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edilizia di culto
restauro
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Malè
Trento
cappella
sussidiaria
S. Valentino
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1497 - 1497(menzione carattere generale); 1579 - 1579(menzione carattere generale); 1606 - 1606(menzione carattere generale); 1617 - 1617(menzione carattere generale); 1742 - 1742(menzione carattere generale); 1818 - 1818(menzione carattere generale); 1821 - 1822(lavori intero bene); 1830 - 1831(richiesta di acquisto intero bene); 1860 - 1860(rifacimento copertura); 1910/11/23 - 1914(progetto di demolizione intero bene); 1929 - 1934(ipotesi di restauro intero bene); 1938 - 1938(decorazione loggia); 1985 - 1985(rifacimento copertura); 1992 - 1993(restauro intero bene)
Cappella di San Valentino
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Valentino <Malè>
Altre denominazioni S. Valentino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1497  (menzione carattere generale)

Nel 1497 è nominata una "fabrica Sancti Rochi", forse identificabile con la cappella di San Valentino.

1579  (menzione carattere generale)

Negli atti visitali del 1579 è nominata la cappella all'interno del cimitero con un altare consacrato, utilizzato esclusivamente in tempo di pestilenza.

1606  (menzione carattere generale)

All'interno di un inventario della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta è citata una struttura "nel cimitero e detta cappella di San Valentino in Malé".

1617  (menzione carattere generale)

All'interno degli atti relativi alla visita pastorale del 1617 la cappella è citata come esistente nel cimitero e bisognosa di interventi urgenti, in particolare si consiglia di imbiancare la predella, ripulirla, infine, di mettere delle tende ai lati della mensa per proteggere dal vento le celebrazioni.

1742  (menzione carattere generale)

Nell'urbario del 1742 la cappella è citata tra i beni della parrocchiale.

1818  (menzione carattere generale)

La cappella è citata nell'urbario del 1818 come "locale detto la toresela che serve per riporvi mobili. Suo Capitale: 250 corone".

1821 - 1822 (lavori intero bene)

Tra il 1821 e il 1822 sono note alcune spese "per le muralie", identificabili forse con la chiusura delle arcate nella parte superiore del capitello; in occasione di questi lavori si colloca probabilmente anche la distruzione della scala lapidea esterna.

1830 - 1831 (richiesta di acquisto intero bene)

Tra il 1830 e il 1831 fu fatta formale richiesta alla parrocchia da parte del Comune di Malé di acquisizione della struttura; l'Imperial Regio Giudizio Distrettuale sembrò accordare l'alienazione, ma il procedimento non venne portato a termine.

1860  (rifacimento copertura)

La ditta del signor Zappini fu incaricata tra l'agosto e l'ottobre del 1860 di rifare la copertura della cappella.

1910/11/23 - 1914 (progetto di demolizione intero bene)

A partire da una lettera scritta il 23 novembre 1910 dall'architetto Enrico Nordio (impegnato nel restauro della chiesa di Santa Maria Assunta) si discusse fino al gennaio 1914 dell'opportunità di demolire la cappella per liberare la piazza antistante la parrocchiale e di riedificarla nei pressi della sacrestia della stessa. Nel 1914 l'Imperial Regio Capitano distrettuale di Cles vietò l'operazione e al contrario impegnò 1550 corone per il restauro di San Valentino. Si ipotizza che in occasione di questi lavori vennero riaperte le arcate superiori.

1929 - 1934 (ipotesi di restauro intero bene)

Dopo la notifica di vincolo, venne più volte segnalato lo stato indecoroso della struttura, in particolare si discusse dell'ipotesi di rifacimento della scala esterna ormai fatiscente. Venne fatta richiesta tra il 1930 e il 1932 di aprire una nicchia sulla parete settentrionale per inserire un busto di don Giacomo Bresadola. L'ambiente al piano terra fu adibito ad ufficio. Fu presentato un progetto di decorazione della loggia da parte di Carlo Bonacina rifiutato dal parroco.

1938  (decorazione loggia)

Nel 1938 la decorazione pittorica della loggia fu affidata a Pino Casarini, che dipinse immagini sacre, i nomi dei caduti della prima guerra mondiale e di quella italo-etiopica, nonché gli stemmi dei Comuni.

1985  (rifacimento copertura)

Nel 1985, dopo lunghi anni di abbandono, venne rifatto il manto di copertura in scandole a spacco.

1992 - 1993 (restauro intero bene)

Tra il 1992 e il 1993 furono eseguiti diversi lavori di restauro: l'ancoraggio degli strati di intonaco antico; il consolidamento del capitello sinistro; la pulizia del sottotetto; il rifacimento della scala esterna.
Descrizione

La cappella di San Valentino si erge nella piazza principale di Malé, davanti alla maestosa facciata della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Si tratta di una struttura sopraelevata rispetto al piano della piazza ed aperta su tre lati da ampie arcate. L'ingresso al piano terra si trova sulla parete sud-est, mentre quello che porta al piano rialzato su quella nord-est, raggiungibile tramite una scalinata in legno di larice. La cappella si trovava all'origine all'interno del cimitero e perse la sua funzione sacra dopo il trasferimento di questo su un nuovo sito alla metà dell'Ottocento. Dal punto di vista stilistico la costruzione del manufatto architettonico è collocabile nella seconda metà del Quattrocento: la prima menzione risale infatti al 1497. Nel corso dell'Ottocento le arcate superiori furono murate e successivamente riabilitate. Nel 1938 il pittore Pino Casarini affrescò l'interno della loggia. L'architettura poggia su di un piano con volta unghiata, la cui parete esterna posta a sud-ovest, è ornata da un cordolo. La loggia presenta tre pareti aperte da arcate con arco a tutto sesto leggermente ribassato. L'unica parete in muratura è aperta da un piccolo portale al quale si accede attraverso la scala.
Pianta
Pianta quadrangolare.
Prospetti
Quattro fiancate: lato nord-est caratterizzato dalla scalinata esterna in legno di larice con scalini a vista e da un portale rettangolare; lato nord-ovest aperto in basso da una piccola finestrella con inferriata e in alto da un'arcata; lato sud-ovest dotato di cordolo al piano inferiore e ampia arcata ad arco a tutto sesto su quello superiore; lato sud-est con ingresso preceduto da un basso gradino al piano inferiore ed arcata a quello superiore.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame con finiture ad intonaco tinteggiato; struttura di orizzontamento: al piano terra volta a botte con lunette in muratura; al piano superiore volta a crociera in muratura.
Coperture
Tetto a quattro falde, con struttura in legno e manto di copertura in scandole.
Interni
Ambiente al piano inferiore con pareti e volta intonacate e tinteggiate. Loggia al piano superiore con pareti decorate da dipinti.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento al piano terra in mattonelle in cotto. Al piano superiore in battuto di calce.
Elementi decorativi
Dipinti murali nella loggia di Pino Casarini.
Adeguamento liturgico

nessuno
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