| Tipologia e qualificazione | chiesa parrocchiale |
| Denominazione | Chiesa di San Vincenzo <Contrada Montemarcone, Atessa> |
| Altre denominazioni | S. Vincenzo |
| Ambito culturale (ruolo) |
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| Notizie Storiche | 1847 (fondazione intero bene) la chiesa viene fondata nel 1847 con autorizzazione a costruire sul regio tratturo di Ferdinando II, re delle due Sicilie 1934 (titolo di parrocchia intero bene) il 30 settembre 1934 il beneficio parrocchiale dei Santi Giusta e Vincenzo è trasferito alla chiesa di San Vincenzo Ferrer con annessione dell'agro di Piazzano, dismembrato dalla parrocchia di San Leucio 1946 - 1950 (decorazioni interne intero bene) nel 1946 la decorazione dell'interno è affidata al decoratore Pasquale Bravo di Atessa che realizza pitture murarie delle pareti e della volta e le dorature. Nel 1950 vengono realizzate le decorazioni pittoriche su tele 1986 (soppressione e creazione nuovo titolo intero bene) con decreto del 27 settembre 1986 dell'Arcivescovo Antonio Valentini, in attuazione al nuovo Concordato tra Stato e Chiesa, il beneficio di Santa Giusta in San Vincenzo è soppresso e il nuovo titolo della parrocchia diventa "parrocchia di San Vincenzo" 1998 (restauri e decorazione intero bene) dopo i lavori di restauro della parte esterna, la chiesa è dedicata il 23 settembre 1998 dall'Arcivescovo Edoardo Menichelli |
| Descrizione |
La chiesa di San Vincenzo è situata nella Contrada rurale denominata Piazzano a nord del centro abitato di Atessa. Alla facciata intonacata è addossato un portico in laterizio a vista con tre archi frontali e due per lato chiusi da portali in ferro e portale centrale decorato. La parte arretrata superiore a schermo si eleva verticalmente al di sopra delle coperture con una cuspide a tre celle campanarie degradanti verso gli spioventi del tetto. Agli spigoli della facciata, rafforzati da paraste in laterizio, sono sovrapposte figure a tutto tondo (statue), mentre sull'asse centrale vi è un piccolo rosone e un soprastante orologio. La chiesa ha un impianto a navata unica articolato con lo spazio del portico coperto attraverso due profondi pilastri che individuano tre ingressi, uno centrale maggiore e due laterali minori. La navata è coperta con solaio piano. La copertura all'esterno è a due falde con manto in tegole marsigliesi. L'interno è decorato ecletticamente da un ordine di paraste ioniche con cornice che inquadrano le archeggiature in cui sono collocati altari a muro con nicchia o pale d'altare. Decorazioni in stucco e dorature, dipinti e pitture nelle lunette degli archi ornano tutte le pareti della navata, mentre una cornice molto sporgente le distacca dalla parte superiore del solaio, più arretrata; questa presenta la parete sopra l'altare centrale, decorata completamente da una scena pittorica.
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| Adeguamento liturgico |
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