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Nepi
Civita Castellana
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta e S. Anastasia
Parrocchia di Santa Maria Assunta in Cielo
Coperture; Struttura; Pianta; Portico; Cripta; Campanile; interni
presbiterio - aggiunta arredo (2005)
200 - 250(costruzione edificio originario); 568 - 568(distruzione edificio originario); 824 - 826(ricostruzione intero bene); XI - XII(costruzione cripta); 1266 - 1266(consacrazione intero bene); 1511 - 1511(realizzazione campanile); 1560 - 1560(realizzazione vetrata); 1608 - 1608(costruzione soffitto); 1647 - 1647(costruzione portico); 1680 - 1680(ampliamenti intero bene); 1752 - 1752(costruzione quinta navata); 1798 - 1798(incendio intero bene); 1818 - 1840(ricostruzione intero bene); 1992 - 1993(scavi e rinvenimeti archeologici intorno); 1997 - 1997(restauro superfici coro); 2000 - 2003(rifacimento copertura intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta e Santa Anastasia
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta e Santa Anastasia <Nepi>
Altre denominazioni S. Maria Assunta e S. Anastasia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romane (costruzione edificio originario)
Notizie Storiche

200 - 250 (costruzione edificio originario)

Si narra di una costruzione già esistente in epoca romana eretta tra il 200 e 250 d.C.. Sorge sopra un tempio pagano, nel punto più alto della città raggiunto dalla via consolare Amerina.

568  (distruzione edificio originario)

Questo primo edificio sacro viene distrutto nel 568 d.C. durante la guerra tra Longobardi e Bizantini.

824 - 826 (ricostruzione intero bene)

Nel sec. IX il vescovo Innocenzo Pegatesco (824/26 d.C.) fa ricostruire la Cattedrale come risulta dalla lapide del vescovo Celsius che si conserva sotto il portico del Duomo.

XI - XII (costruzione cripta)

Nei secoli XI e XII si è avuta la costruzione della meravigliosa cripta composta di nove piccole navate con tre absidi. La conferma, oltre che dalle analisi del timpano, monofore e bifore ancora esistenti, si ha da due lapidi delle quali una si trova sotto il portico a sinistra.

1266  (consacrazione intero bene)

Il 29 settembre 1266 la chiesa è consacrata dal vescovo Lorenzo, come risulta dalla splendida lapide inglobata a sinistra per chi entra in Duomo.

1511  (realizzazione campanile)

Realizzato nella sua forma attuale nel 1511 da Jacopo Ungarico da Caravaggio.

1560  (realizzazione vetrata)

Nel 1560 è realizzata una vetrata istoriata con la figura della Vergine Assunta e dei SS. Tolomeo e Romano per ornare il timpano del rosone romanico.

1608  (costruzione soffitto)

Nel 1608 è costruito dai Fratelli Sensi il soffitto ligneo dorato, a cassettoni.

1647  (costruzione portico)

Nel 1647 il vescovo Bartolomeo Vannini fa costruire il nuovo portico, come risulta dall'iscrizione posta sull'architrave della porta di ingresso.

1680  (ampliamenti intero bene)

Nel 1680 il vescovo card. Spinola fece realizzare l'ampliamento del tempio e la sopraelevazione del coro per i canonici e fu anche aggiunta la quarta navata di destra.

1752  (costruzione quinta navata)

Per simmetria,nel 1752 fu costruita la quinta navata, come evidenzia l'epigrafe posta sulla porta in via del Foro (oggi via Matteotti).

1798  (incendio intero bene)

Il 2 dicembre 1798 il duomo è incendiato dalle truppe francesi in ritirata, incalzate dalle truppe borboniche. Così la storica costruzione, impreziosita da secoli di fede e d'arte, andava irreparabilmente sepolta dalle macerie.

1818 - 1840 (ricostruzione intero bene)

Dal 1818 al 1840 il vescovo Basilici fa ricostruire "pressoché dalle fondamenta la Cattedrale, il Vescovado e la Cancelleria, distrutti dalle fiamme".

1992 - 1993 (scavi e rinvenimeti archeologici intorno)

Negli anni 1992 /93 sono stati effettuati degli scavi, condotti dall'Accademia Britannica di Roma e dalla Università di Bristol, che confermano la presenza in loco di un'area privilegiata a carattere socio-religioso, scelta dai Nepesini nei due millenni di storia. Nelle vicinanze sono state rinvenute basi e colonne di spoglio d'età classica, riutilizzate nella costruzione del Duomo. Significativa la toponomastica degli antichi documenti che chiama la strada adiacente "Via del Foro". Di notevole importanza il ritrovamento di elementi architettonici dell'IX secolo.

1997  (restauro superfici coro)

Nell'anno 1997 sono state restaurate le superfici lignee del coro, addossato alla parete dell'abside.

2000 - 2003 (rifacimento copertura intero bene)

Nel periodo dal 1996 al 2003 si sono succeduti interventi di revisione generale delle coperture mediante il restauro e/o la sostituzione delle travature di legno sottostanti al manto di tegole. Inoltre è stata inserita una nuova impermeabilizzazione, riposizionate le stesse tegole di recupero e sostituite le grondaie ed i relativi discendenti in rame. Lavori eseguiti sotto diretta sorveglianza della Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici del Lazio.
Descrizione

La cattedrale di Nepi è dedicata a Santa Maria Assunta. La facciata è preceduta da un portico a tre archi, inserito fra corpi di fabbrica. L'interno è a cinque navate divise da pilastri. Sulle pareti della navata centrale sono scene della Vita di Maria; sulla volta è l'Incoronazione di Maria fra Santi. Nel presbiterio colpisce la finta cupola dipinta, mentre nell'abside è la Gloria di Maria Assunta in Cielo. Sulla parete absidale sono scene della Vita di San Romano Martire, primo vescovo e patrono di Nepi, le cui reliquie sono conservate sotto l'altare maggiore, in un sarcofago di marmo. La cripta costituisce la testimonianza più importante della chiesa medievale. Si tratta di un vasto ambiente rettangolare a tre absidi, articolato in trentasei campate divise da colonne e coperte con volticelle a crociera. Grande varietà è nella decorazione dei capitelli, che presentano alcuni forme geometriche molto semplici, altri elementi vegetali e altri ancora figurine animali, umane e di esseri mostruosi.
Coperture
Tetto della chiesa a falde spioventi ricoperte da coppi in laterizio.
Struttura
Strutture portanti verticali in muratura di tufo e mattoni pieni. Strutture di orizzontamento: volta a botte sulla navata centrale, volte a crociera sulle navate laterali e cupola su pennacchi in muratura sopra il presbiterio, che termina con catino absidale.
Pianta
Pianta a croce latina con presbiterio a pianta quadrata concluso da abside semicircolare; l'asse longitudinale è caratterizzato da cinque navate divise da colonne.
Portico
È costituito da tre archi a tutto sesto con due colonne di granito. Il cornicione posto un tempo appena sotto la coperture, successivamente rialzate, mostra motivi tardogotici. Nelle pareti del portico sono murati frammenti marmorei di epoche diverse, tra cui: lapidi, un frammento del primitivo pavimento cosmatesco in opus alexandrinum, un cippo di epoca romana, un sarcofago di età imperiale con scene della caduta di Fetonte.
Cripta
È sorretta da 24 colonne di spoglio e paraste aggettanti lungo le pareti. Variegatissima la tipologia di capitelli, vero e proprio compendio del bestiario e del simbolismo tipico dell'arte medioevale.
Campanile
La torre a tre ordini sovrapposti, consta di un basamento cieco e di due sovrastanti, caratterizzati da ampi archi a tutto sesto, affiancati da nicchie e specchiature. La copertura è stata realizzata con un semplice tetto a quattro spioventi.
interni
L'interno si presenta a pianta basilicale, con le sue ampie cinque navate divise da pilastri. Un alto presbiterio, si innalza al di sopra della cripta. L'interno è ricco di affreschi realizzati da Domenico Torti e dal Di Mauro, raffiguranti episodi della vita di Maria Vergine. Nella volta a botte della navata principale invece è raffigurata la Incoronazione di Maria fra Santi, fra cui san Pio V, che fu vescovo di Nepi, I Santi patroni Tolomeo e Romano e Santa Savinilla. Murata accanto alla porta d'ingresso, la lapide della consacrazione dell'edificio. Nel secondo altare della navata sinistra, vi è il pregevole crocifisso ligneo di Antonius Ispanus.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2005)
L'adeguamento liturgico dell'anno 2005 è consistito nella sola apposizione di otto sedute,in metallo misto a tessuto, a servizio dei concelebranti.
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