chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Sant'Egidio
Ferrara
Ferrara - Comacchio
santuario
sussidiario
B.V. Annunziata del Poggetto
Parrocchia di Sant'Egidio
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
presbiterio - intervento strutturale (1966)
XIV - XIV(costruzione intero bene); 1727 - 1727(restauro intero bene); 1852 - 1858(restauro intero bene); 1894 - 1894(rifacimento intero bene); 1910 - 1910(restauro facciata); 1933 - 1933(costruzione campanile); 1946 - 1946(rifacimento intero bene); 2012 - 2012(rifacimento coperture)
Santuario della Beata Vergine Annunziata del Poggetto
Tipologia e qualificazione santuario sussidiario
Denominazione Santuario della Beata Vergine Annunziata del Poggetto <Sant'Egidio, Ferrara>
Altre denominazioni Santuario della Beata Vergine dell'Annunciazione nel Poggetto
B.V. Annunziata del Poggetto
Autore (ruolo)
Calzolari, Giuseppe (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XIV  (costruzione intero bene)

Il Santuario del Poggetto, cosiddetto perché posto su di una piccola altura naturale, è citato nei documenti sin dal 1319: a quella data un rogito del notaio Valentino Rossi di Bologna testimonia che il conte Uguccione di Galliera donò i suoi beni al priorato di Santa Maria del Podio. La chiesetta era di recente costruzione in quanto alla fine del XIII secolo l'immagine della Madonna era ancora collocata entro una semplice edicola votiva. Dal 1435, con discontinuità, la chiesa di Santa Maria del Poggio fu unita alla chiesa parrocchiale di Sant'Egidio.

1727  (restauro intero bene)

All'inizio del XVIII secolo la chiesetta versava in pessime condizioni e minacciava di crollare. Nel 1727 si operarono lavori di rifacimento che interessarono dapprima la facciata e poi l'intero edificio che venne costruito a pianta quadrata. Il contributo economico dei parrocchiani fu determinante per il completamento dei lavori.

1852 - 1858 (restauro intero bene)

La chiesetta venne restaurata a più riprese nel XIX secolo. Nel 1852 il rettore don Luigi Venturini fece riparare il tetto e cinque anni dopo fece tinteggiare gli interni e gli esterni. Negli stessi anni una epidemia di colera attirò folle di fedeli fino al santuario per supplicare la grazia dalla malattia.

1894  (rifacimento intero bene)

In seguito alla rotta del fiume Reno del 1864 il paese di Sant'Egidio venne allagato e anche la chiesa del Poggetto. Nuovi restauri vennero operati fra il 1884 e il 1886. Nel 1894 il santuario venne riedificato in stile gotico-lombardo per interessamento del canonico monsignor Giuseppe Zanardi. I lavori presero avvio con la costruzione dell'abside, realizzata tra il 1888 e il 1891 a spese di don Zanardi. I disegni relativi all'innalzamento della chiesa vennero tracciati dall'ingegnere Giuseppe Calzolari e terminati dagli ingegneri Vittorio Scabbia e Antonio Chiozzi di Ferrara. All'esterno i fregi si devono all'artigiano ferrarese Angelo Tellini. La sacrestia a nord venne edificata nel 1896 per opera del mastro muratore Francesco Villani di San Martino.

1910  (restauro facciata)

Nel 1910 si registra il restauro della facciata della chiesa.

1933  (costruzione campanile)

Il campanile venne costruito nel 1933, su iniziativa di don Giuseppe Zanardi e per opera della ditta Borea di Marrara. Le campane sono state fuse dalla ditta Brighenti di Bologna.

1946  (rifacimento intero bene)

Nel 1946 l'impresa Edil-Labor di Stagni Borsatti - Alberti di Sant'Egidio ricostruì la chiesa. Nel 1966 il dottor Giovanni Govoni spesò l'altare in marmo costruito dalla ditta Beretta.

2012  (rifacimento coperture)

Nel 2012 venne rifatto il tetto. I lavori di ristrutturazione terminarono una settima prima del terremoto che colpì l'Emilia.
Descrizione

La chiesa sorge fuori dell'abitato di Sant'Egidio di Ferrara, in aperta campagna e su un'altura. La facciata a capanna è inquadrata da lesene angolari con pinnacoli sommitali ed è arricchita nel sottogronda da arcatelle cieche. Nel prospetto si apre il portale rettangolare, sovrastato da un arco acuto in cotto scolpito, e si apre un oculo vetrato, incorniciato da una cornice in cotto scolpito, posto in asse con il portale. L'interno è ad aula, voltata a crociera, con presbiterio e abside pentagonale.
contesto
L’abitato di Sant'Egidio, dalla cui parrocchia dipende il Santuario del Poggetto, sorge a sud-est della città di Ferrara, lungo il corso del Po morto di Primaro e lungo la SP 65 che origina da Ferrara e conduce a Consandolo. La chiesa sorge fuori dell’abitato, in direzione ovest e in aperta campagna. E' posta su un'altura ed è orientata.
impianto planivolumetrico
L’aula liturgica è parte di una aggregazione orizzontale di volumi che comprende la sacrestia a sud del presbiterio e un edificio a uso deposito a nord del presbiterio. .
esterno
Un vialetto asfaltato, circondato da due aree verdi piantumate, collega la base della collina alla chiesa. Il sagrato, ugualmente asfaltato, si sviluppa perpendicolare alla facciata. La facciata a capanna, in muratura a vista, è inquadrata da lesene angolari sfaccettate che terminano alla sommità con pinnacoli in pietra, le due falde del tetto sono impreziosite da arcatelle cieche in cotto nel sottogronda, al loro apice si innalza una croce ferrea. Nel prospetto si apre un portale, preceduto da due gradini e sovrastato da un arco a sesto acuto con cornice in cotto, e si apre un oculo vetrato con cornice in cotto. Il fianco sinistro è segnato da lesene, aperto da finestre con arco a sesto acuto e caratterizzato dal volume in aggetto del locale adibito a deposito, il fianco destro è segnato da lesene, aperto da finestre con arco a sesto acuto e caratterizzato dal volume in aggetto della sacrestia. Abside semicircolare. Il campanile si erge distaccato dalla chiesa, a sinistra della facciata. La canonica si trova a nord della chiesa, appena oltre via del Poggetto.
pianta
Chiesa ad impianto longitudinale, a una navata, orientata.
interni
Si accede all'aula mediante un portone sormontato in controfacciata da un oculo vetrato. All'interno la chiesa presenta l'unica navata coperta da volte a crociera. Finestre con arco a sesto acuto si aprono nei muri perimetrali, al di sotto di una cornice. La geometria è scandita dalla successione di lesene, che sorreggono la cornice, che percorre tutto il perimetro interno dell'aula. Un arco trionfale, a sesto acuto, separa la navata dal presbiterio, rialzato di un gradino, coperto da volta a crociera. Sull'arco opposto all'arco trionfale si imposta la volta a spicchi dell'abside pentagonale. Ai lati del presbiterio vi sono due porte, quella a destra conduce alla sacrestia, quella a sinistra a un deposito. Pavimenti in marmette di graniglia.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio con copertura celata dalle volte. Manto in coppi.
apparati liturgici
Nell'aula l'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. Per la liturgia viene utilizzato un bacile mobile. Vi sono quattro confessionali in sacrestia. Il presbiterio è diviso dall'aula tramite un gradino e una balaustra in ferro e legno ed è definito sul fondo dall'altare post-conciliare in marmo e fisso, orientato verso l’assemblea. L’ambone, mobile a leggio, è a sinistra del presbiterio, la sede dei celebranti è a destra. Il tabernacolo si trova nell'abside, collocato su una mensolina.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1966)
Altare in marmo collocato nel presbiterio nel 1966.
Contatta la diocesi