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San Ginese di Compito
Capannori
Lucca
chiesa
parrocchiale
S. Ginese
Parrocchia di San Ginese
Pianta; Facciata; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1970)
844 - 844(prima menzione intero bene); X - XI(notizie storiche intero bene); 1465 - 1465(notizie storiche intero bene); 1553 - 1553(notizie storiche intero bene); 1660 - 1660(notizie storiche intero bene); XVIII - XVIII(notizie storiche intero bene); 1859 - 1859(nuova costruzione intero bene); 1869 - 1869(restauro facciata); 1908 - 1915(nuova edificazione campanile); 1920 - 1920(restauro volta); 1985 - 1985(restauro intero bene)
Chiesa di San Ginese
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Ginese <San Ginese di Compito, Capannori>
Altre denominazioni S. Ginese m.
S. Ginese
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucchesi (costruzione)
maestranze lucchesi (nuova costruzione)
Notizie Storiche

844  (prima menzione intero bene)

La chiesa è ricordata per la prima volta in una pergamena dell'anno 844.(1)

X - XI (notizie storiche intero bene)

In epoca anteriore al 1000, sorgeva in loco un castello, detto "Casteldurante", all'interno del quale si trovava una chiesetta intitolata a S. Alessandro. Dopo la distruzione del castello, venne costruita una chiesa romanica, a sua volta sostituita dall'attuale risalente al 1859. La dedicazione a S. Ginese, si collega al miracoloso ritrovamento avvenuto nel 1553, entro il muro della chiesa, della reliquia del braccio del santo martire paleocristiano.(2)

1465  (notizie storiche intero bene)

Nella visita pastorale del 1465, si descrive la chiesa in abbandono e in estremo squallore.(1)

1553  (notizie storiche intero bene)

La chiesa in pessime condizioni, fu restaurata da una confraternita in onore del santo.(1)

1660  (notizie storiche intero bene)

Dalla visita pastorale del 1660, si descrive la chiesa di modeste dimensioni.(1)

XVIII  (notizie storiche intero bene)

La titolazione già agli inizi del XVIII secolo registrava, accanto a quella antica di S. Alessandro, quella di S. Ginese, consolidatasi, poi come unica.(2)

1859  (nuova costruzione intero bene)

Nuova costruzione della chiesa e costruzione del campanile ad opera dell'Arch. Pardini.(1)

1869  (restauro facciata)

Inserimento del portico di facciata su colonne binate.(1)

1908 - 1915 (nuova edificazione campanile)

Eretto il campanile con blocchi di marmo bianco. (1)

1920  (restauro volta)

Restauro della volta sopra il coro crollata a seguito dell'evento sismico. Sosituzione di travi e restauro del tetto.(2)

1985  (restauro intero bene)

Tinteggiatura interna per adeguamento impianto elettrico, tinteggiatura facciata.
Descrizione

La chiesa, con pianta a croce latina ed abside semicircolare, è orientata secondo l'asse est-ovest e sorge in posizione strategica sull'antica fortificazione del Casteldurante. L’impianto è precedente all’anno Mille e la chiesetta antica, intitolata a S. Alessandro, si trovava all’interno del castello; in seguito, sulle rovine di quest’ultimo, venne costruita una chiesa romanica a sua volta sostituita dall'attuale edificio, opera, nel 1859, dell'architetto Giuseppe Pardini, così come il campanile. La dedicazione a S. Ginese risale al miracoloso ritrovamento, avvenuto nel 1553 all’interno delle murature della chiesa, della reliquia del Santo martire paleocristiano. Attualmente la facciata presenta un portico con colonne binate e capitelli in stile dorico; le restanti parti dell'edificio non sono intonacate ed è visibile la struttura in muratura mista. Sul fianco laterale orientato a sud, vi sono resti di muratura in conci squadrati e, inoltre, sono presenti alcuni protomi antropomorfi. All'interno, sopra l'ingresso, si trova un organo di pregiata fattura, mentre al di sotto sono presenti due nicchie: una con la riproduzione della grotta della Madonna di Lourdes e l'altra con il fonte battesimale. La navata è unica, con soffitto a volta a botte lunettata e scandita al suo interno da lesene con capitello in stile ionico. Il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, è diviso dallo spazio riservato ai fedeli da una balaustra in marmo con colonnine realizzate in diaspro di Sicilia.
Pianta
Pianta a croce latina con abisde semicircolare.
Facciata
La facciata nella parte inferiore ha il portico suddiviso tramite pilastri, in tre arcate a tutto sesto. All'interno sono presenti volte a crociera, pitturate. Ai due pilastri centrali sono addossate colonne binate in granito, poggianti su piedistalli in conci di pietra, con capitelli in stile dorico. Negli angoli due paraste arrivano fino al timpano. Nella fascia centrale coronata da cornici, spiccano alcune terracotte grezze raffiguranti, un violino, una torre e una palma. E' presente, inoltre, una lapide marmorea con iscrizione dedicatoria. Il timpano corona la facciata. L'intonaco alterna colori di ocra più scuro nelle modanature e nelle paraste, nel rimanente è più chiaro.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è composto da: muratura mista pietra e laterizio, volta a botte lunettate, arconi di irrigidimento tirantati con pilastri, volta a vela, copertura con struttura lignea.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in mattonelle in cotto nell'aula. Nel presbiterio le mattonelle sono in graniglia.
Coperture
La copertura è a capanna. Il manto in tegole di laterizio.
Campanile
Il campanile ha la struttura formata da pietre squadrate in marmo bianco. La base è a forma di tronco di piramide quadrata. Sugli angoli sono presenti cantonali in marmo, fino al tetto. Tre fasce decorate dividono il campanile in quattro parti, che hanno aperture rettangolari diverse, che diventano sempre più grandi salendo verso l'alto. Nelle prime due parti l'apertura è semplice, nella terza è coronata da due pilastri con capitelli dorici; nell'ultimo livello, l'apertura occupa quasi tutta la parete ed è suddivisa in tre parti da pilastrini, coronati da capitelli con foglie di acanto. La sommità è ornato da una balaustra in marmo, ai cui angoli sono poste quattro sfere decorative. Inoltre è presente una croce in bronzo con banderuola girevole che reca la data di costruzione.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970)
L’intervento di adeguamento liturgico ha carattere di stabilità. È stato realizzato con il porre al centro del presbiterio l’altare della celebrazione in legno. A destra, poco più avanti l’altare della celebrazione, si trova un leggio ligneo che funge da ambone, mentre dietro di esso, una poltrona lignea antica è utilizzata come sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella nel tabernacolo marmoreo dell’altare maggiore storico.
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