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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Granaglione
Bologna
oratorio
sussidiario
S. Matteo degli Olivacci
Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria di Molino del Pallone
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
nessuno
1704 - 1704(costruzione intero bene); 1727 - 1795(carattere generale intero bene); 1903 - 1903(ampliamento e restauro intero bene); 1980 - XXI(carattere generale intero bene)
Oratorio di San Matteo degli Olivacci
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Matteo degli Olivacci <Granaglione>
Altre denominazioni S. Matteo degli Olivacci
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1704  (costruzione intero bene)

Le prime notizie sull’oratorio risalgono al 1704, quando, per volontà di Matteo dè Taruffi di Boschi, venne costruioto e consacrato il 21 settembre 1704; in seguito, ottenendo l’assenso delle autorità ecclesiastiche, fu proclamato S. Matteo il santo patrono.

1727 - 1795 (carattere generale intero bene)

L'oratorio nel 1727 era mantenuto da un cappellano che risiedeva nell’oratorio stesso; l'oratorio ricevette la visita due arcivescovi di Bologna: nel 1731 il Card. Lambertini e nel 1754 il Card. Malvezzi. Nel 1795 passò sotto la giurisdizione diella Chiesa di Biagioni, che, in quello stesso anno, divenne parrocchia.

1903  (ampliamento e restauro intero bene)

Nel 1903 il parroco di Biagioni, Don Lenzi, apportò varie modifiche fra cui la costruzione del campanile e l’ampliamento dell’interno dopo l’abbattimento della parete interna dietro la quale viveva il cappellano. Le due campane di bronzo fatte fondere a Pistoia nel 1855 vennero trasferite dal vecchio campanile a vela a quello attuale.

1980 - XXI (carattere generale intero bene)

L’oratorio fa parte della Parrocchia di Molino del Pallone, dopo essere stata sotto la giurisdizione della Chiesa di Biagioni fino al 1980. L’oratorio viene aperto durante l'estate ed il 21 settembre in occasione della ricorrenza del S. Patrono.
Descrizione

L’oratorio di S. Matteo, la cui costruzione risale al 1703,è situato all’inizio del piccolo borgo di Olivacci nel comune di Granaglione; è raggiungibile percorrendo una ripida e stretta strada in salita che si stacca dalla SP 632, ed è circondato da vegetazione rigogliosa. La facciata, semplice e sobria, con finutura in pietra a vista, è caratterizzata dal portale in pietra architravato e, sul retro, dal campanile.
contesto
L’oratorio sorge in località Olivacci, un piccolo borgo del comune di Granaglione, sul crinale tosco-emiliano al confine con la Provincia di Pistoia. Posto a 700 m s.l.m , fra boschi di abeti e castagni è raggiungibile staccandosi dalla SP 632 e percorrendo una stretta strada verso monte che termina al piccolo borgo di Olivacci, poco prima della chiesa. Il borgo è quindi raggiungibile a piedi.
impianto planivolumetrico
Edificio isolato.
esterno
L’entrata dell’oratorio, rialzata di un gradino, è preceduta da un piccolo sagrato inerbito. La facciata, in pietra faccia a vista come il resto dell’edificio, è caratterizzata dal portale in pietra architravato sorretto da piedritti a sezione quadrata; in asse con il portale una nicchia rettangolae arcuata contiene la statua del Santo e un oculo con cornice in pietra illumina l’aula retrostante. La facciata è conclusa da copertura a capanna, realizzata con tegole in laterizio, sormontata da cippo con croce. Sul retro dell’edificio, in corrispondenza del presbiterio, svetta il campanile a corpo unico, in pietra, con copertura a quattro falde in arenaria, che presenta una monofora per lato.
pianta
Aula unica.
interni
Si accede al volume attraverso un portale ligneo. La zona presbiteriale e l’aula, sono fuse in un unico volume, di forma rettangolare, caratterizzato da alzati intonacati nelle tonalità del rosa cipria. Il volume è suddiviso in tre campate, scandite da due lesene per parte che sorreggono archi a tutto sesto. E’ presente il solo altare pre-conciliate, il cui basamento è rialzato, rispetto all’ambiente circostante, di un gradino. La copertura dell'intero volume è realizzata mediante volta a botte, scandita dagli archi a tutto sesto che si staccano dalle lesene che caratterizzano gli alzati.L’aula è illuminata da un oculo in controfacciata, mentre, la zona in prossimità dell’altere, da due piccole monofore situate sul fianco sinistro. La pavimentazione è realizzata in piastrelle di cotto di forma quadrata. Dietro l’altare, una piccola porta in legno, permette l’accesso al campanile.
impianto strutturale
Struttura portante in pietra.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata frontalmente in conformità con il volume architettonico e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. La zona presbiteriale e l’aula, sono fuse in un unico volume, e l’altare pre-conciliare, intonacato nelle tonalità del rosa cipria, è collocato su un piccolo basamento che lo rialza di un gradino. A sinistra, davanti all’altare, è presente un leggio di metallo, mentre, la seduta del parroco e dei ministri istituiti, consistono in semplici sedie e panche di legno, collocate ai lati dell’altare.
Adeguamento liturgico

nessuno
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