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12/5/2024 Diocesi di Bergamo - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano <Albano Sant'Alessandro>
Data ultima modifica: 18/09/2019, Data creazione: 4/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano


Altre denominazioni Ss. Cornelio e Cipriano


Ambito culturale (ruolo)  maestranze bergamasche (costruzione)



Notizie storiche  1260 - 1260 (parrocchialità carattere generale)
in una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede, risultava censita in Albano, allora dipendente dal primiceriato di Seriate, l"ecclesia" di San Cornelio e Cipriano
1304 - 1304 (parrocchialità campanile)
ulteriore menzione delle chiese di Albano si registra nell’elenco delle chiese e loro rappresentanti al sinodo bergamasco, indetto dal vescovo Giovanni da Scanzo. In tale fonte è infatti nominato "Gerardus presbiter" come esponente della chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano di Albano.
1360 - 1360 (parrocchialità carattere generale)
tra le fonti di carattere generale, successiva attestazione di una chiesa in Albano risale ad una "nota ecclesiarum", in cui la chiesa di Albano risulta dipendente dal primiceriato di Seriate
1575 - 1575 (parrocchialità carattere generale)
l'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, durante la sua visita apostolica, annotò che la parrocchiale di Albano era consacrata, ampia e ben ornata. Il reddito del beneficio parrocchiale era pari a circa 600 lire.
1667 - 1667 (parrocchialità carattere generale)
nel sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Albano aveva tre altari. Vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e il luogo pio della Misericordia. Era segnalato anche un oratorio dedicato a San Giorgio martire.
1784 - 1858 (costruzione intero bene)
l'attuale chiesa venne costruita tra il 1784 ed il 1809 su disegno di Giovanni Terzo Moroni di Ponte S. Pietro, e venne consacrata il 23 ottobre 1858 dal vescovo Pier Luigi Speranza, che le confermò l'antico titolo e ripose nell'altare maggiore le reliquie dei Santi Alessandro, Vincenzo e Marcella.
1936 - 1936 (ampliamento intero bene)
venne costruita una cappella in fianco alla chiesa



Descrizione  La chiesa presenta la sua facciata a nord ed è preceduta da un ampio sagrato pavimentato. La facciata è suddivisa in tre settori da lesene, ioniche al primo ordine, e contro lesene poggianti su alti basamenti. Un cornicione, con dentelli, suddivide il fronte in due ordini: all’ordine inferiore è presente un portale in marmo bianco di Zandobbio con coronamento di timpano triangolare sorretto da due mensole; nei settori laterali vi sono, entro nicchie, le statue dei Santi Cornelio e Cipriano a cui la chiesa è dedicata. Il secondo ordine ha le lesene semplificate a semplici fasce verticali, ed è presente, nel settore centrale, una finestra rettangolare in opera entro un arco semicircolare. Il campanile è realizzato in facciata ed è precisamente posto in corrispondenza dello spigolo ovest. La chiesa ha pianta a croce latina, con transetto a pianta semicircolare coperto da tazza. La navata principale è coperta da volta a botte; lesene in muratura la dividono in tre campate e partono da una zoccolatura continua in marmo di Abbazia complete di capitello in stile corinzio. Esse sorreggono la trabeazione che, completa di cornicione praticabile, corre lungo il perimetro della chiesa. Nella prima breve campata sono presenti due ingressi: quello di destra conduce ad un vano scala mentre quello di sinistra conduce al campanile. Alla prima campata segue la seconda dove trovano posto due cappelle aperte ad arco verso la navata. Segue un ultima campata più stretta. Dalla navata si giunge al transetto, all’interno del quale sono posti due altari: quello di sinistra è dedicato alla Madonna del Rosario, mentre quello di destra è dedicato al Sacro Cuore. Ai lati del transetto vi sono quattro ingressi: due fungono da ingressi laterali, mentre gli altri due, rivolti verso il presbiterio, conducono a destra alla sagrestia e a sinistra alla cappella di S. Giovanni Bosco. Quest’ultima ha pianta rettangolare, con soffitto rifatto in seguito ad un deterioramento, con parte centrale più alta rispetto alle laterali, la cappella riceve luce da due finestre; quattro nicchie contengono statue di Santi. Il presbiterio ha pianta rettangolare ed è sopraelevato rispetto alla navata da tre gradini in marmo di Zandobbio. Al centro del presbiterio è collocato l’altare maggiore in marmo. Il presbiterio si conclude con il coro absidato, con catino traforato da finestre rettangolari.

Impianto strutturale
edificio in muratura continua
Pianta
chiesa a navata unica con pianta a croce latina, il ransetto a pianta semicircolare è coperto da tazza
Elementi decorativi
la navata principale è coperta da volta a botte; lesene in muratura la dividono in tre campate e partono da una zoccolatura continua in marmo di Abbazia complete di capitello in stile corinzio. Esse sorreggono la trabeazione che, completa di cornicione praticabile, corre lungo il perimetro della chiesa



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1992)
secondo le direttive del Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo, realizzato in marmo giallo scolpito






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Bergamo
Vicariato Locale di Trescore
Parrocchia dei Santi Cornelio e Cipriano Martiri

via Don Giovannni Schiavi - Albano Sant'Alessandro (BG)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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