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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Vico Pancellorum
Bagni di Lucca
Lucca
chiesa
parrocchiale
S. Paolo
Parrocchia di San Paolo apostolo
Facciata; Prospetti; Pianta; Presbiterio; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Cantoria; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1982)
873 - 873(prima menzione intero bene); XI sec. - XI sec.(costruzione intero bene); 1680 - 1776 (rifacimento intero bene); 1836 - 1836(restauro intero bene); 1919 - 1921(restauri intero bene); 1982 - 1982(rifacimenti presbiterio); 1990 - 1990(manutenzione straordinaria copertura); 1997 - 1997(rifacimenti copertura)
Chiesa di San Paolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Paolo <Vico Pancellorum, Bagni di Lucca>
Altre denominazioni San Paolo apostolo
Chiesa di San Paolo Apostolo
S. Paolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (costruzione)
maestranze area lucchese (ampliamento)
Notizie Storiche

873  (prima menzione intero bene)

Nell' 873 viene redatta una “charta promissionis” con cui Alpari sacerdote promette al vescovo Gherardo e ai suoi successori, di dare 36 soldi finché terrà la Pieve di San Paolo in Vico Pancellorum.

XI sec.  (costruzione intero bene)

E' possibile ricondurre al secolo XI la costruzione dell’attuale edificio.

1680 - 1776  (rifacimento intero bene)

Tra il 1680 e il 1776 sono stati fatti lavori di rifacimento all’edifico.

1836  (restauro intero bene)

Nel 1836 sono stati fatti lavori di restauro all’edificio.

1919 - 1921 (restauri intero bene)

Tra il 1919 e il 1921 l’edificio fu restaurato.

1982  (rifacimenti presbiterio)

Tra nel 1982 sono è stata rifatta l’area presbiteriale.

1990  (manutenzione straordinaria copertura)

Nel 1990 sono stati fatti lavori di manutenzione straordinaria alla copertura.

1997  (rifacimenti copertura)

Nel 1997 è stata rifatta la copertura dell’edificio.
Descrizione

La Pieve di San Paolo apostolo di Vico Pancellorum viene citata per la prima volta in una “charta promissionis” redatta nell'anno 873; gli studiosi fanno risalire l’edificazione dell’attuale chiesa all’XI secolo, probabilmente sui resti della pieve altomedioevale. Nel corso dei secoli l’edificio, nonostante abbia conservato intatte le bellissime proporzioni, ha subito diversi rifacimenti e restauri, come testimoniato le tessiture murarie; l’ultimo importante intervento di restauro è datato tra il 1919 e il 1921 e con questo si è provveduto a riparare anche dei danni provocati dal sisma; infine nei primi anni ottanta del Novecento è stata risistemata l’area presbiteriale, adeguandola alle prescrizioni liturgiche dell’ultimo concilio ecumenico. La facciata a salienti si presenta con il paramento a vista in conci di pietra calcarea, l’omogeneità e il buono stato di conservazione del materiale fa presupporre un suo rifacimento in epoca abbastanza recente. Al centro si apre il portale d’ingresso il cui architrave scolpito, che reca incisa la data MDXXXV, è sormontato da una lunetta, definita da conci alternati di pietra calcarea e arenaria, che richiamano la dicromia del romanico toscano. In asse con il portale, nella parte superiore della facciata, è presente un piccolo rosone in arenaria e al di sopra di questo, poco sotto la gronda, si apre una piccola finestra cruciforme. L’edificio, con l’asse maggiore orientato a sud-est, è a pianta basilicale articolato in tre navate concluse da absidi. Le navate sono separate da cinque archi impostati su colonne: in corrispondenza della terza campata è presente un gradino, per cui la parte a occidente è a una quota inferiore rispetto al resto dell’edificio. L’interno del fabbricato è caratterizzato dalla scansione spaziate data dagli archi e dalle colonne tra le navate, unita alle cortine murarie a vista concluse dalle strutture lignee della copertura lasciate a vista. Nel catino absidale e nel centro della parete dell’abside maggiore sono presenti decorazioni parietali dipinte databili al XIV secolo. Le stuccature in malta scura delle cortine murarie interne mortificano la percezione dell’insieme.
Facciata
La facciata a salienti si presenta con il paramento a vista in conci di pietra calcarea, disposti ad opera quadrata pseudo isodoma; la cortina muraria, omogenea per tutto il fronte e la scarsa erosione della pietra, fa presupporre un suo rifacimento in epoca moderna. Al centro si apre il portale d’ingresso il cui l'architrave in arenaria è scolpito con elementi figurativi e reca incisa la data MDXXXV, probabile resto della precedente facciata. Nell'odierna redazione è sormontato da una lunetta, definita da conci alternati di pietra calcarea e arenaria che richiamano la dicromia del romanico toscano. In asse con il portale, nella parte superiore della facciata, è presente un piccolo rosone in arenaria formato da una semplice croce greca racchiusa da una corona liscia; al di sopra di questo, poco sotto la gronda, si apre una piccola finestra cruciforme ottenuta per soppressione dei conci corrispondenti. Da notare in corrispondenza della navata sinistra, le mostre in arenaria di una piccola finestra archivoltata.
Prospetti
Molto interessanti risultano i prospetti laterali, in entrambi si legge chiaramente come l’edifico ha subito importanti rimaneggiamenti. Il fronte nord-est è composto da una parte inferiore in opera saracena, con blocchetti in arenaria, su cui si innesta una muratura ad opera quadrata in conci calcarei. Si leggono inoltre integrazioni e tamponamenti di aperture in muratura mista. Sempre nel fronte settentrionale, ma nella parte corrispondente alla navata centrale, è presente un paramento in conci calcarei, scandito da lesene e coronato da archetti pensili in arenaria grigia. Da un’analisi d’insieme questa porzione di fabbrica,dove i rifacimenti successivi sono stati meno invasivi, si può far risalire alla fase medioevale. Anche per il fronte a sud-ovest la parte relativa alla navata centrale è costituita da muratura ad opera quadrata, scandita da lesene e cornata da archetti pensili, mentre la parte di muratura della navata laterale è in buona parte costituita da muratura mista in pietrame, indice di un suo rifacimento successivo.
Pianta
L’edificio ha una forma in pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato a sud-est; l’interno dell’edificio a pianta basilicale è articolato in tre navate concluse da absidi. Da notare che quella della navata destra è stata troncata da rimaneggiamenti successivi. Le navate sono separate da cinque archi impostati su colonne. In corrispondenza della terza campata è presente un gradino, per cui la parte a occidente è a una quota inferiore rispetto al resto dell’edificio.
Presbiterio
Il presbiterio è ospitato nelle ultime campate delle tre navata. Viene separato dall’aula da due gradini in arenaria.
Impianto strutturale
Le parti strutturali dell’edificio sono costituite da muratura continua, colonne, archi, catene, volte, capriate e impalcati lignei.
Coperture
Il manto di copertura è in piastre di pietra a spacco.
Pavimenti e pavimentazioni
L’interno conserva gran parte pel pavimento con mattonelle quadrate di laterizio.
Elementi decorativi
L’interno dell’edificio è caratterizzato dalla scansione spaziate data dagli archi e dalle colonne tra le navate, unita alle cortine murarie a vista concluse dalle strutture lignee della copertura lasciate a vista. Nel catino absidale e nel centro della parete dell’abside maggiore sono presenti decorazioni parietali dipinte riferibili al XIV secolo. Le commettiture in malta scura delle cortine murarie interne dequalificano l’insieme.
Cantoria
La cantoria posta in controfacciata è sorretta da mensole lignee scolpite e dorate e il parapetto ligneo è ripartito in specchiature con sbalzi dorati.
Campanile
Il massiccio campanile posto nell’angolo est dell’edificio è costituito da muratura in pietra a opera quadrata. La parte superiore del campanile, nella quale si aprono due ordini di bifore, è coronata da merli a coda di rondine.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1982)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto la completa riorganizzazione dell’area presbiteriale con la rimozione dell’altare maggiore storico, delle balaustrate, e il rifacimento della pavimentazione del presbiterio dove, al centro e a diretto contatto del pavimento, è stato collocato l’altare della celebrazione in pietra. Sulla sinistra, al limite anteriore del presbiterio, sempre a diretto contatto della pavimentazione, si trova l’ambone in pietra; mentre al centro della parete dell’abside, collocato su una pedana in legno, lo stallo maggiore ligneo del coro funge da sede del celebrante. All’interno dell’abside minore della navata laterale destra della chiesa, si trova, su un piedistallo in pietra serena, un antico ciborio in marmo che viene utilizzato come riserva eucaristica.
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