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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Serforan
Pinasca
Pinerolo
cappella
sussidiaria
San Domenico
Parrocchia di San Rocco
Aula liturgica; Presbiterio e altare; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Coperture
altare - aggiunta arredo (2000 ca.)
1903 - 1903(consacrazione intero bene); 1985 - 1985(ristrutturazione intero bene); 2011 - 2011(restauro intero bene)
Cappella di San Domenico
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Domenico <Serforan, Pinasca>
Altre denominazioni Madonna della Neve
Ambito culturale (ruolo)
neogotico (costruzione intero edificio)
Notizie Storiche

1903  (consacrazione intero bene)

Nel 1903 fu benedetta la cappella di Serforan sotto i titoli di san Domenico, Madonna della Neve e Sacra Famiglia. [Notizie raccolte da don Grietti per uno studio in fase di elaborazione]

1985  (ristrutturazione intero bene)

"Nel 1985 è stato rifatto il tetto, il pavimento in pietra ed altri lavori di abbellimento." (relazione Gilli, 2003) Sulla parete di sinistra, vicino all’ingresso, è stata apposta una targa che riporta la scritta: “Ricordo degli amici di D. Forchino D. 1903 – Restaurata nel 1985”.

2011  (restauro intero bene)

Il quadretto appeso vicino all’abside riporta invece la notizia del restauro avvenuto nel 2011 in ricordo di Monsignor Mario Ambrosiani (1919–2009), parroco di S. Rocco a Dubbione e S. Giovanni Battista a Tagliaretto.
Descrizione

La cappella dedicata a San Domenico sorge tra le aree boschive del comune di Pinasca in località Serforan. L’edificio è libero su tutti i lati ed è orientato secondo l'asse nord-sud. La costruzione presenta nella parte anteriore un nartece con superfici murarie finite ad arriccio e tinteggiate di color giallo paglierino chiaro; la zoccolatura, invece, è di color rosa persico. La facciata in stile eclettico alpino, rimanda in alcuni elementi lo stile gotico, ed è caratterizzata da un’ampia apertura ad arco a sesto acuto provvista di lesene laterali terminanti con pennacchi piramidali acuminati. Al centro della porzione sommitale è presente l'imponente scritta: “Ricordo degli amici di D. Forchino D.” , e poco sopra la data "1903". E' visibile l’esiguo sporto della copertura in lose che culmina con un pennacchio reggente la croce metallica. Il fianco ovest del nartece, presenta due aperture ad arco a sesto acuto che consentono la vista sul fondovalle. La copertura del portico è costituita da travi di legno e completata dal tavolato all’intradosso. L’entrata è costituita dalla porta in legno rifinita da specchiature ed è contornata da un portale formato da elementi trilitici in pietra grigia che sorreggono la lunetta a sesto acuto ospitante la scritta di dedicazione.
Aula liturgica
Il piccolo ambiente interno è sobrio, le pareti sono finite nella parte superiore ad arriccio tinteggiato di bianco, mentre nella parte inferiore è presente la zoccolatura continua tinteggiata di grigio. L’aula è illuminata dalla finestra centinata che si apre sul fianco destro e da due aperture circolari create nella porta d’ingresso. L’ambiente è definito superiormente da un controsoffitto in perline di legno. Sulla parete di sinistra, accanto all’ingresso, si legge una targa che riporta la scritta: “Ricordo degli amici di D. Forchino D. 1903 – Restaurata nel 1985”. Il quadretto collocato presso l’abside riporta invece la notizia del restauro avvenuto nel 2011 in ricordo di Monsignor Mario Ambrosiani (1919 – 2009), parroco di San Rocco a Dubbione e San Giovanni Battista a Tagliaretto.
Presbiterio e altare
Al centro della parete absidale spicca il dipinto contemporaneo che raffigura Maria e il Bambin Gesù, a destra vi è l'immagine della Passione di Cristo, a sinistra una tela rappresentante San Domenico ai piedi della Madonna. La mensa è in legno massello ed è sopraelevata tramite la predella lignea. Fanno parte dell’arredo liturgico: la statua lignea dipinta della Madonna del Rosario con in braccio il bambino posta nella nicchia sopra l’ingresso, e i banchi in legno.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata interamente con assi di legno, trattate con mordente e posate nel senso trasversale alla navata. Il pavimento del nartece è rivestito con lastre di pietra grigia locale dalle forme irregolari, posate a opus incertum.
Impianto strutturale
L'edificio ha un unico corpo a pianta rettangolare con abside poligonale; la sezione è composta dal volume dell’aula con controsoffitto ligneo oltre il quale vi è il tetto a capanna. I muri sono costituiti da pietre a spacco naturale, unite con malta di calce. Non sono presenti catene di rinforzo della struttura.
Coperture
La copertura è realizzate in lose, sorrette da travature in legno.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2000 ca.)
aggiunta nuovo tavolo di tipo domestico come mensa.
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