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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Tassignano
Capannori
Lucca
chiesa
parrocchiale
S. Stefano
Parrocchia di Santo Stefano protomartire
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Elementi decorativi; Pavimenti interni; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (2003)
988 - 988(menzione intero bene); 1102 - 1102(menzione intero bene); XVII - XVII sec(menzione intero bene); 1697 - 1697(ampliamento intero bene); 1712 - 1712(menzione intero bene); 1803 - 1803(menzione intero bene); 1827 - 1827(menzione cupola); 1835 - 1835(ampliamento intero bene); 1922 - 1931(ristrutturazione intero bene); 1970 - 1972(ristrutturazione cupola); 1980 - 1982(ristrutturazione intero bene); 2015 - 2015(restauro intero bene)
Chiesa di Santo Stefano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santo Stefano <Tassignano, Capannori>
Altre denominazioni S. Stefano protomartire
Chiesa di Santo Stefano protomartire
S. Stefano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (impianto)
maestranze area lucchese (ampliamento)
Notizie Storiche

988  (menzione intero bene)

Un documento datato 988 testimonia la presenza di una chiesa in Tassignano alle dipendenze della chiesa di Pieve San Paolo. (1)

1102  (menzione intero bene)

Documento di locazione che testimonia l’esistenza della chiesa. (2)

XVII - XVII sec (menzione intero bene)

Nella visita pastorale di fine 1600 la chiesa viene descritta dal visitatore nel seguente modo: “(…) la chiesa è grande, fabbricata ad una nave a tetto, ha due porte e prende il lume da due occhi, una finestra alquanto grande e quattro altre anguste. Attiguo alla chiesa è il campanile dalla parte di settentrione alquanto alto (…)”. (2)

1697  (ampliamento intero bene)

La chiesa risulta rimodernata e ampliata; nella visita pastorale del 1697 il visitatore la descrive nel seguente modo: “allargata di sette braccia e due terzi, realizzato un nuovo coro”. (2)

1712  (menzione intero bene)

Nella visita pastorale del 1712 il visitatore descrive la chiesa come “(…) grande, ad una sola navata con transetto (…)”. (2)

1803  (menzione intero bene)

Nella visita pastorale dell'anno 1803 il visitatore descrive la chiesa nel seguente modo: “(…) transetto con bracci diseguali, coro dipinto, grande e comodo dietro l’altare maggiore. Nel prospetto principale portico sostenuto da quattro colonne di macigno; prospetto a settentrione campanile adiacente la chiesa (…)”. (2)

1827  (menzione cupola)

Per la prima volta in un documento viene citata la cupola con volta sopra il coro. (1)

1835  (ampliamento intero bene)

Demolizione del portico di ingresso, prolungamento della navata di circa 8m, sulla nuova facciata viene costruito un nuovo piccolo portico in memoria di quello demolito. (2) (3)

1922 - 1931 (ristrutturazione intero bene)

Posa del pavimento marmoreo e pittura delle volte. Ricostruzione della cupola con la relativa lanterna, revisione dell’intera copertura. (3)

1970 - 1972 (ristrutturazione cupola)

Data riportata su di un’iscrizione su una lastra di marmo appesa nel portico della chiesa in riferimento al rifacimento della copertura della cupola.

1980 - 1982 (ristrutturazione intero bene)

Data riportata su di un’iscrizione su una lastra di marmo appesa nel portico della chiesa in riferimento al rifacimento del tetto della chiesa e del campanile.

2015  (restauro intero bene)

Risanamento delle murature e rifacimento dell’intonaco. (3)
Descrizione

I primi documenti in cui viene citata la chiesa di Tassignano risalgono al X-XI secolo. L’attuale edificio è il risultato di due ampliamenti significativi dell’impianto originale: fine del 1600 l’allargamento dell’aula e la realizzazione di un nuovo coro e del transetto, inizio 1800 il prolungamento della navata e ricostruzione del portico. La chiesa presenta pianta a croce latina a navata unica coperta con volte a botte lunettate intervallate da archi trionfali; una cupola si innesta all’intersezione tra navata e transetto, l’abside è a pianta rettangolare coperto con una vela. La struttura del campanile è indipendente da quella della chiesa ma affiancata lungo la parete esterna nord.
Pianta
Croce latina a navata unica con terminazione a scarsella.
Impianto strutturale
Muratura portante in pietra mista a laterizio con tessitura irregolare. Gli archi trasversali scaricano su una trabeazione continua e sono incatenati. L'orditura di copertura è lignea di tipo tradizionale.
Coperture
Navata e transetto coperti a capanna con struttura portante lignea e manto di copertura in coppi e embrici in laterizio; cupola con lanterna caratterizzata da manto in rame.
Prospetti
Facciata a capanna frazionata in tre parti da quattro lesene in pietra arenaria che sostengono una trabeazione con timpano sporgente. Fronte intonacato con sfondo giallo pastello e cornici e marcapiani nei toni dell’arancione. Il portone centrale è leggermente arretrato rispetto al piano della facciata in modo da ricavare un piccolo portico in memoria di quello esistente nella chiesa primitiva. Le pareti laterali sono in muratura facciavista mista pietra e laterizio.
Elementi decorativi
Le volte della navata e del transetto sono dipinte in bianco e decorazioni geometriche sui toni del beige in corrispondenza delle lunette e degli archi, in chiave vi sono immagini sacre. Addossati alle pareti laterali gli altari sono divisi da coppie di semi-colonne con capitello in stile corinzio semplificato, sopra questi ultimi modanature con fregio dipinto con motivo marmoreo nei toni del rosa. La cupola e la vela dell’abside sono dipinte con sfondo chiaro e immagini sacre in chiave.
Pavimenti interni
In marmo bianco con disegni geometrici realizzati con inserti di grigio scuro.
Campanile
A pianta quadrata in muratura facciavista misto pietro laterizio con tessitura irregolare. La cella campanaria ha subìto un intervento in epoca relativamente recente, in quanto alle monofore è stata sostituita una grande apertura centinata su tutti i lati. L'ordine superiore presenta due monofore e un coronamento merlato.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2003)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha previsto l’ampiamento dell’area presbiterale storica con l’aggiunta, di fronte ad essa, di una ampia pedana in legno, rivestita in panno rosso, dove al centro è stato posto l’altare della celebrazione in legno. Alla sinistra è stato collocato un semplice leggio in legno che funge da ambone, mentre all’interno del presbiterio storico, addossata al primo scalino della predella dell’altare maggiore storico, si trova una poltrona antica lignea, utilizzata come sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella del tabernacolo marmoreo dell’altare maggiore storico.
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