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Monte a Pescia
Pescia
Pescia
chiesa
sussidiaria
S. Bartolomeo e Andrea Apostolo
Parrocchia di San Michele Arcangelo
facciata; Struttura; Impianto strutturale; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1976)
XIV - 1348(ricostruzione nucleo centrale); XVIII - XVIII(rifacimento interno interno del bene); 2012 - 2012(restauro tetto); 2012 - 2015(restauro facciata)
Chiesa di San Bartolomeo e Andrea Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Bartolomeo e Andrea Apostolo <Monte a Pescia, Pescia>
Altre denominazioni Chiesa dei Santi Bartolomeo e Andrea Apostolo
S. Bartolomeo e Andrea Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
romanico (costruzione)
barocco (rifacimento interno)
romanico (restauro facciata e tetto)
Notizie Storiche

XIV - 1348 (ricostruzione nucleo centrale)

La chiesa fu ricostruita nel XIII secolo e subì poi numerosi e consistenti rifacimenti. Uno di questi è quello eseguito nel 1348, come riportano i libri antichi della curia di Lucca.

XVIII  (rifacimento interno interno del bene)

L’ultima modifica del bene invece, evidente per omogeneità soprattutto all’interno, è databile alla prima metà del XVIII secolo. L’aspetto esteriore della chiesa è tuttavia anche con questa trasformazione rimasto sostanzialmente medievale, in stile romanico.

2012  (restauro tetto)

Si è eseguito il restauro del tetto della Pieve, prevedendo il recupero completo dei tetti, compreso quello del campanile e dei locali della Compagnia. Si è previsto il rifacimento e l’installazione delle canale perimetrali dell'intero complesso e dei pluviali in rame per la raccolta delle acque piovane.

2012 - 2015 (restauro facciata)

La facciata principale della Pieve, con finitura a pietra a faccia vista, nella parte inferiore, presentava segni di esfoliazione, degrado dovuto agli agenti atmosferici e mancanza di stuccatura fra i conci, l’intonaco risultava degradato; anche il campanile si presentava privo di intonaco. L'intervento di restauro delle facciate della Pieve si è svolto attenendoci alle Carte del Restauro secondo le indicazioni della Soprintendenza, ed in accordo con Funzionario di zona. Sono stati demoliti gli intonaci esistenti e ricostruiti a calce con adeguata preparazione del fondo, compreso tinteggiatura sempre a calce, sono state sostituite le finestre o introdotte di nuove ove non esistenti, il basamento lapideo è stato ripulito dalle aggressioni vegetali e ristuccato nei giunti con tecniche non invasive, sono stati restaurati anche i gradini d'ingresso alla chiesa.
Descrizione

la pieve dei Santi Bartolomeo e Andrea si trova a Monte a Pescia (Pescia). Di origine romanica, ad una sola navata, è orientata secondo l’asse che va da sud-est a nord-ovest. La facciata e l'ingresso risultano disassati dalla presenza del campanile. Sul lato lungo, adiacente alla strada, si apre un ingresso minore, qui poco al di sotto della linea di gronda troviamo due finestre quadrangolari col profilo superiore ad arco ribassato, altre due finestre analoghe si trovano sul lato opposto. Alla chiesa sono aggregati altri edifici: contiguo al campanile si trova il corpo basso della Compagnia dell’Opera di San Bartolomeo, che ha un accesso dal sagrato. All'interno conserva numerose opere d'arte.
facciata
la facciata, in parte costituita da bei conci di arenaria grigia, ha la metà destra occupata dal campanile, col quale condivide un lato della struttura muraria. L’ingresso, su gradini e disassato, consta di un portale architravato con una lunetta dall’estradosso acuto ed è sovrastato da un piccolo rosone cieco.
Struttura
La struttura di fondazione ed elevazione dell’intero organismo è costituita da muri portanti in pietra, eseguiti per lo più ad "opus incertum" e talvolta misti a laterizi; il loro spessore massimo arriva a misurare metri 1,25 - nella torre - con un minimo di centimetri 60. I solai rilevati dal terreno, poggiano su travi di legno. Sempre lignee sono le capriate che sostengono le coperture, rivestite con coppi o coppi ed embrici.
Impianto strutturale
l'impianto architettonico"strutturale", presenta una dignitosa unitarietà, l’uso di materiali "poveri" determina il risultato di essere di fronte ad un’aula ecclesiastica gradevole ed ariosa, con pochi elementi di spicco. Entrati, siamo accolti in un’aula unica senz’abside pavimentata in cotto, piuttosto ampia, metri 17,95 per metri 9,80 complessivi, e una crociera, ammanta invece il presbiterio, rialzato e delimitato da una balaustra marmorea, solcata da unghie.
Elementi decorativi
all'interno dell'aula sono presenti alcuni importanti apparati decorativi: un'acquasantiera in marmo bianco (fine XVI secolo) la cui tazza è decorata da baccellature; il fusto presenta nella parte centrale un nodo con teste di cherubini che si alternano ad un panneggio, mentre la base, che termina in zampe di leone, reca scolpiti lo stemma mediceo, il coltello e la palma del martirio, riferimento a San Bartolomeo a cui è intitolata la chiesa; una cinquecentesca scultura di San Bartolomeo in terracotta dipinta e invetriata, attribuibile alla scuola dei della Robbia; una scultura raffigurante San Rocco (seconda metà XVI secolo); un Crocifisso misturato (fine XV secolo). Nella cappella dell'Opera si trova il sepolcro del musicista Giovanni Pacini (1796-1867).
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1976)
adeguamento liturgico con l'introduzione di un altare mobile e un ambone in legno
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