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Barbaresco
Alba
chiesa
parrocchiale
San Giovanni Battista
Parrocchia di S. Giovanni Battista
Facciata; Pianta; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1980); ambone - aggiunta arredo (1992)
1577 - 1577(prima menzione intero bene); 1728 - 1730(riedificazione intero bene); 1730 - 1730(descrizione intero bene); 1756 - 1756(edificazione campanile); 1780 - 1789(realizzazione altare maggiore); 1794 - 1794(consacrazione altare maggiore); 1796 - 1796(realizzazione stalli del coro); 1818 - 1818(dignità intero bene); 1850 - 1850(realizzazione organo); 1950 - 1950(realizzazione fonte battesimale); 1998 - 2000(decorazione interni); 2007 - 2007(restauro facciata)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Barbaresco>
Autore (ruolo)
Castelli, Carlo Maria (progetto di riedificazione)
Rangone di Montelupo, Carlo Emanuele (progetto dell'altare maggiore)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (edificazione campanile)
maestranze piemontesi (riedificazione)
Notizie Storiche

1577  (prima menzione intero bene)

La visita apostolica del vescovo Regazzoni cita per la prima volta una chiesa parrocchiale dedicata a S. Giovanni.

1728 - 1730 (riedificazione intero bene)

Sono documentati lavori per la costruzione dell'odierna parrocchiale su disegno dell'ing. Carlo Maria Castelli.

1730  (descrizione intero bene)

In occasione della visita pastorale di Francesco Vasco, la chiesa risulta appena consacrata e aperta al culto. Il vescovo albese la indica "sub titulo Ioannis Baptiste, [...] unita perpetuo archipresbiteratus cathedralis Albensis".

1756  (edificazione campanile)

Edificazione del campanile.

1780 - 1789 (realizzazione altare maggiore)

La parrocchiale è dotata dell'immagine di s. Giovanni Battista, pala di autore ignoto, inserita nell'altare in marmi policromi disegnato da Carlo Emanuele Rangone di Montelupo.

1794  (consacrazione altare maggiore)

Consacrazione dell'altare maggiore da parte del vescovo Vitale in occasione della festa del ss. Rosario.

1796  (realizzazione stalli del coro)

Viene completato l'arredo della parrocchiale, con la realizzazione degli stalli del coro, in legno di noce intarsiato.

1818  (dignità intero bene)

La comunità di Barbaresco viene svincolata dalla dipendenza dalla cattedrale di Alba e la chiesa di S. Giovanni è eretta in parrocchia autonoma, con dignità di arcipretura.

1850  (realizzazione organo)

Realizzazione del nuovo organo da parte dell'artigiano Carlo Vittino di Centallo.

1950  (realizzazione fonte battesimale)

Lo scultore F. Vacca realizza il fonte battesimale in marmo policromo, con gruppo scultoreo in legno raffigurante il battesimo di Gesù.

1998 - 2000 (decorazione interni)

Viene eseguita una completa ritinteggiatura delle parenti interne.

2007  (restauro facciata)

La chiesa è oggetto di un'estensiva campagna di restauro. Ne viene interessata principalmente la facciata.
Descrizione

L'edificio si presenta di aspetto settecentesco, in forme tardobarocche, sia esternamente sia internamente. All'esterno le murature sono in mattoni a vista, con l'eccezione della facciata, intonacata. Internamente lo spazio si articola a partire da un impianto pressoché centrale, composto da un'aula di piccole dimensioni, su cui si aprono due cappelle laterali e un profondo presbiterio concluso da un'abside poco sporgente.
Facciata
La facciata è di gusto tardobarocco. Intonacata, è partita in due livelli da un sistema a ordini sovrapposti. La parte superiore è sormontata da una trabeazione che regge il timpano. Quella inferiore, quasi interamente occupata dal portale d'ingresso, è definita superiormente solo dalla cornice. Entrambi i livelli sono conclusi lateralmente da fasci di lesene.
Pianta
Schema planimetrico ad aula di forma rettangolare con cappelle laterali di pianta semicircolare, preceduta da vestibolo di piccole dimensioni e di forma rettangolare. La pianta si chiude con il presbiterio, anch'esso di forma rettangolare, sul quale s'innesta l'abside.
Elementi decorativi
L'interno è riccamente decorato. Il pavimento e lo zoccolo sono in marmi policromi, mentre stucchi dorati e affreschi ornano le pareti. Lesene concluse da capitelli corinzi, decorati in oro, ritmano il volume interno.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980)
Sotto consiglio dell'architetto Quaglia di Asti, l'altare maggiore originario non è stato demolito, bensì diviso e la mensa anticipata, verso l'aula. Le balaustre sono state, invece, asportate e vendute.
ambone - aggiunta arredo (1992)
Si tratta di un leggio mobile in legno, realizzato dallo scultore F. Vacca.
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