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Collepardo
Anagni - Alatri
chiesa
parrocchiale
SS. Salvatore
Parrocchia del Santissimo Salvatore
Elementi decorativi
fonte battesimale - aggiunta arredo (1961)
1252 - 1395(preesistenze carattere generale ); XV - 1450(rifacimento intero bene); 1598 - 1598(rifacimento intero bene); 1619 - 1619(consacrazione carattere generale); XIX - XIX(ristrutturazione facciata); XX - XX(variazione d'uso ala destra)
Chiesa del Santissimo Salvatore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Santissimo Salvatore <Collepardo>
Altre denominazioni SS. Salvatore
Autore (ruolo)
Iannino, Bernardino (ricostruzione chiesa)
Lelio (scalpellino)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze laziali (opere di muratura)
tardo rinascimento (lavorazione pilastri interni )
tardo rinascimento (realizzazione portale laterale)
tardo rinascimento (apertura finestra quadrata sopra portale laterale)
Notizie Storiche

1252 - 1395 (preesistenze carattere generale )

Documenti vescovili del XIII sec., i registri delle decime del 1328-1335 e un atto notarile dell'Archivio dell'Abbazia di Trisulti del 1395 nominano una "ecclesia S. Salvatoris".

XV - 1450 (rifacimento intero bene)

Il papa Martino V promosse il rifacimento delle chiesa, destinandovi alcuni pezzi provenienti dalla Basilica di San Giovanni in Laterano in corso di riedificazione.

1598  (rifacimento intero bene)

Nell'ultimo decennio del Cinquecento la chiesa fu abbattuta e riedificata con l'intervento di Mastro Lelio, scalpellino di Rezia, e di Mastro Bernardino Iannino.

1619  (consacrazione carattere generale)

Il 9 novembre 1619 la chiesa arcipretale del SS. Salvatore, ricostruita, fu nuovamente consacrata dal Vescovo di Alatri Luca Antonio Gigli.

XIX  (ristrutturazione facciata)

Nei primi decenni dell'Ottocento la facciata è stata ristrutturata per l'inserimento dell'organo e della cantoria, realizzando il grande arco sopra la porta principale.

XX  (variazione d'uso ala destra)

Agli inizi del Novecento la cappella di San Michele Arcangelo, a destra dell'altare maggiore, è stata chiusa per ricavarne locali destinati alle suore.
Descrizione

La chiesa è lunga 30 m e larga 15 m, divisa in tre navate voltate a botte alte 12 m; sul presbiterio si imposta una volta a crociera. Le colonne portanti, realizzare in blocchi di pietra scalpellata, sono state intonacate nel XVII sec., come anche le arcate e le decorazioni ad affresco nel resto della chiesa. Quattro sono gli altari laterali rimasti dei nove originari. Il campanile è dotato di due campane e di un orologio pubblico.
Elementi decorativi
Sulle pareti e sul soffitto del battistero si conservano lacerti di decorazione ad affresco del XVI/XVII sec. con San Carlo Borromeo, Santa Caterina da Siena, Santa Filomena e un esponente della famiglia dei Colonna, l'Incoronazione della Vergine, vegliardi e fiori. Altri affreschi sono stati osservati nella nicchia a sinistra dell'ingresso e sono stati ipotizzati sulla volta della navata centrale.
Adeguamento liturgico

fonte battesimale - aggiunta arredo (1961)
Nel 1961 la prima cappella a destra, dedicata alla Conversione di San Paolo, è stata trasformata in battistero.
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