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18/5/2024 Diocesi di Milano - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo <Arluno>
Data ultima modifica: 28/10/2019, Data creazione: 14/7/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo


Altre denominazioni Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo;Santi App. Pietro e Paolo


Ambito culturale (ruolo)  maestranze lombarde (costruzione)



Notizie storiche  XVIII - XVIII (realizzazione sagrato)
Realizzazione del sagrato con la lunga balaustra in colonnine in granito in sostituzione dei filari in gelso.
1762 - 1770 (costruzione intero bene)
Costruzione della chiesa ad opera di Giulio Galliori per interessamento del cardinale Pozzobonelli in visita pastorale ad Arluno. La nuova chiesa sostituisce la vecchia parrocchiale ed il suo campanile viene conservato ed inserito nell’angolo destro della nuova costruzione. I costi di realizzazione della chiesa vengono totalmente sostenuti dal cardinale in visita nel suo feudo. Nel 1770 la chiesa viene aperta al pubblico.
1772 - 1772 (demolizione intero bene)
Demolizione della vecchia chiesa parrocchiale.
1775 - 1775 (consacrazione intero bene)
Il 17 settembre la chiesa viene consacrata dal cardinale Pozzobonelli.
1801 - 1852 (sostituzione campanile)
Gli amministratori comunali, trovando le nuove campane stonate, le fanno rifondere dalla ditta Comerio di Malnate. Tra il 1851 e il 1852 avviene la costruzione del nuovo campanile su disegno dell’Ing. Lomeni fatto nel 1847.
1853 - 1916 (realizzazione intero bene)
Realizzazione dei due affreschi ai lati dell’altare maggiore e opere del pittore genovese Gaetano Barabini. Realizzazione, tra il 1894 e il 1895, degli affreschi in corrispondenza della volta del presbiterio, della cupola, della volta della navata e di altre decorazioni della chiesa, eseguiti dai fratelli arlunesi Rodolfo e Giuseppe Gambini. Nel 1897 avviene la realizzazione dei pulpiti. L’altare maggiore nel 1916 viene dipinto in simil-oro e marmo dal pittore arlunese Paolo Bellegotti.
1927 - 1936 (realizzazione vetrate)
Vengono realizzate dalla ditta Luigi Fontana di Milano cinque grandi vetrate policrome a rappresentazione dei principali misteri cristiani. Nel 1936 avviene il rifacimento del selciato del sagrato antistante la chiesa con la definitiva rimozione della caratteristica sbarra in granito.
1936 - 1936 (rifacimento sagrato)
Vengono realizzate dalla ditta Luigi Fontana di Milano cinque grandi vetrate policrome a rappresentazione dei principali misteri cristiani. Nel 1936 avviene il rifacimento del selciato del sagrato antistante la chiesa con la definitiva rimozione della caratteristica sbarra in granito.
1950 - 1957 (realizzazione intero bene)
Ampliamento della cantoria da parte del falegname Gambini Luigi e del pittore Paolo Bellegotti. Nel 1951 viene collocato sul campanile un nuovo orologio a carica elettrica automatica. Nel 1954 avviene la sostituzione delle pavimentazioni della chiesa e i gradini della balaustra. Nel 1956 la ditta Barigozzi di Milano riordina il castello delle campane. Nel 1957 avviene la posa del nuovo organo realizzato dalla ditta Balbiani-Vegezzi-Bossi di Milano.
1951 - 1951 (completamento campanile)
Ampliamento della cantoria da parte del falegname Gambini Luigi e del pittore Paolo Bellegotti. Nel 1951 viene collocato sul campanile un nuovo orologio a carica elettrica automatica. Nel 1954 avviene la sostituzione delle pavimentazioni della chiesa e i gradini della balaustra. Nel 1956 la ditta Barigozzi di Milano riordina il castello delle campane. Nel 1957 avviene la posa del nuovo organo realizzato dalla ditta Balbiani-Vegezzi-Bossi di Milano.
1959 - 1959 (modifica campane)
Viene rifusa la settima campana.
1961 - 1961 (rinnovo facciata e amplificazione sonora)
Viene eseguita la tinteggiatura della facciata e rinnovato all’interno, l’impianto di amplificazione sonora.
1966 - 1966 (restauro abside)
Lavori di abbellimento dell’abside con stuccature, doratura e ritocco dei dipinti.
1967 - 1967 (modifica campane)
Viene elettrificato il suono delle campane.
1968 - 1975 (rifacimento intero bene)
Viene realizzato il riscaldamento a circolazione d’aria, la ricopertura del tetto, l’intonacatura dei muri esterni. Nel 1975 avviene la sostituzione del vecchio pavimento del presbiterio.
1975 - 1975 (modifica intero bene)
Viene realizzato il riscaldamento a circolazione d’aria, la ricopertura del tetto, l’intonacatura dei muri esterni. Nel 1975 avviene la sostituzione del vecchio pavimento del presbiterio.
1990 - 2000 (adeguamento cappella invernale)
A seguito di un principio d’incendio all’interno della cappella invernale, ora denominata cappella delle sette Madonne, causato dai ceri accesi davanti alla grotta di cartapesta della Madonna di Lourdes, si procede ad un lavoro di pulitura delle pareti ed alla realizzazione di una nuova vetrata che riporta il gruppo di Lourdes: in alto, con la grotta, la Madonna e Bernardette, e in basso un bambino in carrozzella con il cardinale Martini e San Giovanni Paolo II.
1996 - 1996 (rifacimento sagrato)
Restauro del sagrato antistante la chiesa.



Descrizione  La facciata è caratterizzata da due ordini, quello inferiore idealmente ampliato dai due finestroni corniciati con chiave d’arco che fungevano da ossari. I portali, realizzati dalla religiosa ed artista suor Angelica Ballan sono tre: più semplici i laterali, con arco ristretto sormontante la conchiglia, più articolato quello centrale, con porta sagomata sormontata da stemma con architrave retto da mensole a doppia voluta e reggente a sua volta il timpano triangolare con grande mensola centrale. L’ordine superiore della facciata si restringe a tre campate. Le esterne lisce sono occupate da statue d’inizio novecento, le due laterali ridotte ad eleganti volute centinate con ricciolo intermedio. La campata centrale è caratterizzata da fasce doppie, finestrone con cornice centinata, fregio superiore e timpano triangolare. Il raccordo con la navata è ottenuto mediante pareti convesse che continuano il motivo del cornicione. Sul centro della facciata della chiesa, una lapide in pietra, ricorda la consacrazione del tempio da parte del cardinal Giuseppe Pozzobonelli nel 1775: il 17 settembre, terza domenica del mese. Altro tratto caratteristico della chiesa arlunese è il sagrato, contraddistinto da una lunga balaustra in colonnine di granito (detta popolarmente la sbàra d'Arlügn) che racchiude tutto il piazzale e che venne realizzata per la prima volta nel XVIII secolo in sostituzione del precedente filare di gelsi che attorniava la piazza della chiesa. L’interno della chiesa è ad una sola navata a cinque campate, con soffitto a botte scandito da arconi e lunette finestrate. Sopra l’altare maggiore la cupola si rileva non finita, cioè ribassata. Secondo alcune testimonianze il progetto comprendeva una cupola ed un campanile simili a quello di un altro santuario della zona. Il presbiterio è a ottagono irregolare con transetti affiancati alla cappella invernale, alla sacrestia e al coro semicircolare, con catino e pennacchi. Dietro all’altare sono poste due finestrelle absidali con pregiato contorno roccocò. L’altare maggiore è in legno di epoca settecentesca, con quattro angioletti bianchi che sovrastano il tempietto, sopra le colonnine corinzie. L'altare è intagliato finemente e sotto la vernice color finto marmo che lo riveste dal secolo scorso, rivela che all’origine era tutto laminato in foglie d’oro puro. Le pareti della navata si alternano fra cappelle e nicchie con coretto. La prima cappella di destra è dedicata a San Carlo Borromeo a cui segue quella del Sacro Cuore di Gesù; a sinistra, partendo sempre dall’ingresso, troviamo il battistero, la cappella di Sant’Anna e quella della Madonna del Rosario. Nella chiesa parrocchiale è custodita la statua della Beata Vergine del Rosario commissionata nel 1724 all’intagliatore milanese Melchiorre Bovone, voluta per arricchire la confraternita del S. Rosario. Ai lati dell'altare sono visibili due affreschi ad opera del pittore Gaetano Barabini. L'affresco della cupola è invece opera del pittore arlunese Rodolfo Gambini e del fratello Giuseppe.

Impianto strutturale
La struttura verticale è in mattoni pieni. La copertura è ipotizzabile sia in legno con manto di tegole in cotto



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1975)
Sostituzione del vecchio pavimento con nuova fantasia geometrica in marmo bianco e nero, innalzamento ed arretramento dell'altare maggiore, posizionamento della nuova mensa in marmo e dell'ambone in legno. La sede originaria è rimasta alla destra del presbiterio ma attualmente si utilizza una nuova sede posta a destra dell'altare maggiore.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Milano
4 Zona Pastorale IV - Rho - Decanato di Villoresi
Parrocchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

P.zza Pozzobonomelli, 1 - Arluno (MI)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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