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Riana
Fosciandora
Lucca
chiesa
parrocchiale
Santi Silvestro e Martino
Parrocchia dei Santi Silvestro e Martino
Facciata; Pianta; Coro; Presbiterio; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Cantoria; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1971-1979)
1260 - 1206(prima menzione intero bene); XVI - XVI(edificazione intero bene); 1700 - 1700(unione ad altre parrocchie intero bene); 1826 - 1875(passaggio ad altro priorato intero bene); 1831 - 1831(ampliamento intero bene); 1916 - 1917(erezione a parrocchia intero bene); 1920 - 1920(danni sismici intero bene); 1920 - 1920(riparazione intero bene); 1934 - 1934(restauri intero bene); 1962 - 1962(restauri intero bene); 2012 - 2012(danni sismici intero bene); 2012 - 2012(inagibilità intero bene); 2012 - 2012(agibilità intero bene)
Chiesa dei Santi Silvestro e Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Silvestro e Martino <Riana, Fosciandora>
Altre denominazioni S. Silvestro papa
Chiesa di San Silvestro papa
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (costruzione)
maestranze area lucchese (ampliamento)
Notizie Storiche

1260 - 1206 (prima menzione intero bene)

La chiesa di Riana intitolata a San Silvestro compare nel catalogo degli Estimi della Diocesi di Lucca del 1260, come appartenente alla pievania di Loppia (Barga).

XVI  (edificazione intero bene)

La chiesa parrocchiale fu riedificata nel XVI secolo, poco lontano da quella vecchia.

1700  (unione ad altre parrocchie intero bene)

Poco dopo il sinodo del 1700 la parrocchia di Riana fu unita alle parrocchie di Lupinaia e Treppignana

1826 - 1875 (passaggio ad altro priorato intero bene)

Dal 4 agosto 1826 al 10 gennaio 1875 la parrocchia di Riana fece parte del priorato di Coreglia.

1831  (ampliamento intero bene)

Nel 1831 la chiesa fu allungata.

1916 - 1917 (erezione a parrocchia intero bene)

Il 29 settembre 1916 la chiesa di Riana fu eretta a parrocchia autonoma, smembrandola da quella di Lupinaia, ed ebbe riconoscimento civile con D. Lgt. 26 luglio 1917.

1920  (danni sismici intero bene)

Nel 1920 la chiesa fu danneggiata da sisma del 7 settembre.

1920  (riparazione intero bene)

Nel 1920 l’edificio viene riparato dai danni subiti a causa del sisma del 7 settembre dello stesso anno.

1934  (restauri intero bene)

Nel 1934 sono stati eseguiti lavori di restauro all'edificio.

1962  (restauri intero bene)

Nel 1962 sono stati eseguiti lavori di ripristino alla chiesa.

2012  (danni sismici intero bene)

Nel 2012 a seguito della scossa di terremoto del 27 gennaio sono state riscontrate delle lesioni alle vote della chiesa.

2012  (inagibilità intero bene)

Nel 2012 a seguito delle lesioni presenti nell’edificio dovute al terremoto del 27 gennaio, il sindaco di Fosciandora il 2 febbraio ordina la chiusura al culto della chiesa.

2012  (agibilità intero bene)

Nel 2012 il sindaco di Fosciandora il 6 aprile riapre la chiesa al culto.
Descrizione

La chiesa dei Santi Silvestro e Martino, al momento dell’impianto dedicata solo a S. Silvestro, è in posizione dominante sul crinale di una collina ai piedi della quale si trova il borgo di Riana, quest’ultimo un tempo noto come Villa Ariana e del quale si ha notizia per la prima volta in un documento del 994 redatto dal Vescovo di Lucca, Gherardo: manterrà questo titolo almeno fino al 1030. La costruzione della prima chiesa risale all’inizio del XIII secolo e abbiamo notizia che nel XVI fu demolita e riedificata più o meno nello stesso luogo. È durante la prima metà del XIX secolo che la chiesa, ora sotto il titolo dei Santi Silvestro e Martino, assumerà le forme attuali che la vedono inserita in un complesso molto articolato poi ristrutturato ed ampliato dopo il sisma del 1920. All’estrema essenzialità delle finiture esterne si contrappone un interno ricco di risalti in stucco e di decorazioni, molte delle quali di esecuzione abbastanza recente; la cantoria è stata realizzata probabilmente nel 1919, in occasione della donazione dell’organo, ed anche il pulpito che ne richiama lo stile. Il presbiterio, diviso dalla navata da due gradini, ha conservato la vecchia pavimentazione in mattonelle di cemento mentre il resto dell’edificio è pavimentato con un materiale molto scuro e di nuova concezione che abbatte i toni pastello delle decorazioni. Il campanile, costruito in aderenza al fabbricato sul fronte nord, è stato più volte rimaneggiato e si conclude in una cupola orientaleggiante a forma di bulbo.
Facciata
La facciata a capanna è conclusa superiormente da un frontone spezzato in arenaria, mentre il paramento murario sottostante è interamente intonacato. Al centro si apre un portale arenaria grigia sormontato da una semplice cimasa.
Pianta
L'edificio ha una forma in pianta rettangolare ad aula unica suddivisa in sei campate da un sistema di paraste e pilastri.
Coro
Il coro si colloca nell'ultima campata ed è separato dal presbiterio da un arco impostato su pilastri addossati alle pareti laterali. Ospita al suo interno gli scranni lignei disposti lungo le pareti.
Presbiterio
Il presbiterio occupa la penultima campata e viene separato dall'aula da due gradini in arenaria.
Impianto strutturale
Le parti strutturali dell'edifici sono costituite da: muratura continua, arconi trasversali incatenati, impalcati lignei e catene.
Coperture
Il manto di copertura è in tegole tipo marsigliesi in laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
Le pavimentazioni dell'edificio sono in scaglie di marmo scuro ricomposte in mattonelle per l’aula e in mattonelle di cemento dipinte, ad effetto geometrico, per il presbiterio e il coro.
Elementi decorativi
L’ interno della chiesa è scandito apparato decorativo plastico a stucco in stile corinzio semplificato che suddivide lo spazio in sei campate di diversa grandezza, dove le prime cinque si articolano secondo lo schema ABABA e la sesta è definita da due pilastri addossai alle pareti. Il fondo delle pareti è dipinto in beige, i capitelli e le modanature sono dipinte in bianco mentre le specchiature delle paraste in giallo. L’apparato decorativo prosegue dipinto sulle volte a botte con unghie in corrispondenza delle finestre mistilinee a campana. Due altari in stucco sono addossati alla metà delle pareti laterali dell’aula, l’altare maggiore è in arenaria grigia.
Cantoria
La cantoria è posta in controfacciata, con parapetto in legno diviso in sei specchiature da un sistema di paraste, poggia su due colonne in arenaria di ottima fattura le quali molto probabilmente facevano parte dell'altare maggiore in una sua precedente conformazione.
Campanile
Il campanile è costruito in aderenza alla chiesa nella parte nord occidentale ha un lato in continuità con fianco settentrionale dell’edificio di culto. Due cordonature in pietra lo suddividono in tre parti di dimensioni simili, è composto in murature di pietrame con conci angolari squadrati. Nella porzione centrale sui lati occidentale e settentrionale, si apre una finestra archivoltata in pietra, mentre la cella campanaria presenta quattro bifore, una per lato, dove i piedritti e la parte superiore sono in laterizio, ciò unita ad una analisi della tessitura muraria circostante fa presumere la loro composizione ad interventi di rifacimento più moderni. La torre campanaia è conclusa da una copertura a padiglione a forma di bulbo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1971-1979)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di provvisorietà, ha visto prima di tutto la rimozione delle balaustrate e, poi, la collocazione, in posizione centrale davanti all'altare maggiore storico, poggiante direttamente sul pavimento del presbiterio, dell’altare della celebrazione in legno. A sinistra, sempre sul piano del presbiterio, si trova l’ambone ligneo; mentre sulla destra, posta innanzi agli stalli del coro, poggiata direttamente sul pavimento del presbiterio, una sedia in legno è utilizzata come sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella nel tabernacolo, in legno, dell’altare maggiore storico.
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