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Barolo
Alba
chiesa
parrocchiale
San Donato
Parrocchia di S. Donato
Presbiterio; Campanile; Pianta; Elementi decorativi
mensa e leggio - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
1429 - 1429(dignità intero bene); 1503 - 1503(riedificazione intero bene); 1566 - 1566(completamento campanile); 1574 - 1574(dignità intero bene); 1577 - 1577(giurisdizione intero bene); 1577 - 1577(descrizione intero bene); 1643 - 1643(descrizione intero bene); 1658 - 1667(realizzazione altari); 1730 - 1730(dignità intero bene); metà XVIII - XIX(decorazione interni); 1776 - 1778(riedificazione intero bene); 1830 - 1830(traslazione cimitero); 1833 - 1833(ampliamento intero bene); 1901 - 1901(restauro intero bene); 1953 - 1953(rifacimento pavimentazione); 2000 - 2000(restauro facciata); 2005 - 2005(restauro organo)
Chiesa di San Donato
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Donato <Barolo>
Ambito culturale (ruolo)
tardobarocco (riedificazione)
maestranze piemontesi (decorazioni interni)
maestranze piemontesi (ampliamento)
maestranze piemontesi (restauro)
maestranze piemontesi (riedificazione)
Notizie Storiche

1429  (dignità intero bene)

Normalmente, nella chiesa di S. Donato si riunisce il consiglio della comunità di Barolo.

1503  (riedificazione intero bene)

E' in atto la ricostruzione della chiesa, cui attendono i mastri da muro Antonio e Domenico.

1566  (completamento campanile)

Sistemazione del campanile a cura del mastro Michele Castagna.

1574  (dignità intero bene)

La chiesa è attestata come "ecclesiam parrochialem sub titulo Sancti Donati" in occasione della visita pastorale del vescovo Vincenzo Marino.

1577  (giurisdizione intero bene)

La chiesa risulta compresa nella giurisdizione della pieve di San Martino di La Morra.

1577  (descrizione intero bene)

Gerolamo Regazzoni, vescovo di Bergamo in visita apostolica alla diocesi di Alba, dispone la sistemazione del pavimento e del soffitto, la chiusura del cimitero all'esterno, la copertura adeguata delle camere tombali della navata, l'eliminazione della scala che permette l'accesso dalla chiesa al campanile e la sistemazione di alcuni degli altari laterali.

1643  (descrizione intero bene)

Paolo Brizio, vescovo di Alba in visita pastorale, dispone la delimitazione "per lapides" del percorso di accesso alla chiesa, riconosciuta come parrocchiale, in quanto davanti a essa è presente il cimitero.

1658 - 1667 (realizzazione altari)

Michel Antonio Vaira, fattore dei marchesi Falletti, fonda l'altare di San Giuseppe.

1730  (dignità intero bene)

La chiesa di S. Donato, visitata dal vescovo di Alba monsignor Vasco, risulta "perpetuo unita canonicatus Cathedralis".

metà XVIII - XIX (decorazione interni)

Esecuzione della pala raffigurante la s. Croce, s. Filippo, s. Ambrogio e s. Francesco.

1776 - 1778 (riedificazione intero bene)

Sono constatati danni ai muri, alle strutture di copertura e al campanile. Contestualmente, il comune di Barolo delibera l'innalzamento del campanile.

1830  (traslazione cimitero)

Spostamento del cimitero che sorgeva a fianco della chiesa.

1833  (ampliamento intero bene)

Ampliamento della chiesa per interessamento del marchese Tancredi Falletti.

1901  (restauro intero bene)

Interventi di restauro del tetto, dei cornicioni, della facciata e ritinteggiatura in seguito ai danni provocati dal terremoto del 1886. Alle decorazioni lavora Lorenzo Savio, pittore di La Morra.

1953  (rifacimento pavimentazione)

Viene rimossa la pavimentazione preesistente e sostituita con l'odierna.

2000  (restauro facciata)

Interventi di restauro e manutenzione straordinaria della facciata su progetto dell'arch. Massimo Pellisseri.

2005  (restauro organo)

Restauro dell'organo a canne.
Descrizione

Chiesa articolata in tre navate dopo la ricostruzione di inizio sec. XVI e conseguentemente agli interventi di ricostruzione e ampliamento databili fino alla prima metà del sec. XIX. La navata centrale presenta volte a botte unghiate finemente decorate, tranne in corrispondenza dell'altare maggiore, dove si erge una cupola ottagonale. Le navate minori presentano, invece, in sequenza a partire dall'ingresso, una volta a vela decorata, una cupola ottagonale, una volta a crociera decorata e un'altra cupola ottagonale, al di sotto delle quali sono collocati gli altari laterali. La facciata è intonacata e completata da un portico sorretto da due pilastri quadrangolari. Al di sotto del timpano centinato, sormontato da una croce, sono poste in rilievo due coppie di lesene e un affresco centrale. Le coperture sono in coppi e il campanile, a sinistra della cupola centrale e recentemente dotato di orologio, è realizzato in mattoni a vista.
Presbiterio
Presbiterio a pianta rettangolare, coperto da volta a botte unghiata.
Campanile
Campanile di origine cinquecentesca, in mattoni a vista, dotato di orologio recentemente applicato e collocato a sinistra della cupola centrale. Interventi strutturali sono databili all'ultimo quarto del sec. XVIII.
Pianta
Pianta regolare. Navata centrale suddivisa in sei campate coperte da volte a botte unghiate, tranne la quinta dove è presente una cupola ottagonale. Le quattro campate delle navate minori sono coperte, a partire dall'ingresso, da una volta a vela, da una cupola ottagonale, da una volta a crociera e da un'altra cupola ottagonale.
Elementi decorativi
Decorazioni a parete, sulle volte e all'interno delle cupole, con colorazioni prevalentemente dorate, bianche e azzurre. Le volte presentano decorazioni centrali, a unione delle unghie.
Adeguamento liturgico

mensa e leggio - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
La collocazione della mensa e del leggio lignei non ha comportato la rimozione dell'altare in marmo bicromo preconciliare.
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