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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Codisotto
Luzzara
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
S. Antonio Abate
Parrocchia di Sant'Antonio Abate
Impianto strutturale; Pianta; Interno; Illuminazione; Pavimentazioni; Prospetti; Coperture
presbiterio - aggiunta arredo (1965-75); presbiterio - intervento strutturale (1975-80)
XV - XVII(preesistenze intero bene); 1807 - 1807(descrizione della chiesa intero bene); 1822 - 1829(mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale); 1913 - 1990(restauri e consolidamenti intero bene); 1991 - 1991(restauro statico intero bene); 1996 - 2003(consolidamento antisismico intero bene); 2012 - 2012(messa in sicurezza campanile)
Chiesa di Sant’Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant’Antonio Abate <Codisotto, Luzzara>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Antonio Abate
S. Antonio Abate
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (preesistenze)
maestranze emiliane (ricostruzione)
maestranze emiliane (restauri e consolidamenti strutturali)
maestranze emiliane (consolidamento antisismico)
Notizie Storiche

XV - XVII (preesistenze intero bene)

La chiesa parrocchiale di Codisotto risale alla fine del ‘600. E’ stata costruita dove era ubicata la prima chiesa di origine rinascimentale. Della chiesa precedente resta la sagrestia (ora adibita a cappella invernale) forse risalente al 1430, anno in cui ha avuto inizio il Rettorato.

1807  (descrizione della chiesa intero bene)

In una relazione di don Giuseppe Parmeggiani del 1807 la chiesa viene descritta di ordine toscano sia internamente che esternamente. Vi sono 5 altari: il maggiore e gli altri quattro messi a cappella. Gli altari della chiesa sono sempre quelli del XVIII secolo: l’altare di S. Giovanni Battista, ora del Sacro Cuore, e quello della Madonna del Rosario sono sormontati da due ancone in legno dorato di stile barocco con piramidi, volute e cherubini cariatidi. Gli altri due, quello dell’Addolorata con il Cristo Morto e quello di S. Antonio da Padova, sono in stucco, il primo con l’ancona barocca e angeli oranti, l’altro con colone scanalate e capitelli in stile neoclassico, di ordine corinzio. Era ancora presente l’altare maggiore in stucco marmorizzato ad encausto, con volute barocche, che è stato poi sostituito con quello attuale di marmo grigio funerario.

1822 - 1829 (mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale)

Nel 1822 la chiesa passa sotto la diocesi di Parma. Dopo l’11 aprile 1829 viene assegnata alla diocesi di Guastalla.

1913 - 1990 (restauri e consolidamenti intero bene)

Nel corso del Novecento vengono eseguiti degli interventi sia di carattere strutturale che di restauro. Nel 1913 si restaura sia la chiesa che il campanile. Sopra il pavimento della chiesa in cotto mantovano viene posata una nuova pavimentazione costituita da larghi mattoni. Per gli altari laterali viene scelto il granito. In cotto viene anche selciato il passaggio che dalla porta della chiesa immette sulla strada nazionale. Nel 1938 si procede al rinnovo della struttura lignea del tetto della chiesa e negli anni ’60 la copertura dell’abside viene sostituita con una nuova in travi di c.a.v. e tavelloni in laterizio. Tra il 1988 e il 1990 vengono restaurati gli intonaci esterni della torre campanaria e della facciata.

1991  (restauro statico intero bene)

Nel 1991 vengono eseguiti dei lavori di restauro statico sotto la direzione dell’ing. Lupi Dino. L’intervento comprende: - posa di tiranti longitudinali nella navata; - posa catene nel campanile a varie altezze; - scuci-cuci nelle volte; - cuciture armate nel presbiterio; - esecuzione cordolo nella muratura dell’abside.

1996 - 2003 (consolidamento antisismico intero bene)

In seguito all’evento sismico del 1996 viene redatto un progetto di consolidamento con miglioramento sismico da parte dell’ing. Giovanni Gualerzi. I lavori vengono affidati alla ditta ITON che li esegue nel 2003. La chiesa è interessata dai seguenti lavori: - cuciture armate per il collegamento volta-muro; - esecuzione cappa in betoncino nella volta vicino all’ingresso; - scuci cuci nelle murature; - intagliolamento con cunei in ferro per le fessure che si sono originate nelle volte. Nel campanile: - posa catene all’interno delle murature perimetrali su due livelli al di sotto delle finestre; - consolidamento dei solai in legno; - scuci cuci nelle murature.

2012  (messa in sicurezza campanile)

A seguito degli eventi sismici del maggio 2012 il campanile ha manifestato gravi danni in particolare alla cella che è stata prontamente sottoposta ad un intervento di messa in sicurezza tramite la posa di cavi d’acciaio. Anche la chiesa ha riportato alcune lesioni, particolarmente nelle strutture ad arco e nelle strutture voltate. E' in corso di approntamento il progetto per la riparazione e il consolidamento della chiesa.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate risale alla fine del Seicento. E’ stata costruita dove era ubicata una precedente chiesa di origine rinascimentale. L'impianto planimetrico consta di un’unica navata e di un presbiterio rialzato con coro a terminazione rettilinea. Sulla navata prospettano quattro cappelle con altari inquadrate da alte aperture ad arco. Le pareti sono impaginate con membrature di ordine dorico e con una trabeazione a dentelli che percorre tutto il perimetro della chiesa. Sopra la porta di ingresso è stata realizzata la cantoria con parapetto in legno ad andamento curvilineo. Vi è contenuto l’organo a canne di Giovanni Battista Tonelli di Mantova che lo ha realizzato nel 1889. Nella parete di fondo del coro è collocato il dipinto raffigurante il santo titolare. Il prospetto principale della chiesa ha raggiunto l’assetto definitivo alla fine del XIX secolo. Si articola su due livelli definiti da lesene su basamento continuo. Al centro del secondo livello, entro una nicchia, è presente un bassorilievo con la figura di S. Antonio.
Impianto strutturale
Dalla Relazione Tecnica allegata al progetto di consolidamento sismico redatta dall’ing. Gualerzi (2002) si apprende che le strutture portanti verticali sono i mattoni pieni di laterizio a spessore variabile.
Pianta
L'impianto planimetrico della chiesa ha uno sviluppo longitudinale, con un’unica navata e il presbiterio rialzato concluso dal coro a terminazione rettilinea. Sulla navata prospettano quattro altari (due per lato) corrispondenti alle campate maggiori. Vani di servizio sono posti nella campata vicina all’ingresso e in quella prossima al presbiterio. Due pseudo cappelle si alternano alle vere cappelle con altari. Sul lato nord del presbiterio è posta la sagrestia. Sul lato opposto vi è la cappella feriale. Le dimensioni interne della chiesa sono: larghezza navata 9,50 mt, lunghezza navata 19,00 mt, lunghezza presbiterio e coro 10,50 mt, altezza 12 mt. Lunghezza complessiva: 30 metri.
Interno
La spazialità dell’interno è definita dall’aula la cui pareti sono impaginate con membrature di ordine dorico. Aperture ad arco si alternano a basse aperture architravate cui corrispondono rispettivamente le cappelle laterali e piccoli vani quadrati. Nella prima cappella del lato sinistro, entro un altare con decorazioni barocche in scagliola si venera S. Antonio da Padova. Quella quella successiva è dedicata al Sacro Cuore di Gesù la cui ancona è realizzata in legno intagliato. Sul lato opposto la prima cappella è intitolata alla Madonna Addolorata il cui altare è fastosamente decorato con statue a tutto tondo al posto delle colonne. La cappella vicino al presbiterio ha l’altare della Beata Vergine del Rosario. Nella controfacciata, sopra la porta di ingresso è collocata la cantoria con parapetto in legno ad andamento curvilineo. Contiene l’organo a canne di Giovanni Battista Tonelli di Mantova che lo ha realizzato nel 1889. In precedenza ve ne era uno di Giovan Battista Cavalletti (1768). Al di sopra della trabeazione si imposta la volta a botte con unghie all’interno delle quali sono presenti finestre rettangolari. Anche il presbiterio e il coro sono coperti con volta a botte. Nella parete di fondo del coro trova collocazione il dipinto raffigurante il santo titolare
Illuminazione
L’apporto luminoso di origine naturale è favorito dalla presenza delle quattro finestre rettangolari della navata e dalla finestra a lunetta posta nella parete di fondo del coro. Le finestre semicircolari nelle cappelle laterali sono state tamponate. Altre finestre a lunetta. dovevano trovarsi nelle cappelle laterali, ma nei prospetti esterni risulta evidente il loro tamponamento. Così come è stata tamponata una finestra polilobata posta nella parte alta della facciata ma ancora visibile nel sottotetto. L’impianto di illuminazione artificiale è assicurato dai lampadari della navata e all’ingresso delle cappelle e nel presbiterio. Altre fonti luminose sono presenti nel coro.
Pavimentazioni
L’attuale pavimentazione della navata è in lastre di marmo posate negli anni ’60. Il presbiterio e gli altari laterali conservano il pavimento in seminato alla veneziana (forse ottocentesco). La zona del coro retrostante l’altare maggiore è in quadri di cotto.
Prospetti
Il prospetto di facciata, che ha raggiunto l’assetto definitivo alla fine del XIX secolo, è articolato su due livelli. La sua struttura architettonica è definita, al primo livello, da lesene su basamento che vengono ripetute, più strette, nel secondo. Sopra la trabeazione del primo livello è stata realizzata una nicchia entro la quale è presente un bassorilievo raffigurante il santo titolare. I prospetti laterali sono privi di membrature architettoniche ma hanno semplici riquadrature. Sul lato sud si erge la torre campanaria, le cui murature sono inglobate nel perimetro della chiesa. Ha una cella a bifore e copertura a padiglione.
Coperture
Dalla Relazione Tecnica allegata al progetto di consolidamento sismico redatta dall’ing. Gualerzi (2002) si apprende che le volte sono realizzate in foglio di mattoni con archi di irrigidimento in mattoni di piatto. Il manto di copertura, in coppi reggiani, è stato ripassato in epoca recente durante i lavori di rifacimento della struttura di copertura dell’abside realizzata con un’orditura primaria di travi in c.a., travetti in cls prefabbricati e tavelloni in laterizio. Mentre la struttura di copertura della navata è realizzata in capriate, travi e assito ligneo secondo la tradizione locale (anni ’60).
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
Nuova mensa in legno per la celebrazione rivolta verso l’assemblea.
presbiterio - intervento strutturale (1975-80)
Rimozione balaustra del presbiterio e suo riutilizzo per le cappelle laterali .
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