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Pollenzo
Bra
Alba
chiesa
parrocchiale
San Vittore
Parrocchia di S. Vittore
Facciata; Campanile; Elementi decorativi; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Altare maggiore; Altari laterali
mensa e leggio - aggiunta arredo (anni Settanta del sec. XX)
V - V(preesistenze Carattere generale); XIII - XIII(Preesistenze Carattere generale); XIV - 1588(Preesistenze Carattere generale); 1584 - 1584(Preesistenze Carattere generale); 1817 - 1817(Mutamento diocesi Carattere generale); 1842 - 1846(Edificazione Intero bene); 1846 - 1846(Realizzazione Decorazioni interne); 1846 - 1846(Realizzazione Coro); 1846 - 1846(Decorazione Presbiterio); 1846 - 1846(Completamento Facciata); 1846 - 1847(Completamento Esterno); 1847 - 1847(Completamento Navate); 1847 - 1847(Completamento Facciata); 1899 - 1899(Consacrazione Intero bene); 1900 - 1910(Collocazione Organo); 2001 - 2006(Restauri Esterno)
Chiesa di San Vittore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Vittore <Pollenzo, Bra>
Autore (ruolo)
Melano, Ernesto (progetto di riedificazione (1842))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (Edificazione)
Notizie Storiche

 (preesistenze Carattere generale)

Sorge la pieve di San Vittore, che avrà sempre giurisdizione assai limitata, alla sola area pollentina.

XIII  (Preesistenze Carattere generale)

La sede della pievania, da tempo in grave decadenza, viene trasferita presso la chiesa di San Giovanni Battista, sulla collina braidese.

XIV - 1588 (Preesistenze Carattere generale)

San Vittore si riappropria progressivamente delle funzioni parrocchiali. Nel 1386 viene totalmente ricostruita. Diventa anche sede delle sepolture dei Romagnano, signori del luogo a partire dal sec. XV.

1584  (Preesistenze Carattere generale)

Il visitatore apostolico Peruzzi descrive la chiesa "ruinosa et tota diruta". Le funzioni si svolgono nella chiesa di San Pietro.

1817  (Mutamento diocesi Carattere generale)

La parrocchia, da sempre legata alla diocesi di Torino, trasferita durante l'età napoleonica alla diocesi di Asti, viene aggregata alla ricostruita diocesi di Alba. Territorialmente, dall'età napoleonica, appartiene al comune di Bra.

1842 - 1846 (Edificazione Intero bene)

Hanno inizio i lavori per la costruzione della nuova parrocchiale, su progetto di Ernest Melano, presso il sito della vecchia chiesa di San Vittore, che viene demolita nel 1846. L'intervento si inserisce nel contesto della trasformazione urbanistica e architettonica dell'intero borgo, voluta da Carlo Alberto.

1846  (Realizzazione Decorazioni interne)

Vengono realizzate le pittura sulle volte delle navate, di ornati a finto rilievo, bianchi su sfondo blu, opera di Paolo Fea.

1846  (Realizzazione Coro)

Sistemazione di parte degli stalli del coro dell'abbazia di Staffarda (opera di intagliatori francesi dell'inizio del sec. XVI), fatti restaurare dall'ebanista Gabriele Capello detto il Montaldo.

1846  (Decorazione Presbiterio)

Carlo Bellosio realizza, al di sopra del coro, l'affresco absidale tripartito. Raffigura, al centro la Madonna e il bambino in gloria con la Trinità, ai lati il Martirio di san Vittore e l'Educazione della Vergine.

1846  (Completamento Facciata)

Giuseppe Gaggini realizza quattro statue per la facciata: san Carlo Borromeo, santa Teresa, san Vittore e san Ferdinando.

1846 - 1847 (Completamento Esterno)

Stefano Butti realizza le statue in pietra dei Dodici Apostoli, da sistemare sulle guglie.

1847  (Completamento Navate)

Sono realizzate da Giuseppe Gaggini e collaboratori ventisei statue in scagliola raffiguranti Profeti e Sibille, collocate nella parte alta della navata centrale.

1847  (Completamento Facciata)

Stefano Butti realizza per la facciata due statue dei beati di casa Savoia, Amedeo IX e Umberto III, cui si aggiungono quelle di santa Adelaide e santa Clotilde, opera di Angelo Franciosi.

1899  (Consacrazione Intero bene)

Consacrazione della chiesa parrocchiale, per opera del vescovo di Alba Re.

1900 - 1910 (Collocazione Organo)

Viene collocato l'organo costruito nel 1876 da Giuseppe e Alessandro Collino per la chiesa di San Giovanni Vecchio di Bra.

2001 - 2006 (Restauri Esterno)

L'esterno della chiesa viene completamente restaurato. Viene anche rifatto il tetto.
Descrizione

La chiesa si affaccia sulla grande piazza, delimitata da due ali porticate, frutto della riplasmazione del borgo in età carloalbertina. L'edificio, in mattoni a vista, è in stile neogotico, a pianta longitudinale, a tre navate con volte a crociera riccamente dipinte e abside. La facciata presenta un solo portale a sesto acuto fortemente strombato. Sui lati è munito di archi rampanti ed è decorato da cuspidi. Sul lato posteriore sorge il campanile, con orologio e tre campane. Sul lato destro, vi è l'arcata attraverso la quale la famiglia reale poteva raggiungere direttamente la propria cappella dall'area del castello, per partecipare alle celebrazioni.
Facciata
La facciata, in mattoni a vista, presenta un solo portale a sesto acuto fortemente strombato. Al di sopra di questo corre una loggetta con archi trilobati inseriti in cornici in cotto. La parte superiore, rientrante rispetto a quella inferiore, è dominata da una grande finestra ogivale, inserita in una cornice in cotto, e termina in alto con i due lati spioventi sottolineati da archetti ciechi trilobati. E' ornata di numerose statue.
Campanile
Il campanile, con orologio e tre campane, sorge sul lato posteriore, spostato verso sinistra. Ha base quadrata e, nella parte superiore, presenta sporti ai quattro angoli.
Elementi decorativi
Interno totalmente decorato, con finto rilievo in fondo azzurro. Decorazioni a grisaille nel presbiterio e abisde affrescato.
Coperture
La navata centrale e quelle laterali sono coperte da volte a crociera. La copertura è in coppi di tipo piemontese, a eccezione dei contrafforti e degli archi rampanti, per i quali è stata utilizzata la pietra.
Pavimenti e pavimentazioni
Il presbiterio conserva il pavimento originale in marmo. Nelle navate, pavimento in piastrelle di marmo del primo Novecento.
Impianto strutturale
Alta navata centrale che riceve luce da grandi finestre; navate laterali delimitate da archi a sesto acuto che poggiano su pilastri cruciformi. Nella parte alta del presbiterio, sulla destra, è la cappella reale, con pavimento originale in legno.
Altare maggiore
Altare maggiore originale in marmo, realizzato da Giuseppe Gaggini.
Altari laterali
Le due navate si chiudono con altari, dedicati al Sacro Cuore di Gesù e a Maria.
Adeguamento liturgico

mensa e leggio - aggiunta arredo (anni Settanta del sec. XX)
Nella parte antistante il prsbiterio sono stati aggiunti un altare mobile, un leggio e una sedia in legno, ricavati in parte dal vecchio pulpito.
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