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Chiesa di San Giovanni Battista <Erbè>
Data ultima modifica: 22/05/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista


Altre denominazioni S. Giovanni Battista


Autore(Ruolo)  Resi, Giuseppe (decorazione ad affresco)
Giacomelli, Paolo (intero bene, restauro conservativo)



Ambito culturale (ruolo)  romanico (origini e costruzione)
rinascimentale (costruzione)
arte contemporanea (decorazione ad affresco)
architettura contemporanea (intero bene, restauro conservativo)



Notizie storiche  1014 - 1187 (origini e costruzione intero bene)
Il territorio di Erbè venne concesso in feudo nel 1014 dall'imperatore Enrico II all'Abbazia di San Zeno Maggiore. Qui i monaci benedettini, tra la fine dell'XI sec. ed i primi anni del XII sec., edificarono la chiesa dedicata al Battista. Tal edificio non sottostò mai a nessuna Pieve (la più vicina era quella di Isola della Scala), ma dipese dai monaci di S. Zeno fino al 1797, anno della soppressione dell'Abbazia cittadina.
XV sec. - 1541 (costruzione intero bene)
Nel corso del XV sec. l'edificio primitivo venne ricostruito. Dalle visite pastorali del vescovo Giberti, in visita ad Erbè a più riprese tra il 1526 ed il 1541, si ricava qualche informazione sulla struttura della chiesa, che allora era ad aula unica movimentata da quattro capppelle laterali che ospitavano altrettanti altari (dedicati a S.Giuseppe, a S. Michele, alla Beata Vergine del Rosario e alla Beata Vergine). Nulla si sa sullo stile architettonico della facciata; l'attuale campanile appartiene a questa fase costruttiva quattrocentesca.
1526 - 1526 (erezione in priorato parrocchiale carattere generale)
Nel 1526 la chiesa di S. Giovanni Battista in Erbè divenne priorato parrocchiale.
1735 - 1735 (costruzione intero bene)
Nel 1735 la chiesa venne ricostruita nelle forme neoclassiche attuali. Risultò un edificio ad aula unica con quattro cappelle laterali, ospitanti altrettanti altari, ed abside a fondale piatto.
1797 - 1797 (soppressione dell'Abbazia di S. Zeno carattere generale)
Con la soppressione napoleonica dell'Abbazia di S. Zeno (8 luglio 1797), venne meno anche il secolare rapporto che per quasi otto secoli legò S. Giovanni di Erbè al cenobio cittadino.
1941 - 1946 (decorazione ad affresco interno)
Tra il 1941 ed il 1946 l'iterno dell'edificio è stato decorato ad affresco dal pittore veronese Giuseppe Resi.
2008 - 2010 (restauro conservativo intero bene)
Tra il 2008 ed il 2010 l'intero edificio è stato oggetto di un accurato intervento di restauro conservativo. Progetto a cura dell'arch. Paolo Giacomelli.



Descrizione  La chiesa di S. Giovanni Battista è parrocchiale in un luogo di origini antichissime. Erbè è infatti citato come "vicus" già nell'846, anno in cui Engelberto del fu Grimoaldo ricorda l'abitato di Erbè nel suo testamento: “...hacto in curte mea in Herbeto”. Il territorio di Erbè, e con esso la chiesa di S. Giovanni, fu feudo dell'Abbazia di S. Zeno Maggiore dal 1014, anno della concessione imperiale di Enrico II, al 1797, quando per decreto napoleonico venne soppresso il cenobio cittadino. La chiesa originaria di S. Giovanni sembra appartenere al XII sec. Una prima ricostruzione avvenne nel XV sec., alla quale ne seguì una seconda, definitiva, nel 1735, che diede all'edificio la forma neoclassica attuale. Il campanile appartiene alla fase costruttiva quattrocentesca. L'interno venne decorato ad affresco nella prima metà del XX sec. dall'artista veronese Giuseppe Resi. L'edificio è stato oggetto di un intervento di restauro conservativo tra il 2008 ed il 2010. La chiesa si presenta con facciata a capanna pseudotetrastila rivolta a ponente. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio rialzato di due gradini e concluso con il coro a fondale piatto; lungo i fianchi dell’aula quattro semi-cappelle laterali accolgono gli altari del Crocefisso e della Madonna del Rosario, sul lato settentrionale, e gli altari della S. Famiglia e del S. Cuore sul lato opposto. I prospetti interni sono scanditi da lesene ioniche con fusto decorato, su cui si imposta l’alta trabeazione modanata; gli altari laterali della navata sono introdotti da arcate a tutto sesto inquadrate dall’ordine. L’aula è coperta da una volta a botte a profilo ribassato, con teste di padiglione ed ampie unghie laterali; al centro della volta una cornice decorata inquadra un dipinto realizzato da G. Resi raffigurante “S. Giovanni Battista che predica nel deserto”; il presbiterio è sovrastato da una volta a botte scandita da costolonature decorate con motivi vegetali. Copertura a due falde con struttura lignea porante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e pietra bianca; il piano del presbiterio è pavimentato in marmo bianco intarsiato con girali in marmo rosso Verona.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale; il profondo presbiterio, di larghezza ridotta rispetto l’aula, rialzato di due gradini e protetto da balaustra, si conclude con il coro a fondale piatto. Lungo i fianchi longitudinali dell’aula si aprono quattro semi-cappelle laterali, due su ciascun lato e tra loro prospicienti, in cui trovano sede gli altari del Crocefisso e della Madonna del Rosario, sul lato settentrionale, e gli altari della S. Famiglia e del S. Cuore sul lato opposto; a questi ambienti si interpongono i vestiboli degli ingressi laterali; sul fianco settentrionale, in prossimità dell’ingresso, è presente la cappellina del battistero. L’ingresso principale, con bussola lignea interna e sovrapposta cantoria, è preceduto all’esterno da una breve scalinata; su entrambi i fianchi della navata è presente un ingresso laterale. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale del presbiterio; sullo stesso lato insistono alcuni corpi edilizi minori che ospitano locali di servizio; sul lato opposto si colloca la cappella feriale, adibita anche a sacrestia, da cui avviene il collegamento con gli ambienti dell’antica casa canonica che si sviluppa ortogonalmente all’asse maggiore della chiesa.
Facciata
Facciata a capanna, pseudeotetrastila, rivolta a ponente. Due coppie di paraste di ordine ionico poggianti su alte zoccolature incorniciano il portale d'ingresso rettangolare, sovrastato da una centina sorretta da due mensolette modanate. Sopra di esso una finestra barocca porta luce all'interno dell'edificio. Su due volute laterali poggiano le statue del Battista, patrono della chiesa, e di S. Zeno, patrono di Verona. La cornice modanata del frontone racchiude il timpano, all'interno del quale è inserito un orologio di forma circolare. Sui vertici laterali spiccano due pinnacoli ad urna, mentre su quello sommitale, infisso in un supporto litico, campeggia una croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture portanti di elevazione sono realizzate in muratura costituita da mattoni pieni di laterizio a tessitura regolare e legati con malta di calce. I paramenti esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta da un’ariosa ed imponente volta a botte a profilo ribassato, con teste di padiglione ed ampie unghie laterali in corrispondenza della finestrature sommitali; al centro della volta una cornice decorata inquadra un dipinto realizzato da G. Resi raffigurante “S. Giovanni Battista che predica nel deserto”; la struttura voltata è realizzata in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti. Il vano del presbiterio è chiuso da una volta a botte in muratura di mattoni pieni di laterizio, scandita in tre settori da costolonature trasversali decorate con motivi vegetali; le superfici voltate sono intonacate e adornate con specchiature con cornici in stucco.
Coperture
La struttura portante della copertura a due falde sovrapposta all’aula è costituita da sei capriate lignee a schema statico composito con sottocatena, disposte ad interassi irregolari, cui si sovrappone l’orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrastanti tavelle in cotto; manto di copertura in coppi di laterizio. Il corpo edilizio del presbiterio presenta una primo settore con copertura a due falde su terzere innestate nelle murature trasversali; la struttura portante della copertura a padiglione del secondo settore è costituita da un’unica capriata centrale a schema statico semplice con monaco centrale.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e pietra calcarea bianca, posate a corsi obliqui; sono presenti quattro ampi settori rettangolari, corrispondenti approssimativamente alle zone occupate dai banchi, pavimenti con piastrelle quadrate di cemento alternativamente bianche e rosse, anch’esse posate a corsi obliqui, con bordatura perimetrale in nembro rosato. Nella pavimentazione dell’aula sono inserite lastre sepolcrali in pietra bianca calcarea e nembro rosato. Il piano del presbiterio, rialzato di due gradini in marmo rosso Verona, è pavimentato in marmo bianco intarsiato con girali in marmo rosso Verona. Il vano dell'abside presenta una pavimentazione in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e pietra calcarea bianca; al centro una lastra sepolcrale in nembro rosato.
Prospetti interni
L’ambiente interno della chiesa, ampio ed arioso, è caratterizzato da un’armonica e regolare composizione architettonica e decorativa. I prospetti sono regolati dal ritmo dell’ordine architettonico, scanditi da lesene ioniche con fusto decorato, su cui si imposta l’alta trabeazione modanata con fregio decorato che percorre l’intero perimetro interno; gli altari laterali della navata sono introdotti da arcate a tutto sesto inquadrate dall’ordine. I prospetti sono intonacati e tinteggiati; gli elementi modanati presentano motivi decorativi a tempera.
Prospetti esterni
I prospetti esterni longitudinali, intonacati e tinteggiati, presentano una geometria semplice e regolare, e si articolano in due registri sovrapposti, entrambi coronati da una cornice sottogronda a guscia intonacata, di cui quello inferiore corrisponde alla struttura muraria di sezione maggiore contenente gli ambienti annessi all’aula (cappelle, ingressi laterali); nel settore superiore si aprono le ampie finestrature che illuminano lo spazio interno.
Campanile
Torre campanaria parzialmente inserita nella parete settentrionale dell'edificio chiesastico, all'altezza circa dell'arco trionfale. Insieme alla sagrestia rappresenta l'unica struttura superstite dell'edifico quattrocentesco. Pianta quadrata, fusto rinforzato da lesene angolari in muratura. Subito al di sotto della cella campanaria, nei lati nord ed est, sono inseriti due orologi di forma circolare. Cella ad edicola caratterizzata da quattro bifore a tutto sesto con capitelli in marmo e da una cornice sottogronda ad archetti pensili. Copertura a piramide in cotto.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1970-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle antiche balaustre in marmo, in parte riutilizzate per la realizzazione dell’ambone, e l’introduzione di un nuovo altare mobile rivolto verso l’assemblea. Si conserva l'altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1970-1975)
Altare mobile in legno intagliato, collocato in posizione avanzata sul piano del presbiterio, rivolto verso l’assemblea.
ambone - aggiunta arredo (1970-1975)
Leggio in legno collocato su parte dell’antica balaustra recuperata e ricollocata in posizione avanzata sul fianco settentrionale del presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Isola della Scala - Nogara
Parrocchia di San Giovanni Battista

Piazza Cavour - Erbè (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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