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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Geroli
Terragnolo
Trento
chiesa
sussidiaria
S. Giuseppe
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1750 - 1750(menzione intero bene); 1750 - 1799(decorazione intero bene); 1861 - 1861(benedizione carattere generale); 1910 - 1910(restauro intero bene); 1998/12/29 - 1998/12/29(passaggio di proprietà intero bene); 2009 - 2010(restauro intero bene)
Chiesa di San Giuseppe
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giuseppe <Geroli, Terragnolo>
Altre denominazioni S. Giuseppe
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1750  (menzione intero bene)

La prima menzione della chiesa si riscontra negli atti visitali del 1750.

1750 - 1799 (decorazione intero bene)

La decorazione a fresco della facciata e dell'interno (ancona dell'altare maggiore) è databile alla seconda metà del XVIII secolo.

1861  (benedizione carattere generale)

Il tempio fu benedetto nel 1861 in seguito ad un imprecisato intervento di restauro.

1910  (restauro intero bene)

Un ulteriore restauro è documentato nel 1910.

1998/12/29  (passaggio di proprietà intero bene)

La chiesa è stata recentemente ceduta dai baroni Malfatti al Comune di Terragnolo. L'atto è stato formalizzato il 29 dicembre 1998.

2009 - 2010 (restauro intero bene)

L'ultimo restauro dell'edificio, promosso dal Comune di Terragnolo, risale al 2009-2010 circa.
Descrizione

Documentata a partire dal 1750, la chiesa di San Giuseppe sorge in posizione isolata presso il maso già di proprietà dei baroni Malfatti, con orientamento a sud-ovest. L'intera proprietà è recentemente passata al Comune di Terragnolo (1998) ed è attualmente utilizzata come colonia estiva. L'edificio presenta una facciata a due spioventi occupata dal portale architravato centrale, affiancato da due finestre quadrangolari e sormontato da una finestra lunettata, sormontata dallo stemma della famiglia Malfatti. L'interno si sviluppa a navata unica, nella cui parete di fondo è ricavata una nicchia centinata nella quale è incassato l'altare maggiore. Pregevole la decorazione a fresco della facciata e dell'interno (ancona dell'altare maggiore), databile alla seconda metà del XVIII secolo.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale.
Facciata
Facciata a due spioventi, occupata dal portale architravato in pietra calcarea, affiancato da due finestre quadrangolari chiuse da inferriate e sormontato da una finestra a lunetta.
Prospetti
Fiancate laterali lisce e cieche.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata.
Coperture
Tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in coppi.
Interni
Navata unica con pareti lisce, percorsa in alto da un cornicione marcapiano modanato. L'altare maggiore è incassato in una nicchia centinata ricavata nella parete di fondo della navata. Un'ulteriore nicchia a centina ribassata è presente lungo la parete sinistra.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in lastre irregolari di pietra calcarea.
Elementi decorativi
Affreschi adornano la facciata (fastigio del portale e cornice di finestra) e la parete di fondo della navata (ancona dell'altare maggiore con Sacra Famiglia).
Adeguamento liturgico

nessuno
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