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Chiesa di San Pietro Apostolo <San Pietro in Cariano>
Data ultima modifica: 17/04/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Pietro Apostolo


Altre denominazioni S. Pietro Apostolo


Autore(Ruolo)  Barbieri, Giuseppe (ricostruzione)



Ambito culturale (ruolo)  romanico (origini e costruzione)
gotico (statua di San Pietro, realizzazione)
rinascimentale (restauro)
neoclassico (ricostruzione)
arte contemporanea (interno, decorazione)
arte contemporanea (affreschi e decorazioni murali, restauro)



Notizie storiche  1458 - 1458 (origini e costruzione intero bene)
Le prime notizie inerenti la "ecclesie Sancti Petri in Cathedra Vallis Pullicelle" provengono dalla visita pastorale del vescovo Ermolao Barbaro (1453-1471) del 1458, ma è probabile che le sue origini siano da collocare tra l'XI ed il XII sec. Il Barbaro definisce la chiesa "satis bona et apta et competenter ornata", dotata di campanile, "cemeterium clausum, domum sacerdotalem" e sagrestia. Al tempo della visita la chiesa di S. Pietro era una cappella soggetta alla Pieve di S. Floriano. Vi officiava il cappellano della chiesa di S. Ulderico in Castelrotto.
1458 - 1530 (erezione in Parrocchia carattere generale)
Negli atti della visita pastorale del 1530 del vescovo Giberti, tra gli "ordinata" compare la realizzazione di un ciborio da collocare sopra il fonte battesimale. Essendo il fonte la "conditio sine qua non" per ottenere lo status di chiesa parrocchiale, si evince che tra la visita del Barbaro del 1458 e quella del Giberti del 1530 la chiesa di S. Pietro venne eretta in Parrocchia.
1460 - 1500 (realizzazione statua di S. Pietro)
Alla seconda metà del XV sec. è attribuibile la statua lignea policroma raffigurante "S. Pietro in Cattedra", forse realizzata da un'artista appartenente alla cerchia del Giolfino. Tale manufatto, come ricorda il testo inciso sul basamento in pietra rossa su cui la statua poggia, venne restaurato nel 1628 per iniziativa e a spese della comunità del luogo.
1526 - 1541 (restauro intero bene)
Tra il 1526 ed il 1541 si susseguirono cinque visite pastorali da parte del vescovo Giberti (1524-1543). Dagli atti delle visite veniamo così a sapere che tra il 1532 ed il 1541 venne restaurato il tetto della chiesa che minacciava di crollare, venne sistemato il pavimento e furono tinteggiate le pareti.
1605 - 1605 (visita pastorale del vescovo Alberto Valier carattere generale)
Dalla visita del vescovo Alberto Valier (1606-1630) si ricavano alcune informazioni su quella che doveva essere allora la struttura della chiesa. Ad aula unica, era dotata di tre altari, il maggiore ed altri due (della Beata Vergine e della Misericordia, gestito dall'omonimo ospedale cittadino). Il campanile viene definito "amplum et honorificum", il che farebbe pensare ad una ricostruzione o ad un restauro o innalzamento della torre campanaria preesistente. Esistevano due confraternite, della Beata Vergine e del SS. Sacramento. Due erano allora le cappelle soggette a S. Pietro: S. Nicola da Tolentino, proprietà della nobile famiglia Poeta (ora parte della tenuta Buffatti, era impreziosita da affreschi del Morone raffiguranti vari santi, ora custoditi nel Museo di Castelvecchio di Verona) e S. Girolamo, proprietà della famiglia locale Capelli.
1666 - 1666 (cappelle soggette a S. Pietro carattere generale)
Dagli atti della visita del vescovo Sebastiano Pisani I (1653-1668), nel 1666 risultano soggette alla Parrocchia di S. Pietro le cappelle di S. Girolamo, S. Lucia, S. Giuseppe, S. Francesco e S. Nicola da Tolentino.
1830 - 1830 (ricostruzione intero bene)
La chiesa attuale venne costruita nel 1830 sul sedime di quella preesistente, che venne inglobata dal nuovo edificio, su progetto dell'arch. Giuseppe Barbieri. Risultò un edificio di grandi dimensioni, ad aula unica e dalle forme neoclassiche.
1943 - 1944 (decorazione interno)
La chiesa venne decorata internamente tra il 1943 ed il 1944 dagli artisti Pegrassi e Negrini.
1945 - 1945 (consacrazione carattere generale)
La chiesa venne consacrata nel 1945 ad opera del vescovo Girolamo Cardinale (1923-1954).
2002 - 2010 (restauro affreschi e decorazioni murali)
Tra il 2002 ed il 2010 la chiesa ha beneficiato di un intervento di risanamento e restauro conservativo degli affreschi e delle decorazioni murali interne.



Descrizione  Originariamente cappella della pieve di S. Floriano, la chiesa di S. Pietro in Cariano divenne Parrocchia tra il 1458 ed il 1530. La chiesa attuale è frutto della ricostruzione ottocentesca che inglobò il precedente edificio di epoca romanica, su progetto dell'arch. Giuseppe Barbieri. La consacrazione avvenne nel 1945 ad opera del vescovo Girolamo Cardinale. Esternamente l'edificio si presenta in forme neoclassiche, con facciata a capanna pseudotetrastila. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio rialzato di tre gradini, concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi della navata quattro semi-cappelle laterali accolgono gli altari dell’Addolorata e della Madonna, sul lato sinistro, e gli altari di S. Pietro in Cattedra e della Sacra Famiglia sul lato opposto. I prospetti interni sono scanditi da semicolonne d'ordine gigante con capitelli compositi, sulle quali si imposta un’alta trabeazione modanata con fregio iscritto che raccorda l’intero perimetro interno. La navata è coperta da un’ampia volta a botte decorata con un motivo a cassettoni e finte costolonature trasversali; il presbiterio è sovrastato da una cupola impostata su pennacchi sferici; l'abside è chiusa da una semicalotta sferica. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata con un disegno geometrico in marmi policromi. All'interno della chiesa si conserva un'importante opera settecentesca del pittore Francesco Lorenzi, raffigurante "S. Pietro che incorona la pulsella vittoriosa sul male", da cui alcuni vorrebbero far derivare il nome Valpolicella.

Pianta
Impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare ad asse maggiore longitudinale; il presbiterio, rialzato di tre gradini e di larghezza ridotta rispetto l’aula, presenta una pianta quadrangolare e si conclude con un'abside emergente a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali a pianta rettangolare, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede gli altari dell’Addolorata e della Madonna, sul lato sinistro, e gli altari di S. Pietro in Cattedra e della Sacra Famiglia sul lato opposto. Corpi edilizi minori si affiancano al volume della navata, contengono le emergenze delle suddette semi-cappelle, oltre ai locali di servizio; nell’ambiente posto sul fianco occidentale si colloca la cappella feriale. Sul lato orientale del presbiterio è situata la sacrestia, mentre addossata al fianco occidentale si eleva la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduto all’esterno da una scalinata. Sono presenti due ingressi laterali, di cui quello sul fianco occidentale dell’aula avviene con il passaggio dalla cappella feriale.
Facciata
Facciata a capanna, pseudotetrastila, rivolta a settentrione. Il portale rettangolare, di grandi dimensioni, in pietra bianca, è preceduto da una scalinata ed è sovrastato da una cornice aggettante sorretta da due mensole modanate. Più in alto, all'interno di una specchiatura, è inciso il testo "D.O.M. ET PETRO APOSTOLO S. 1833 1964". Ai lati del portale due coppie di lesene scanalate di ordine corinzio poggianti su un'alta zoccolatura incorniciano due nicchie ora prive di statue e sorreggono la trabeazione, su cui poggia il semplice frontone. Il timpano non presenta elementi decorativi. Sul vertice sommitale campeggia una piccola croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture portanti verticali sono realizzate con muratura in conci di pietra calcarea locale, con puntuali elementi in laterizio e ciottoli di fiume, legati con malta di calce. La tessitura muraria presenta una tessitura disomogenea, con presunto riempimento a sacco della sezione. I paramenti esterni si presentano in generale privi di intonacatura superficiale; sui fianchi laterali e nelle murature del corpo absidale si conservano le buche pontaie. I paramenti murari interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta da un’ariosa e luminosa volta a botte decorata con un motivo a cassettoni e finte costolonature trasversali che riprendono il ritmo della scansione geometrica del prospetti interni; due ampie unghie laterali intersecano la volta su entrambi i fianchi. Superiormente al presbiterio si eleva una cupola posta su pennacchi sferici, mentre l’area absidale è chiusa da una semicalotta sferica. Le strutture voltate della navata e del presbiterio sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da un sistema di capriate lignee che, al fine si assecondare la curvatura della volta sottostante, presentano uno schema a doppia catena inclinata che si prolunga fino a collegarsi ai puntoni; un monaco centrale è collegato mediante staffatura metallica alle catene; due monaci intermedi costituiscono elementi di controventatura delle travature principali. L’orditura secondaria, di tipo tradizionale, è costituita da arcarecci e travicelli in pendenza a sostegno del manto sottocoppo in pianelle di cotto; manto di copertura in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula presenta un motivo a reticolo obliquo a maglie quadrate realizzate con piastrelle rettangolari di marmo rosso Verona e tozzetti quadrati in marmo nero assoluto nei punti di intersezione; le campiture interne sono in pietra bianca. Il presbiterio è pavimentato con piastrelle quadrate di breccia rosata e marmo nero, queste ultime di dimensioni inferiori, disposte a corsi diagonali alternati, in cui ciascun elemento è intervallato da piastrelle rettangolari di pietra bianca locale. Il vano dell'abside è pavimentato con quadrotte alternate in nembro rosato e biancone disposte a corsi obliqui.
Prospetti interni
L’ambiente interno presenta un ampio impianto spaziale, caratterizzato da una complessiva armoniosità compositiva e decorativa. I prospetti sono regolati dal ritmo dell’ordine gigante, scanditi in campate da semicolonne con capitelli compositi sulle quali si imposta un’alta trabeazione modanata con fregio iscritto che raccorda l’intero perimetro interno. Le campate maggiori dei prospetti longitudinali sono caratterizzate da archeggiature a tutto sesto, inquadrate dall’ordine, che introducono le semi-cappelle laterali. Il trattamento cromatico delle superfici pone in evidenza le modanature in aggetto del partito architettonico.
Prospetti esterni
I prospetti esterni si presentano in prevalenza privi di intonaco, mostrando la tessitura muraria delle strutture di elevazione; sui fianchi laterali della navata e sul prospetto orientale del presbiterio si aprono ampie finestrature semicircolari. Il corpo di fabbrica che si addossa al fianco occidentale dell’aula è caratterizzato da una composizione regolare delle aperture, con contorni in tufo, delle quali quelle al piano terra presentano un profilo ogivale.
Campanile
Torre campanaria addossata alla chiesa e parzialmente inglobata in essa all'altezza del presbiterio. Pianta quadrata. Fusto in conci irregolari di pietra calcarea con rivestimento ad intonaco, separato dalla cella campanaria da una cornice marcapiano fortemente aggettante. Cella campanaria ad edicola con quattro aperture a serliana sovrastate da piccoli frontoni. Copertura a quattro falde con manto in coppi.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
L'intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la parziale rimozione delle antiche balaustre e l'aggiunta del nuovo altare rivolto verso l’aula; sul piano del presbiterio sono collocati anche l’ambone e la sede del celebrante. Si conserva l'altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
Altare rivolto verso l’aula costituito da una mensa lignea sorretta da due angeli in legno intagliato e dorato.
ambone - aggiunta arredo (2008)
Nuovo ambone in marmo rosso Verona collocato a lato dell’altare, in posizione avanzata verso l'aula.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2005)
Nuovo fonte battesimale in marmo bianco collocato su basamento in nembro rosato, a sinistra dei gradini che introducono il presbiterio, benedetto dal Vescovo di Verona il 7 Dicembre 2007.
cappella feriale - intervento strutturale (2003)
Restauro generale dell’ambiente adibito a cappella feriale collocato al piano terra del corpo di fabbrica addossato al fianco occidentale dell’aula.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo della Valpolicella
Parrocchia di San Pietro Apostolo

Via Chiesa - San Pietro in Cariano (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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