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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Baiso
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
S. Lorenzo M.
Parrocchia di San Lorenzo Martire
Pianta; Prospetti; Struttura; Coperture; Pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1965-1975); ambone - aggiunta arredo (1965-1975)
1065 - 1664(prime notizie preesistenze); 1750 - 1928(frana
crolli e ricostruzioni preesistenze); 1929 - 1929(progetto intero bene); 1931 - 1936(costruzione intero bene); 1944 - 1944(realizzazione bussole d'ingresso); 1975 - 1975(rifacimento pavimentazione sagrato)
Chiesa di San Lorenzo Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lorenzo Martire <Baiso>
Altre denominazioni S. Lorenzo M.
Ambito culturale (ruolo)
Impresa Benassi Pierino di Castellarano (realizzazione fondazioni)
ditta Venturi di Bologna (altari e pavimentazioni in marmo)
Notizie Storiche

1065 - 1664 (prime notizie preesistenze)

La pieve di Baiso è menzionata per la prima volta nel 1065-1070, poi il Tiraboschi riporta di una seconda consacrazione nel 1157. L'unica testimonianza dell'antica chiesa nella sua integrità è costituita dalla pianta Marliani, rilevata nel 1664.

1750 - 1928 (frana, crolli e ricostruzioni preesistenze)

Dell'originario edificio romanico oggi non rimane nulla. Tutta l'area in cui sorgeva è interessato da un movimento franoso che ha provocato gravi danni alla chiesa tra i sec. XVIII e XIX a più riprese inutilmente affrontati con interventi di vario genere, fino alla delibera del 1928 di edificare una nuova chiesa in località diversa.

1929  (progetto intero bene)

Nel 1929 la commissione esecutiva Pro erigenda chiesa incarica l'ingegnere reggiano Pellegrino Spallanzani di studiare il Progetto Medici, il cui concetto architettonico "Lombardo Romanico" era stato fornito da Gian Battista Toschi di Baiso, storico dell'arte. Dai documenti si apprende dell'esistenza di più di un progetto, tra cui quello curato dall'architetto Arturo Prati, ritenuto però troppo grandioso e abbandonato su consiglio di Adolfo Venturi.

1931 - 1936 (costruzione intero bene)

La nuova chiesa viene costruita negli anni 1931-36 in sostituzione dell'antica pieve, che viene abbandonata per quanto riguarda le pratiche cultuali, ad eccezione di una cappella attigua alla canonica. Il materiale lapideo utilizzato viene per buona parte dalla cava di pietrisco di Scaluccia, messa a disposizione dal neo proprietario Adolfo Venturi.

1944  (realizzazione bussole d'ingresso)

Le bussole d'ingresso in legno sono state inserite nel 1944.

1975  (rifacimento pavimentazione sagrato)

La pavimentazione in porfido posato a palladiana è stata realizzata nel 1975.
Descrizione

La chiesa è completamente rivestita sul lato esterno di blocchi squadrati di pietra arenaria e presenta una facciata in stile neoromanico tripartita con un coronamento ad archetti ed ampio rosone centrale. I tre ingressi archivoltati sono completati da un timpano su paraste con mosaici nella lunetta. L'interno a tre navate è scandito da arcate su pilastri compositi in laterizio con capitelli in pietra. Il soffitto è in legno a cassettoni decorati con motivi geometrici e floreali. Ogni navata si conclude con un'abside semicircolare.
Pianta
La chiesa è a pianta rettangolare con tre absidi semicircolari che chiudono le tre navate. A oriente è collegata tramite un passaggio coperto all'edificio che ospitava la canonica. A occidente un arco tamponato esternamente non completato fa presumere che un collegamento simile dovesse essere realizzato con il campanile.
Prospetti
L'esterno è completamente rivestito in muratura di pietra arenaria a blocchi squadrati, con prospetti scanditi da paraste e coronati con archetti. La facciata presenta un ampio rosone e tre ingressi archivoltati, completati da timpano su paraste e mosaici nella lunetta.
Struttura
La struttura portante della chiesa è in muratura di laterizi pieni, rivestita esternamente con muratura di pietra arenaria a blocchi squadrati. Le navate sono coperte con solai piani in legno a cassettoni decorati con motivi floreali e geometrici.
Coperture
La copertura è presumibilmente in legno, il manto in coppi di laterizio.
Pavimentazioni
L'interno è pavimentato con lastre di marmo chiaro e rosso di verona levigati, nella zona del presbiterio è presente anche marmo grigio.
Elementi decorativi
Davanti al prospetto principale, ai lati dell'ampia scalinata campeggiano due leoni in pietra risalenti al 1940.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965-1975)
L'attuale altare è costituito da un arredo in legno su pedana in posizione avanzata rispetto l'altare originario in marmo.
ambone - aggiunta arredo (1965-1975)
L'ambone è costituito da un arredo in legno coordinato all'altare sulla destra di quest'ultimo.
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