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Lusernetta
Pinerolo
chiesa
parrocchiale
Sant'Antonio Abate
Parrocchia di Sant'Antonio
Aula liturgica; Presbiterio e altare; Cappelle laterali; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Coperture; Campanile
altare - intervento strutturale (1990 ca.)
1699 - 1699(visita pastorale precedente edificio); 1730 - 1730(visita pastorale precedente edificio); 1749 - 1749(carattere generale intero bene); 1754 - 1754(preesistenza precedente edificio); 1778 - 1778(costituzione parrocchia); 1816 - 1825(preesistenza precedente edificio); 1846 - 1846(riedificazione intero bene); 1846 - 1846(ricostruzione intero bene); XX - XX(ristrutturazione arredo liturgico)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate <Lusernetta>
Autore (ruolo)
Pietro Galli (progettazione)
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione intero edificio)
Notizie Storiche

1699  (visita pastorale precedente edificio)

Visita pastorale del 1699: la chiesa è di una sola navata coperta da volta sul presbiterio e sul resto da tavolato. «Oltre all’altare maggiore c’era un altare dedicato alla Vergine Maria e sulle pareti della chiesa erano visibili i segni della consacrazione.» (AA.VV. Il Settecento religioso nel Pinerolese p. 204)

1730  (visita pastorale precedente edificio)

Visita pastorale del 1730: «La chiesa era piccola, ad una sola navata ed abbastanza povera, ma l’arcivescovo poté scorgere sulle pareti i segni della consacrazione. Ispezionò i due altari, quello maggiore dove era eretta la compagnia del Ss. Sacramento e quello dell’Immacolata Concezione. Poiché non erano state osservate le prescrizioni della visita pastorale precedente circa il fonte battesimale, l’arcivescovo ordinò di ricoprirlo con una piramide, velata da un conopeo, di chiuderlo con cancelli e dipingere sulla parete l’immagine di S. Giovanni Battista. […] Il campanile aveva due campane.» (AA.VV. Il Settecento religioso nel Pinerolese, p. 214)

1749  (carattere generale intero bene)

Nel 1749 la parrocchia esiste "de facto" ma non ancora "de jure" e si funzionava nella cappella di San Berdardino". (Don Giorgio Grietti, 2017, p. 114)

1754  (preesistenza precedente edificio)

Dal 1754 le funzioni (parrocchiali) vennero trasportate nella cappella campestre di Sant’Antonio abate. (Caffaro 1903, VI, pp. 545) "Nel 1754 compare una cappella (poi abbattuta) di Sant'Antonio che funge da chiesa parrocchiale". (Don Giorgio Grietti, 2017, p. 114)

1778  (costituzione parrocchia)

"La parrocchia di Sant'Antonio sarà costituita nel 1778." (ADP Tit. 04.00 Cl 18. Ser. 05 12.); (Don Giorgio Grietti, 2017, p. 114)

1816 - 1825 (preesistenza precedente edificio)

La semplice cappella rurale intitolata a S. Antonio Abate fu ampliata e restaurata dal parroco Coalova nel 1816-25. (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 546)

1846  (riedificazione intero bene)

"Nel 1846, la chiesa venne atterrata e «se ne costruiva e benediceva un’altra lì presso, l’attuale". (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 546)

1846  (ricostruzione intero bene)

Nel 1846 fu costruita l’attuale chiesa sotto lo stesso titolo (Caffaro 1903, vol. 6, p. 546) "su disegno dell'arch. Pietro Galli." (Signorelli, 2004, p. 116)

XX  (ristrutturazione arredo liturgico)

"A seguito del Concilio Vaticano II è stato rimosso l'altare maggiore. Di questo altare è stato conservato il prezioso paliotto in marmo bianco con bassorilievo in tema eucaristico ed ora collocato sotto l'altare laterale destro. La zona del presbiterio è arredata con l'altare rivolto al popolo e ambone in legno a opera dello scultore Stefano Drago di Pinerolo e con il coro, sempre in legno, di antica fattura." "Il Parroco Don Ferruccio Micol mi informa che quando lui ha fatto ingresso in Parrocchia (1976) la chiesa era già sprovvista della Via Crucis (probabilmente rubata)." (relazione Gilli, 2003)
Descrizione

La chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Antonio Abate è ubicata al margine del centro storico del comune di Lusernetta, la densità costruttiva è bassa così che a est del complesso religioso si estendono ampi prati. La costruzione è libera su tre lati poiché a est le maniche della casa parrocchiale sono costruite in aderenza alla chiesa; il campanile è posizionato sul fianco destro nella zona corrispondente al presbiterio. Il fronte principale prospetta sul sagrato asfaltato che prosegue indistintamente formando la piazza sulla quale affaccia il palazzo comunale e che viene attraversata dalla pubblica viabilità. La facciata è organizzata su due piani: un corpo centrale più alto e avanzato e ai lati si sviluppano due ali più basse, tinte di color giallo crema tenue e segnate da semplici finestre rettangolari. La porzione centrale è composta da lesene binate ai lati, munite di basi e poggianti su un alto basamento rivestito in pietra; in alto terminano con capitelli di ordine ionico che sottostanno alla trabeazione composta dall’architrave bianco, il fregio, rappresentato dalla dicitura D.O.M. e la cornice lineare bianca, decorata da gocce. Sopra quest’ultimo elemento si staglia il frontone triangolare che è bordato da cornici bianche sagomate, arricchite da gocce e all’apice è posta la croce in ferro battuto. L’ingresso, posizionato al centro, è evidenziato da un portale formato da una severa cornice in pietra, sormontata da un architrave sagomato in muratura; il tutto è inserito in un ampio sfondato centinato tinto color giallo crema tenue e a lato la superficie è finita a bugnato e come le lesene è color giallo crema scuro. Dietro la facciata emerge il volume parallelepipedo della cupola intonacato così come i bracci corrispondenti agli ambienti laterali. I prospetti secondari sono finiti ad arriccio a base calce e tinti sempre color giallo crema chiaro; in essi si aprono le finestre lunettate e oculi per gli altri fianchi secondari. Il lato est, lambito dalla strada, presenta una zoccolatura realizzata con lastre di pietra e a opus incertum. Il corpo semicilindrico dell’abside, così come gli altri fronti secondari, denuncia i segni del tempo, ovvero macchie e diffusa disgregazione dello strato di finitura superficiale.
Aula liturgica
L’ambiente interno risulta arioso, ben illuminato e le superfici, principalmente tinteggiate nelle tonalità del beige chiaro, sono decorate con linguaggio barocco. Sopra l’ingresso insiste una volta a botte ornata da specchiature che ospitano elaborate stilizzazioni simmetriche riproducenti elementi vegetali; segue la cupola nei cui pennacchi sono rappresentati i quattro evangelisti, la volta è ornata da archi pittati che convergono nel tondo centrale dove spicca l'Assunzione al cielo della Vergine Maria sostenuta da angiletti gaudenti. Il presbiterio è coperto da una volta a botte e l’abside è chiusa superiormente da una calotta emiciclica decorata con archi rampanti, che confluiscono nella lunetta dove è dipinta la colomba dello Spirito Santo. Sugli spigoli dell’aula sono posizionate le lesene che poggiano su un’alta zoccolatura pittata a somiglianza del marmo verde marezzato, il fusto presenta specchiature a marmo rosa e superiormente terminano con capitelli di ordine ionico. In alto corre la trabeazione il cui cornicione, ornato a dentelli, si interrompe in corrispondenza degli ambienti laterali e della parete di fondo. La parte bassa della parete di fondo presenta un velario in perline interrotto dalla bussola che è sormontata dalla cantoria sorretta da robusti modiglioni curvilinei.
Presbiterio e altare
La parete semicircolare dell’abside è ricoperta quasi interamente da fitti simboli liturgici dipinti e disposti secondo uno schema geometrico, interrotto dalle due finestre rettangolari con vetri cattedrale. Al centro è appesa la pala d’altare che ritrae Sant'Antonio Abate ai piedi della Vergine Maria e sotto, lungo tutto la parete, sono disposti gli stalli del coro ligneo. Il velario in perline riveste anche le porzioni inferiori delle pareti laterali del presbiterio. La mensa in legno massello si trova al centro del presbiterio, è sollevata mediante un predella in pietra che riporta la data 1903; il manufatto, così come l’ambone, è impreziosito dalle sculture realizzate da Stefano Drago di Pinerolo. L’arredo liturgico è completato dal seggio, il crocifisso, la statuetta dorata della Madonna posizionata nella nicchia sulla sinistra all’inizio del presbiterio, il confessionale, i quadretti della Via Crucis e i banchi in legno.
Cappelle laterali
L’altare laterale sinistro è dedicato all’Esaltazione della Santa Croce la parte bassa del dossale con la mensa è finita a marmi policromi dipinti e, sopra, la grande tela è bordata da una cornice che culmina con il timpano triangolare. L’altare di destra è dedicato ai quindici Misteri del Rosario, la struttura è analoga a quella di fronte, comprende il tabernacolo e l’antependio in marmo bianco con bassorilievo in tema eucaristico, deriva dall'altare maggiore che è stato smantellato a seguito del Concilio Vaticano II.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è realizzata con lastre quadrate in pietra di Luserna di grandi dimensioni. Il pavimento del presbiterio, sopraelevato di due gradini, è rivestito in moquette di color verde.
Impianto strutturale
L'edificio ha una pianta centrale a croce greca con abside emiciclica; la sezione è composta dal volume centrale sormontato dal tiburio che contiene la cupola, protetta da un ampio tetto a padiglione; appena sotto e ai lati si sviluppano i due corti bracci chiusi dai rispettivi tetti a capanna. Le murature sono in pietra a spacco naturale con probabilmente presenza di laterizi; non sono presenti catene metalliche di rinforzo della struttura.
Coperture
Le coperture sono realizzate in lose sorrette da travature in legno.
Campanile
Il basamento del campanile è planare al muro del volume della cappella di sinistra; è a pianta quadrata con sezione rastremata e consta di tre livelli. Le prime due porzioni sono separate da una cornice aggettante sagomata e in esse si aprono piccoli oculi. L’ultimo tratto è caratterizzato dagli spigoli dei muri concavi che caratterizzano anche l’andamento della cornice soprastante, inoltre, i campi sono interrotti dalle monofore delle campane e le superfici finite a bugnato liscio. La base della cuspide è resa con l’intersezione di quattro lunette, delle quali due accolgono i quadranti dell’orologio; oltre si erge il piccolo tamburo cilindrico coperto dalla cupolina rivestita in rame che sorregge la croce.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1990 ca.)
La mensa in legno massello è stata aggiunta in tempi recenti e si trova al centro del presbiterio; è sollevata mediante una predella in pietra che riporta invece la data 1903; l'altare e l’ambone, sono stati scolpiti da Stefano Drago di Pinerolo. L’arredo liturgico è completato dal seggio, il crocefisso, la statuetta dorata della Madonna posizionata nella nicchia sulla sinistra all’inizio del presbiterio, il confessionale, i quadretti della Via Crucis e i banchi in legno.
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