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Verona
Verona
chiesa
parrocchiale
S. Bernardino da Siena
Parrocchia di San Bernardino da Siena
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile; Cappella Pellegrini
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970); altare - aggiunta arredo (1965-1970); sede - aggiunta arredo (1965-1970); ambone - aggiunta arredo (1965-1970); fonte battesimale - aggiunta arredo (2000-2005)
1451 - 1466(origini e costruzione intero bene ); 1474 - 1474(costruzione portale d'ingresso ); 1486 - 1512(costruzione cappelle laterali); 1494 - 1503(decorazione ad affresco libreria Sagramoso); 1522 - 1522(decorazione ad affresco cappella di S. Francesco ); 1529 - 1529(costruzione cappella Pellegrini); 1806 - 1828(cimitero cittadino carattere generale ); 1810 - 1957/01/01(erezione in Parrocchia carattere generale )
Chiesa di San Bernardino da Siena
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Bernardino da Siena <Verona>
Altre denominazioni S. Bernardino da Siena
Autore (ruolo)
Morone, Domenico (libreria Sagramoso, decorazione ad affresco)
Giolfino, Nicola (cappella di S. Francesco, decorazione ad affresco)
Sanmicheli, Michele (cappella Pellegrini, costruzione )
Ambito culturale (ruolo)
architettura tardo-gotica (origini e costruzione )
architettura rinascimentale (portale d'ingresso, costruzione )
architettura tardo-gotica (cappelle laterali, costruzione )
arte rinascimentale (cappella di S. Francesco, decorazione ad affresco )
architettura rinascimentale (cappella Pellegrini, costruzione )
Notizie Storiche

1451 - 1466 (origini e costruzione intero bene )

Chiesa e convento di San Bernardino furono edificati ex novo tra il 1452 ed il 1466 per volontà dei veronesi, profondamente colpiti dal fervore delle prediche di frà Bernardino da Siena, proclamato Santo da papa Nicolò V il 24 maggio del 1450. Ideatore, promotore e secondo alcuni anche progettista della nuova fabbrica fu frà Giovanni da Capestrano, amico e confratello di S. Bernardino.

1474  (costruzione portale d'ingresso )

Il portale d'ingresso fu realizzato nel 1474, forse da un lapicida di origine lombarda.

1486 - 1512 (costruzione cappelle laterali)

Tra il 1486 ed il 1512 nel fianco orientale della chiesa furono aperte quattro cappelle: cappella di S. Francesco (commissionata dai terziari francescani, realizzata nel 1512), cappella Banda (dedicata a S. Girolamo e agli angeli, realizzata nel 1486), cappella Canossa, cappella Medici (dedicata a S. Antonio).

1494 - 1503 (decorazione ad affresco libreria Sagramoso)

La sala Morone o libreria Sagramoso fu ideata da frà Ludovico della Torre e decorata ad affresco da Domenico Morone tra il 1494 ed il 1503 in esecuzione delle volontà testamentarie del nobile veronese Lionello Sagramoso.

1522  (decorazione ad affresco cappella di S. Francesco )

Nel 1522 la cappella di S. Francesco fu impreziosita da una serie di decorazioni ad affresco (raffiguranti alcuni episodi della vita di S. Francesco tratti dalla Legenda Maior), opera di Nicolò Giolfino.

1529  (costruzione cappella Pellegrini)

La cappella Pellegrini fu edificata nel 1529 come cappella funeraria di famiglia per volere della Sig.ra Margherita Pellegrini. Progetto a firma dell'arch. Michele Sanmicheli.

1806 - 1828 (cimitero cittadino carattere generale )

In seguito all'editto di Saint Cloud che imponeva le sepolture al di fuori dei centri abitati, San Bernardino fu adibito a cimitero cittadino nel 1806 e lo rimase fino al 1828, anno in cui venne inaugurato il cimitero monumentale.

1810 - 1957/01/01 (erezione in Parrocchia carattere generale )

Nel 1810, in seguito alle soppressioni napoleoniche fu sussidiaria della Parrocchia di S. Zeno. Il 1 gennaio del 1957 fu eretta in Parrocchia e affidata "pleno iure" alla Provincia Veneta di S. Antonio di Padova dei Frati Minori.
Descrizione

Chiesa e convento di S. Bernardino furono edificati ex novo tra il 1452 ed il 1466 per volontà dei veronesi, profondamente colpiti dal fervore delle prediche di frà Bernardino da Siena, proclamato Santo da papa Nicolò V il 24 maggio del 1450. Ideatore, promotore e secondo alcuni anche progettista della nuova fabbrica fu frà Giovanni da Capestrano, amico e confratello di S. Bernardino. Tra il 1486 ed il 1529 furono edificate le cinque cappelle laterali aperte nel fianco orientale dell'aula. Tra il 1494 ed il 1503 fu realizzata e decorata ad affresco da Domenico Morone la libreria Sagramoso (meglio conosciuta come sala Morone). Nel 1810, in seguito alle soppressioni napoleoniche fu sussidiaria della Parrocchia di S. Zeno. Il 1 gennaio del 1957 fu eretta in Parrocchia e affidata "pleno iure" alla Provincia Veneta di S. Antonio di Padova dei Frati Minori. Esternamente si presenta con facciata a capanna rivolta a meridione. Torre campanaria addossata al fianco occidentale del presbiterio. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio emergente rialzato di tre gradini concluso con il coro a sviluppo poligonale a tre lati; lungo il fianco destro della navata si svolge una navata laterale, verso la quale prospettano cinque cappelle: la cappella di S. Francesco, la cappella Banda, la cappella Canossa, la cappella Medici, la cappella Avanzi e la cappella del Sepolcro; sullo stesso lato, in prossimità del presbiterio, avviene l’accesso alla cappella Pellegrini. L’interno della chiesa, sobrio ed austero, presenta le pareti intonacate, coronate da un fregio dipinto, ed ornate con decorazioni ad affresco, opere pittoriche ed altari in marmi policromi quattro-cinquecenteschi; il presbiterio, introdotto da un arco trionfale ogivale, conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il trittico quattrocentesco opera di Francesco Benaglio. L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con travature e capriate lignee a vista, ed assito cassettonato; il presbiterio è sovrastato da un’ampia volta a crociera; il coro è chiuso da una semi volta ad ombrello ad otto vele; copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è realizzata con lastre di marmo rosso Verona e nembro rosato; il piano del presbiterio è caratterizzato da un disegno geometrico in marmi policromi.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, con profondo presbiterio quadrangolare emergente rialzato di tre gradini, di ampiezza ridotta, concluso con il coro a sviluppo poligonale a tre lati. Lungo il fianco destro della navata si svolge una navata laterale, verso la quale prospettano cinque cappelle con struttura emergente: la cappella di S. Francesco, la cappella Banda, la cappella Canossa, la cappella Medici, la cappella Avanzi e la cappella del Sepolcro; sullo stesso lato dell’aula, in prossimità del presbiterio, avviene l’accesso alla cappella Pellegrini; lungo il fianco sinistro dell’aula si collocano l’altare di S. Pietro d’Alcantara e l’altare della Natività. Sul lato occidentale del presbiterio si collocano la sacrestia e la torre campanaria. L’ingresso principale della chiesa si apre al centro della parete di facciata, che si attesta sul lato settentrionale del chiostro maggiore del complesso conventuale di S. Bernardino.
Facciata
Facciata a capanna in stile tardo-gotico, interamente edificata in mattoni di laterizio faccia a vista. Orientamento a meridione. Al centro si apre il portale d'ingresso rinascimentale di forma rettangolare sormontato da un timpano curvilineo, coronato da tre statue raffiguranti i SS. Bernardino, Francesco e Chiara. Oltre il portale due ampie monofore archiacute ed un rosone illuminano l'interno dell'edificio. Lungo i sottogronda dei due spioventi corre una decorazione ad archetti pensili.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di mattoni pieni in laterizio legati con malta di calce e con tessitura regolare; sono presenti tiranti metallici di controventatura all’imposta dell’arco trionfale e dell’arco dell’abside; le strutture voltate delle campate della navata laterale sono rinforzate mediante catene metalliche. I paramenti murari esterni sono privi di intonacatura; le pareti interne presentano un rivestimento ad intonaco.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con travature e capriate lignee a vista, ed assito cassettonato; ciascuna delle campate della navata minore, scandite tra loro da costolonature ogivali, è coperta da una volta a crociera in muratura con nervature modanate diagonali, intonacata verso l’intradosso. Il presbiterio è sovrastato da un’ampia volta a crociera con vele sestiacute e nervature diagonali; il coro è chiuso da una semi volta ad ombrello ad otto vele.
Coperture
La navata presenta una copertura a due falde con struttura portante costituita da un sistema di capriate lignee composite a tre monaci e con controcatena, poggianti su mensole in pietra in corrispondenza dell’innesto nelle strutture murarie; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposto assito cassettonato; manto in coppi di laterizio. Coperto a due falde a chiusura del presbiterio; copertura a padiglione a sviluppo poligonale a cinque falde in corrispondenza del coro.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è realizzata con lastre di marmo rosso Verona e nembro rosato; sono presenti lapidi sepolcrali in marmo con iscrizioni. Il piano del presbiterio, rialzato con tre gradini in marmo rosso Verona, è caratterizzato da un disegno geometrico in marmi policromi (marmo rosso Verona, marmo grigio e pietra bianca).
Prospetti interni
L’interno della chiesa, sobrio ed austero, caratterizzato da un’ampia aula a marcato sviluppo longitudinale, presenta le pareti intonacate e con una tinteggiature uniforme, ornate con decorazioni ad affresco, opere pittoriche ed altari in marmi policromi quattro-cinquecenteschi, e coronate da un fregio dipinto; lungo il fianco occidentale della navata si collocano l’antico pulpito ligneo e la cantoria con l’organo; sul lato orientale quattro archeggiature, una più ampia a pieno centro e tre archiacute, separano l’aula da una navatella laterale su cui prospettano sei cappelle minori. Il presbiterio, introdotto da un arco trionfale ogivale dalle linee essenziali, conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il trittico quattrocentesco opera di Francesco Benaglio. Alte finestrature gotiche con imbotte strombato si aprono nel settore superiore del fianco destro della navata e lungo le pareti del coro; un oculo circolare interessa la parete orientale del presbiterio. La cappella di S. Francesco presenta una pianta rettangolare conclusa con una modesta absidiola in cui è posto l’altare con la pala realizzata dal pittore Angelo Recchia (1863) raffigurante “La gloria della Vergine, con in braccio il Bambino Gesù, tra S. Francesco e S. Antonio”, copia della “Pala da Sacco” di Paolo Moretto detto il Cavazzola; nel settore superiore delle pareti e sulla volta a botte di copertura sono affrescati episodi ispirati alla Legenda Maior, opera di Nicola Giolfino (1522). La cappella Banda, a pianta poligonale a cinque lati e coperta da una volta ad ombrello costolonata, custodisce una pala di Francesco Bonsignori (1488), raffigurante la “Madonna in trono col Bambino, con S. Giorgio e S. Girolamo". La cappella Canossa, ambiente a pianta quadrangolare sovrastato da una volta a botte, è decorata con opere recenti di Agostino Pegrassi (1933). La cappella del Sepolcro, di dimensioni assai contenute, presenta decorazioni ad affresco ed accoglie il gruppo scultoreo del Compianto, realizzato in terracotta dipinta. La cappella Avanzi, posta a conclusione della navata laterale, è ornata con pregevoli opere pittoriche inserite in cornici di legno dorato con lesene a candelabra.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con paramento in laterizio a vista, presentano uno sviluppo geometrico sobrio e regolare, e sono coronati da una cornice ad archetti ogivali pensili in cotto; lungo il fianco orientale insistono i volumi edilizi delle cappelle laterali; lo sviluppo poligonale del corpo absidale è sottolineato da massicci contrafforti murari angolari con pinnacolo sommitale; alte finestrature rettangolari con centina trilobata si aprono nel settore superiore del fronte orientale e lungo le pareti del coro; un ampio oculo circolare interessa la parete destra del presbiterio.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco occidentale del presbiterio. Pianta quadrangolare, fusto edificato in mattoni di laterizio faccia a vista. Cella campanaria a bifore. Copertura conica in cotto.
Cappella Pellegrini
L’ingresso alla cappella, a conclusione della parete orientale della navata, avviene con il passaggio da un modesto vestibolo d’ingresso introdotto da un portale ad arco impostato su due coppie di lesene binate. Realizzato su progetto di Michele Sanmicheli, si configura come un tempietto a pianta circolare in stile antico; la struttura si dispone su due livelli sovrapposti sormontati da una cupola decorata a cassettoni e con lanterna sommitale. Il registro inferiore è caratterizzato da quattro portali, di cui tre con altare, coronati da un timpano triangolare sostenuto da colonne corinzie con fusto scanalato; a questi si interpongono piccole nicchie inserite in una modanatura ad edicola ornate con candelabre scolpite. Nel registro superiore, cinto da una balaustrata, edicole con nicchie si alternano a loggiati tripartiti da colonne corinzie binate. La pavimentazione è caratterizzata da un disegno geometrico a cerchi concentrici realizzato in marmi policromi (marmo rosso Verona, marmo grigio, basanite nera e pietra bianca d’Istria).
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la realizzazione del nuovo altare rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1965-1970)
Altare mobile in legno intagliato rivolto verso l’assemblea.
sede - aggiunta arredo (1965-1970)
Sedili mobili in legno intagliato collocati ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare, con cattedra centrale rialzata su una pedana lignea.
ambone - aggiunta arredo (1965-1970)
Ambone in legno intagliato rivolto verso l’aula, rialzato su un podio collocato all’estremità sinistra dei gradini del presbiterio.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2000-2005)
Il fonte battesimale, in precedenza collocato in una cappella laterale, è stato posizionato ai piedi dei gradini del presbiterio.
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