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11/5/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Felice e Adauto <San Felice del Benaco>
Data ultima modifica: 11/01/2018, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Felice e Adauto


Altre denominazioni Chiesa di San Felice e Adauto


Autore(Ruolo)  Corbellini, Antonio (costruzione)
Carloni, Carlo Innocenzo (interno, decorazione pittorica)
Scotti, Giosuè (interno, decorazione pittorica)



Ambito culturale (ruolo)  architettura barocca (costruzione)
arte barocca (interno, decorazione pittorica)
architettura neoclassica (altare maggiore, collocazione )
architettura contemporanea (pavimentazione, posa)
architettura contemporanea (facciata e copertura, restauro)
architettura contemporanea (sagrestia e portale d'ingresso, restauro)



Notizie storiche  1432/04/15 - 1432/04/15 (erezione in Parrocchia carattere generale)
Ignote le origini della chiesa dei SS. Felice e Adauto, edificata come cappella soggetta alla pieve di S. Maria in Manerba. Il 15 aprile del 1432 il vescovo di Verona Guido Memo (1409-1438) le concesse il fonte battesimale, svincolandola di fatto dalla pieve di Manerba. L’8 maggio del 1432 il pontefice Eugenio IV riconobbe e confermò la concessione vescovile.
1531/12/10 - 1643/07/28 (erezione in Collegiata carattere generale)
Con Decreto Episcopale del 10 dicembre 1531 la chiesa di S. Felice fu eretta in Collegiata con cura d’anime affidata a quattro sacerdoti aventi il compito di celebrare nelle cappellanie soggette alla Parrocchia. Il 28 luglio del 1643 il vescovo di Verona Marco Giustiniani (1631-1649) elevò a prevosto uno dei quattro rettori, eleggendolo parroco e superiore della Collegiata. Successivamente, perduti i beni ad opera di Napoleone, la Collegiata venne meno. A ricordo di essa al parroco restò il titolo di prevosto.
1743 - 1758 (costruzione intero bene)
Tra il 1743 ed il 1758 la chiesa parrocchiale dei SS. Felice e Adauto fu demolita e riedificata nelle forme barocche attuali su progetto dell’arch. Antonio Corbellini.
1758 - 1780 (decorazione pittorica interno)
Risale agli anni 1758-1761 la maestosa decorazione pittorica interna, opera dell’artista Carlo Carloni. Nel 1780 fu realizzata la decorazione pittorica dei costoloni del presbiterio, della porta centrale, degli altari del SS. Sacramento e della Madonna del Rosario, opera dell’artista Giosuè Scotti.
1781 - 1781 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio fu consacrato nel 1781 dal vescovo di Verona Giovanni Morosini (1772-1789).
1858 - 1858 (collocazione altare maggiore)
Nel 1858 il vecchio altare maggiore fu sostituito con l’attuale.
1924 - 1924 (posa pavimentazione)
Risale al 1924 la posa dell’attuale pavimentazione a mosaico.
1985 - 1985 (restauro e manutenzione straordinaria facciata e copertura)
Risale al 1985 l’intervento di straordinaria manutenzione della copertura e di restauro della facciata.
2009 - 2014 (restauro sagrestia e portale d’ingresso)
Tra il 2009 ed il 2014 è stato restaurato l’apparato decorativo e ligneo della sagrestia ed il portale d’ingresso della chiesa.



Descrizione  Ignote le origini della chiesa dei SS. Felice e Adauto, edificata come cappella soggetta alla pieve di S. Maria in Manerba. Il 15 aprile del 1432 il vescovo di Verona Guido Memo (1409-1438) le concesse il fonte battesimale, svincolandola di fatto dalla pieve di Manerba. L’8 maggio del 1432 il pontefice Eugenio IV riconobbe e confermò la concessione vescovile. Con Decreto Episcopale del 10 dicembre 1531 S. Felice fu eretta in Collegiata con cura d’anime affidata a quattro sacerdoti. Il 28 luglio del 1643 il vescovo di Verona Marco Giustiniani (1631-1649) elevò a prevosto uno dei quattro rettori, eleggendolo parroco e superiore della Collegiata. Successivamente, perduti i beni ad opera di Napoleone, la Collegiata venne meno. A ricordo di essa al parroco restò il titolo di prevosto. Tra il 1743 ed il 1758 la chiesa parrocchiale dei SS. Felice e Adauto fu demolita e riedificata nelle forme barocche attuali su progetto dell’arch. Antonio Corbellini. La consacrazione risale al 1781. Esternamente l’edificio si presenta con facciata in stile barocco rivolta a nord-est. Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con transetto trasversale in posizione centrale e presbiterio rialzato di tre gradini concluso con il coro semicircolare; lungo i fianchi dell’aula sei semi-cappelle laterali accolgono, sul lato sinistro, l’altare della Madonna del Bambino (con S. Giovanni Battista, S. Rocco, S. Sebastiano e S. Carlo Borromeo), l’altare della Madonna del Rosario e l’altare di S. Giovanni Battista, sul lato opposto gli altari di S. Bartolomeo, del Crocifisso e l’altare di S. Antonio da Padova. Le pareti interne, ornate con opere pittoriche riquadrate da cornici in stucco e con statue inserite all’interno di nicchie, sono ritmate da lesene con capitelli corinzi, su cui si imposta l’alta trabeazione modanata sommitale; al centro della parete absidale è posta la pala cinquecentesca raffigurante i santi patroni, opera del pittore Girolamo Romanino. Navata e presbiterio sono coperti da una sequenza di quattro ampie volta a vela scandite da costolonature trasversali e decorate con un ciclo pittorico raffigurante scene della vita dei SS. Felice e Adauto (realizzate dal pittore Carlo Carloni tra il 1758 ed il 1761) e storie della vita di Gesù (dipinte nel 1780 da Giosuè Scotti), inserite in medaglioni e cornici in stucco. Copertura a due falde, e a padiglione in corrispondenza del transetto, con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è caratterizzata da un disegno a losanghe realizzato a mosaico con tessere di marmi policromi; il presbiterio presenta un disegno pavimentale geometrico con intarsi di marmi.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico costituito da un’unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale e transetto trasversale in posizione centrale; il presbiterio, di ampiezza di poco ridotta rispetto la navata, è rialzato di tre gradini e concluso con il coro a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula si aprono sei semi-cappelle laterali emergenti, tre su ciascun lato e fra loro prospicienti, di cui quelle mediane corrispondono ai bracci laterali del transetto di maggiore profondità; in esse trovano sede, sul lato sinistro, l’altare della Madonna del Bambino con Santi (S. Giovanni Battista, S. Rocco, S. Sebastiano e S. Carlo Borromeo), l’altare della Madonna del Rosario e l’altare di S. Giovanni Battista, sul lato opposto gli altari di S. Bartolomeo, del Crocifisso e l’altare di S. Antonio da Padova. Sul fianco destro del presbiterio si collocano la sacrestia e la cappella feriale; sullo stesso lato si eleva la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, con ridotto sagrato antistante; è presente un’entrata laterale lungo il fianco sinistro della navata.
Facciata
Facciata in stile barocco rivolta a nord-est. Due i registri. In quello inferiore tre coppie di paraste con capitelli pseudo-ionici inquadrano centralmente il portale d'ingresso di forma rettangolare sormontato da un timpano curvilineo. Oltre il portale si legge la seguente iscrizione: "SS MARTIRI FELICE-ADAUTO-FLAVIA". Nel registro superiore due coppie di paraste con capitelli tuscanici inquadrano centralmente un'ampia finestra. Chiude il prospetto un timpano curvilineo.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto, composto da conci sbozzati di pietra calcarea locale, ciottoli e mattoni pieni in laterizio legati con malta di calce. Lungo i fianchi longitudinali della chiesa sono presenti massicci contrafforti murari, controventati con tiranti metallici in corrispondenza degli arconi in muratura che ritmano le strutture voltate. I paramenti murari esterni presentano un rivestimento ad intonaco; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Navata e presbiterio sono coperti da una sequenza di quattro ampie volte a vela di ampiezza variabile, scandite da costolonature trasversali singole o binate; la volta sovrapposta alla crociera del transetto, di ampiezza maggiore, si imposta su quattro pennacchi sferici; la semi-calotta sferica del catino absidale è tripartita da due costolonature convergenti in sommità. Le strutture voltate, realizzate in muratura e irrigidite con costolonature e nervature, sono riccamente decorate con un ciclo pittorico raffigurante figure allegoriche e scene della vita dei SS. Felice e Adauto (realizzate dal pittore Carlo Carloni tra il 1758 ed il 1761) e storie della vita di Gesù (dipinte nel 1780 da Giosuè Scotti), inserite in medaglioni e cornici modanati in stucco.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da un sistema di sei incavallature lignee; copertura a padiglione a più falde sostenuta da puntoni lignei in corrispondenza della crociera del transetto; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposto assito; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è caratterizzata da un disegno a losanghe realizzato a mosaico con tessere di marmi policromi (marmo rosso Verona, pietra bianca di Botticino e marmo nero). Il piano del presbiterio, rialzato con tre gradini in marmo rosso Verona, presenta un disegno pavimentale geometrico in marmi policromi (marmo rosso Verona, pietra bianca di Botticino e marmo nero); la pavimentazione del coro è caratterizzata da un disegno radiale in marmo rosso Verona, nembro rosato e pietra bianca di Botticino.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, ampio e maestoso, il cui sviluppo longitudinale verso il presbiterio è rallentato dalla marcata spazialità centrale del transetto che si innesta è meta della navata, si presenta caratterizzato da un’elegante ed articolata composizione architettonica e decorativa, che unifica in un tutt’uno armonico i prospetti interni e le strutture voltate. Le pareti, ornate con opere pittoriche riquadrate da cornici in stucco e con statue inserite all’interno di nicchie, sono ritmate da lesene, singole o binate, con capitelli corinzi, su cui si imposta l’alta trabeazione modanata che si svolge lungo l’intero perimetro. Al centro della parete absidale è posta la pala cinquecentesca raffigurante i santi patroni, opera del pittore Girolamo Romanino; le ampie finestrature sommitali a centina ribassata diffondo all’interno della chiesa una soffusa illuminazione naturale.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con semplice rivestimento ad intonaco, sono coronati da una cornice sottogronda modanata, e modulati lungo i fianchi longitudinali dai contrafforti murari e dalle strutture emergenti del transetto e delle cappelle laterali, con un deciso effetto chiaroscurale; nel settore superiore delle pareti si aprono ampie finestrature a centina ribassata.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto recante un rivestimento ad intonaco di colore beige. Cella campanaria ad edicola. Copertura a quattro falde in coppi di laterizio.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre e l’introduzione di un nuovo altare mobile rivolto verso l’assemblea, a lato del quale è posto l’ambone. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
Nuovo altare mobile in legno intagliato e decorato, rivolto verso l’assemblea e collocato in posizione avanzata verso l’aula.
sede - aggiunta arredo (1965-1975)
Sedili mobili in legno intagliato, rialzati su una pedana lignea, disposti lungo la parete destra del presbiterio.
ambone - aggiunta arredo (1965-1975)
Nuovo ambone mobile in legno intagliato, collocato a lato dell’altare in posizione avanzata verso l’aula assembleare.
cappella feriale - intervento strutturale (2009)
Il locale della vecchia sacrestia è stato adibito a cappella feriale.
sacrestia - intervento strutturale (2009)
Realizzazione della nuova sacrestia con il recupero funzionale di un locale di servizio attiguo alla chiesa.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo del Lago Bresciano
Parrocchia dei Santi Felice e Adauto

Piazza Innocenzo Moniga - San Felice del Benaco (BS)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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