Impianto strutturale |
L'impianto attuale della Cattedrale è probabilmente impostato su precedenti strutture. La disposizione planimetrica a croce latina mostra nella sua interezza la facciata principale e porzione del prospetto sud. |
Pianta |
La cattedrale presenta impianto planimetrico a croce latina a tre navate di cui una centrale maggiore e due laterali minori. Al transetto si accede tramite scalinata in marmo dalle tre navate. Sul lato est del transetto si aprono quattro cappelle simmetriche rispetto al coro. |
Pianta |
Nella prima cappella di sinistra si apre l'ingresso secondario che si affaccia su Piazza dei Priori. Sul lato ovest del transetto si aprono la cappella di S. Carlo a destra e a sinistra la porta che immette nel Vescovado e da cui si accede anche alla sagrestia. |
Pianta |
Dalla prima campata della navata laterale sinistra si accede alla Cappella dell'Addolorata. |
Fondazioni |
Si presume che, essendo la costruzione di impianto medievale, il sistema di fondazioni sia di tipo continuo, in muratura. |
Coperture |
La copertura della chiesa è stata recentemente sottoposta a restauro e miglioramento sismico. Il pacchetto di copertura dall'interno verso l'esterno è costituito da: orditura principale e secondaria in legno, scempiato in pianelle di cotto, massetto armato, guaina impermeabilizzante e manto in coppi ed embrici. |
Scale |
La chiesa presenta internamente una scala in marmo bianco di sette gradini ciascuna che mette in comunicazione ogni singola navata con il presbiterio, per cui di fatto la scala risulta divisa in tre porzioni. |
Pavimenti e pavimentazioni |
Le navate, il transetto, la cappella dell'Addolorata, la Cappella del Sacro Cuore di Gesù e la Cappella del San Carlo presentano pavimentazione in marmo ad ambrogette bianche e nere. Il coro e le quattro cappelle adiacenti presentano pavimentazione in cotto. La cappella Inghirami o San Paolo, a sinistra del transetto, presenta pavimentazione ad intarsi marmorei mentre la cappella Serguidi, a destra del transetto, presenta pavimentazione in cotto con intarsi marmorei bianchi. |
Elementi decorativi |
La facciata principale su Piazza S. Giovanni si presenta con tipico impianto romanico a salienti, con finitura in pietra locale, lesene che scandiscono la suddivisione delle navate interne, gli archetti pensili a decorare il frontone con sovrastante cornicetta a volute e fiori, il timpano ornato da una loggetta cieca con colonnine di tipo pisano, il portale marmoreo costituito da due colonne in marmo bianco con capitelli corinzi sormontati da un arco che racchiude la lunetta ad intarsi geometrici in marmo bianco e nero, il rosone centrale costituito da una vetrata policroma realizzata dall'artista volterrano Mino Rosi nel 1989. La facciata della navata destra su Via Turazza è ripartita da lesene che salgono da una balza di tufo che profilano archi sorretti da capitelli. La facciata su Piazza dei Priori risulta incastonata tra il Palazzo Comunale ed il Vescovado ed è caratterizzata da una muratura rivestita in marmo a bande bianche e nere con la porta di accesso all'estremità. L'aspetto odierno di tale facciata risale al 1935-36 e fu voluto dal principe Piero Ginori Conti in seguito ai lavori di ricostruzione delle cappelle del transetto. |
Elementi decorativi |
Il rosone sulla facciata principale della cattedrale in vetro policromo raffigura l'incoronazione della Vergine ed è opera dell'artista Volterrano Mino Rosi che la esegue nel 1989. |
Elementi decorativi |
Colonne. Entrando da Piazza S. Giovanni ci troviamo nel corpo delle navate ripartito da due filari di 11 colonne sopra le quali si impostano archi a tutto sesto: le colonne ad oggi appaiono con finitura a stucco marmorino rosato ma sotto tale decorazione si cela la struttura vera e propria delle colonne formata da blocchi di pietra sovrapposti gli uni agli altri ed il piedistallo consiste in un semplice collare di pietra di Fiesole sovrapposto ad un altro dello stesso materiale. I capitelli sovrastanti il fusto della colonna sono in ordine corinzio. |
Elementi decorativi |
Le pareti interne della Chiesa sono decorate con tinteggiatura eseguita a ricorsi bicromi bianchi e grigi che vanno a simulare un rivestimento marmoreo. |
Elementi decorativi |
Il soffitto ligneo cassettonato risulta essere opera di Francesco Capriani e Jacopo Pavolini i quali lo realizzarono intorno al 1530. Nei soffitti del transetto e della navate centrale colorati e messi ad oro viene adottata dal Capriani la composizione ad ottagoni, croci e losanghe. Al centro dei due soffitti vi è inserito un elemento rettangolare con un grande ottagono al centro che racchiude gli ovali con la raffigurazione dell'Assunta nel transetto e dello Spirito santo nella navata centrale. I busti di S. Ottaviano e S. Vittore, principali patroni di Volterra, vengono posti nei cassettoni ottagonali, ai lati della Vergine, insieme agli stemmi del Vescovo e del Comune, mentre intorno all'immagine dello Spirito Santo circondato da nubi e teste di cherubini fanno corona le teste degli altri santi volterrani, i vescovi Ugo e Giusto in abiti pontificali, il pontefice Lino e Clemente, Attinia e Greciniana. |
Elementi decorativi |
I sei altari, tre per ogni navata minore, risalgono circa al 1517, periodo in cui furono eseguiti, ad opera di Raffaello di Andrea Cioli, lavori di ristrutturazione e riordino all'interno della cattedrale. Gli altari sono realizzati in pietra di Montecatini V.C. e sono costituiti da un grande arco che si protende dal muro con cassettoni nella volta e festoni ed antefisse nella fronte; poggia sopra ad una trabeazione classica e sopra a due colonne scanalate; i capitelli, a foglie di acanto, presentano nelle volute nicchie, vasetti e delfini. |
Elementi decorativi |
Il pulpito, ubicato sul lato sinistro a cavallo tra la navata centrale e la laterale, è frutto di una ricomposizione, avutasi nel XVI sec., di elementi scultorei appartenenti al XII sec. Il pulpito è sostenuto da quattro colonne marmoree, con capitello a motivi antropomorfi e fitomorfi, che poggiano su quattro sculture a tutto tondo raffiguranti due leoni in lotta con gladiatori e due tori. Le colonne sorreggono una tribuna costituita da quattro formelle in marmo a bassorilievo raffiguranti il Sacrificio di Isacco, l'Ultima Cena, L'annunciazione e la Visitazione. Si accede alla tribuna tramite scaletta a chiocciola. |
Elementi decorativi |
Cappella dei Serguidi, costruita tra il 1576 ed il 1592 dal vescovo Serguidi e dal fratello Antonio, e fu chiamata del sacramento dopo il 1768 quando vi si iniziò a custodire l'Eucarestia. L'altare attribuito al Vasari ha nel fregio lo stemma della famiglia Serguidi e quelli personali del Vescovo. La cappella fu restaurata ed in parte trasformata nel 1746. Nel 1814, quando vi furono poste le reliquie di S. Attinia E A. Greciniana, venne eseguito il paliotto di marmo giallo di Siena voluto dal Vescovo Incontri. Il pavimento a lestre di marmo bianche e grigie risale al 1825. La cappella è illuminata da una finestra rettangolare, simile alle altre del transetto aperte nel XVI secolo, e da un grande ovale in alabastro posto al centro della parete dietro l'altare. Sul terzo, lato per simmetria, è stata riprodotta la finestra di fronte con riportato il disegno che doveva avere originariamente. I marmi continuano sulla copertura, a volta sferica, con cartigli su più piani, di varie dimensioni e forme. |
Elementi decorativi |
Cappella di S. Paolo già Inghirami costruita tra il 1607 ed il 1622. La cappella è molto ricca per la varietà e la qualità dei marmi impiegati per rivestire il pavimento e le pareti. L'altare è di stile vasariano e porta sui basamenti lo stemma della famiglia Inghirami. La copertura è a volta a vela sorretta da pennacchi il tutto rivestito con marmi diversi. |
Elementi decorativi |
Cappella dell'Addolorata: su due pareti opposte si trovano due tabernacoli che conservano una Natività ed una Adorazione del XV secolo, in terracotta dipinta, attribuite ad Andrea della Robbia; sul fondo della nicchia di sinistra vi è un affresco di Benozzo Gozzoli del 1474. |
Elementi decorativi |
Il Ciborio del Sacramento, posizionato sopra l'altare maggiore, è opera di Mino da Fiesole (1467 - 1471). Il tabernacolo nella struttura e nel suo insieme architettonico rivela un' eleganza ricercata capace di ridurre il marmo a trasparenze alabastrine. |
Elementi decorativi |
Realizzato nell'800 il presbiterio mostra una balaustra in marmo e ferro disegnata da Aristodemo Solaini. Il cancello centrale in legno è recente e ripropone, in forma stilizzata, i motivi della parte in ferro della balaustra. |