi, Pietro (affreschi interni)
Ferrari, Giuseppe (decorazioni)
Micheletti, Mario (affreschi facciata)



Ambito culturale (ruolo)  barocco piemontese (costruzione intero bene)
barocco piemontese (realizzazione facciata)
barocco piemontese (realizzazione confessionali)



Notizie storiche  1199 - 1474 (menzione intero bene)
La chiesa, sita al centro del paese, viene per la prima volta menzionata nel 1217, sebbene la parrocchiale venne verosimilmente fondata tra il 1199 e il 1202. Inizialmente quindi risultò assoggettata sotto la giurisdizione della Diocesi di Vercelli. Passò sotto la giurisdizione della diocesi di Casale Monferrato a partire dal 1474.
XIV - 1561 (ricostruzione, consacrazione intero bene)
La chiesa venne ricostruita nel sec. XIV, sui resti di una cappella precedente che probabilmente venne distrutta durante le lotte tra i Marchesi di Monferrato e Vercelli. La consacrazione avvenne il 3 gennaio 1561 da mons. Scipione d’Este. Questa successivamente venne demolita e ricostruita nel sec. XVII-XVIII.
1500 - 1500 (menzione acquasantiera)
L'acquasantiera in marmo (collocata a sinistra dell'ingresso in corrispondenza della prima campata) fu donata nel 1500 dalla nobile famiglia Bobba di Frassineto.
1712 - 1712 (ampliamento presbiterio, sacrestia)
Nel 1712 venne ingrandito il presbiterio: nello stesso anno venne costruita anche la nuova sacrestia.
1767 - 1767 (realizzazione altare maggiore)
Francesco e Pietro Bottinelli nel 1767 realizzarono per la chiesa l’altare maggiore in marmo.
1770 - 1770 (realizzazione, decorazione balaustra, cappella)
Nel 1770 la ditta Pelagatta realizzò la balaustra di separazione tra lo spazio liturgico e l’assemblea. Contemporaneamente venne realizzata la cappella del Rosario, situata lungo la navata laterale sinistra all’altezza della terza campata, decorata da Pietro e Luigi Saletta nel 1770 circa.
1788 - 1913 (sostituzione pavimentazione)
Nel 1788 troviamo documentata la realizzazione della pavimentazione della chiesa. Questa venne sostituita nel 1913 con piastrelle di terracotta.
1802 - 1817 (menzione intero bene)
Durante la fase napoleonica la chiesa passò in un primo momento sotto la giurisdizione della diocesi di Alessandria a causa della soppressione della diocesi di Casale. Con la ricostituzione di quest’ultima tornò per un breve periodo sotto la giurisdizione della diocesi di Vercelli (1805-1817). Nel 1817, con la Restaurazione e la riorganizzazione delle diocesi passò nuovamente sotto la giurisdizione di Casale Monferrato.
1821 - 1821 (trasformazione facciata, campanile)
Nel 1821 venne realizzata la facciata nella sua veste odierna. Parallelamente venne anche rialzato il campanile.
1830 - 1832 (realizzazione baschetto, bussola)
Il recinto (detto baschetto) antistante la facciata principale, così come la bussola d'ingresso, vennero realizzati tra il 1830 e il 1832.
1858 - 1859 (realizzazione decorazioni interne)
Tra il 1858 e il 1859 la chiesa venne riccamente decorata all’interno e sistemato a stucco il battistero.
1936 - 1937 (restauri facciata)
Tra il 1936 e il 1937 venne eseguito un importante intervento di restauro della facciata eseguito dal capomastro Pietro Mantello. L’anno successivo venne arricchita con alcuni affreschi raffiguranti S.Giovanni Battista, i quattro angeli, momenti della vita di Cristo e due cori di fanciulli ad opera di Mario Micheletti. Contemporaneamente venne abbattuto il muretto che cintava i tre lati del sagrato.
1965 - 1979 (restauri campanile)
Nel 1965 furono inserite delle nuove campane e nel 1979 il campanile stesso venne restaurato.
1981 - 1982 (restauro e manutenzione intero bene)
All’inizio degli anni Ottanta venne eseguito un intervento di restauro piuttosto importante, che comprese anche gli interventi sulla casa Parrocchiale. Le opere eseguite sull’edificio di culto furono: - risanamento della pavimentazione, con rifacimento del sottofondo, posa di piastrelle in cotto nell’aula e in marmo rosso S.Agata nel presbiterio; - restauro degli affreschi, eseguiti dal Comm. Piero Vignoli di Alessandria; - alcuni interventi sulle opere murarie; - rifacimento dell’impianto di illuminazione - restauro dell’organo e sua trasformazione da un sistema pneumatico ad uno elettrico, eseguito dalla ditta Marzi Mario di Cav. Giuseppe; - inserimento di nuovi arredi tra cui banchi e panchette; - revisione e riparazione delle campane.
1996 - 1996 (furto apparato decorativo)
Tra il 20 e il 21 settembre 1996, vennero rubate due tele chiesa parrocchiale. Nuovamente tra l’8 e il 9 dicembre vennero rubati altri tre quadri: uno di questi era quello raffigurante la “Madonna del Rosario” del Moncalvo.
1999 - 1999 (rifacimento sagrato)
Nel 1999 venne richiesta l’approvazione per l’esecuzione di lavori di rifacimento del sagrato antistante la chiesa.
2000 - 2000 (restauri intero bene)
Nel 2000, su progetto dell'architetto Nicola Palmina, venne eseguito un intervento di restauro statico e conservativo lungo le pareti perimetrali della chiesa. L’intervento riguardò il rifacimento delle coperture, con coppi vecchi, previo lo smaltimento e bonifica dell’allora copertura in Eternit. Contestualmente vennero restaurati i cornicioni, i serramenti esterni e la muratura perimetrale con trattamenti per la deumidificazione dei miri, con il ripristino e il consolidamento degli intonaci e della tinteggiatura. Secondo progetto tutte le gronde vennero incanalate lungo il perimetro in un canale di raccolta sotterraneo e venne realizzato un soprastante marciapiede in pietra di Luserna.
2000 - 2000 (manutenzione arredo ligneo)
A seguito dell’evento alluvionale verificatosi il 16 ottobre 2000 parte dell’arredo ligneo della chiesa risultò particolarmente danneggiato. Pertanto si rese necessario un intervento di manutenzione straordinaria eseguito da Scaggion Michele.



Descrizione  La chiesa parrocchiale di Morano sul Po, dedicata a San Giovanni Battista, si colloca all’interno del nucleo antico del paese, precisamente all’incrocio tra via Bavoso, via Mellana e Via Po. L’attuale edificio venne riedificato tra il XVII e il XVIII secolo sui resti di una chiesa precedente. Preceduta da un piccolo sagrato è orientata secondo l’asse sud-ovest/nord-est. La facciata principale, rivolta verso sud-ovest risulta interamente intonacata e parzialmente affrescata (1937 Mario Micheletti); questa è tripartita da lesene, riportando in facciata quella che è l’organizzazione interna della chiesa. La chiesa si sviluppa con un andamento longitudinale, a tre navate per una profondità di tre campate. La zona presbiteriale risulta sopraelevata di un gradino rispetto allo spazio dell’assemblea, e si conclude con un’abside rettangolare. La chiesa risulta coperta da orizzontamenti voltati e illuminata da luce naturale attraverso aperture finestrate con vetri colorati collocate nelle lunette laterali, oltre che dalle due ampie finestre presenti nella parete di fondo del presbiterio. In testa alle due navate laterali troviamo i due locali adibiti a sacrestia, ai quali si accede dai lati dell’altare. Il campanile risulta collocato lungo il lato rivolto a sud, sopra parte dell’ultima campata della navata laterale destra, in adiacenza con essa e con la navata laterale destra.

Pianta
L’ingresso, collocato centralmente sul prospetto principale, è preceduto da un piccolo sagrato realizzato in ciottoli. Si accede all’interno dell’edificio per mezzo di una bussola lignea (realizzata nel 1832), che serve da filtro tra interno ed esterno. La chiesa presenta un andamento longitudinale, suddiviso in tre navate per uno sviluppo di tre campate. Lungo la navata laterale sinistra si aprono le cappelle, che risultano inglobate all’interno del volume dell’edificio, il quale pertanto si presenta con un andamento asimmetrico, con il decentramento della navata centrale. All’interno dell’ultima campata si trova l’area presbiteriale, rialzata di un gradino rispetto allo spazio dell’assemblea, e conclusa dall’abside a base rettangolare. La parte di sopraelevazione realizzata in cotto è frutto degli interventi necessari a seguito dell’adeguamento liturgico richiesto dal Concilio Vaticano II: difatti l’altare eucaristico è posto oltre alla balaustra marmorea risalente al 1770, e amplia di fatto l’area presbiteriale. La navata laterale destra viene interrotta a circa a metà dell’ultima campata per permettere l’inserimento del campanile. All’interno della prima campata, a sinistra lo spazio dedicato alla cappella è suddiviso in due nicchie, nelle quali vi sono collocati il confessionale e il battistero; la stessa cosa si verifica lungo la campata di destra, dove, all’interno di uno sfondato nel muro, si collocano un confessionale e la cappella dedicata a Padre Pio. Al termine delle due navate si collocano la sacrestia nuova e quella vecchia. La sacrestia nuova, collocata sulla destra e addossata al campanile, venne costruita nel 1712; è costituita da un ampio salone con soprastante un’altra sala, accessibile solamente attraverso la scala del campanile in cui trovano collocazione alcuni mobili realizzati nel 1715.
Impianto strutturale
Le strutture della chiesa sono realizzate in mattoni pieni. L’impianto strutturale è composto da un sistema misto costituito dai muri perimetrali portanti e da un sistema puntuale di pilastri, a cui sono addossate quattro semicolonne (una per lato) sui quali poggiano gli orizzontamenti voltati. Nel dettaglio la navata centrale è sormontata da volte a crociera, mentre quelle laterali da volte a botte unghiate, con asse perpendicolare alla navata centrale, e le cappelle da volte a botte. Il catino absidale è anch’esso unghiato: le unghie in questo caso servono a raccordare la pianta rettangolare all’andamento curvilineo dell’orizzontamento.
Interni
La navata centrale è separata dalle navate laterali da due pilastri centrali per lato, ai quali sono addossate su ogni lato delle semi-colonne, rivestite di marmo. Quelle rivolte verso la navata centrale si sviluppano a tutta altezza diventando punto di imposta per le volte a crociera che sormontano la navata centrale; quelle che affacciano invece verso gli altri tre lati servono da imposta per le volte delle navate laterali. In corrispondenza, lungo le pareti longitudinali delle navate laterali, troviamo delle paraste, pertanto ulteriori elementi con funzione strutturale. Questi elementi sono privi di basamento e terminano con un capitello di ordine ionico. Le pareti della chiesa risultano completamente intonacate e decorate (intervento realizzato tra il 1858 e il 1859).
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione delle navate, del presbiterio e delle cappelle è in cotto. La zona absidale posta all’interno della balaustra marmorea, invece, ha una pavimentazione in lastre di marmo con colorazione rossastra. La sacrestia nuova, presenta una pavimentazione in cementine.
Campanile
L'attuale campanile, situato lungo il prospetto sud della chiesa, in corrispondenza della terza navata laterale destra, risulterebbe essere un'antica torre. L'intervento del 1821 ebbe come obiettivo la sopraelevazione del campanile al di sopra della parte medioevale, con un intervento in mattoni faccia-vista, arricchito dalla presenza dell'orologio sul fronte sud. La porzione dedicata alla cella campanaria è interamente intonacata.
Elementi decorativi
Il ricco apparato decorativo interno è di realizzazione piuttosto recente. Questo venne realizzato tra il 1858 e il 1859. Sulle volte della navata centrale, incorniciate e impreziosite da stucchi dipinti, troviamo le seguenti scene, rappresentate come se si trattasse di uno sfondato prospettico: l’assunzione di Maria Vergine; l’ascensione di Cristo; la rappresentazione di Dio Padre. Le volte delle navate laterali, invece, come quelle delle cappelle, sono dipinte in modo da riprodurre motivi floreali e stucchi architettonici. Lungo i lati longitudinali troviamo le cappelle, le quali quelle affaccianti sulla navata di sinistra si configurano come veri e propri spazi architettonici, mentre quelle sulla navata di destra vengono ricavate come sfondati all’interno della muratura. Lungo il lato sinistro troviamo (dall’ingresso verso l’altare): - il battistero con ovale raffigurante il battesimo di Gesù (prima campata); - un confessionale (prima campata); - il crocefisso; - il Sacro Cuore di Maria Vergine. Lungo la navata laterale di destra, invece, troviamo (dall’ingresso verso l’altare): - la statua di San Pio da Petralcina (prima campata); - un confessionale (prima campata); - una statua in stucco di San Giuseppe (settecentesca). Sulle pareti dell’abside troviamo tre affreschi, raffiguranti scene della storia di San Giovanni Battista. Guardando da sinistra verso destra troviamo le rappresentazioni de la nascita, la predicazione e la decollazione del Santo.
Coperture
Le coperture della chiesa sono di tipo tradizionale, con orditura lignea e manto di copertura in coppi. In corrispondenza della navata centrale sono a due falde con disegno a capanna; in corrispondenza dell’abside, si innestano ad una quota inferiore e sono a falde con disegno a padiglione; lungo le navate laterali sono a falda unica inclinata.
Facciata
La facciata principale della chiesa, orientata verso il fronte sud ovest, si presenta interamente intonacata ed è tripartita da tre lesene che si si sviluppano a tutta altezza, sottolineando la distribuzione interna della chiesa in tre navate, di cui una centrale maggiore e due laterali. Tutte poggiano su un basamento continuo molto alto (quasi quanto la porta di accesso all’edificio) evidenziato da una differente soluzione cromatica. Le lesene poste alle estremità della facciata sono di altezza ridotta rispetto a quelle centrali, e sono raccordate a quest’ultime da due semplici volute. Sopra le lesene centrali si innesta una trabeazione sulla quale poggia un frontone con timpano triangolare: trabeazione e timpano risultano spezzati in corrispondenza del proseguimento degli elementi verticali e la porzione centrale è arretrata fino al piano della muratura. In corrispondenza delle lesene e della punta del timpano troviamo cinque pinnacoli, di cui quelli in asse con gli elementi verticali sono a vaso con fiaccola, mente quello centrale al culmine ha la Croce. In corrispondenza dei due campi laterali troviamo due grandi aperture con finestre a vetri colorati, mentre in quello centrale, si colloca il portone ligneo, incorniciato da un portale costituito da una cornice e sormontato da un frontone con timpano triangolare poggiante su mensole. Nella parte superiore la specchiatura centrale è arricchita da un grande affresco (si circa 48 mq), opera di Mario Micheletti che lo dipinse durante l’intervento del 1937. Questo raffigura San Giovanni battista in posizione centrale, circondato da quattro angeli, ai cui lati vengono raffigurate scene della vita di Cristo. I prospetti laterali sono anch’essi intonacati. Gli unici elementi che si presentano ancora in mattoni faccia a vista sono il prospetto settentrionale e il campanile.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1990)
Aggiunta di altare fisso in marmo.
leggìo - aggiunta arredo (1990)
Aggiunta di leggìo mobile in legno a destra dell'altare minore.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Piemonte
Diocesi di Casale Monferrato
Parrocchia di S. Giovanni Battista

Morano sul Po (AL)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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