chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Storo
Trento
cappella
sussidiaria
S. Maurizio
Parrocchia di San Floriano
Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1965-1975 circa)
1844 - 1844(costruzione intero bene); 1844 - 1844(benedizione carattere generale); 1855 - 1855(menzione cimitero); 1960 - 1960(ristrutturazione intero bene); 1960 - 1960(cambio intitolazione intero bene)
Cappella di San Maurizio
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Maurizio <Storo>
Altre denominazioni Cappella detta "Ai morti"
Chiesetta dei Morti
S. Maurizio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1844  (costruzione intero bene)

La cappella presso il Palvico fu eretta nel 1844 come voto della popolazione locale per scampare all'epidemia di colera che aveva cominciato a diffondersi nelle valli trentine a partire dal 1835.

1844  (benedizione carattere generale)

Il sacello fu benedetto nel 1844.

1855  (menzione cimitero)

Quando nel 1855 il paese di Storo fu colpito dal morbo di colera, presso la cappellina fu allestito un lazzaretto per assistere gli infermi. Il vicino corso del Palvico, infatti, garantiva un approvigionamento idrico sufficiente a garantire le misure igieniche minime. Durante quell'estate le dodici vittime dell'epidemia furono seppellite nell'area antistante al sacello, che prese così il nome popolare di "cappella dei morti".

1960  (ristrutturazione intero bene)

La cappella fu ristrutturata nel 1960 su iniziativa del locale gruppo ANA, cui venne data in consegna. Risale probabilmente a questo intervento anche la decorazione a tempera dell'abside.

1960  (cambio intitolazione intero bene)

In seguito al restauro, la cappella fu dedicata a San Maurizio.
Descrizione

Costruito nel 1844 sul lungo Palvico destro, poco fuori dal paese di Storo, il piccolo sacello è noto popolarmente con il nome di “cappella dei morti”, perché nell'estate del 1855 funse da ricovero spirituale per i malati di colera assistiti presso l'annesso lazzaretto e le dodici vittime del morbo epidemico furono sepolte nell'area ad esso antistante. Ristrutturata nel 1960 su iniziativa del locale gruppo ANA, la cappella prese allora l'attuale dedicazione a San Maurizio. La semplice struttura presenta una facciata a due spioventi, interamente occupata dal portale a luce centinata, chiuso da una cancellata. Le fiancate, lisce, sono percorse in basso da una zoccolatura a intonaco rustico e recano ciascuna una piccola finestra arcuata. L'interno, ad aula unica voltata a botte, si conclude in un'abside poligonale.
Pianta
Pianta rettangolare con abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, interamente occupata dall'apertura centinata del portale.
Prospetti
Fiancate lisce, percorse in basso da uno zoccolo a intonaco rustico, ciascuna recante al centro una finestra a centinatura ribassata.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte in muratura sull'aula; a spicchi sull'abside.
Coperture
Tetto a doppia falda con struttura lignea e manto di copertura in lamiera metallica.
Interni
Aula unica con pareti lisce, conclusa da abside poligonale preceduta da un'arcata a pieno centro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di ceramica.
Elementi decorativi
Le pareti dell'abside presentano una decorazione a tempera d'epoca recente, raffigurante San Maurizio protettore degli Alpini.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1965-1975 circa)
Sul gradino dell'altare storico, che è stato mantenuto, è stata posizionata una mensa al popolo di tipo a tavolo, in granito.
Contatta la diocesi