chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Fiera di Primiero
Primiero San Martino di Castrozza
Trento
chiesa
sussidiaria
Beata Maria della Consolazione
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1663 - 1668(costruzione intero bene); 1668/17/04 - 1668/17/04(benedizione carattere generale); 1895 - 1895(installazione orologio); 1909/09/05 - 1910/03/13(avvio lavori campanile); 1945 - 1950(ricostruzione facciata); 1952 - 1952(decorazione facciata); 1955 - 1956(decorazione aula); 2000 - 2000(restauro intero bene)
Chiesa della Beata Maria della Consolazione
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Beata Maria della Consolazione <Fiera di Primiero, Primiero San Martino di Castrozza>
Autore (ruolo)
Sandonà, Mario (progetto campanile)
Wenter Marini, Giorgio (progetto facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
architettura contemporanea (rifacimento facciata)
Notizie Storiche

1663 - 1668 (costruzione intero bene)

Il 2 febbraio 1663 la comunità di Fiera di Primiero prese la solenne decisione di erigere nel paese una chiesa da dedicare alla Madonna della Consolazione detta dell'Aiuto. Il vicario generale Antonio Bertelli, in accordo con l'arciprete Nicolò Inama, diede il proprio consenso alla costruzione l'undici marzo 1663, indicando come luogo un terreno tra le case di Zorzi Chinspergher e di Pietro Lot. Il 23 ottobre dello stesso anno fu postala prima pietra dall'arciprete delegato dal vescovo Marco Marchiani. La costruzione fu lenta tanto che nel 1665 erano state allestite solo le fondamenta. La costruzione ebbe termine nel 1668.

1668/17/04  (benedizione carattere generale)

Il nuovo edificio fu benedetto il 17 aprile 1668.

1895  (installazione orologio)

Nel 1895 fu installato al vertice della facciata un orologio realizzato da Giovanni Frassoni di Rovato (Brescia).

1909/09/05 - 1910/03/13 (avvio lavori campanile)

La torre campanaria, che funge anche da torre civica, fu realizzata nel 1910 (la prima pietra venne posta il 13 marzo), su progetto presentato dall'architetto Sandonà il 5 settembre 1909.

1945 - 1950 (ricostruzione facciata)

Tra il 1948 e il 1950 l'architetto-pittore Giorgio Wenter Marini ricostruì la facciata dell'edificio: il progetto presentato nel 1945, dopo che quello dell'ingegnere Enrico Trollis era stato rifiutato, fu messo in opera a partire dal 7 giugno 1948.

1952  (decorazione facciata)

La nuova facciata fu ornata da un grande dipinto murale realizzato da Argo Castagna di Rovereto nel 1952.

1955 - 1956 (decorazione aula)

I dipinti murali dell'intero furono realizzati dal pittore Onkè Perzolli tra il 1955 e il 1956.

2000  (restauro intero bene)

L'edificio è stato recentemente restaurato.
Descrizione

La chiesa dedicata alla Madonna dell'Aiuto, orientata a ovest, fu eretta per volontà popolare al centro dell'abitato di Fiera di Primiero tra il 1663 e il 1668. La facciata a capanna, rivestita di porfido e granito e decorata da un grande dipinto murale, fu ricostruita tra il 1948 e il 1950 su progetto del noto architetto-pittore Giorgio Wenter Marini. L'imponente torre campanaria, fungente da torre civica, rivestita da mattoni bicolori posti su fasce orizzontali, fu realizzata nel 1910. L'interno si sviluppa in un'aula rettangolare coperta da una volta a padiglione, conclusa da un presbiterio con volta a crociera, occupato da un altare ligneo ospitante la molto venerata tela della Madonna dell'Aiuto.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata a capanna caratterizzata da un rivestimento a mattoni a vista in granito e porfido; una scalinata conduce al portale architravato, strombato, sovrastato da un rosone, circondato da un dipinto murale.
Prospetti
Fiancata settentrionale caratterizzata dall'emergere dei volumi del campanile e della sacrestia.
Campanile
Struttura su base quadrangolare rivestita da un parato lapideo grezzo a vista; il fusto è rivestito da mattoni bicolori (in granito e in porfido) disposti in fasce orizzontali alternate; cella campanaria aperta da quattro monofore e sovrastata da un terrazzo sommitale coperto da un tetto piramidale, sostenuto da pilastri angolari intervallati da colonne lisce.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta a padiglione nell'aula e volta a crociera nel presbiterio.
Coperture
Tetto a doppia falda ricoperto da lamiera metallica.
Interni
Aula rettangolare con pareti ritmate da una partitura che suddivide la superficie in più settori (un reticolo della medesima fattura è presente anche sulla volta e sulle pareti del presbiterio); cornicione corrente lungo l'intero perimetro al di sopra del quale si aprono tre finestre lunettate.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a lastre di pietra disposte a corsi obliqui.
Elementi decorativi
Dipinto murale in facciata.
Adeguamento liturgico

nessuno
Contatta la diocesi