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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Allerona
Orvieto - Todi
chiesa
parrocchiale
S. Maria
Parrocchia di Santa Maria e San Michele Arcangelo
Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1970 ca.); ambone - aggiunta arredo (1970 ca.)
XII sec. - XII sec.(costruzione intero bene); 1275 - 1292(notizie carattere generale); 1357 - 1357(notizie carattere generale); 1492 - 1492(notizie carattere generale); 1573 - 1573(descrizione intero bene); 1624 - 1626(restauro esterno); 1639 - 1639(descrizione intero bene); 1687 - 1687(descrizione intero bene); 1697 - 1714(riparazioni copertura); 1723 - 1723(interventi intero bene); 1843 - 1856(descrizione intero bene); 1892 - 1897(restauro intero bene); 1929 - 1935(restauro campanile); 1957 - 1958(notizie intero bene); 1984 - 1984(restauro campanile); 1987 - 1989(consolidamento copertura)
Chiesa di Santa Maria
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria <Allerona>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria Assunta
S. Maria
Autore (ruolo)
Zampi, Paolo (restauro)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze orvietane (costruzione)
neogotico (restauro)
Notizie Storiche

XII sec.  (costruzione intero bene)

La costruzione della chiesa plebana di Allerona, dedicata a Santa Maria Assunta risale al XII secolo.

1275 - 1292 (notizie carattere generale)

Il nome di una chiesa, intitolata a "S. Mariae de Alerona", appare nelle "Rationes Decimarum" dal 1275. Dal catasto del 1292 si apprende invece che la Chiesa di Santa Maria fu a capo del piviere di Allerona, inserito all'interno del contado orvietano in sostituzione del Piviere di San Giovanni di Monte Pagliaro, la cui parrocchia aveva sede a Meana.

1357  (notizie carattere generale)

Il 3 dicembre 1357 il Vescovo di Orvieto compì la visita pastorale nella Chiesa di Santa Maria, il cui rettore era il sacerdote Francesco Ligarilli. Negli atti della visita non compaiono descrizioni dettagliate della chiesa, ma il vescovo si limitò ad annotare che non c'era bisogno di alcuna riparazione.

1492  (notizie carattere generale)

Nell'anno 1492 gli "Statuti del Castello di Allerona", alla carta 3v, riportano una nota dei beni, arredi e suppellettili sacre, presenti nella sacrestia della chiesa di "S. Maria di Larona".

1573  (descrizione intero bene)

Negli atti della visita apostolica di Mons. Binarino, effettuata il 24 settembre 1573, rispetto alla forma architettonica, la chiesa viene descritta provvista di tre altari, il maggiore e due laterali dedicati alla Madonna Assunta in Cielo ed alla Madonna del Rosario, con qualche segno di cedimento della copertura e senza pavimentazione. Il Vescovo prescrisse anche la realizzazione di un fonte battesimale, di rame stagnato con coperchio.

1624 - 1626 (restauro esterno)

Lavori di restauro sono ben visibili sulla parete esterna, con la tamponatura di una piccola apertura sovrastante un preesistente arco a tutto sesto e di una più grande al centro. Già annunciati nel Libro delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 3, alla data del 25 agosto 1624, le opere sono testimoniate da una epigrafe collocata sulla parete d'ingresso, con la scritta "D.O.M. 1626 - RESTAURATUM".

1639  (descrizione intero bene)

Gli atti della visita pastorale del Vescovo Pier Paolo Crescenzi, avvenuta il 17 maggio 1639, descrivono la chiesa in ordine e strutturata al proprio interno con cinque altari, tra cui il maggiore.

1687  (descrizione intero bene)

Gli atti della visita pastorale del Cardinale Savio Millini, Vescovo di Orvieto dal 1681 al 1684, compiuta nel 1687, collocano la chiesa entro la cinta muraria del castello e la definiscono in buono stato di conservazione, con cinque altari e provvista di fonte battesimale.

1697 - 1714 (riparazioni copertura)

Il Libro n. 2 dei Consigli della Comunità, alla data del 9 maggio 1697, riferisce di lavori urgenti fatti eseguire dal camerlengo sul tetto della chiesa, a seguito di infiltrazioni d'acqua, con la successiva sostituzione di una trave. Altre riparazioni del tetto furono eseguite nel 1700, e poi, ancora nel 1708 e nel 1714, quando si dovette risanare il tetto in diversi punti, provvedendo alla sostituzione di canali e coppie di ferro.

1723  (interventi intero bene)

La visita pastorale del Vescovo Onofrio Elisei, avvenuta il 12 ottobre 1723, trovò la chiesa dotata dei cinque altari già presenti dal tempo del Vescovo Crescenzi, ordinando che la stessa fosse imbiancata e che fosse costruito un cancello dietro la sacrestia confinante con le mura castellane. Il Vescovo ordinò inoltre la costruzione di un muro nella parte posteriore della chiesa, per impedire qualsiasi accesso da quel lato, il riadattamento delle porte, l'aggiustatura di una finestra nella parete posteriore e il restauro del campanile.

1843 - 1856 (descrizione intero bene)

Mons. Giuseppe Vespignani, tra il 1843 ed il 1856, compì ben tre visite pastorali: nella Chiesa di Santa Maria viene ancora descritta la presenza di cinque altari. Intanto, nel 1847, la torre campanaria fu ingrandita per far posto ad una nuova campana.

1892 - 1897 (restauro intero bene)

La Chiesa di Santa Maria Assunta venne profondamente ristrutturata in stile neogotico alla fine del XIX secolo, su invito del Vescovo Giuseppe Ingami, che faceva seguito alle sollecitazioni del suo predecessore, Mons. Briganti, e su disegni dell'ingegnere orvietano Paolo Zampi. Tra le altre opere, si rifecero la copertura, alzando il corpo, ed una nuova abside; le decorazioni furono realizzate dalla fabbrica artistica perugina di terrecotte "Angeletti e Biscarini", mentre gli affreschi furono affidati al pittore senese Arturo Viligiardi. La chiesa fu riaperta al culto il 5 settembre 1897, ma le opere eseguite erano risultate molto più costose rispetto a quelle preventivate, ed i pagamenti si protrassero fino ai primi anni del nuovo secolo. E' forse questo il motivo per cui non fu realizzata la progettata facciata laterale sulla piazza, composta da archi e guglie sul modello delle sedi confessionali.

1929 - 1935 (restauro campanile)

Notizie di una ordinanza di demolizione riguardante la porzione sommitale della torre campanaria risalgono al 1929. Un successivo preventivo di spesa per le stesse opere di demolizione e ricostruzione, con consolidamento della torre, è datato 1935.

1957 - 1958 (notizie intero bene)

Un verbale di sopralluogo effettuato dal Genio Civile, datato 5 marzo 1958, dichiara che il terremoto dell'anno precedente, avvenuto il 6 dicembre 1957, non aveva provocato danni rilevanti alla chiesa, già lesionata nelle volte e nell'arco trionfale per comprovati cedimenti del terreno di fondazione, se non quelli relativi alla riapertura di una lesione risarcita nella volta dell'abside e ad un leggero ampliamento delle vecchie lesioni.

1984  (restauro campanile)

A firma dell'Ordinario e datata 1984 è una richiesta di sovvenzione, al Ministero dell'Interno, della spesa sostenuta per lavori di "consolidamento e ristrutturazione con rifacimento del tetto del campanile" della chiesa parrocchiale di Santa Maria in Allerona, lavori dichiarati urgenti e necessari per la conservazione e l'uso della torre.

1987 - 1989 (consolidamento copertura)

La copertura dell'edificio è stata oggetto di un intervento di consolidamento, con realizzazione di cordolo sommitale e posa in opera di una seconda struttura in travi d'acciaio sovrastante quella lignea, iniziato nel 1987 e terminato nel 1989.
Descrizione

Allerona, borgo di antichissime origini, fu nel medioevo un castello feudale, importante baluardo del Comune di Orvieto verso Chiusi, soggetto alle famiglie dei Monaldeschi e dei Filippeschi; del castello rimangono i resti delle antiche mura e le due porte denominate "del Sole" e "della Luna", nonché l'assetto urbanistico. La fondazione della chiesa plebana di Santa Maria, il cui aspetto odierno è dovuto alla ristrutturazione in stile neogotico effettuata alla fine dell'ottocento, risale al XII secolo. La chiesa si trova collocata all'interno delle mura castellane, parte del tessuto edilizio e quinta della piazza di Santa Maria, verso la quale mostra l'unica parete accessibile, non la facciata di cui il tempio è sprovvisto, bensì una parete laterale, in pietra a facciavista con cornici in mattoni; la torre campanaria, anch'essa in pietra, è collocata invece sul prospetto opposto. Si tratta di un impianto ad aula unica, intonacata e decorata, con la copertura a falde sorretta da capriate lignee anch'esse decorate, così come l'intero legname. Il transetto si presenta invece voltato, a crociera nella campata centrale, a botte nei bracci laterali, poco accentuati. L'abside, separata dalla navata da una balaustra in terracotta e sollevata di un solo gradino, così come le cappelle laterali del transetto, è poligonale e sormontata da un catino a cinque spicchi. L'ambiente liturgico è adorno di terrecotte decorative, realizzate dalla fabbrica perugina di Angeletti e Biscarini, fra cui spicca il pulpito, collocato lungo il lato destro, sorretto da colonne poggianti su leoni stilobati; sul lato sinistro, al di sotto della cantoria, collocata su quella che sarebbe la parete di controfacciata, si apre la cappella che custodisce il fonte battesimale. L'abside, che ospita l'altare maggiore, è completamente decorata a tempera con scene di vita della Vergine Maria, eseguite dal pittore senese Arturo Viligiardi nel 1896, autore anche delle pitture della settecentesca Cappella, o Oratorio, di Sant'Ansano, patrono di Allerona, completamente restaurate, da cui si accede alla sacrestia. Le finestre, poste lungo la parete destra e nell'abside, sono realizzate in fine alabastro.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua con tetto a doppia falda.
Struttura
Strutture verticali: pareti in muratura di pietra naturale. Strutture di orizzontamento: doppia copertura a capriate, lignea quella inferiore, in acciaio quella superiore.
Coperture
L'aula presenta copertura impostata su cinque capriate lignee decorate, travi e limette lignee decorate, pianellato laterizio; il transetto è voltato a crociera nella campata centrale, a botte nelle laterali; l'abside è coperta con un catino poligonale a cinque spicchi affrescato. Il manto di copertura è in coppi e sottocoppi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è realizzata con mattonelle policrome di graniglia cementizia.
Elementi decorativi
Due confessionali a muro neogotici, cuspidati, realizzati in terracotta.
Elementi decorativi
Pulpito in cotto lungo la parete destra, collocato su quattro colonne poggianti su leoni stilobati.
Elementi decorativi
Cantoria in cotto, sorretta da colonne, binate al centro e singole sui lati, con balaustra realizzata con archetti trilobati.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1970 ca.)
Altare in terracotta, con mensa dello stesso materiale, realizzato sopra un doppio gradino.
ambone - aggiunta arredo (1970 ca.)
Ambone ligneo con leggio sovrastante.
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