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San Giorgio in Salici
Sona
Verona
chiesa
sussidiaria
S. Rocco
Parrocchia di San Giorgio Martire
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1970-1975)
1511 - 1511 post(origini e costruzione intero bene); 1556 - 1556(concessione fonte battesimale)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <San Giorgio in Salici, Sona>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (origini e costruzione )
Notizie Storiche

1511 - 1511 post (origini e costruzione intero bene)

La chiesa di S. Rocco nacque come oratorio padronale della nobile famiglia Cavazzocca Mazzanti, soggetto alla pieve di Palazzolo. Fu edificata dagli abitanti del luogo in seguito all’epidemia di peste che colpì il territorio veronese nel 1511. Vi risiedeva un cappellano, mantenuto dalla famiglia Cavazzocca.

1556  (concessione fonte battesimale)

Nel 1556, in considerazione della lontananza della contrada dalla pieve di Palazzolo (ne ratione itineris, animae Parvulorum perirent), fu concessa la collocazione e l’utilizzo di un fonte battesimale che servì il borgo fino all’erezione della vicina chiesa parrocchiale di S. Giorgio in Salici (1798), a cui ora S. Rocco è soggetta.
Descrizione

La chiesa di S. Rocco venne edificata nel primi anni del XVI sec. dagli abitanti della contrada. Originariamente cappella soggetta alla pieve di Palazzolo, di juspatronato della nobile famiglia Cavazzocca Mazzanti, nel 1556, in considerazione della distanza che la separava dalla pieve matrice, fu dotata di fonte battesimale, utilizzato fino al 1798, anno dell’erezione in Parrocchia della chiesa di S. Giorgio in Salici, a cui oggi la chiesa di S. Rocco è soggetta. L’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta a sud-ovest. Campaniletto a vela posto sulla della falda di copertura settentrionale, in corrispondenza dell'arco trionfale. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con presbiterio quadrangolare a fondale piatto rialzato di due gradini; sul fianco meridionale della navata si apre la cappellina con l’altare della Madonna, mentre sulla parte opposta si addossa l’altare di S. Rocco. L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura lignea di copertura con travature e capriate a vista; il presbiterio è chiuso da una volta a botte con decorazione a cassettoni realizzata a tempera. Copertura a due falde con manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in pianelle di cotto.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio a pianta quadrangolare a fondale piatto, rialzato di due gradini e di ampiezza ridotta. Sul fianco meridionale della navata, in prossimità del presbiterio, si apre una piccola cappella emergente con l’altare della Madonna; a questa si contrappone, sul lato opposto, l’altare di S. Rocco, addossato alla parete. L’ingresso principale, protetto internamente con un cancelletto in ferro battuto, si apre al centro della parete di facciata; è presente un’entrata laterale sul fianco meridionale dell’aula.
Facciata
Facciata a capanna rivolta a sud-ovest, interamente edificata in ciottoli di fiumi faccia a vista. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare sovrastato da un timpano. Più in alto un oculo illumina l’interno dell’edificio. Sul vertice sommitale e su quelli laterali campeggiano tre pinnacoli.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composto da ciottoli di fiume legati con malta di calce, alternati a puntuali conci di pietra calcarea, tufo e mattoni in laterizio. I paramenti murari esterni sono privi di intonacatura; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura lignea di copertura con travature e capriate a vista; la cappellina della Madonna è sovrastata da una semplice volta a botte, intonacata e tinteggiata verso l’intradosso. Il vano del presbiterio è chiuso da una volta a botte in canniccio intonacato, con decorazione a cassettoni realizzata a tempera.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale (ovvero con trave di colmo centrale e falsi puntoni laterali o terzere longitudinali in corrispondenza del presbiterio); orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposto assito ligneo; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in pianelle di laterizio; in prossimità del presbiterio si conservano due lastre tombali in pietra calcarea bianco-rosata. Il piano del presbiterio, rialzato con due gradini in nembro rosato, è pavimentato in quadrotte di cotto posate a corsi obliqui.
Prospetti interni
L'interno della chiesa, sobrio ed austero nell’essenzialità delle sue linee architettoniche, presenta le pareti intonacate e tinteggiate; i prospetti longitudinali dell’aula sono decorati con un’archeggiatura modanata a tutto sesto, cieca quella sul lato settentrionale, aperta verso la cappella della Madonna quella sul lato opposto; lungo le pareti della piccola cappella laterale si conservano tracce di affreschi cinquecenteschi.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, caratterizzati da uno sviluppo semplice e lineare, sono privi di intonacatura e lasciano a vista la tessitura in ciottoli di fiume; la continuità muraria è interrotta, lungo i fianchi longitudinali, da semplici finestrature rettangolari e dall’apertura dell’ingresso laterale con contorni in pietra.
Campanile
Campaniletto a vela posto sulla falda di copertura settentrionale all’altezza dell'arco trionfale del presbiterio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto il parziale smembramento dell’altare maggiore pre-conciliare, la cui mensa è stata ricollocata in posizione avanzata verso l’aula, in ottemperanza alle prescrizioni del Concilio Vaticano II.
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