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Caltanissetta
Caltanissetta
chiesa
parrocchiale
Santa Maria La Nova
Parrocchia di Santa Maria la Nova
Pianta; Impianto strutturale; Orizzontamenti
presbiterio - intervento strutturale (2003)
1571 - 1622(costruzione intero bene); 1647 - 1647(decorazioni cappelle); 1654 - 1654(restauro intero bene); 1661 - 1663(decorazioni pareti di fondo navate laterali); 1665 - 1665(costruzione volta navata centrale orizzontamenti); 1717 - 1720(realizzazione decorazioni); 1733/07/26 - 1733/07/26(consacrazione intero bene); 1782 - 1782(costruzione I ordine prospetto principale); 1840 - 1848(completamento prospetto principale); 1844/05/05 - 1844/05/05(erezione a cattedrale intero bene); 1855 - 1856(sopraelevazione campanili); 1868 - 1870(decorazioni cappelle); 1880 - 1890(restauro intero bene); 1923 - 1950(ampliamento intero bene); 1944 - 1950(ricostruzione volta navata centrale); 1951 - 1952(restauro decorazioni); 1954 - 1954(rifacimento affreschi volta navata centrale); 1960 - 1962(rifacimento pavimento); 1961/08/17 - 1961/11/10(realizzazione affreschi volta del presbiterio); 1990 - 1990(restauro intero bene); 1997 - 2000(restauro intero bene); 2002 - 2003/01/14(adeguamento liturgico intero bene)
Cattedrale di Santa Maria La Nova
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Cattedrale di Santa Maria La Nova <Caltanissetta>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria La Nova
Autore (ruolo)
Facenti, Nicola (costruzione intero bene)
Borremans, Guglielmo (progetto decorativo ed esecuzione affreschi volta)
Ferrigno, Francesco (progetto decorativo e affreschi presbiterio)
Scarlata, Edoardo (progetto di ampliamento)
Averna, Gaetano (modifiche al progetto di ampliamento)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

1571 - 1622 (costruzione intero bene)

La chiesa madre di Caltanissetta fu costruita nel 1571 dai mastri palermitani Nicola Facenti e Carlo Maneri; nel cantiere partecipò anche Giovanni Francesco Lombardo, capomastro della compagnia di Gesù a Palermo. Nella costruzione fu inglobata la chiesa dell’Immacolata Concezione, edificata intorno al 1519, che diventò una cappelle della navata destra; l’orientamento fu ribaltato. I lavori, sospesi nel 1574, ripresero nel 1604 con la costruzione di alcuni pilastri, realizzati da Cipriano di Miraglia e poi nel 1613 quando il mastro Francesco Nicolosi si impegnò a costruire tutti i pilastri e i “piccoli e grandi” archi. Tra il 1615 e 1616 si costruirono le volte delle cappelle, le paraste delle navate, e l’arco di trionfo. Gli archi e le cornici furono realizzate secondo il progetto elaborato dall’architetto lombardo Giovanni Fossato. Tuttavia, nel 1617 i capimastri Nicolosi e Carnimolla ricostruirono i pilastri della chiesa e ultimarono le volte delle cappelle laterali, intorno al 1

1647  (decorazioni cappelle)

Nel 1647 Scipione Licari finanziò l’abbellimento delle cappelle del fonte battesimale e del Crocifisso e donò il dipinto del battesimo di Cristo e un crocifisso ligneo (Giugno, p.72).

1654  (restauro intero bene)

Nel 1654 si ripavimentarono le dodici cappelle,si aprirono dodici finestre sulla navata centrale e si restaurò l’altare maggiore (Giugno, p.72).

1661 - 1663 (decorazioni pareti di fondo navate laterali)

Nel 1661 gli stuccatori nisseni Orazio Finocchio e Bartolomeo Nicosia decorarono le pareti di fondo della navata del SS.mo Sacramento” (navata laterale sinistra) e, nel 1663, quella della navata di San Michele Arcangelo(navata laterale destra) (Giugno, p.72).

1665  (costruzione volta navata centrale orizzontamenti)

Nel 1665 il capomastro palermitano Carlo Manosanta diresse i lavori di costruzione della volta a botte della navata centrale, realizzata in mattoni e gesso. Nello stesso anno si costruì il campanile, posto a sinistra della facciata principale (Giugno, p.72).

1717 - 1720 (realizzazione decorazioni)

Nel 1717 il pittore Angelo Rudulone dipinse la volta della cappella del SS. Sacramento. Tra il 1717 e 1718 si realizzarono gli stucchi della navata. Nel 1720 il pittore Guglielmo Borremans affrescò la volta (Il restauro, p.197-199).

1733/07/26  (consacrazione intero bene)

La chiesa, intitolata a San Michele Arcangelo, fu consacrata il 26 luglio 1733 dal vescovo Lorenzo Gioeni (Iscrizione; Pulci, p.284-285).

1782  (costruzione I ordine prospetto principale)

Nel 1782 fu costruito il primo ordine del prospetto, grazie al lascito testamentario delle sorelle Inguardiola (Pulci, p.291). La data è incisa sull’attico del partito d’estremità sinistro.

1840 - 1848 (completamento prospetto principale)

Tra il 1840 e il 1848 il prospetto fu completato con la costruzione di un campanile, simmetrico al precedente e completare il secondo ordine in corrispondenza del partito centrale. il progetto redatto dall’arch. Gaetano Lo Piano, fu in parte modificato dall’arch. Gaetano Genovese, membro del Consiglio di Ponti e Strade (Pulci, p.292; Il restauro, p.112-113).

1844/05/05  (erezione a cattedrale intero bene)

Nel 1844 fu costituita la diocesi di Caltanissetta: la chiesa madre fu eretta a cattedrale (Pulci, p.47-48).

1855 - 1856 (sopraelevazione campanili)

Tra il 1855 e il 1856 si costruirono i tamburi dei campanili: in quello di sinistra fu collocato l'orologio.

1868 - 1870 (decorazioni cappelle)

Tra il 1868 e il 1870 le cappelle delle navate laterali furono decorate da stucchi realizzati prima dal plasticista Domenico Fasulo e poi da Benedetto e Biagio Giangreco (Il restauro, p.123-125).

1880 - 1890 (restauro intero bene)

Tra il 1880 e il 1890 si eseguirono alcuni lavori, sotto la direzione dell’arch. Barbera. Il pavimento del presbiterio fu rialzato e chiuso da una cancellata. L’ebanista Michele D’Alessandro, che aveva curato lo smontaggio degli stalli del coro, ne realizzò il prolungamento con due ali semicircolari. Il falso attico fu reso agibile grazie all’inserimento di una ringhiera. Il milanese Giovanni Rusconi dipinse le volte della navate laterali e la cassa dell’organo; restaurò, inoltre, il dipinto della parete di fondo che chiudeva la navata centrale. Fu acquistato e montato l’altare secentesco della chiesa della Mercede di Salerno. Si costruirono i locali annessi adibiti ad archivio, uffici e alloggi per i predicatori non residenti (Pulci, p.293-295).

1923 - 1950 (ampliamento intero bene)

La chiesa fu ampliata nel 1923 con la costruzione di transetto e abside, secondo il progetto dell’ingegnere nisseno Edoardo Scarlata (allegato alla scheda). Nel 1938 i lavori proseguirono sotto la direzione dell’architetto Gaetano Averna, che apportò delle modifiche (allegato alla scheda). Nel 1945 si demolì la parete di fondo della navata per collegare la parte preesistente con la parte ampliata. Nel 1950 fu ultimata la cupola. Il primo progetto di ampliamento della chiesa (allegato alla scheda), fu probabilmente redatto intorno al 1840 dall'arch. Gaetano Lo Piano (Il restauro, p.127; 133;172).

1944 - 1950 (ricostruzione volta navata centrale)

Nel 1944 si ricostruì parte della volta della navata centrale, crollata in seguito ai bombardamenti del luglio 1943, sotto la direzione dell’arch. Gaetano Averna e la sorveglianza del Genio Civile. I lavori si conclusero il 29 agosto del 1950 (Il restauro, p.171-172).

1951 - 1952 (restauro decorazioni)

Tra il 1951 e il 1952 si restaurarono i dipinti delle navate laterali e si rimossero le statue degli apostoli, collocati nei pilastri della navata centrale. I pilastri furono decorati da medaglioni con la tecnica del chiaro scuro (Il restauro, p.175).

1954  (rifacimento affreschi volta navata centrale)

Nel 1954 il pittore Nicola Arduino, aiutato da Franceschelli e da Salvatore Randazzo, realizzò gli affreschi in stile della porzione di volta (un terzo) danneggiata dai bombardamenti, in prossimità della controfacciata. Il pittore ritoccò inoltre una lesione nel medaglione centrale e ricostruì l’affresco di una vela in prossimità dell’arco di trionfo. I lavori furono diretti dalla Soprintendenza ai Monumenti della Sicilia Occidentale (Il restauro, p.172-178).

1960 - 1962 (rifacimento pavimento)

Tra il 1960 e il 1962 la ditta Pugliesi realizzo la pavimentazione secondo il progetto dell’arch. Gaetano Averna (Il restauro, p.213).

1961/08/17 - 1961/11/10 (realizzazione affreschi volta del presbiterio)

Nel 1961 il pittore Nicola Arduino realizzò gli affreschi della Pentecoste e dell’Ascensione, posti in corrispondenza del catino absidale e La Carità e la Fede , posti in corrispondenza delle lunette (Il restauro, p.185).

1990  (restauro intero bene)

Nel 1990 furono rifatti gli intonaci esterni, le coperture della navata centrale e il rivestimento della cupola (Il restauro, p.133).

1997 - 2000 (restauro intero bene)

Tra il 1997 e il 2000 furono restaurati gli affreschi di Guglielmo Borremans e i dipinti delle navate laterali e delle cappelle. I lavori furono eseguiti dall’impresa Angelo Cristaudo e Giovanni Calvagna, secondo il progetto della Soprintendenza ai Beni Culturali di Caltanissetta e la consulenza dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma. Si restaurarono i manufatti lignei (organo, stalli del coro e porte), i manufatti lapidei (altari delle cappelle laterali, sarcofagi, lapidi). La chiesa fu dotata di un impianto di illuminazione idoneo (Il restauro).

2002 - 2003/01/14 (adeguamento liturgico intero bene)

Nel 2003 è stato realizzato l'adeguamento liturgico dell'area presbiteriale, secondo il progetto di Eugenio Abruzzini con la collaborazione dell'arch. Giuseppe di Vita (iscrizione).
Descrizione

La cattedrale è situata in piazza Garibaldi, piazza principale del centro storico di Caltanissetta. L’edificio, con sagrato chiuso da una cancellata, ha un prospetto con schema a capanna affiancato da campanili. Tale fronte è caratterizzato dalla sovrapposizione di due ordini, tuscanico e ionico, separati da un alto attico con cornice che si incurva in corrispondenza delle finestre circolari dei campanili.Il primo ordine, diviso in cinque partiti, ha al centro il portale bugnato inquadrato da colonne doriche trabeate, sormontato dalla lapide con iscrizione, sovrastato dallo stemma vescovile; i portali minori posti nei partiti laterali, sono sormontati da frontoni triangolari e sovrastati da finestre con frontone centinato. Il secondo ordine connota il partito centrale, concluso da un frontone triangolare, e i campanili, sovrastati da un tamburo concluso da cupolino a bulbo. L’impianto spaziale è costituito da navata centrale, transetto e presbiterio coperte da volte a botte; cupola su tamburo finestrato sulla crociera; navate laterali coperte da volte a crociere e cappelle con volte a botte. La volta della navata centrale, interamente affrescata da Guglielmo Borremans nel 1720, ha cinque specchiature centrali contenenti Il trionfo della Fede, Il trionfo dei vergini, , Il trionfo dell’Immacolata, l’Assunzione di Maria al cielo e il trionfo di San Michele circondata da dalle storie di San Pietro e San Paolo, Santi e Sante.. La navata centrale è scandita da lesene doriche, che inquadrano arcate su pilastri, sormontata da un attico calpestabile, anch’esso affrescato, protetto da ringhiera. Le parte inferiore delle lesene, fino al 1950 decorata da statue degli apostoli in stucco, presenta specchiature mistilinee dipinte aggettivate da volute e motivi fogliati; la parte superiore è connotata da stucchi settecenteschi con mezzibusti entro ghirlande sostenute da angeli. Gli stipiti, gli intradossi delle arcate sono decorate da specchiature mistilinee contenenti gli affreschi del Borremans e suoi aiuti con storie di Abramo, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Giaele, Ester, Davide, Sansone, Saul, Salomone, Tobia, Giobbe e Giuditta. Anche la controfacciata si presenta affrescata: il portale è affiancato da specchiature ovali contenenti rispettivamente l’affresco del sacerdote Raffaele Riccobene, principale finanziatore di queste decorazioni, e l’iscrizione attestante i suoi meriti, sormontate dalle statuE in gesso della Madonna e di San Michele, sovrastate da due affreschi di Mosè con al centro la statua di Gesù Cristo. L’affresco borremansiano del profeta Achia è posto nella terza cappella della navata laterale sinistra. Le navate laterali e le cappelle sono state decorate nella seconda metà dell’Ottocento. Il transetto, coro ed abside, realizzati in occasione dell’ampliamento della chiesa nella prima metà del Novecento, sono connotati dall’ordine dorico, privo di metope e triglifi. La volta del coro e del catino absidale hanno gli affreschi della Pentecoste e dell’Ascensione, eseguite nel 1961 dal pittore torinese Nicola Arduino autore del restauro degli affreschi del Borremans danneggiati dai bombardamenti del 1943.
Pianta
A tre navate
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua con volte, copertura a falde
Orizzontamenti
Navata centrale con volta a botte lunettata, navate laterali con volte a crociera, cupola sulla crociera
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2003)
Predella circolare costruita nello spazio della crociera con al centro l’altare con stipes in pietra di Sabucina, rastremato verso il basso, e mensa marmorea realizzato da Eugenio Abruzzini. Bordo della mensa decorato da un fregio in ferro argentato con tralci d’uva che circondano l’Agnus Dei, realizzato da Oreste Bandini. Ambone a pianta semicircolare con leggio in vetro retto da una struttura di ferro, decorata da una maglia diagonale, realizzata da Oreste Bandini. Cattedra episcopale, seggio del presidente ordinario e stalli lignei.
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