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adeguamento liturgico
Susa
Susa
chiesa
parrocchiale
S. Giusto
Parrocchia di San Giusto
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Arredi; Facciata
presbiterio - aggiunta arredo (metà anni sessanta del '900); presbiterio - intervento strutturale (1991)
1029/07/09 - 1029/07/09(ampliamento intero bene); 1100 - 1130(ampliamento intero bene); 1100 - 1130(ampliamento intero bene); 1175 - 1225(ampliamento intero bene); 1175 - 1225(ampliamento intero bene); 1245 - 1245(restauti intero bene); 1319 - 1321(restauro abside); 1329 - 1329(ampliamento transetto meridionale); 1443 - 1443(ampliamento transetto meridionale); 1483/04/22 - 1483/04/22(restauri intero bene); 1612 - 1612(modifica strutturale transetto meridionale); 1620 - 1620(modifica strutturale cappella della Madonna del Rocciamelone); 1709 - 1709(restauro intero bene); 1749 - 1749(modifica strutturale abside); 1797 - 1797(costruzione altare del SS. Sacramento); 1863 - 1866(restauri interno); 1905 - 1906(restauro campanile); 1957 - 1957(restauro battistero); 1958 - 1958(riapertura portale); 1964 - 1964(manutenzione intero bene); 1979 - 1979(restauro facciate); 1979 - 1979(rifacimento copertura); 1985 - 2000(restauro intero bene); 2005 - 2006(restauro campanile)
Cattedrale di San Giusto
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Cattedrale di San Giusto <Susa>
Altre denominazioni chiesa cattedrale di S. Giusto
S. Giusto
Autore (ruolo)
Molino, Carlo (rifacimento pavimentazione)
Talucchi, Giuseppe (progetto restauro interni)
Arborio Mella, Edoardo, Conte (progettazione decorazione interna)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
maestranze piemontesi (ampliamento)
maestranze casalesi (ricostruzione coro)
Notizie Storiche

1029/07/09  (ampliamento intero bene)

Il 9 luglio 1029 fu fondato il monastero benedettino maschile di cui la Basilica di San Giusto divenne chiesa abbaziale

1100 - 1130 (ampliamento intero bene)

Attorno al terzo decennio del XII secolo le navate furono allungate fino ad inglobare un tratto delle mura urbiche, spostando la facciata sulla linea esterna della cortina muraria

1100 - 1130 (ampliamento intero bene)

Attorno al terzo decennio del XII secolo le navate furono allungate fino ad inglobare un tratto delle mura urbiche, spostando la facciata sulla linea esterna della cortina muraria

1175 - 1225 (ampliamento intero bene)

Tra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII l'edificio fu soprelevato a causa della costruzione delle volte in sostituzione delle capriate lignee

1175 - 1225 (ampliamento intero bene)

Tra la fine del XII secolo e l'inizio del XIII l'edificio fu soprelevato a causa della costruzione delle volte in sostituzione delle capriate lignee

1245  (restauti intero bene)

Nel 1245 si provvide ad una prima colletta nelle diocesi piemontesi per il restauro della chiesa abbaziale di San Giusto di Susa

1319 - 1321 (restauro abside)

Tra il 1319 e il 1321 si provvide ad interventi di restauro in tutto l'edificio. In particolare furono demoliti e ricostruiti l'abside e l'area del presbiterio, con l'intervento di maestranze casalesi

1329  (ampliamento transetto meridionale)

Nel 1329 nel transetto meridionale fu edificata la cappella dell'Adorazione dei Magi, fondata dal monaco Guigo Carbonelli e attualmente non più presente

1443  (ampliamento transetto meridionale)

Nel 1443 è citata per la prima volta la grande cappella dedicata a San Mauro, collocata in corrispondenza dell'attuale altare delle reliquie

1483/04/22  (restauri intero bene)

Il 22/04/1483 l'abate commendatario card. d'Estouteville fece redigere il proprio testamento, elargendo cospicue somme per il restauro di San Giusto. Risale a quest'epoca la costruzione delle guglie gotiche del campanile e il coronamento in cotto

1612  (modifica strutturale transetto meridionale)

Nel 1612 è citata per l'ultima volta la grande cappella di San Mauro, posta nel transetto meridionale. Essa fu probabilmente demolita a seguito delle disposizione emanate dall'abate Alessandro Scaglia

1620  (modifica strutturale cappella della Madonna del Rocciamelone)

Nel 1620 l'abside dell'attuale cappella della Madonna del Rocciamelone, originariamente dedicata a Santo Stefano, fu rettificata

1709  (restauro intero bene)

Nel 1709 fu commissionato al mastro piccapietra valsesiano Carlo Antonio Molino il rifacimento del pavimento di tutta la chiesa, con il pareggiamento dei dislivelli tra le navate e la posa di lastre di pietra di grande pezzatura

1749  (modifica strutturale abside)

Nel 1749 fu costruito il corridoio che circonda l'abside, consentendo l'accesso diretto alla sacrestia

1797  (costruzione altare del SS. Sacramento)

Nel 1797 fu costruito nel braccio sinistro del transetto l'altare del SS. Sacramento, dove fu collocato l'altare marmoreo proveniente dal forte della Brunetta di Susa

1863 - 1866 (restauri interno)

Nel 1863-1866 furono rifatte le volte interne, su progetto degli architetti Talucchi e Dervieux. A tale epoca risale anche la decorazione progettata da Edoardo Arborio Mella ed eseguita da Giuseppe e Alberto Guglielmino e Giovanni Battista Pesando

1905 - 1906 (restauro campanile)

Nel 1905-1906 il campanile fu sottoposto a restauro, con progetto dell'arch. Paolo Saccarelli

1957  (restauro battistero)

Nel 1957 fu ricollocato nel battistero il fonte battesimale in oficalce verde di Cesana

1958  (riapertura portale)

Nel 1958 fu riaperto il portale prospettante su piazza Savoia, fatto murare a fine Cinquecento

1964  (manutenzione intero bene)

Nel 1964 furono effettuati degli scavi all'interno dell'edificio per la realizzazione dell'impianto di riscaldamento

1979  (restauro facciate)

Nel 1979 si provvide al restauro delle facciate. Nel corso della campagna fu rinvenuta la lunetta affrescata con la crocifissione, risalente al XII secolo, posta sulla fiancata sud

1979  (rifacimento copertura)

Nel 1979 si provvide a rifare la copertura in lose dell'edificio

1985 - 2000 (restauro intero bene)

Tra il 1985 e il 2000 la Cattedrale è stata sottoposta ad un intervento di restauro complessivo, con rifacimento di coperture e intonaci esterni e restauro delle decorazioni interne

2005 - 2006 (restauro campanile)

Nel 2005-2006 il campanile è stato sottoposto a restauro
Descrizione

La Cattedrale di San Giusto a Susa si sviluppa secondo un impianto a croce latina a tre navate con transetto. La navata centrale, coperta da volte a crociera, si conclude in un'abside poligonale voltata a spicchi; quelle laterali, sempre coperte da volte a crociera costolonate, si concludono in due cappelle, in origine probabilmente absidate. L'area presbiteriale risulta sopraelevata di alcuni gradini rispetto al piano di calpestio attuale e al di sotto di essa è situata la piccola cripta dei vescovi. All'esterno la facciata, ricavata nelle mura cittadine e addossata alla romana Porta Savoia, si presenta con un profilo a capanna scandito da due lesene spezzate, caratterizzato da un portale lapideo con lunetta, sovrastato da due finestre tamponate e da un finestrone centrale, al di sopra delle quali emergono le figure, un tempo in rilievo, del Cristo e dei santi Giusto e Mauro. La facciata è coronata da pinnacoli in cotto e da un motivo decorativo a denti di sega, sempre in cotto. Il fronte sud della Cattedrale è connotato dalla presenza dell'imponente torre campanaria, coeva alla prima campagna di costruzione dell'edificio, dall'arco di accesso all'ex cappella di San Mauro e dal Battistero, attraverso il quale si accede al transetto meridionale
Pianta
Schema planimetrico a croce latina suddivisa a tre navate con transetto leggermente disassato, voltate a crociera costolonata, terminanti in due cappelle dal profilo semicircolare. Sulla navata laterale sinistra si aprono in successione cinque cappelle ad abside semicircolare, su quella destra altre quattro ad abside piatto. Le estremità del transetto ospitano anch'esse due cappelle ad abside piatta. A destra della testata della navata meridionale si apre il Battistero; a sinistra della testata di quella settentrionale si collocano invece la sacrestia e la sala capitolare. Il presbiterio, rialzato rispetto al piano di calpestio, si conclude con l'abside poligonale voltata a spicchi. Al di sotto del presbiterio uno stretto vano ospita la cripta dei vescovi. Il campanile romanico, a base quadrata e rafforzato da una massiccia controscarpa, è collocato esternamente a metà della navata meridionale
Coperture
Tetto a due falde sulla navata centrale, a falda unica su quelle laterali, a padiglione sull'area absidale. Manto di copertura in lose a spacco naturale
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in quadroni di pietra bicroma nelle tre navate e nelle rispettive cappelle, in marmo policromo sul presbiterio e nelle cappelle del transetto, a listoni di legno nella sacrestia e nella sala capitolare
Impianto strutturale
Muratura portante in pietrame intonacato, tinteggiato e in parte affrescato sia internamente che esternamente su tutti i lati; coronamenti e profili superiori esterni della navata centrale in cotto. In ottimo stato di conservazione
Elementi decorativi
All'esterno, sotto gli archetti del cleristorio della facciata meridionale, è presente un ciclo pittorico a monocromo risalente al XII sec.; sempre sulla facciata meridionale sono presenti una lunetta con la Crocifissione, di XII sec., lo stemma cardinalizio di Guillaume d'Estouteville (fine XV sec.) e nell'area dell'ex cappella di San Mauro scene della vita del Santo e un arcone tamponato con raffigurazioni di Profeti (fine XV sec.). Sopra il portale del battistero è presente l'Entrata di Cristo in Gerusalemme (seconda metà XV sec.). Internamente le vele della cappella alla testata della navata destra presentano le raffigurazioni dei Padri della Chiesa (XIV sec.). Altre tracce di affreschi del XV-XVI sec. nella navata destra e a ridosso del presbiterio. Il sottotetto del battistero ospita un affresco frammentario raffigurante gli Apostoli e il locale alla base del campanile un velario figurato (entrambi di metà XII sec.). L'interno presenta una decorazione neogotica risalente al 1865-70, opera di E. Arborio Mella
Arredi
Nel presbiterio è collocato il coro ligneo intagliato e scolpito, risalente al terzo decennio del Trecento; nel battistero è collocata la vasca battesimale in oficalce verde, a forma polilobata (metà XII sec.); numerose opere scultoree di XVI-XVIII secolo ornano le cappelle laterali e la sacrestia; la pala della Vergine con i Santi Ugo di Lincoln e Ugo di Grenoble orna l'altare delle Reliquie alla testata del transetto meridionale; numerose altre opere pittoriche datate tra il XV e il XVIII secolo ornano le cappelle laterali, la sacrestia della Cattedrale e la sala del Capitolo. Il Tesoro della Cattedrale è invece esposto presso il Museo Diocesano
Facciata
La facciata, ricavata nelle mura cittadine e addossata alla romana Porta Savoia, si presenta con un profilo a capanna scandito da due lesene spezzate, caratterizzato da un portale lapideo con lunetta, sovrastato da due finestre tamponate e da un finestrone centrale, al di sopra delle quali emergono le figure, un tempo in rilievo, del Cristo e dei santi Giusto e Mauro. La facciata è coronata da pinnacoli in cotto e da un motivo decorativo a denti di sega, sempre in cotto
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (metà anni sessanta del '900)
Un primo intervento di adeguamento liturgico ha previsto l'integrazione dell'area presbiteriale, con l'inserimento di una nuova mensa d'altare anteposta all'altare maggiore
presbiterio - intervento strutturale (1991)
Il secondo adeguamento liturgico ha previsto la riorganizzazione generale dell'area presbiteriale, con la realizzazione di una nuova mensa d'altare in legno, di un nuovo ambone e di nuove sedute. E' stata, inoltre, ridotta la dimensione della balaustra ed è stata modificata la scalinata di accesso all'area presbiteriale
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