chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Aversa Aversa palazzo arcivescovile Episcopio Parrocchia di S. Paolo Apostolo Facciata; Scale; Pianta; Struttura nessuno IX - IX(progettazione carattere generale); XVIII - XVIII(ristrutturazioni carattere generale); XVIII - XVIII(ristrutturazione carattere generale); 1816 - 1816(ristrutturazione carattere generale); XX - XX(completamento carattere generale); 2015 - 2015(restauro carattere generale)
Episcopio
Tipologia e qualificazione
palazzo arcivescovile
Denominazione
Episcopio <Aversa>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche
IX (progettazione carattere generale)
Il fabbricato dell'Episcopio in Aversa è un segmento del complesso normanno sorto intorno alla cattedrale avviata nella seconda metà del secolo IX e completata entro il 1090 come attesta l'iscrizione del portale medievale che attribuisce il completamento della fabbrica al principe Giordano di Capua morto intorno a quella data.
XVIII (ristrutturazioni carattere generale)
L'intero complesso proprio a causa della strutturazione dei volumi si forma e si arricchisce nell'arco dei vari secoli integrandosi con interventi di straordinaria qualità artistica. La forma attuale dell'intero complesso risalirebbe intorno alla seconda metà del Settecento.
XVIII (ristrutturazione carattere generale)
La realizzazione di una grossa volumetria edilizia rese necessaria la creazione di una nuova facciata che si configurasse come autonomo accesso al palazzo vescovile che si sviluppa intorno alla piccola corte creata sul fianco meridionale del deambulatorio.
1816 (ristrutturazione carattere generale)
nel 1816 il palazzo Episcopale di Aversa è registrata come "casa nobile palazziata di 24 camere con quartino annesso", la residenza fu rifatta al tempo del Vescovo Durini da un dotto muratore Giovanni Petrini (ASCE, Catasto francese, n. 741)
XX (completamento carattere generale)
Concentrazione di lavori di miglioramento ed accrescimento della fabbrica non sempre condotti in maniera coordinata e per questo convivono elementi murari non sempre coerenti fra loro.
2015 (restauro carattere generale)
Restauro della facciata esterna su via San Paolo e dei prospetti della corte interna del palazzo vescovile. Interventi della facciata su via san Paolo sono stati di pulitura del paramento con eliminazione di vecchie malte e l'inserimento di nuovi tasselli dove mancavano; reintegrazione delle connessure e di sigillatura dei giunti,;impermeabilizzazione ai cornicioni; sistemazione di cavi ed elementi che alteravano l'aspetto estetico del la facciata. Per quanto riguarda la corte interna, è stato attuato il rifacimento degli intonaci e rifacimento o restauro delle fasce marcapiano e delle cornici perimetrali alle finestre.tinteggiatura con colori a base di calce.
Descrizione
Il fabbricato dell'Episcopio in Aversa è un segmento del complesso normanno sorto intorno alla Cattedrale avviata nella seconda metà del secolo IX e completata entro il 1090 come attesta l'iscrizione del portale medievale che attribuisce il completamento della fabbrica al principe Giordano di Capua morto intorno a quella data. L'intero complesso proprio a causa della strutturazione dei volumi si forma e si arricchisce nell'arco dei vari secoli integrandosi con interventi di straordinaria qualità artistica. La forma attuale risalirebbe intorno alla seconda metà del Settecento successivamente alla realizzazione del corpo di fabbrica realizzato sul lato opposto della costruzione per ospitare gli ambienti del seminario. Opera in parte attribuita a Carlo Buratti. Il palazzo si sviluppa su una corte quadrata mentre il prospetto principale su una corte a forma di C, una corte aperta. Di pregio è la facciata realizzata con mattoni rossi a vista. Essa si articola su tre livelli evidenziati da fasce marcapiano sempre dello stesso materiale ed impreziosita con cornici aggettanti che inquadrano le finestre. Due portali arricchiscono il primo livello e solo quello di sinistra che da accesso alla corte interna è impreziosito da paraste sormontate da pseudo capitelli appena accennati, che rimandano ad un linguaggio di gusto neoclassico. Di particolare pregio è la fascia terminale che funge da cornicione. metope e triglifi si alternano per tutta la lunghezza così come delle piccole decorazioni floreali ornano l'intradosso della parte aggettante. Dopo aver attraversato il portale di ingresso e l'androne dove è collocata la scala di accesso che conduce all'appartamento nobile, si giunge alla corte interna, nella quale si affacciano parte delle stanze di rappresentanza. Il palazzo conta svariate stanze, alcune di rappresentanza come il salone dei vescovi impreziosito con i dipinti dei vescovi aversani, studio del vescovo con le anticamere e poi il salone delle udienze con la cappella.
Facciata
Di pregio è la facciata realizzata con mattoni rossi a vista. Essa si articola su tre livelli evidenziati da fasce marcapiano sempre dello stesso materiale ed impreziosita con cornici aggettanti che inquadrano le finestre. Due portali arricchiscono il primo livello e solo quello di sinistra che da accesso alla corte interna è impreziosito da paraste sormontate da pseudo capitelli appena accennati, che rimandano ad un linguaggio di gusto neoclassico. Di particolare pregio è la fascia terminale che funge da cornicione. metope e triglifi si alternano per tutta la lunghezza così come delle decorazioni floreali ornano l'intradosso della parte aggettante.
Scale
Alla destra dell'androne si apre una scala a tenaglia coperta da una cupola a scodella
Pianta
L'edificio si innesta principalmente intorno ad una corte quadrata ma con prolungamenti irregolari lungo il lato est adattandosi alla morfologia dei luoghi e secondo le esigenze abitative.
Struttura
Interamente realizzato in tufo l' edificio presenta un paramento murario decorativo fatto di mattoni rossi in facciata, mentre la restante parte delle superfici esterne è intonacata e tinteggiata con colori a base di calce.