CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
20/5/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Anna <Sant'Anna d'Alfaedo>
Data ultima modifica: 23/05/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Sant'Anna


Autore(Ruolo)  Montresor, Giovanni (copertura, consolidamento statico)



Ambito culturale (ruolo)  gotico (origini, costruzione e consacrazione)
gotico (costruzione)
neogotico (altari laterali, erezione)
rinascimentale (affreschi ed altari, restauro e demolizione)
neoclassico (ricostruzione)
architettura contemporanea (presbiterio, sistemazione)
architettura contemporanea (copertura, consolidamento statico)



Notizie storiche  XIV sec. - XV sec. (origini, costruzione e consacrazione intero bene)
E' probabile che l'erezione della prima chiesa di S. Anna d'Alfaedo sia da collocare tra la fine del XIV sec. ed i primi anni del XV sec. A conferma di tale ipotesi il fatto che il giorno 27 maggio 1425 tale frate Elia, vicario generale del vescovo di Verona Guido Memo (1409-1438), consacrò l'edificio. Stando alle scarse informazioni in nostro possesso, la chiesa si presentava allora a navata unica con due altari, il principale dedicato a S. Anna ed uno laterale dedicato a S. Valentino.
1458 - 1458 (ricostruzione intero bene)
A pochi anni dalla consacrazione della chiesa di S. Anna, avvenuta nel 1425, per qualche motivo a noi sconosciuto si decise di costruire un nuovo tempio. Quando nel 1458 giunse in visita pastorale il vescovo di Verona Ermolao Barbaro (1453-1471), si trovò di fronte ad una chiesa "de novo facta", descritta come "pulchra et decens valde", ma ancora incompleta ("non habet sacristiam, sed habet campanile et fontem baptismalem pulchrum") e non ancora consacrata. Da parte sua il parroco, tale Thomas de Alemania, sostiene che S. Anna sia una "ecclesia baptismails nulli plebi subiecta, ecclesia seu basilica", cioè chiesa battesimale non soggetta ad alcuna pieve. Ne segnalava poi anche l'autonomia finanziaria in quanto il mantenimento del culto e del rettore erano completamente a carico dei capifamiglia, i quali avevano diritto di esercitare il giuspatronato.
1458 - 1529 (erezione altari laterali)
Nell'arco di tempo compreso tra la visita pastorale del vescovo Barbaro ed il 1529, la chiesa, a navata unica con altare maggiore dedicato a S. Anna, venne dotata di sei altari laterali, tre per lato, dedicati alla Beata Vergine, a S. Nicola, a S. Lorenzo, a S. Lucia, a S. Rocco e a S. Valentino.
1594 - 1605 (restauro e demolizione affreschi ed altari)
Dalla visita pastorale del 1594 (vescovo Agostino Valier, 1565-1605) si evince che la navata e l'abside erano affrescate. Tra gli "ordinata" impartiti dal vescovo alla comunità si sollecita infatti "il restauro dei dipinti della cappella maggiore e di tutta la chiesa". Viene poi imposta la demolizione di tre dei sei altari, quelli dedicati a S. Lucia, a S. Valentino e a S. Nicola "ob indecentiam loc rum et alias causas" e la costruzione di uno nuovo, dedicato alla Madonna del Rosario. Gli altari da sei divennero quattro. Tutti gli ordinata furono eseguiti entro il 1605.
1694 - 1717 (ricostruzione intero bene)
Nel 1694 il nuovo parroco di S. Anna d'Alfaedo, don Giambattista Valicella, propose l'edificazione di una nuova chiesa, più capiente della precedente. Ottenute le autorizzazioni necessarie, in breve tempo ebbero il via i lavori. Nel 1699, data della visita pastorale del vescovo Gian Francesco Barbarigo (1697-1714), l'edificio si presentava già "in elegantissimam formam". Al termine dei lavori, ultimati nel 1717, risultò un edificio a navata unica con l'interno movimentato da quattro altari laterali, dedicati a S. Domenico, S. Pietro Martire, S. Valentino e S. Lucia.
1717 - 1717 (consacrazione carattere generale)
Nel 1717 la nuova chiesa di S. Anna d'Alfaedo venne consacrata dal vescovo Marco Gradenigo (1714-1725).
2014 - 2016 (consolidamento statico copertura)
Tra il 2014 ed il 2016 la chiesa è stata interessata da un intervento di consolidamento statico della struttura di copertura e di rifacimento degli intonaci esterni. Progetto a cura dell'ing. Giovanni Montresor e dell'arch. Amedeo Margotto.



Descrizione  L'erezione di una prima chiesa a S. Anna d'Alfaedo è da collocare tra la fine del XIV sec. ed i primi anni del XV sec. Ricostruita nel corso del Quattrocento, nel 1458, al momento della visita del vescovo Barbaro, figurava già come "ecclesia baptismalis nulli plebi subiecta". Nuovamente ricostruita nelle forme attuali tra il 1694 ed il 1717, venne consacrata nello stesso anno dal vescovo Gradenigo. La chiesa si presenta con facciata neoclassica e maestoso campanile, il più alto della Lessinia, interamente edificato in grossi blocchi di pietra locale. Impianto planimetrico ad unica navata rettangolare, con presbiterio sopraelevato di tre gradini concluso con il coro a fondale piatto; lungo i fianchi dell'aula quattro semi-cappelle accolgono gli altari di S. Giuseppe e della Beata Vergine Maria del Rosario, sul lato destro, l’altare dedicato ai SS. Zeno, Rocco, Lorenzo Gioacchino, Anna e Marta, e l’altare del S. Cuore di Gesù sul lato opposto. I prospetti interni sono ritmati da lesene decorate con motivi ornamentali a tempera che si raccordano ad una cornice sommitale in marmo rosso Verona; gli altari laterali sono introdotti da archeggiature a tutto sesto. La navata è coperta da una volta a botte scandita da costolonature; una volta a botte con unghie laterali si sovrappone all’ambiente del presbiterio; la superficie voltata presenta un ricco apparato decorativo che ne sottolinea l'articolazione geometrica. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in lastre di pietra della Lessinia. L'aula è pavimentata con lastre di pietra calcarea locale; la pavimentazione del presbiterio è realizzata in pietra bianca con motivi cruciformi in marmo rosso Verona. Nell'area presbiterale è conservata una tela raffigurante "S. Anna con la Vergine ed il Bambino", opera del pittore Antonio Balestra, datata al 1738.

Pianta
Impianto planimetrico ad unica navata rettangolare con asse maggiore longitudinale; il presbiterio, ridotto in larghezza rispetto l’aula e sopraelevato di tre gradini, presenta una pianta quadrangolare e si conclude con il coro a fondale piatto. Lungo i fianchi longitudinali della navata si aprono quattro semi-cappelle, due per lato, che ospitano gli altari di S. Giuseppe e della Beata Vergine Maria del Rosario, sul lato destro, l’altare dedicato ai SS. Zeno, Rocco, Lorenzo Gioacchino, Anna e Marta, e l’altare del S. Cuore di Gesù sul lato opposto; due nicchie si aprono nelle pareti d’ambito, in prossimità dell’ingresso, di cui quella destra ospitava originariamente il fonte battesimale; un’ulteriore nicchia, al centro del prospetto settentrionale, ospita la statua di S. Anna. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata; sul fianco meridionale dell’aula è presente un ingresso laterale, mentre lungo il fianco settentrionale si affianca l’edificio dell’antico Oratorio, ora adibito a teatro parrocchiale, il cui prospetto principale è di poco arretrato rispetto alla facciata della chiesa. Sul lato destro del presbiterio insiste il locale della sacrestia. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale del presbiterio.
Facciata
Facciata neoclassica scandita in due registri da una trabeazione in pietra calcarea della Lessinia. Il registro inferiore presenta sei lesene intonacate di bianco, poggianti su altrettante zoccolature in pietra rosa. Nel mezzo si apre il portale rettangolare di ingresso, sormontato da una nicchia contenente la statua di S. Anna. Il registro superiore è leggermente più stretto del registro inferiore e si raccorda ad esso tramite due volute laterali. Al centro si apre un finestrone rettangolare sormontato da un piccolo frontone. La cornice del timpano è decorata con dentature. Sui vertici laterali sono collocate due urne acroteriali, mentre su quello centrale è posta un'urna sormontata da una esile croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante costituita da conci di pietra calcarea della Lessinia con tessitura a corsi regolari e legati con malta di calce. I paramenti esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco. Sono presenti contrafforti murari esterni lungo i fianchi laterali della navata.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta da un’ampia volta a botte in pietra scandita in cinque campate da costolonature trasversali in aggetto; le due campate di maggiore interasse presentano unghie laterali. Una volta a botte con unghie laterali si sovrappone all’ambiente del presbiterio. La superficie voltata presenta un ricco apparato decorativo che ne sottolinea l'articolazione geometrica.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da quattro capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale; orditura secondaria realizzata con arcarecci e travetti in legno, a sostegno del manto di copertura in lastre di pietra della Lessinia. La copertura a due falde sovrapposta al presbiterio presenta una struttura portante costituita da travature lignee poggianti sulle murature d’ambito e su una trave rompitratta centrale, a sostegno dell’orditura minore di travetti e del manto di copertura in lastre di pietra della Lessinia.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata è pavimentata con lastre rettangolari di pietra calcarea della Lessinia. La pavimentazione del presbiterio si articola su due livelli: il livello inferiore è pavimentato in pietra bianca locale con motivi cruciformi realizzati in marmo rosso Verona; il livello superiore, che costituisce una sopraelevazione parziale del piano del presbiterio, è pavimentato in calcare bianco con bordatura in marmo rosso Verona. L’ambiente del coro è pavimentato con quadrotte alternate in marmo rosso Verona e biancone disposte a corsi obliqui.
Prospetti interni
L’impianto spaziale interno si presenta ampio e caratterizzato da una complessiva armoniosità e sobrietà architettonica e decorativa. La scansione geometrica dei prospetti è regolata dal ritmo delle lesene che si raccordano ad una cornice sommitale che si prolunga lungo l'intero perimetro interno. Due archeggiature a tutto sesto si aprono nelle campate intermedie di entrambi i prospetti longitudinali dell’aula definendo le semi-cappelle che accolgono gli altari laterali. Un ampio arco trionfale a sesto leggermente rialzato introduce il presbiterio. Le superfici sono arricchite da decorazioni a tempera che disegnano motivi floreali, cornici e finte specchiature; gli elementi modanati in aggetto sono realizzati in marmo rosso Verona, talvolta simulato dalla decorazione pittorica. Le pareti sono percorse alla base da una bassa zoccolatura in marmo rosso Verona.
Prospetti esterni
I prospetti laterali della navata, interessati nel registro inferiore dall’addossamento di corpi di fabbrica minori, sono ritmati nel registro superiore da una sequenza di contrafforti murari. Le superfici si presentano semplicemente intonacate. Lungo il fianco meridionale si aprono ampie finestrature rettangolari con cornice in pietra locale. Una semplice cornice modanata conclude il prospetto orientale del presbiterio.
Campanile
Torre campanaria possente, la più alta della Lessinia, addossata al corpo di fabbrica del presbiterio. Pianta a base quadrata, fusto in blocchi rettangolari di pietra della Lessinia scandito in tre registri interessati da semplici specchiature lievemente sfondate. Cella campanaria ad edicola con una piccola balaustra marmorea per ciascuno dei quattro fornici (a tutto sesto). La copertura a semisfera allungata, in rame, poggia su un tiburio ottagonale.



Adeguamento liturgico  aula dell'assemblea - intervento strutturale (1975-1980)
Riduzione del basamento degli altari laterali che si prolungava verso la navata.
presbiterio - intervento strutturale (1975-1980)
L'intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle antiche balaustre, la sopraelevazione parziale della pavimentazione, la realizzazione di due podi laterali in marmo rosso Verona, e l'introduzione di un nuovo altare mobile rivolto verso l'assemblea. Si conserva l'altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1985-1990)
Nuovo altare mobile in legno rivolto verso l’aula.
sede - aggiunta arredo (1985-1990)
Sedili mobili in legno collocati ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare.
ambone - aggiunta arredo (1985-1990)
Leggio in legno su struttura in marmo rosso Verona realizzato con elementi ricavati dall’antica balaustra.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1975-1980)
Fonte battesimale in marmo rosso Verona collocato sul piano dell’aula ai piedi dei gradini del presbiterio, un tempo posizionato nella nicchia presente lungo il fianco destro dell’aula, in prossimità dell’ingresso.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo della Valpolicella
Parrocchia di Sant'Anna

Piazza Vittorio Emanuele - Sant'Anna d'Alfaedo (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.