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beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Pesina
Caprino Veronese
Verona
oratorio
sussidiario
S. Rocco
Parrocchia di San Gallo Abate
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980); altare - intervento strutturale (1980-1990)
XV sec. - 1530(origini e costruzione intero bene); 1630 - 1630(ampliamento intero bene); 1791 - 1792(restauro e costruzione intero bene e altare della Madonna della Cintura); 1806 - 1806 post(soppressione e riapertura al culto carattere generale); 2005 - 2006(restauro e consolidamento statico intero bene)
Oratorio di San Rocco
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Rocco <Pesina, Caprino Veronese>
Altre denominazioni S. Rocco
Autore (ruolo)
Beltrame, Fabio (restauro e consolidamento statico )
Ambito culturale (ruolo)
architettura gotica (origini e costruzione )
barocco (intero bene, ampliamento)
barocco (intero bene, restauro)
barocco (altare della Madonna)
architettura contemporanea (intero bene, restauro e consolidamento statico)
Notizie Storiche

XV sec.  - 1530 (origini e costruzione intero bene)

La chiesa fu eretta con le offerte della Comunità di Pesina nel XV sec. con il titolo di S. Sebastiano, che nel 1530 mutò in S. Rocco.

1630  (ampliamento intero bene)

Con le elemosine raccolte durante l’epidemia di peste del 1630 l’edificio fu ampliato nelle forme attuali.

1791 - 1792 (restauro e costruzione intero bene e altare della Madonna della Cintura)

Nel 1791 la Confraternita della Beata Vergine e della Buona Morte (eretta nel 1673) restaurò la chiesa che precedentemente le era stata donata dalla Comunità di Pesina. Nel 1792 fu costruito l’altare laterale dedicato alla Madonna della Cintura.

1806 - 1806 post (soppressione e riapertura al culto carattere generale)

Nel 1806 la chiesa di S. Rocco fu demaniata e la Confraternita soppressa. Dopo un breve periodo fu restaurata e riaperta al culto.

2005 - 2006 (restauro e consolidamento statico intero bene)

Tra il 2005 ed il 2006 l’edificio è stato oggetto di un intervento di restauro e di consolidamento statico. Progetto a firma dell’arch. Fabio Beltrame.
Descrizione

La chiesa fu eretta con le offerte della Comunità di Pesina nel XV sec. con il titolo di S. Sebastiano, che nel 1530 mutò in S. Rocco. Nel 1630 fu ampliata nelle forme attuali. Nel 1791 la Confraternita della Beata Vergine e della Buona Morte restaurò la chiesa che precedentemente le era stata donata dalla Comunità di Pesina. Nel 1792 fu costruito l’altare laterale dedicato alla Madonna della Cintura. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta a meridione. Torre campanaria addossata al fianco orientale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di un gradino; lungo i fianchi dell’aula due semi-cappelle laterali accolgono l’altare della Madonna della Cintura, sul lato occidentale, e l’altare di S. Antonio da Padova, sul lato opposto. L’interno della chiesa, con impianto spaziale a marco sviluppo longitudinale, presenta le pareti intonacate e tinteggiate, cinte in sommità da una sottile cornice; le cappelle laterali sono introdotte da archeggiature con contorni modanati; al centro della parete di fondo del presbiterio è posto l’altare maggiore in marmi policromi, sovrastato dalla pala seicentesca del pittore Giovanni Ceschini. L’aula è coperta da una controsoffittatura piana in canniccio intonacato. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in pianelle di cotto.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale con presbiterio rialzato di un gradino, di ampiezza di poco ridotta e con fondale piatto. Lungo i fianchi dell’aula, in posizione mediana, si aprono due semi-cappelle laterali emergenti, una su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede l’altare della Madonna della Cintura, sul lato occidentale, e l’altare di S. Antonio da Padova, sul lato opposto; al settore anteriore dell’aula si sovrappone il piano soppalcato della cantoria. Sul lato orientale del presbiterio si colloca il locale della sacrestia; sullo stesso lato si addossa la torre campanaria. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata.
Facciata
Facciata a capanna rivolta a meridione, con rivestimento ad intonaco. Due coppie di finestre di forma rettangolare inquadrano centralmente il portale d’ingresso. Più in alto un’ampia finestra rettangolare sormontata da un timpano curvilineo illumina l’interno dell’edificio. Chiude il prospetto il timpano al’interno del quale è aperto un oculo.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composta da conci di pietra calcarea locale, rosso ammonitico, tufo e ciottoli legati con malta di calce. I paramenti murari esterni presentano un rivestimento ad intonaco; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Lo spazio interno è coperto da una controsoffittatura piana in canniccio, collegata ad un’orditura portante di travetti lignei, intonacata e tinteggiata verso l’intradosso.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposto assito; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è realizzata in pianelle di cotto, posate prevalentemente a “spina di pesce”; lungo la corsia centrale dell’aula sono presenti due lastre tombali in pietra calcarea bianco-rosata; il piano del presbiterio è rialzato con un gradino in nembro rosato.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, con impianto spaziale fortemente convergente verso il presbiterio, accentuato dalla ridotta ampiezza dell’aula, è modulato dai volumi emergenti delle cappelle laterali, introdotte da archeggiature modanate; al centro della parete di fondo del presbiterio è posto l’altare maggiore in marmi policromi, sovrastato dalla pala seicentesca realizzata dal pittore Giovanni Ceschini; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate; due finestrature con imbotte strombato si aprono nel settore sommitale del fianco occidentale; altre tre aperture interessano la parete di facciata.
Prospetti esterni
I prospetti interni, con semplice rivestimento ad intonaco e coronati da una cornice sottogronda con modanatura a guscia, sono caratterizzati lungo entrambi i fianchi longitudinali dai volumi emergenti delle cappelle laterali e degli ambienti minori annessi all’aula; le finestrature presentano semplici contorni in pietra bianca.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco orientale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto edificato in pietrame misto a vista. Cella campanaria ad edicola. Copertura piramidale in metallo sormontata da una statuetta del Santo patrono e poggiante su un alto tamburo a pianta ottagonale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre e l’introduzione di una mensa provvisoria rivolta verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - intervento strutturale (1980-1990)
Nuovo altare fisso in marmo rosso Verona rivolto verso l’assemblea.
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