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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Montorio
Verona
Verona
chiesa
sussidiaria
Santa Maria Assunta
Parrocchia di San Giuseppe in Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1990-1995); altare - aggiunta arredo (1990-1995); ambone - aggiunta arredo (1990-1995)
1030 ante - 1030(origini e costruzione intero bene); 1128 ante - 1128(costruzione e consacrazione intero bene); 1460 - 1460(visita pastorale vescovo Ermolao Barbaro carattere generale); 1540 - 1540(erezione campanile); 1573 - 1573(inondazione carattere generale); 1607 - 1709(restauro intero bene); 1820 - 1830(costruzione intero bene); 1861 - 1861(collocazione altare maggiore); 1964 - 1965(chiusura al culto carattere generale)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Montorio, Verona>
Ambito culturale (ruolo)
architettura altomedievale (origini e costruzione)
architettura romanica (costruzione e consacrazione)
architettura rinascimentale (campanile, erezione )
architettura barocca (restauro)
architettura neoclassica (costruzione )
architettura neoclassica (altare maggiore, collocazione )
Notizie Storiche

1030 ante - 1030 (origini e costruzione intero bene)

La pieve di S. Maria Assunta in Montorio, edificata a lato della risorgiva naturale conosciuta come Sqaurà, è documentata sin dal 1030. E’ ipotizzabile collocarne la fondazione attorno al X sec. e che l’edificio primitivo sia stato edificato al di sopra di pre-esistenze di epoca romana.

1128 ante - 1128 (costruzione e consacrazione intero bene)

Come numerosi altri edifici, anche la pieve di S. Maria in Montorio venne lesionata o distrutta dal rovinoso terremoto del 1117. Riedificata in forme romaniche essa venne riconsacrata nel 1128 dal vescovo Bernardo (1119-1135).

1460  (visita pastorale vescovo Ermolao Barbaro carattere generale)

Dalla visita pastorale del vescovo di Verona Ermolao Barbaro si ricavano alcune informazioni sulla struttura del tempio che allora era stato da poco restaurato: edificio in stile romanico a tre navate, dotato di cinque altari, di un raffinato fonte battesimale e con un rosone in facciata; la chiesa era priva di campanile.

1540  (erezione campanile)

Risale al 1540 la costruzione della torre campanaria, allora situata sul lato opposto (nord) rispetto al campanile oggi visibile.

1573  (inondazione carattere generale)

Risale al 1573 una rovinosa inondazione che arrecò notevoli danni alla chiesa ed in particolar modo alla casa canonica. L’evento è ricordato da un'epigrafe murata in chiesa, a ricordo del livello raggiunto in quell’occasione dalla tracimazione dell’acqua del vicino progno e del laghetto Squarà.

1607 - 1709 (restauro intero bene)

Frequenti furono gli interventi di restauro che interessarono la pieve di S. Maria Assunta. Un organico intervento venne realizzato tra il 1670 ed il 1709 grazie alla munificenza del Marchese Gasparo Gherardini. In tal occasione vennero ricostruiti tutti gli altari, si ristrutturò dove necessario e venne riedificata la canonica nella posizione attuale. Al termine dei lavori la chiesa, come si evince da una lapide murata a lato dell’ingresso, venne nuovamente consacrata ad opera del vescovo Francesco Barbarigo (1697-1714).

1820 - 1830 (costruzione intero bene)

La trasformazione della chiesa nelle attuali forme neoclassiche è dovuta al progetto dell’arch. Bartolomeo Giuliari (1761–1842), datato al 1820 circa. In tale occasione furono sopraelevate le navate laterali, chiuso il rosone e rinnovata la facciata; il campanile venne demolito ed eretto sul lato opposto; venne inoltre ampliata in lunghezza l’abside ed il presbiterio fu rialzato di tre gradini al fine di proteggerlo dalle inondazioni del vicino progno.

1861  (collocazione altare maggiore)

Risale al 1861 la collocazione del nuovo altare maggiore, tutt’ora visibile.

1964 - 1965 (chiusura al culto carattere generale)

Tra il 1964 ed il 1965 venne edificata nel paese di Montorio la nuova chiesa parrocchiale. L’antica pieve di S. Maria Assunta venne chiusa al culto dal 1966 al 1991. Attualmente è chiesa sussidiaria della parrocchiale di S. Giuseppe in S. Maria Assunta.
Descrizione

Ignote sono le origini della pieve di S. Maria Assunta in Montorio. L’edificio primitivo, documentato sin dal 1030, sorse probabilmente in sostituzione di un precedente tempio pagano di epoca romana, edificato in quest’area poiché ricca di risorgive naturali. L’originario edificio cristiano, danneggiato o distrutto dal violento terremoto del 1117 venne poco dopo riedificato e consacrato dal vescovo Bernardo, nel 1128. Del 1540 è la costruzione della torre campanaria, mentre nel 1578 si registrò una rovinosa inondazione che provocò qualche danno anche alla pieve. Tra il 1670 ed il 1709 la chiesa fu integralmente restaurata, mentre risale al secondo e terzo decennio del XIX sec. il rinnovamento dell’edificio nelle forme neoclassiche attuali (progetto a firma dell’arch. Bartolomeo Giuliari). Tra il 1964 ed il 1965, in zona più centrale, venne realizzata la nuova chiesa parrocchiale (intitolata a S. Giuseppe in S. Maria), in stile contemporaneo. L'antica pieve, in precarie condizioni e ritenuta più scomoda, venne chiusa al culto dal 1966 al 1991. Attualmente è chiesa sussidiaria della parrocchiale di S. Giuseppe in S. Maria. Esternamente si presenta con facciata in stile neoclassico, rivolta ad occidente. La torre campanaria è addossata al fianco meridionale della chiesa, all’altezza del presbiterio. Impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate separate da due file di quattro pilastri a sezione quadrata; il presbiterio, rialzato di tre gradini e protetto da balaustrata, presenta una pianta rettangolare ed è concluso con abside a sviluppo semicircolare. Lungo le pareti d’ambito delle navate laterali si collocano sei altari laterali. Le singole campate in cui sono ritmate le tre navate dell’aula sono coperte da volte a crociera in canniccio intonacato con centinatura lignea portante, decorate con cornici e decorazioni a tempera; il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera decorata a cielo stellato e sfondata centralmente con una cupolina a pianta ottagonale; il catino absidale semisferico è tripartito da finte costolonature e decorato con elementi ornamentali dipinti a tempera. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi diagonali; il presbiterio è pavimentato in marmi policromi. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio.
Pianta
L’antica pieve di S. Maria Assunta presenta un impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate separate da due file di quattro pilastri a sezione quadrata e scandite ciascuna in cinque campate; il presbiterio, rialzato di tre gradini e protetto da balaustrata, mantiene la medesima ampiezza della navata centrale, presenta una pianta rettangolare ed è concluso con abside a sviluppo semicircolare. Lungo le pareti d’ambito delle navate laterali si collocano sei altari laterali, tre su ciascun lato e fra loro prospicienti, di cui quelli centrali sono inseriti in una nicchia con struttura emergente. Sul lato meridionale del presbiterio si eleva addossala la torre campanaria, adiacente ad un corpo edilizio su tre livelli ospitante locali di servizio; sul lato opposto si colloca la sacrestia. Lungo il fianco settentrionale dell’aula si sviluppa un corpo di fabbrica ospitante l’antica cappellina del battistero (accessibile dalla navata sinistra) ed alcuni ambienti di servizio; sul lato orientale della chiesa si colloca l’antico Oratorio. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, verso un ampio piazzale antistante; sono presenti due entrate laterali in corrispondenza delle navate minori.
Facciata
Facciata in stile neoclassico. Orientamento ad occidente. Una massiccia trabeazione scandisce il prospetto in due registri. Nel registro inferiore due coppie di colonne di ordine ionico reggono la trabeazione e incorniciano il portale d’ingresso di forma rettangolare sovrastato da una mensoletta protettiva. Nelle due ali laterali, tra due coppie di lesene di ordine ionico, sono aperte due nicchie ospitanti le statue dei due Santi patroni. Il registro superiore, limitato alla porzione centrale, si raccorda alle ali tramite due volute ed è caratterizzato da una grande lunetta semicircolare decorata ad affresco con un’immagine raffigurante la Vergine, ora quasi illeggibile. Conclude verticalmente il prospetto il timpano, sul cui vertice sommitale è infissa una croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di tipo mista, costituita con conci di pietra calcarea, tufo e mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce e con presunta sezione muraria a sacco. Sono presenti due tiranti metallici trasversali in corrispondenza della linea di imposta dell’arco trionfale e dell’arcone che separa il presbiterio dall’abside. I paramenti murari esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco, anche se in precario stato di conservazione.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Le singole campate in cui sono ritmate le tre navate dell’aula sono coperte da volte a crociera intervallate da costolonature trasversali in lieve aggetto (semplicemente disegnate lungo le navate laterali) con cornici e decorazioni a tempera. Il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera decorata a cielo stellato e sfondata centralmente con una cupolina a pianta ottagonale; il catino absidale semisferico è tripartito da finte costolonature e decorato con elementi ornamentali dipinti a tempera. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad una centinatura lignea portante, ben visibile in corrispondenza della navate laterali dove le volte risultano in parte mancanti; saggi stratigrafici hanno evidenziato strati pittorici antecedenti all’ultima fase decorativa della chiesa.
Coperture
La navata centrale è coperta da un tetto a due falde con struttura portante costituita da cinque capriate lignee; copertura ad unico spiovente in corrispondenza delle navate laterali sostenuta da falsi puntoni inclinati; orditura secondaria costituita da arcarecci e travetti con sovrastanti tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi diagonali; recenti interventi hanno messo in luce una precedente pavimentazione a quota inferiore realizzata in pianelle di cotto. Il piano del presbiterio, rialzato con tre gradini in marmo rosso Verona, è pavimentato in quadrotte di marmo rosso Verona posate a corsi obliqui, inserite in un reticolo ortogonale realizzato con lastre di marmo nero e biancone. Il vano absidale presenta una pavimentazione in quadrotte di rosso ammonitico e pietra calcarea bianca.
Prospetti interni
L’ampio ed arioso ambiente interno, dalle linee sobrie ed armoniche, è scandito in tre navate da due file di archeggiature a tutto sesto su una teoria di pilastri con capitelli modanati, che generano una visione prospettica verso lo spazio del presbiterio; i prospetti della navata centrale sono coronati da una cornice sommitale modanata che cinge l’intero perimetro prolungandosi anche al presbiterio; i fianchi longitudinali delle navate laterali sono ritmati da lesene doriche che inquadrano una teoria di archeggiature entro cui si inseriscono gli altari laterali. Le pareti sono intonacate e caratterizzante da un trattamento decorativo a tempera che disegna finte cornici e costolonature modanate.
Prospetti esterni
I prospetti esterni esibiscono una geometrica sobria e lineare, si articolano su entrambi i fianchi longitudinali dell’aula nel doppio registro corrispondente alla scansione delle navate interne; lungo il fianco meridionale la linearità compositiva è interrotta dal volume emergente di una nicchia e dalle finestrature che interessano entrambi i registri; il volume edilizio che si estende lungo il fianco settentrionale è coronato da una cornice sottogronda a dentelli in laterizio, e presenta tracce di pitture murali in precario stato di conservazione.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa, all’altezza del presbiterio. Pianta a base quadrangolare, fusto intonacato di color ocra. Cella campanaria ad edicola caratterizzata da un’apertura a tutto sesto per ciascun lato. Copertura a padiglione a pianta ottagonale impostata su un alto tamburo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990-1995)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio, realizzato in occasione della riapertura al culto dell’antica chiesa parrocchiale, ha previsto l’introduzione di un semplice altare mobile in legno intagliato collocato in posizione rivolta verso l’assemblea. Si conservano l’altare maggiore pre-conciliare e le antiche balaustrate in marmo con cancelletto in ferro battuto.
altare - aggiunta arredo (1990-1995)
Nuovo altare mobile in legno intagliato rivolto verso l’assemblea.
ambone - aggiunta arredo (1990-1995)
Ambone in ferro e rame sbalzato collocato in posizione avanzata e laterale sul piano del presbiterio, in prossimità della balaustrata settentrionale.
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