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adeguamento liturgico
Ozieri
Ozieri
chiesa
parrocchiale
Immacolata Concezione
Parrocchia di B. V. Immacolata
Cattedrale
Facciata; Campanile; Coperture; Interni; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Preesistenze
presbiterio - aggiunta arredo (1998-2000)
XV - 1437(preesistenze carattere generale); XVI - 1503(preesistenze carattere generale); XVI - 1550(rifacimento carattere generale); XVI - 1571(consacrazione carattere generale); XVIII - 1752(rifacimento abside); 1767 - XVIII(costruzione altare SS. Sacramento ); 1843 - XIX(costruzione altare S.Andrea); 1846 - XIX(costruzione cappella S.Giovanni Battista); 1846 - XIX(costruzione cappella S.Filippo Neri); 1846 - XIX(costruzione altare di S.Pietro); 1874 - XIX(costruzione campanile); 1874 - XIX(costruzione scalinata); 1893 - XIX(consacrazione intero bene); 1926 - XX(decorazione intero bene); 1933 - XX(collocazione organo a canne); 2007 - XX(restauro intero bene); 2011 - XXI(restauro organo a canne); 1846-1893 - XIX(demolizione e ricostruzione cappella di S.Margherita Alacoque); 1846-1893 - XIX(demolizione e ricostruzione cappella della Madonna della Difesa); 1846-1893 - XIX(ristrutturazione cappella di S.Giovanni); 1846-1893 - XIX(ristrutturazione cappella della Vergine del Rosario); 1846-1893 - XIX(ristrutturazione cappella di S.Giuseppe); 1894-1922 - XIX-XX(edificazione transetto)
Chiesa della Immacolata Concezione
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Immacolata Concezione <Ozieri>
Autore (ruolo)
Cima, Gaetano (Ampliamento e ristrutturazione )
Ambito culturale (ruolo)
maestranze sarde (costruzione dell'impianto cinquecentesco)
Notizie Storiche

XV - 1437 (preesistenze carattere generale)

Le più antiche testimonianze, relativamente al bene, risalgono al 1437, quando presso la chiesa di "Santa Maria", il vescovo di Bisarcio, Antonio Cano, celebra il primo sinodo noto della diocesi Bisarcensis. Tale riferimento indica come gia in atto nel XV sec. lo spopolamento di Bisarcio e l'abbandono della vecchia cattedrale medioevale a favore del villaggio di Ozieri, forse in riferimento alle migliori e più salutari condizioni topografiche. La stessa denominazione di "piscopia", che si riferisce al rione attigua all'attuale cattedrale, sembrerebbe accreditare una presenza stabile del vescovo.

XVI - 1503 (preesistenze carattere generale)

A seguito dell'accorpamento, da parte di Giulio II, delle diocesi di Bisarcio e Castro alla nuova sede di Alghero, la chiesa Ozieri diviene sede del vicariato dei due distretti.

XVI - 1550 (rifacimento carattere generale)

Successivamente al 1550 e fino al 1571, l'antica chiesa, ante 1388, subisce una ristrutturazione e l'ampliamento, in funzione dell'incremento della popolazione del centro, urbano, dalla metà del XVI secolo, capoluogo dell' encontrada del Monte Acuto

XVI - 1571 (consacrazione carattere generale)

L'8 dicembre 1571, la chiesa viene consacrata dal vescovo di Alghero Pietro Frago

XVIII - 1752 (rifacimento abside)

Il 15 marzo 1752, viene realizzato e collocato all'interno dell'abside, il coro ligneo, opera di "Josef Galibardo, carpintero della ciudad di Alghero"

1767 - XVIII (costruzione altare SS. Sacramento )

Per la munificenza del nobile don Andrea Satta, è costruito, all'interno del transetto, sul lato nord, l'altare dedicato al SS.Sacramento

1843 - XIX (costruzione altare S.Andrea)

Tra il 1838 e il 1843, grazie alla donazione di 25.000 scudi da parte della nobildonna Lucia Sechi, in sostituzione dell'altare del 1761, ritenuto "non decoroso" è costruito, all'interno del transetto, sul lato sud, l'altare dedicato a S. Andrea, progettato dall'arch. Antonio Pinna di Bosa.

1846 - XIX (costruzione cappella S.Giovanni Battista)

Edificazione in ampliamento delle nuove cappelle, la prima a sinistra delle quali dedicata a s. Giovanni Battista. All'interno dell'atare marmoreo e collocata la scultura lignea policroma opera di Francesco Cittarelli, firmata e datata 1790

1846 - XIX (costruzione cappella S.Filippo Neri)

Edificazione in ampliamento delle nuove cappelle, la prima a destra delle quali dedicata a s. Filippo Neri

1846 - XIX (costruzione altare di S.Pietro)

Viene edificata la cappella e l'altare marmoreo dedicati a S. Pietro Apostolo

1874 - XIX (costruzione campanile)

Costruzione del campanile su progetto dell'arch. Danesi nel 1852

1874 - XIX (costruzione scalinata)

Intorno al 1874, viene realizzata l'imponente scalinata su progetto dell'arch. Clemente Bianchetti

1893 - XIX (consacrazione intero bene)

Il 27 agosto 1893, il vescovo Serafino Corrias procede alla riconsacrazione della cattedrale

1926 - XX (decorazione intero bene)

Nel 1926 i pittori piemontesi Arduino e Boasso, sotto la direzione della “Scuola superiore d’arte cristiana Beato Angelico” di Milano eseguivano la decorazione pittorica della cattedrale

1933 - XX (collocazione organo a canne)

Nel 1933 viene acquistato il monumentale organo a canne dalla ditta Giuseppe Gardini di Varese. L'organo venne collocato dietro l'altare maggiore settecentesco. Successivamente negli anni 70 l'organo venne smontato e ricollocato nella cappella destra all'interno del transetto, dedicata a Sant'Andrea

2007 - XX (restauro intero bene)

Il 15 gennaio 2005, l'interno della cattedrale viene gravemente danneggiato da un incendio, sviluppatosi dall'impianto di illuminazione del presepe. Viene intrappreso un delicato intervento di restauro che interessa i marmi, le decorazioni e gli affreschi concluso nel settembre del 2007. la chiesa veniva riaperta al culto il 20 ottobre 2007

2011 - XXI (restauro organo a canne)

Completato l'intervento di restauro a dicembre del 2010, nell'anno successivo l'organo a trovato definitiva collocazione nella navata principale, in una tribuna lignea al di sopra la bussola

1846-1893 - XIX (demolizione e ricostruzione cappella di S.Margherita Alacoque)

Ristrutturazione e nuova dedicazione della cappella a S. Margherita Alacoque

1846-1893 - XIX (demolizione e ricostruzione cappella della Madonna della Difesa)

Ristrutturazione e nuova dedicazione della cappella. Sopra l'altare marmoreo, è collocato il dipinto di Marghinotti, raffigurante la Vergine della Difesa, firmato 1861

1846-1893 - XIX (ristrutturazione cappella di S.Giovanni)

Ristrutturazione della cappella e collocazione dell'altare marmoreo

1846-1893 - XIX (ristrutturazione cappella della Vergine del Rosario)

Ristrutturazione della cappella e collocazione dell'altare marmoreo

1846-1893 - XIX (ristrutturazione cappella di S.Giuseppe)

Ristrutturazione della cappella e collocazione dell'altare marmoreo

1894-1922 - XIX-XX (edificazione transetto)

Su progetto della scultore Giuseppe Sartorio ( 1854-1922), autore delle sculture di cui si compone, è collocato il fonte battesimale sulla parete di fondo a lato dell'altare di S.Andrea
Descrizione

La Cattedrale di Ozieri, è costruita secondo un impianto a croce latina con ampio transetto e conca absidale, e tre navate con cappelle laterali, la navata principale è coperta con volta a botte lunettata. Il transetto, sul quale si innestano le due cappelle laterali, presentano coperture a crocera costalate superstiti del presistente edificio di culto catalano aragonese, sul quale la cattedrale si innesta. Il presbiterio, sopraelevato è chiuso dalla balaustra marmorea, accessibile attraverso cinque gradini di marmo affiancati da leoni scolpiti. Nella conca absidale è collocato il coro ligneoo, opera del "carpintero Josef Galibardo" del 1750. Allo stesso periodo, sebbene documentato solo nel 1841(V.Angius) dovrebbe risalire l'altare maggiore in marmo di Carrara con intarsi policromi. Sovrasta l'altare la statua del Vergine tra due angeli in adorazione. Le analogie con l'altare della cattedrale di Alghero lo restituiscono se non alla stessa mano all'ambito dello scultore genovese Giuseppe Masetti, attivo nella metà del XVIII secolo.
Facciata
Preceduta dalla imponente scalinata dall'andamento sinuoso, la facciata è articolata su due ordini, realizzata a vista nella trachite locale.L'ordine inferiore è tripartito attraverso tre coppie di semicolonne sormontate da capitelli ionici. All'interno dei due spicchi laterali, corrispondenti alle navate minori, il portale architravato è sormontato da una lunetta; le semicolonne sostengono la trabeazione la cui cornice fortemente aggettante è sormontata da un piccolo timpano. Il portale principale è sormontato da una mensola modanata. L'ordine superiore è decorato attraverso un arcone a doppia ghiera, sormontato da un altorilievo in stucco, nel quale sono riprodotti i simboli della dignità episcopale e le sacre suppellettili e nella parte sommitale il Libro con i sette sigilli, il tutto sormontato dal timpano.
Campanile
Il campanile ha pianta quadrata, ripartito in tre livelli, l'ultimo dei quali sormontato dalla cupoletta, attraverso cornici. All'interno di ogni ordine lesene angolati negli ordini dorico, ionico e corinzio. Nella fascia intermedia si aprono quatto monofore con archi a tutto sesto. La cella campanaria è interessata da aperture a serdiana.
Coperture
La copertura è a doppio spiovente sulla navata principale e a spiovente singolo sulle navate laterali, con manto in coppi.
Interni
La chiesa ha pianta longitudinale a croce latina con tre navate e transetto, presbiterio rialzato e absidato. All'interno delle navate laterali sono collocate le quattro cappelle dedicate rispettivamente: ( lato sinistro dall'ingresso verso l'altare ) S. Giovanni Battista; S. Margherita Maria Alacoque; S. Cuore di Gesù; S.Giuseppe; ( lato destro): San Filippo Neri;La Madonna della Difesa;San Pietro; San Giovanni Evangelista. Nel transetto sono collocati gli altari del SS.Sacramento, in passato utilizzato per la custodia Eucaristica e quello di S. Andrea. All'innesto dei bracci del transetto domina la grande cupola affrescata dai pittori piemontesi Arduino e Boasso. La volta della navata principale è a botte, scandita in quattro campate in corrispondenza dei pilastri sui quali impostano gli arconi a tutto sesto che immettono sulle navate laterali voltate a crocera. La stessa tipologia, in questo caso volte a crociera con cordonature e gemma centrale, è utilizzata nei bracci del transetto, la dove attraverso la variazione dell'orientamento dell'asse, vengono utilizzati elementi che, prima dell'ampliamento della chiesa di Santa Maria, costituivano la volta dell'unica navata. Sul presbiterio rialzato e balaustrato è collocato il settecentesco altare realizzato in marmo di Carrara con inserti policromi.
Elementi decorativi
Interno della Chiesa venne interamente affrescato - i lavori si conclusero nel 1926 - dai pittori piemontesi Eugenio Arduino e Giorgio Lauro Boasso. Il fonte battesimale in marmo e stucchi venne realizzato agli inizi del '900 dallo scultore Giuseppe Sartorio. E' da attribuire all'artista genovese Giuseppe Massetti il gruppo scultoreo in marmo collocato sull'atare maggiore con la Vergine assunta tra due angeli in contemplazione.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è realizzata con marmo bianco di carrara e bardiglio grigio in un elegante motivo a zig-zag che si svolge lungo l'asse longitudinale. In bardiglio grigio è pure realizzara l'alta zoccolatura che interessa tutto il perimetro e i pilastri.
Preesistenze
Appartengono alla fabbrica della chiesa di Santa Maria sulla quale si imposta l'attuale impianto, le volte del transetto, a crociera con cordonatura in rilievo e gemma centrale, originariamente poste a copertura della navata della chiesa gotica-catalana, come i due arconi a sesto acuto recuperati nell'ambito di un recente intervento di restauro.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1998-2000)
L'intervento di adeguamento liturgico parziale, ha comportato la collocazione di una nuova mensa d'altare lignea, anteposta al settecentesco altare marmoreo, rivolta verso l'assemblea, collocata su un'alta pedana di legno. La sede in legno, realizzata dal mo Mario Renzo Solinas di Buddusò, reca scolpito lo stemma episcopale di Mons. Sebastiano Sanguinetti. Un leggio in legno assolve svolge la funzione di ambone.
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