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Sezze
Latina - Terracina - Sezze - Priverno
chiesa
parrocchiale
S. Maria
Parrocchia di Santa Maria
Pianta; Coperture; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni; volte e solai; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1980-1990); ambone - aggiunta arredo (2007-2008)
XIII - XIII(ricostruzione intero bene); 1364 - 1364(consacrazione carattere generale); 1582 - XVI(ristrutturazione intero bene); 1926 - 1926(restauro intero bene); 1968 - 1972(restauro intero bene); 2007 - 2008(rifacimento transetto)
Basilica concattedrale di Santa Maria
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Basilica concattedrale di Santa Maria
Altre denominazioni S. Maria
Autore (ruolo)
Bernardi Vincenzo (restauro)
Maestro dei Quattro santi (restauro)
Ambito culturale (ruolo)
scuola cistercense (ricostruzione)
Notizie Storiche

XIII  (ricostruzione intero bene)

A partire dal III secolo d.C., epoca in cui la bibliogafia colloca le origini dell'edificio, più fabbricati vengono costruiti sullo stesso sito. E' con la costruzione del XIII secolo che la cattedrale assume la struttura gotico-cistercense che più la caratterizza.

1364  (consacrazione carattere generale)

Il visitatore apostolico Pierre le Chartier, sotto il pontificato di Urbano V (1362-1370), prescrisse di riedificare l'edificio esistente rovinato da un incendio; la chiesa venne quindi consacrata il 18 agosto 1364 dal vescovo diocesano fr. Giovanni da Sora (1362-1369).

1582 - XVI (ristrutturazione intero bene)

Il vescovo Luca Cardino (1582-1594) promuove la ristrutturazione e l'ampliamento della cattedrale con il rovesciamento dell'orientamento dell'edificio. Tali opere consistono nell'apertura delle absidi esistenti con l'inserimento di tre nuovi portali d'ingresso e nell'ampliamento delle navate in un transetto concluso da tre nuove absidi rettangolari.

1926  (restauro intero bene)

I lavori hanno liberato la struttura dalle manomissioni settecentesche.

1968 - 1972 (restauro intero bene)

L'architetto Giuseppe Zander cura il consolidamento e il restauro dell'edificio intervenendo sul campanile, i prospetti esterni ed interni, i pavimenti delle navate.

2007 - 2008 (rifacimento transetto)

Gli ultimi interventi, progettati dall'arch. Ferruccio Pantalfini, hanno interessato la pavimentazione del transetto, delle absidi e il restauro dell'organo storico.
Descrizione

La basilica fa parte di un ampio complesso architettonico, comprendente anche la Casa canonica e il Palazzo dei Canonici, in cui hanno sede l'Archivio capitolare della cattedrale e il Museo diocesano d'arte sacra. Lo spazio interno dell'edificio di culto risulta diviso in tre navate, di cui quella centrale ampia e alta circa il doppio delle navatelle. La divisione tra le navate è ottenuta da due file di sette pilastri in robusti blocchi di calcare. Tra il ricco e numeroso corredo di arredi artistici occorre menzionare il baldacchino ligneo - e la statua del patrono san Lidano d'Antena - ispirato a quello realizzato da Bernini per la basilica di S. Pietro in Vaticano. Nel battistero si può ammirare un tabernacolo marmoreo per gli oli santi attribuito allo scultore setino Paolo Romano (XV secolo); nello stesso luogo si trovano i resti dell'antico ambone della cattedrale romanica e la grande vasca battesimale del sec. XVII. Va ricordata inoltre l'icona del "Cristo Salvatore", datata e firmata da Giovanni da Gaeta che la realizzò nel 1472, la grande tela della "Madonna degli orfani" di Bentivegna (1602), il moderno bassorilievo della "Stimmatizzazione di san Carlo da Sezze" e il paliotto marmoreo della "Cena di Emmaus", entrambi di L. Venturini (1962). Oltre al corpo del patrono san Lidano d'Antena (1026-1118), nella chiesa madre di Sezze si conserva anche san Leonzio, un martire dei primi secoli del cristianesimo, e le reliquie - traslatevi nel 1999 - del venerabile fr. Bonifacio da Sezze (1747-1799).
Pianta
Basilicale a tre navate con transetto.
Coperture
La navata centrale è coperta da un tetto con coppi, mentre le laterali sono coperte da un terrazzo piano.
Struttura
Le strutture verticali sono in blocchi di pietra calcarea.
Pavimenti e pavimentazioni
Le navate presentano una pavimentazione in cotto industriale risalente al restauro eseguito negli anni 1968-1972, mentre il pavimento del transetto è in travertino posto in opera durante gli interventi del 2007-2008.
volte e solai
La navata centrale è coperta da una volta a botte lunettata; solo in corrispondenza della prima campata, un tempo corrispondente al presbiterio, è ancora visibile la volta a crociera con costoloni dell'architettura gotica. Le navate laterali sono coperte da volte a crociera.
Elementi decorativi
Molti sono gli elementi decorativi di cui alcuni fissi altri mobili. Tra i tanti è d'obbligo citare l'altare maggiore in marmo inserito in un monumentale baldacchino ligneo ispirato a quello berniniano in S. Pietro a Roma, il coro ligneo dell'abside (in fase di restauro), e opere in pietra come un bel tabernacolo completo di cimasa scolpita a rilievo, un magnifico pannello dell'ambone antico figurato, leoni stilofori. Molte sono le iscrizioni murate o fissate alle pareti all'interno e nel cortile esterno della basilica.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980-1990)
E' presente un altare in metallo mobile in attesa di fare un intervento strutturale.
ambone - aggiunta arredo (2007-2008)
Nell'ambito del restauro del presbiterio eseguito negli anni 2007-2008 è stato elaborato un progetto di adeguamento liturgico che prevedeva elementi in travertino, sulla base del quale sono stati realizzati dei prototipi in legno dell'ambone, posto sul presbiterio della basilica, e l'altare utilizzato invece nella cappella feriale.
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