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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Arceto
Scandiano
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Impianto strutturale; Pianta; Interno; Illuminazione; Prospetti; Coperture; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1979); presbiterio - aggiunta arredo (1979)
XI - 1302(notizie storiche preesistenze); XIV - XVIII(trasformazioni intero bene); XIX - XX(ristrutturazioni e restauri intero bene); 1978 - 1979(restauri intero bene); 1987 - 1994(restauro e miglioramento antisismico intero bene); 1996 - 2001(riparazione e miglioramento antisismico intero bene); 2005 - 2005(restauro paramenti esterni
coperture e meridiane esterno)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Arceto, Scandiano>
Altre denominazioni S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (preesistenze)
maestranze emiliane (ricostruzione)
maestranze emiliane (trasformazioni)
maestranze emiliane (trasformazioni)
maestranze emiliane (miglioramento antisismico)
maestranze emiliane (miglioramento antisismico)
maestranze emiliane (restauri esterni)
Notizie Storiche

XI - 1302 (notizie storiche preesistenze)

La chiesa di Arceto ha origini antichissime che risalgono ai primi anni dopo il Mille. Nel 1302 era dipendente dalla Pieve di Bagno.

XIV - XVIII (trasformazioni intero bene)

Tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo la chiesa viene ricostruita in forme gotiche con un’unica navata, senza cappelle laterali e con un ricco portale in cotto. Interventi successivi, attuati nel Seicento e nel Settecento hanno trasformato la chiesa in stile barocco. La pianta è stata ampliata con l’aggiunta di cappelle laterali, ed è stata alzata la navata centrale coperta con una volta. Tra il 1725 e il 1729 è stata ricostruita la torre campanaria.

XIX - XX (ristrutturazioni e restauri intero bene)

Nel corso del XIX secolo vengono eseguiti una serie di interventi di restauro e trasformazione tra i quali: 1820: rifacimento copertura; 1827 (o 1872): costruzione nuovo coro più largo, più alto e più lungo di circa due metri e innalzamento della quota del pavimento di circa 50 cm (poi riportato alla quota originaria negli anni ’70 del Novecento); 1840: apertura di due cappelle sul lato settentrionale; 1905: eseguiti vari lavori di abbellimento e costruita la sagrestia sul lato sud, di fianco alla facciata.

1978 - 1979 (restauri intero bene)

Importanti restauri sono stati effettuati negli anni ’70 del Novecento. Questi hanno consistito essenzialmente nella demolizione del corpo laterale addossato alla chiesa sul lato ovest, ad eccezione della sagrestia, nella demolizione di due pseudo cappelle (la prima a destra e la prima a sinistra dell’ingresso) realizzate negli anni -30-40 del Novecento e nell’abbassamento della quota di pavimento di 50 cm per ricercare le quote primitive. Dell’edificio ricostruito all’inizio del XV secolo in forme gotiche si conservano parte delle murature portanti della navata centrale e del presbiterio, nonché parte dei fregi in cotto che ornavano il portale, il soprastante rosone, una finestra nella sagrestia riportata alla luce con i sopradetti restauri, e il cornicione.

1987 - 1994 (restauro e miglioramento antisismico intero bene)

In seguito al sisma del 1987 viene redatto un progetto di restauro e miglioramento antisismico a firma dell’arch. Varini e dell’arch. Bisi. I lavori sono stati eseguiti nel 1993-94 e hanno riguardato: - posa di catene intramurarie sui fronti Est e Ovest per migliorare i collegamenti murari; - posa di altre catene sopra le finestre sui fianchi nord e sud; - riparazione lesioni nelle volte in muratura e negli archi con cunei metallici e chiusura delle fessure con malte espansive; - scuci cuci nelle lesioni murarie.

1996 - 2001 (riparazione e miglioramento antisismico intero bene)

Gli eventi sismici del 1996 rendono necessario un ulteriore intervento di miglioramento antisismico dell’edificio. Viene redatto un progetto dall’ing. A. Spallanzani nel 2000. I lavori vengono eseguiti da un’impresa locale nel 2000-2001. Interventi proposti: - incatenamento arcate; - incatenamento longitudinale muri; - rinforzo volta in cannucciato; - sottofondazioni con micropali; - scuci-cuci nelle lesioni murarie.

2005  (restauro paramenti esterni, coperture e meridiane esterno)

Nel 2005 viene redatto un progetto di restauro delle coperture, dei paramenti esterni e delle meridiane che prevedeva le seguenti opere: - rifacimento manto di copertura sostituendo i listelli con un tavolato ligneo inchiodato ai travetti, posa di guaina impermeabilizzante, lastre sottocoppo e coppi di recupero; - ripristino dei cornicioni; - sostituzione lattonerie; - ritinteggio esterno.
Descrizione

La chiesa di Arceto ha origini antichissime che risalgono ai primi anni dopo il Mille. Tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo è stata ricostruita in forme gotiche. Di quell’edificio restano soltanto poche testimonianze come i fregi in cotto che ornano il portale di ingresso. La chiesa attuale ha un impianto a navata unica con tre cappelle per lato rialzate di un gradino. L’ingresso è preceduto da un portico a tre fornici. Un restauro operato negli anni ’70 del Novecento ha ripristinato la quota originaria del pavimento della chiesa quattrocentesca che era stato rialzato di circa 50 cm nel XIX secolo. La navata è coperta con volta a sesto ribassato. Nella cantoria sopra la porta di ingresso si conserva un organo del Traeri più volte restaurato e modificato nel corso del tempo. Dello strumento originale restano ormai poche tracce. Nel presbiterio, l’altare maggiore ha un paliotto in scagliola policroma attribuito a Fra’ Felice Gianelli (fine XVII sec.). Il dipinto raffigurante l’Assunta, presente nella parete absidale, è opera del prof. Minghetti che l’aveva eseguito originariamente per un gonfalone e poi è stato trasferito nell’ancona dell’altare maggiore nel 1904. La facciata della chiesa aggetta su un ampio sagrato. Si articola su due piani differenti. Quello più avanzato è costituito dal portico a tre fornici con soprastante finestra e coronamento mistilineo. Il portico consente l’accesso al portale centrale della chiesa, i cui fregi in cotto costituiscono una delle poche testimonianze della chiesa quattrocentesca. Il piano più arretrato, più alto, individua il volume della navata. Termina anch’esso con un cornicione mistilineo.
Impianto strutturale
Dalla Relazione Tecnica allegata al progetto di miglioramento sismico (1991) si apprende che la chiesa poggia su fondazioni continue. Il nucleo originario dell’edificio corrisponde al presbiterio; la sua muratura è in laterizio dello spessore di 50 cm, che si riduce a due teste nei fianchi nord e sud. All’interno dell’aula vi sono quattro pilastri in laterizio di 50 cm che sostengono archi a tutto sesto. Sotto i pilastri, durante i restauri del 1979, è stato realizzato un cordolo in c.a.
Pianta
La chiesa ha un impianto a navata unica con tre cappelle per lato rialzate di un gradino. L’ingresso è preceduto da un portico a tre fornici. Il presbiterio termina con un’abside semicircolare. La sagrestia è situata sul lato destro del presbiterio. La torre campanaria è sul lato opposto, addossata alla chiesa.
Interno
All’interno della chiesa lo spazio è costruito attorno all’unica navata con aperture ad arco che inquadrano le cappelle laterali. Le cappelle, rialzate di un gradino, sono comunicanti fra loro. La navata è coperta con una volta a sesto ribassato. Sopra la porta di ingresso è collocata la balconata in legno della cantoria nella quale è custodito un organo del Traeri più volte restaurato e modificato nel corso del tempo. Dello strumento originale non restano ormai che poche tracce. Nel presbiterio è presente l’antico altare maggiore con paliotto in scagliola policroma attribuito a Fra Felice Gianelli (fine XVII sec.). L’abside contiene gli stalli lignei del coro e nella parete è custodito un dipinto raffigurante l’Assunta che il prof. Minghetti aveva eseguito originariamente per un gonfalone e poi è stato trasferito nell’ancona dell’altare maggiore nel 1904. Delle cappelle laterali le prime due ai lati dell’ingresso sono prive di altare. Nella prima cappella del lato destro (sud), entro una nicchia chiusa da una cancellata, è custodito il Fonte Battesimale. La pavimentazione della chiesa è stata rifatta negli anni ’70 del Novecento quando è stata ripristinata la quota originale del pavimento della chiesa quattrocentesca, situato ad un livello inferiore di circa 50 cm.
Illuminazione
La chiesa è illuminata oltre che dai quattro finestroni della navata, anche dalle due finestre dell’abside. Altre fonti luminose sono fornite dalle finestrelle polilobate delle cappelle laterali (due per ogni cappella). L’illuminazione artificiale è garantita da punti luce posizionati sul cornicione della navata e da fonti luminose nel presbiterio e nelle cappelle laterali.
Prospetti
Il prospetto principale della chiesa si articola su due piani differenti. Quello più avanzato è costituito dal portico a tre fornici con soprastante finestra e coronamento mistilineo. Il portico si imposta su pilastri e consente l’accesso al portale centrale della chiesa i cui fregi in cotto costituiscono una delle poche testimonianze della chiesa quattrocentesca. Il piano più arretrato, più alto, individua il volume della navata. Termina anch’esso con un cornicione mistilineo ed è privo di modanature architettoniche.
Coperture
Nel corpo principale della chiesa il manto di copertura in coppi è sostenuto da un tavolato ligneo sotto al quale si trovano i travetti e le sottostanti terzere; l’orditura portante nella navata principale è composta da capriate in legno ad interasse di 3,50 mt. Nell’abside la struttura di copertura è composta da puntoni, listelli e travetti e il manto anche in questo caso è in coppi. La volta dell’aula è in cannucciato e gesso irrigidita con centinatura in legno. Le volte della cappelle laterali e dell’abside sono in laterizio.
Campanile
La torre campanaria è stata ricostruita nel 1725-29. Ha base quadrata con muratura a scarpa.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1979)
Rimozione balaustra.
presbiterio - aggiunta arredo (1979)
Collocazione mensa per celebrazione rivolta verso l’assemblea.
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