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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Celledizzo
Peio
Trento
cappella
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia dei Santi Fabiano e Sebastiano
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
nessuno
1836 - 1836(costruzione intero bene); 1864 - 1864(menzione carattere generale); 1864 - 1864(ristrutturazione intero bene)
Cappella di San Rocco
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Rocco <Celledizzo, Peio>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1836  (costruzione intero bene)

Il piccolo edificio sacro sorse nel 1836, anno nel quale fu concesso agli abitanti di Celledizzo di erigere una cappella in onore di San Rocco, al quale erano particolarmente devoti. La cappella ospitò una statua del santo ma fu proibito di celebrare all'interno dell'edificio la messa.

1864  (menzione carattere generale)

Nel 1864 la cappella è nominata poiché il parroco Giovanni Canestrini ottenne di spostare la statua della cappella esposta alle intemperie presso la chiesa parrocchiale. La notizia suggerisce che l'edificio non era in buone condizioni, nonostante fosse stato eretto da pochi anni.

1864  (ristrutturazione intero bene)

Si ipotizza che nel corso del 1864 furono apportati i lavori di ristrutturazione necessari ad impedire danni da parte degli agenti atmosferici.
Descrizione

Orientata a sud-ovest, la piccola cappella sorse nel 1836 per la particolare devozione degli abitanti di Celledizzo a San Rocco. Ospitava una statua di San Rocco ottocentesca, sostituita da una copia. La facciata rettilinea, sovrastata da uno spiovente coperto da scandole, è elevata di un gradino e caratterizzata dal portale centinato in pietra calcarea, chiuso da una cancellata in ferro battuto, affiancato da pareste; le fiancate sono cieche, ornate da paraste e da uno zoccolo a intonaco rustico che percorre tutti i lati. All'interno l'ambiente è coperto da una volta a botte con lunette; un altare in pietra è addossato alla parete di fondo, elevato su di un gradino. Una nicchia chiusa da un cancello ospita la statua del santo.
Pianta
Pianta quadrangolare.
Facciata
Facciata rettilinea, sovrastata da uno spiovente del tetto, elevata di un gradino; portale centinato in pietra calcarea, chiuso da una cancellata in ferro battuto. Ai lati paraste sostenenti un architrave modanato. Finiture a intonaco tinteggiato e a intonaco rustico sullo zoccolo di base.
Prospetti
Fiancate cieche con paraste agli angoli e architrave sommitale modanato; finiture a intonaco tinteggiato e a intonaco rustico sullo zoccolo di base.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; struttura di orizzontamento: volta a botte con lunette in muratura.
Coperture
Tetto a quattro falde con struttura portante in legno e manto di copertura in scandole.
Interni
Piccolo ambiente unico con pareti intonacate e tinteggiate; un altare in pietra è addossato alla parete di fondo, elevato di un gradino con nicchia. Ai lati arcate ad arco a tutto sesto cieche.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in battuto di calce.
Adeguamento liturgico

nessuno
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