chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Terminetto Viareggio Lucca chiesa parrocchiale Madonna del Buon Consiglio Parrocchia della Madonna del Buon Consiglio Elementi decorativi; Prospetti; Pianta; Presbiterio; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (1973) 1954 - 1954(donazione terreno); 1958 - 1958(erezione parrocchia); 1973 - 1973(costruzione intero bene); 1976 - 1976(apertura al pubblico intero bene); 1981 - 1981(restauro intero bene)
Chiesa della Madonna del Buon Consiglio
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa della Madonna del Buon Consiglio <Terminetto, Viareggio>
Altre denominazioni
B. V. Maria
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (costruzione)
Notizie Storiche
1954 (donazione terreno)
Nel 1954 fu donato il terreno su cui sorgerà la chiesa.
1958 (erezione parrocchia)
Il 22 agosto del 1958 fu eretta la Parrocchia della Madonna del Buon Consiglio al Terminetto.
1973 (costruzione intero bene)
Nel 1973 iniziarono i lavori di costruzione della chiesa.
1976 (apertura al pubblico intero bene)
L’11 aprile 1976 la chiesa fu aperta al pubblico culto.
1981 (restauro intero bene)
Nel 1981 l’edificio è stato restaurato.
Descrizione
La costruzione di questa chiesa è stata determinata dal notevole aumento di popolazione avvenuta nel quartiere Terminetto di Viareggio durante gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Alla metà degli anni Cinquanta fu donato da un privato un appezzamento di terreno per costruirvi la nuova chiesa e la Parrocchia fu istituita nel 1958, ma l’iter per la costruzione dell’edificio fu molto lungo dato che i lavori iniziarono solo nel 1973. L’architettura della chiesa è molto interessante, con un carattere volutamente industriale unito ad un riferimento all’architettura organica. Lo schema, infatti, richiama quello di un grande capannone industriale privo delle pareti perimetrali: è composto da sette coppie di pilastri in cemento armato e sette capriate prefabbricate che sorreggono la copertura sotto la quale una serie di quinte curvilinee in muratura, svincolate dalla struttura principale, delimitano la grande aula creando una sorta di portico tra la struttura e i pilastri. La pianta è ellittica, con un portale di accesso centrale e due vani laterali destinati ad uso di sagrestia e di cappella per le confessioni. Sul fondo si trova la zona presbiteriale con l’altare. Di particolare interesse è l’attenzione progettuale prestata nel direzionare la luce all’interno dell’edificio, infatti le murature curvilinee si interrompono poco prima della copertura creando una luce diffusa dall’alto alla quale si aggiunge quella riflessa sulle pareti prodotta dallo sfalsamento dei setti murati. La chiesa è nata priva di una torre campanaria per cui, in un secondo tempo, è stato costruito un piccolo campanile a vela sul retrostante edificio dei locali parrocchiali.
Elementi decorativi
La facciata denota la volontà dei progettisti di imprimere un carattere industriale all’edificio; infatti in primo piano insiste la grande capriata in cemento armato poggiante su due pilastri che comunque richiama un tempio classico. Al di sotto, e leggermente arretrati, troviamo i setti ellittici in muratura, di mattoni faccia vista, ed altri due rettilinei intonacati e dipinti di bianco posti a mo’ di strombature che inquadrano l’accesso. L’ingresso principale, sormontato da un architrave in cemento armato, è posto al centro di un corpo rotondo, in mattoni faccia vista, sormontato da pannelli in vetro e metallo.
Prospetti
I prospetti laterali sono molto interessanti poiché dalla lineare fila di pilastri in cemento armato si distaccano, arretrando, una serie di setti curvilinei, in mattoni faccia vista, che sono completati superiormente da pannelli semi trasparenti in vetro che permettono alla luce, riflessa dal soffitto, di diffondersi all’interno. L’arretramento rispetto alla struttura principale crea un’interessante forma di portico tutto intorno all’aula.
Pianta
L’edificio ha una forma in pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato da nord-est a sud-ovest e l’ingresso in quest’ultima posizione. Inoltre si può dire che la chiesa ha una pianta principale rettangolare, regolata da pilastri in cemento armato, ed al suo interno, svincolata da essa, una pianta ellissoidale mistilinea con setti curvilinei che la delimitano nelle sue parti. Al contempo si forma un porticato tutto intorno all’aula. Ai lati del portale centrale sono ricavati due ambienti dedicati uno alla sagrestia e l’altro a penitenzieria.
Presbiterio
Il presbiterio è ospitato nella parte terminale dell’aula ed è soprelevato di un gradino dall’aula.
Impianto strutturale
Le parti strutturali dell’edificio sono costituite da travi e pilastri in C.A.
Coperture
Il manto di copertura è in guaina bituminosa.
Pavimenti e pavimentazioni
L’edificio è pavimentato in piastrelle a losanghe in clinker e nella zona del presbiterio da parquet.
Elementi decorativi
L’interno dell’edificio è caratterizzato dal contrasto dei materiali quali mattoni faccia vista, intonaco, strutture in cemento armato e dalla sapiente manipolazione della luce.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1973)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico.